Recensioni per
La leggenda del violinista sull'oceano
di Inathia Len

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/05/15, ore 07:12

Capitolo scritto magnificamente!
Descritto in una maniera da far invidia persino all' "inventore delle descrizioni" (se capisci cosa intendo HEHEHHEHEHEHEH).
A parte gli scherzi, mh ... Questo capitolo mi è piaciuto molto. È praticamente la scena del film solo che è più personale, perchè scritta da te. Io, quindi, credo che i libri (ma qualsiasi altro documento scritto, eh) siano migliori delle trasposizioni cinematografiche (oddio, alcune trasposizioni sono molto belle, ma penso che nonostante abbia amato il lavoro che Tornatore ha fatto con il film, nulla e dico nulla, potrà mai rimpiazzare il lavoro che ha fatto Baricco scrivendo "Novecento).
Bando alle ciance, ciancio alle bande, mi piace il fatto che tu stia tenendo fede al personaggio della serie tv. Perchè sai quando si fanno cose del genere si tende a cambiare anche i caratteri dei personaggi in base a quello che devono sostituire dal film.
Mi spiego meglio.
Facciamo che una mattina un tizio si alzi con la voglia di scrivere qualcosa con i personaggi di una serie tv (facciamo Sherlock) e adattarla ai Pirati dei Caraibi. Man mano che scrive John, caratterialmente, diventa Will a tutti gli effetti e Sherlock diventa Jack Sparrow.
Invece tu sei riuscita a non fare un errore del genere, me ne compiaccio.
Tutte le frasi lasciate a metà di Jawn su Sherlock mi hanno spezzato letteralmente il cuore.
E dopo questa recensione lunghissima, vado al prossimo capitolo.
With so much love,
BAZINGAA!

Nuovo recensore
02/05/15, ore 11:47
Cap. 6:

La tristezza. E la recensione potrebbe fermarsi qui. Sul serio. Questo capitolo è davvero la tristezza. Ma, da brava masochista (leggasi fangirl) confido in capitoli ancor più strappalacrime, for angst in the only way. La bellezza di questo capitolo giace nel essere completo dal punto di vista di John, ma non da quello di Sherlock. Per John è giunto il momento di tirare le fila, la storia è conclusa, le confessioni svelate. Per Sherlock non è così, lui ha ancora spiegazioni da fornire, ancora deve raccontare dal suo punto di vista l'impossibilità di scendere dal Virginian e l'ingloriosa fine della nave - e della sua vita.
Prepariamo i fazzolettini, angst is coming.

SherrySmith

Recensore Junior
01/05/15, ore 16:27
Cap. 6:

Vorrei trovare le parole per commentare questo capitolo, ma sono letteralmente incapace di tradurre a parole ciò che ho provato leggendo, perciò ti descriverò la mia situazione appena finito di leggere, poche ore fa. Immobile davanti al computer, non riuscivo a guardare lo schermo, un po' come John non riesce a guardare il viso di Sherlock alla fine di The Sign of Three (ma senza tutta quell'allegria); continuavo a muovermi e a massaggiarmi il naso e la mascella come John dalla psicoterapista, preso dallo sconforto e dal disagio, e lo sto facendo anche adesso mentre scrivo, ricordando come mi sentivo prima. E come John ritornando al 221B dopo due anni ha dei flash dei bei vecchi tempi in cui viveva lì con Sherlock, le immagini che mi sono creata leggendo ora mi danzano davanti agli occhi: il quadro che cade e cade e continua a cadere. Il fatto che Sherlock e John sono un po' come il quadro e il chiodo: sempre attaccati, ma senza mai comunicare davvero; un chiodo senza quadro è infelice e fuori luogo, ma un quadro senza chiodo non serve a nulla, perché non lo puoi appendere alla parete e quindi non puoi ammirarlo; il quadro dà uno scopo al chiodo, e in cambio il chiodo lo sorregge; e anche se il quadro oscura completamente il chiodo, tu sai che quello è lì, perché senza di lui il quadro giacerebbe a terra, dimenticato, in una qualche stanzetta buia. Come un covo di drogati. Ad esempio. E John che finalmente ammette APERTAMENTE i suoi sentimenti, e il Nonno che si comporta come un'adolescente maliziosa. Sherlock e John che ridono e fanno progetti su un futuro che non si avvereranno mai. La loro... paralisi, al momento di salutarsi (Fun Fact: avevo digitato "suicidarsi" al posto di "salutarsi" e me ne sono accorta solo mentre rileggevo tutto quanto. HOW VERY TELLING). "Bitterness is a paralytic. Love is a much more vicious motivator" diceva Sherlock, e guarda come corre John quando realizza che Sherlock è ancora sul Virginian...
E insomma... ancora una volta la cara Inathia Len uccide i nostri feels. Ci sentiremo quando sferrerai il colpo finale ;)

Ps: altro Fun Fact. Sai che la volta scorsa hai menzionato l'headcanon di Ben C su Sherlock e Irene, rispondendo alla mia recensione? Non so se lo sapevi già, ma Moffat l'ha completamente smentito al 221B-con... potere alla Johnlock!

Recensore Junior
26/04/15, ore 14:31
Cap. 5:

Brava ragazza, se non mi avessi detto che avevi pubblicato avrei aspettato il 2 Maggio prima di controllare...
Ok, questo capitolo mi ha spezzato il cuore. Anzi, i cuori. Per svariati motivi:
(1) John che lentamente arriva ad ammettere di essere stato innamorato di Sherlock. Si capiva anche dai capitoli precedenti che lo era, ovvio, ma sembra proprio che parlando con "il nonno" stia scavando dentro se stesso, e portando alla luce pensieri ed emozioni che prima non avrebbe mai esternato. E quand'è che finalmente confessa la propria attrazione per Sherlock? Nel punto del racconto in cui
(2) Sherlock si innamora di Irene. Ottimo.
(3) Ed è proprio una cosa "alla Sherlock", non osare farsi avanti finché ormai è troppo tardi, e lasciarsi scivolare le occasioni tra le dita per insicurezza o codardia. E anche avere epifanie sulla bellezza delle persone e sui propri sentimenti, anche se fortunatamente per noi di solito riguardano John...
(4) Tutto il resto. In generale. Descrizioni comprese. Questa storia è davvero poetica, ed è incredibile come questo John rozzo e impacciato riesca a narrare così bene senza però uscire dal personaggio.
Ci sono altre cose che vorrei dire, ma... aspetterò l'ultimo capitolo, intanto sono molto curiosa di sapere come andrai avanti.
Alla prossima!

Nuovo recensore
25/04/15, ore 19:07
Cap. 5:

La cosa bella dei crossovers è che si ha la possibilità di mettere in evidenza determinate caratteristiche di un certo personaggio senza che ciò risulti strano. È il caso dello Sherlock/Novecento innamorato, che ha timore di ammettere di essersi innamorato, ma lo dice a parole, senza mezzi termini, senza subtext. L'indicibile, da esprimibile velatamente, diventa leggibile nelle righe del testo.
Solo una pecca: sarebbe stato carino un approfondimento sul personaggio della Donna, averla più presente, più consistente, più viva e tentatrice anziché mera musa innocente. Ma non è certo un rimprovero, son scelte dell'autore queste.
Al prossimo capitolo!

Sherry

Nuovo recensore
19/04/15, ore 16:27

Ok, forse Moriarty è leggermente OOC per il solo fatto che se ne sia tornato in America con la coda tra le gambe. Vero, in un certo senso è quel che accade anche nella serie, l'uscita di scena, anche se ora abbiamo il mistero del "Miss me?"
In ogni caso, bel capitolo. E, come per il precedente, il finale è carico di aspettativa, degno di Moffat... Ah, la Donna!
Alla prossima!

SherrySmith

Grazie per aver allietato la mia pausa dallo studio con questo capitolo (Kant era una brutta persona per il solo motivo che i prof facciano fare test complicati su di lui...) Mettendo la parte la filosofia, veniamo alla vera recensione. Non sono certa che Sherlock sia proprio IC, ma questa era una cosa prevedibile dato il modello della storia e, in questo caso, non è una pecca, bensì un pregio: è uguale a sé stesso quando è necessario che lo sia, se ne discosta quando è necessario che lo faccia. È giusto che sia così.
Ovviamente, Cupido migliore di Stamford non può esserci...
La relazione tra Sherlock e John è ben costruita, le fondamenta del loro primo vero incontro (o, nel caso, appuntamento, che dir si voglia *coff coff*) sono solide.
Inutile dire quanto mi riempia di aspettativa il "duello" con Jim. Ne si vedranno davvero delle belle.
Detto ciò, ritorno alle mie mappe, purtroppo concettuali e non mentali come quelle di un certo violinista.
A presto!

SherrySmith

Recensore Veterano

Oh mio Dio.
Semplicemente OH MIO DIO.
Possibile che queste due patate siano belle anche come violinista e trombettista? Che riescano ad avere la stessa attrazione che hanno sul telefilm anche qui, su un'opera cometamente diversa ma, che, per come la scrivi, sia fatta a pennello per loro?
Madonna.
Sono meravigliosi e tu scrivi da Dio!
È pazzesco, davvero pazzesco!
With so much love,
BAZINGAA!

Recensore Veterano
02/04/15, ore 16:48

Questa storia è perfetta.
dio, Greg Lestrade...in effetti era il più adatto al ruolo. Perché Greg è un amico ma anche no, è quell'amico che ti fa un po' anche da padre, o almeno si comporta così con Sherlock. Ed è perfetto, anche come carattere, una volta che il calcio non era il calcio e lui non poteva prendersi una birra al pub, lui avrebbe letto delle corse di cavalli, sì, sarebbe stato davvero così...
E mrs Hudson come capo cuoca! È perfetta! Io le voglio bene.
Mi piace che tu sia molto fedele sia al libro che al film, ma riesca ad equilibrare entrambi con la struttura del crossover. Non è facile, immagino, poi ti sei accordata pure allo stile di Baricco, che è difficile in sè. Lo gestisci davvero, davvero bene. Tanto di cappello.
e il pezzo finale mi ha fatto venire i lacrimoni, perché John che non trova le parole era il John di TRF e questo mi ha spezzato il cuore. E ho forti sentimenti anche per frank.
Un solo errore di battitura: per quasi cinquanta volta. Non ho notato nient'altro ;)
Spero che aggiornerai presto! Questa storia mi lacera il cuore...

Recensore Veterano
02/04/15, ore 10:58

Non ho parole per descrivere la bellezza del capitolo.
Sinceramente, credo che tu abbia colto in piano lo stile di Barricco.
È meraviglioso, ad un certo punto mi sono chiesta se stessi leggendo il libro oppure un capitolo della tua fanfiction.
Mi è dispiaciuto tanto per il povero Greg ... Mi sarebbe piaciuto vederlo ancora un pó nella storia, ma vabbè, ogni personaggio deve fare il suo corso e se tu hai deciso così, va bene!
Mi è piaciuto che tu abbia deciso di fare Anderson come comandante e ho praticamente ridacchiato per la metà del capitolo.
Brava, bravissima!
With so much love,
BAZINGAA!

Nuovo recensore
01/04/15, ore 18:03

Ciao!
Che dire? Approvo la scelta di Lestrade in qualità di padre e mi piace il fatto che di tanto in tanto appaiano personaggi di rilievo appartenenti alla serie, spero ne compaiano sempre di più con il proseguire della storia.
Altra cosa che ho apprezzato è stata la chiusura; il signor F. Andom intuisce la natura del rapporto tra John e Sherlock. Ogni riferimento a fandoms e fictional characters è puramente casuale, insomma.
Alla prossima!

SherrySmith

Recensore Junior
30/03/15, ore 17:33

"NOVECENTO"? "LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL'OCEANO"? OMMIEIDEI. Fangirlo di brutto.
Già questo prologo mi ha spezzato il cuore. No, davvero, è fantastico, ommieidei, *"Smaugslayer, calmati!!!"* ok, sì *riacquista un minimo di contegno*. Adoro l'ambientazione, e tutti i particolari iniziali delle pozzanghere, la luna, le scarpe di John eccetera; e anche la porta di legno che non si apre, perché a me capita sempre e mi sono sentita molto vicina a John in quel momento xD ma il suo attaccamento alla tromba, la titubanza al momento di venderla, le parole sputate fuori di scatto prima di potersene pentire, e il desiderio impulsivo di suonare per l'ultima volta... tutto questo urla "John Watson" ai quattro venti. E la sua reazione quando il nonnetto tira fuori il grammofono mi ha dato una stretta al cuore.
Io l'avevo detto per un motivo che ti rivolevo a scrivere di Sherlock e John. QUESTO motivo.

Recensore Junior
30/03/15, ore 10:39

Ciao carissima!
Siamo al primo capitolo è già adoro questa storia. XD
Sono curiosissima di sapere come continuerai la storia!
spero aggiornerai presto perché non vedo l'ora di vedere Sherlock 
me tutti gli altri.
a presto, Angie

Recensore Veterano
29/03/15, ore 17:27

Siamo al capitolo uno e sono in lacrime.
All'ultimo sarò il diluvio universale.
Non lo so, questo pezzo mi mette sempre un sacco di malinconia...quando un uomo è costretto a vendere il sogno della sua vita significa che ha davvero perso tutto. Non so come John/Tim/Max (perché gli hanno cambiato nome tra film e libro? Perché?) abbiano trovato il coraggio di farlo. Forse la fame, forse...non lo posso sapere. Ma mi spezza il cuore.
Non imiti male lo stile di Baricco. Anzi, direi che è una buona imitazione ma colorita di tocco personale, quindi anche meglio. D'altronde, il suo è uno stile complicato da imitare. Questo è il tuo stile, ispirato al sio, ma tuo. Ed è bellissimo.
"F.Andom" mi ha fatta sorridere comunque :)
E niente, la storia si preannuncia ottima, ma non ne dubito. Due dei miei universi preferiti che collidono, tu scrivi bene, le premesse c'erano tutte...però sono curiosa di vedere come adatterai i vari passi del libro/film, come li rielaborerai, che personaggi assegnerai. Sono curiosa e ho già il cuore spezzato, perché la tua scrittura ha esattamente i toni malinconici del film, e quindi già mi mette tristezza perché conoscendo la fine...
(anche se, un Not Dead nell'universo non sarebbe cosi fuori luogo xD scherzo, amo i finali tristi)
Insomma, non vedo l'ora di leggere il prossimo. E adesso vado a risentirmi la colonna sonora perché sto piangendo. Sì. Semplicemente questo.
Brava!

Recensore Veterano
28/03/15, ore 22:36

Capolavoro! Capolavooooooooro, in vista! *urla ma poi arriva Peter*
[Smettila!]
No. È la verità, che c'è di male a sbandierarla ai quattro venti per una sacrosanta volta?
[Fa come vuoi, ma appena entrerai in tilt non chiedermi aiuto.]
Brontolone.
Comunque, prima dell' interruzione del mentecatto qui sopra ...
[Adesso sarei io il mentecatto? Patetica!]
Zitto, tu!
Dicevo, prima dell'interruzione di Peter (va meglio così, vostra grazia?), stavo dicendo che AMO questa storia alla follia. È scritta in maniera magnifica, imitando Barricco o meno.
Perchè come quacuno mi ha accennato, Barricco scrive in maniera meravigliosa e non è da tutti riuscire ad eguagliarlo.
E tu ci stai riuscendo più che egregiamente, direi!
Magnifica.
E non ho nient'altro da aggiungere se non che vorrei che tu la continuassi perchè merita, merita moltissimo.
With so much love,
BAZINGAA!
[Sì, certo, "Bazingaa". Ma dove ti credi di essere? In una piscina di palline?]
Smettila di essere così brontolone oggi!
[Io mi licenzieró un giorno, ne sono sicuro.]