Recensioni per
Saga e Aiolos (BDT – Big Damn Table - 100 prompt)
di titania76

Questa storia ha ottenuto 195 recensioni.
Positive : 195
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/05/19, ore 16:54

Questo capitolo,associato alla parola luna,è davvero molto bello. Ci si trova questa volta come immersi in un'atmosfera magica,quasi mitologica,come la citazione della storia di Artemide ed Atteone,ben citata. La gente non deve nemmeno pensare di parlare a sproposito del nobile Saga,non ne sarebbe degna. Molto belli gli elementi che descrivono questa scena,ossia lo sguardo di Aiolos,lo stagno, le placide acque, un corpo perfetto se non divino. Una dimensione quasi non terrena per il Cavaliere del Sagittario che ha questo privilegio.

Recensore Junior
28/04/15, ore 01:44

Una piccola domanda che mi è rimasta: ma qui dove sono i cani? Sono arrivati fuori scena? Soprattutto cos'è quell'odore di brace che si spande ovunque? Sarà mica che si aspettava solo l'ospite d'onore, il cervo improvvisato, per dare il via alla festa? La smetto con le domande?

Credo di averla smessa. Davvero? Il bagno è sì un classico intramontabile. Ripreso insistitamente, senza motivo, nei momenti più impensati. A me piace pensare che il bagno qui descritto facesse parte del periodo felice, o almeno normale. Quando i bagni erano motivo di presa in giro, si poteva star di fronte ai compari e in qualche modo il senso di rinascita apparteneva al liberarsi da fatica e spossatezza. Più avanti, quelli che conosciamo viravano più sul bagno isterico, quello della vana speranza di lavarsi sia lo sporco dell'anima, la medicina contro il nervoso e le situazioni che andavano male. Non esattamente bagni rilassanti, più che altro bagni anestetizzanti. Risultati scarsissimi a parte, mi piace pensare che tutto quello che era in principio puro poi sia stato corrotto e caricato di aspettative e significati che non gli appartengono. E così si inizia a ricordare... c'era un tempo in cui un bagno era solo un bagno, era bello farsi prendere in giro dai colleghi (che non rischiavano di ritrovarsi con la faccia spappolata per aver visto qualcosa di troppo) e in qualche modo stare lì a lasciarsi osservare dai compagni più stretti, addirittura invitandoli a unirsi all'esperienza. Diciamo tuttavia che è l'acqua, insieme all'atmosfera, a creare il contesto. Non certo il corpo immerso dentro di un narciso che ama farsi osservare. Ah già, Narciso è troppo poco. Dio addirittura. Gender bender. Manca qualcosa per vincere il trofeo megalomania annuale o ha già vinto per distacco? >_>

E il povero quadrupede che fa? Io me lo immagino costretto a prestarsi al gioco, giusto perché l'altro vive il morboso desiderio di dar sfoggio al proprio esibizionismo! Queste sono vessazioni e maltrattamenti. Non solo: per esserti prestato al gioco rischi anche la sanzione e la trasformazione indebita. La vita sa sempre essere ingrata con chi non se ne approfitta, non c'è che dire...

Come tema "luna" ha i suoi perché il fatto che non sia nemmeno stata citata e sia quasi una presenza secondaria all'interno del quadretto. Almeno così penserebbe il disattento! Infatti ho trovato interessante il fatto che il tema sia stato toccato per vie traverse, non come soggetto principale ma quasi come accessorio. Il fatto di far rivivere il tema attraverso un quadretto che richiami l'episodio del mito, con molteplici riferimenti alla luna e a quanto le veniva associato, è stata senza dubbio una piacevole sorpresa. Quasi un punto di vista esterno, o meglio lo sfondo di un dipinto. Non il soggetto, non il movimento, non la scena, proprio lo sfondo. Può sembrare un secondo piano, ma sappiamo che senza sfondo tutto il resto perde senso. Buona scelta, era un tema abbastanza soggetto a trito e ritrito, nonché ad ululati vari ed eventuali, tormenti, vuoti cosmici, riflessioni di stampo esistenzialistico e altro. Meglio come idea e rievocazione, un bel bagnetto e passa la paura.