Ciao cara, rieccomi.
Questo capitolo è scritto molto bene, l'intimità di un padre e sua figlia, il ritornare a vecchi e affettuosi gesti, pensieri, tante parole, la speranza di alleviare la pesantezza nel cuore... c'è davvero tanto, tanto sentimento.
E poi tanta sofferenza, si taglia col coltello. Hai saputo fare in modo che il lettore si affezionasse alla protagonista, raccontandocela per ben tredici capitoli. Claudia sembra avere la certezza di morire - e questo mi ha fatto tristezza perché ormai sono affezionata a lei - ma si sforza a dire il contrario, parlare di una sua futura guarigione per ovvi motivi.
Chissà se ci crede davvero e chissà che destino le riserverai.
I capitoli che verranno adesso in teoria dovranno essere i più duri, ma chi mi ha spezzato davvero il cuore è il signor Oreste, soprattutto quando hai accennato al fatto che l'ha cresciuta da solo. Perdere tutte le persone più prossime deve essere straziante, pover'uomo.
Il personaggio è così cortese da suscitarmi una tenerezza che neanche immagini, come fosse vero, reale.
Arrivata a questo punto mi sembra di conoscerli un po' tutti, ho in testa le loro fattezze e forse anche per il fatto che citi luoghi a me vicini e che ho vissuto, forse anche per questo è come se li conoscessi.
Spero davvero nel lieto fine.
Bellissimo capitolo, intenso ed emozionante. Adoro la lentezza con la quale scrivi: nonostante la questione sia tremenda e difficile da trattare, riesci a non perdere la calma e a narrare gli eventi con lo stesso ritmo. Non noto esitazioni o ripensamenti, contraddizioni e cose strane, la trama è fluida, la lettura scorrevole anche se dettagliata, mi piace.
Alla prossima.
- A. |