Buondì Elendil.
Come primo capitolo non è affatto male. È un incipit molto descrittivo, nel senso che introduce non tanto la trama quanto il mondo che ti sei preso l'impegno di creare e sviluppare. Vedendo l'impegno che hai messo nel connotare le caratteristiche di tale mondo non posso che farti i complimenti. Ci sono molti dettagli e riferimenti, la maggior parte dei quali non sono ancora stati spiegati, ma hai fatto bene a non buttare alla rinfusa in un solo capitolo paragrafi e paragrafi di spiegazioni. La cosa migliore è fornire le informazioni un poco alla volta, in modo che l'ambientazione si palesi al lettore in modo graduale e naturale.
Passiamo alla nostra protagonista, Odayn, la Nihaar'i. Finora è abbastanza interessante. Forse la visione con cui si apre la vicenda non è esattamente una predizione, ma sono sicura che sarà fondamentale per la trama.
Anche Zaphir - manco a dirlo - mi piace molto. Per quello che si è visto di lui, è l'esempio di una delle tipologie dei miei personaggi preferiti: pragmatico, maturo e affascinante. Mi aspetto molto dalle dinamiche tra lui e Odayn.
Dopo questi aspetti positivi, vorrei anche dire due parole su quelli negativi (sono noiosa, lo so).
La grammatica all'interno del capitolo è corretta e il tuo lessico piuttosto ricco. Attento però, perché ho avuto l'impressione che lo stile (per quanto buono) risulti un po' artificioso, soprattutto in alcuni punti. Ad esempio, quel "C’era stato un tempo in cui aveva trovato affascinanti le sfere dorate incastonate sulle sopracciglia e lungo il collo del Naphil. Belle nell’accentuare le espressioni di lui. Eleganti nell’inscrivere i suoi lineamenti calamitando l’occhio in un scintillio di riflessi e ornamenti. Deriserabili a tal punto da esprimere anche lei il desiderio di averne giusto un paio su viso e spalle così da poter - ai tempi le era sembrata una cosa così ovvia - avere anche lei l’impressone di essere un qualche tesoro umanizzato come lo era Zaphil ai suoi occhi," non so, ha qualcosa che appesantisce la narrazione. Le tre frasi senza principale stonano in questo contesto. Ovviamente è solo un'impressione personale.
Un paio di volte coppie di parole sono rimaste attaccate, semplici errori di battitura.
Due frasi che mi lasciano perplessa:
1. "La volta scorsa “Deserto” l’aveva chiamato, tutto ciò." È un'espressione che va bene nel parlato, ma in un testo forse sarebbe stato meglio "La volta prima aveva chiamato "Deserto" tutto ciò."
2. "Ansimò l’aria." Il fatto di ansimare implica di per sé, appunto, inspirare ed espirare aria velocemente. Non credo sia un verbo transitivo.
Sono comunque solo due errori evidenti a fronte di un capitolo molto lungo (e per questo ti faccio i miei complimenti) e nel complesso molto ordinato.
Ci sono anche un paio di cose su cui vorrei un chiarimento:
1. Che ruolo ha esattamente l'aruspice? Per come viene presentato sembrerebbe un sacerdote/medico, ma poi Odayn si rivolge a lui dando disposizioni a proposito di movimenti di truppe, il che mi fa dedurre che abbia anche un qualche ruolo politico e militare.
2. I copricapi e veli di cui fanno uso tutti i personaggi sono per ripararsi dal caldo e dalla troppo forte luce del sole o hanno a che fare con le cariche ricoperte da ognuno?
Okay, la recensione sta diventando troppo lunga.
Tra l'altro, ho visto che hai parecchi capitoli pubblicati e quasi nessuna recensione, mi dispiace. So quanto possa essere frustrante perché anch'io ho dimestichezza con situazioni simili :')
È un peccato perché si vede quanto tu tenga a questa storia e il risultato è di qualità e molto ordinato.
I personaggi principali promettono bene. Tra l'altro oggi ho visto il film Spy e Zaphil, ti giuro che non ho idea del perché, ora me lo immagino come Peter Serafiniwicz xD
Non mollare, mi raccomando.
Ancora complimenti,
Talia.
Ps: arriva il momento inevitabile in cui elemosino qualcosina. Non è che ti andrebbe di dare un'occhiata alla mia serie "II ciclo di Fheriea"? Solo se hai tempo e voglia ovviamente. (Recensione modificata il 27/05/2016 - 03:25 pm) |