Recensioni per
Inside me
di loveart7

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
25/03/16, ore 16:29
Cap. 2:

Ho letto questa flash quattro volte, e sono seria quando dico "quattro". Inizialmente perché non riuscivo a vederci Mycroft e sentivo il bisogno di leggerla di nuovo perché magari avevo mal interpretato certi passaggi, e poi perché non riuscivo a farmi un'idea specifica. Premetto che tutto quello che ti dirò è un'opinione personale, non so onestamente che cosa tu possa fartene di questa recensione, ma è che quando vedo Mycroft io sento sempre l'orribile impulso di dire la mia.

Ecco, ho l'impressione che questa cosa dei colori ti sia un tantino sfuggita di mano e che ora della fine risulti con l'essere dispersiva e inconcludente. Leggendo, soprattutto la parte finale, ho avuto la sensazione che per dare un senso al grigio di cui parli nel titolo, tu abbia finito col perderti. Non ho capito dove volessi andare a parare per davvero, ci sono alcuni passaggi che ho letto e riletto e che non ho ancora capito cosa vogliano dire. Inoltre... lo so che il problema sono io e il mio modo fisico di percepire il personaggio, ma non ho visto nulla di Mycroft. Io ho le mie idee su di lui e per questo il parere è del tutto personale, ma qui lui fa delle cose che non credo farebbe mai. Come dedurre i passanti, per esempio. Mycroft non è come Sherlock, non cerca una fuga dalla noia, non ha bisogno di sfogare il cervello o di "passare il tempo", anzi preferisce abbandonarsi all'apatia e starsene in poltrona a dormire. Sarebbe molto più produttivo trascorrere il tempo in questo modo. Non si soffermerebbe mai a sprecare energie nel dirsi che le persone sono "pesciolini rossi da guardare dall'alto" la sola ragione per cui lo dice in The Empty Hearse è per dar fastidio a Sherlock. Inoltre, non berrebbe mai il tè in piedi, di fronte a una finestra per giunta. Perché significa che farebbe sempre in questo modo. Non dimenticare che Mycroft è ossessivo-compulsivo e questo lo porta a fare le cose in un certo modo, sempre nello stesso modo, e il tè è un rito troppo importante.

La cosa che meno mi è piaciuta, però, è quel frangente in cui si paragona al nero e dove ammette di voler essere completamente privo di emozioni e sentimenti. Sì, è vero. Ce lo vedo, Mycroft a pensare una cosa simile perché: caring is not an advantage significa proprio questo. Preoccuparsi non è un vantaggio per il proprio cuore, sarebbe molto meglio non essere tanto in pensiero per il fratellino prediletto. Il problema è che è troppo breve lo sviluppo di questo ragionamento. Sembra che neanche ci si soffermi a pensarlo, che sia un ragionamento che ha già fatto e che gli torna in mente lì in quel momento. Ma se lo ha già fatto, perché ci ripensa? E perché proprio adesso. Come ho detto, è tutto molto scivolato. Mycroft a mio avviso richiede una quantità di introspezione massiccia e, cosa ancor più importante, ha bisogno di un qualcosa che qui ho visto solo sfiorato: incoerenza emotiva. Tanta incoerenza.

Apprezzo lo sforzo che hai fatto, perché so che per molti Mycroft è difficile. Ma per quel che mi riguarda l'ho trovato molto OOC o meglio, sarebbe occorsero molte più parole perché fosse nel personaggio.
Koa