Ciao!
In effetti, credo di voler far mia la frase di Caley: “non capisco se sei un’esaltata o sei stupida.”
In questo capitolo Dubhne fa di tutto – tutto! – per uccidere il personaggio che era prima. Altro che sul punto di crollare, a me pare che il suo ego sia più smisurato di prima.
Intanto consola Neor quasi a volergli dire che in fondo ha solo perso un braccio, che sarà mai? In fondo ha ancora l’altro, no?
Quindi tutt’apposto?
No, per niente.
Stanno bruciando i corpi sulle pire a cinque o sei per volta. Non sta andando bene per niente.
Ormai è diventata più una spina nel fianco che un reale aiuto nella guerra, col suo modo di fare arrogante e supponente. Cox le rammenta che lei è l’ultima ruota del carro, che ha delle responsabilità di comando, che non può starle sempre dietro e che sono lì per fare la guerra e che non riceveranno un punteggio migliore se si lanciano a testa bassa nella mischia ignorando il pericolo.
Suppongo che questo faccia parte del suo percorso di crescita, ma di sicuro non è ancora arrivata molto in alto, visto che si comporta come una bambina capricciosa. Il suo attaccamento ad Alesha, se prima faceva tenerezza, ora comincia a preoccuparmi.
Detto ciò, anche se non sembra per via della critica al personaggio di Dubhne, il capitolo mi è piaciuto. |