Recensioni per
Seventeen 2 – Il thumpa thumpa continua
di Nuel

Questa storia ha ottenuto 102 recensioni.
Positive : 102
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/01/20, ore 17:14

Carissima Nuel,
eccomi finalmente a leggerti e, questo capitolo, decisamente ha ribaltato tutte le brutte idee che mi ero fatta nell'altro, parlando di Justin e Brian.
"Non è divertente", gli dice Justin, ma in realtà non lo è davvero. Fare il test di fronte a lui è proprio da Brian; come ti ho detto alla fine di Seventeen 1 e dell'altra recensione, Brain è un personaggio di certo incline alla cattiveria, all'arroganza, a quel pizzico di cinismo che lo può far sembrare odio, ma in verità è un personaggio giusto e buono, anche se non vuole darlo a vedere. Ed è questa sua umanità così ben celata a renderlo un personaggio estremamente affascinante e il suo NON voler abbandonare Justin, malgrado tutto, è esemplare e coerente col personaggio: non può lasciarlo, hanno degli anelli a dimostrare qualcosa che si dicono troppo poco, ma l'amore c'è e l'intenzione di dividersi invece no. Justin a volte ha bisogno di queste lezioni di Brian, perché per quanto quest'ultimo lo ami tantissimo, non si lascia fregare, perché Brina a volte immagino finga di non vedere ma in realtà vede. Lo adoro ♥

Stella, invece, è in conflitto. Mi chiedo chi sia Mike, che l'ha fermata e lei è scappata via... le toccherà la cena con Gus, dopo tutto quello che è successo. Chissà che le cose non possano cambiare tra loro ma nulla è detto. Trovo Stella sempre più determinata e consapevole. Un personaggio a cui hai dato una bella evoluzione, lasciandole addosso la sua unica debolezza: Gus. Ed è anche questo coerente con la trama che conosco che precede questa.
Cara Nuel, che altro dirti? Come sempre mi riesci a emozionare e a stupire. In questo capitolo ho amato Brian e Stella ancora di più e si guadagnano, ancora una volta, lo scettro dei miei due personaggi preferiti di questa storia!
A presto ♥
Miry

Recensore Master
11/01/20, ore 17:29

Carissima Nuel,
ho riletto il primo capitolo che avevo recensito un sacco di tempo fa e tutto mi è tornato facilmente, perché era assurdo avere la pretesa di farlo senza conoscere i personaggi e le situazioni, anche se questo ha significato soffrire per Justin e Brian molto più di quanto potessi credere.
Ho passato a leggere la prima long chiedendomi quanto poco cuore dimostrasse Brian, certe volte, ma col tempo ho imparato a capirlo; questo capitolo me lo ha fatto amare incondizionatamente e definitivamente, perché sono usciti fuori dei dettagli interessanti; Justin è sì giovane, di sicuro meno attento, ma mai avrei creduto potesse infrangere delle regole che si erano dati; sì, perché tutto divertente, è tutto molto dolce quando il medico cerca la reazione di Brian alla ricerca di gelosia o chissà che espressione sconvolta enon la trova, ma finché si sta alle regole che si sono dati tutto è okay, è a posto... qui entra in gioco altro, qualcosa che alla sicurezza di un "Paul non mi ha mai tradito", sussegue una risposta che butta giù un muro che era una certezza "Ma tu sì".
Brian si dimostra quello che fa del sesso la libertà, che anche questa vuole le sue regole per essere vissuta al meglio, ma è il più fedele, il più accorto, se così si può definire. Quello che ha sempre concesso rispetto a Justin, ma a quanto pare non ha ricevuto lo stesso...
Spero che Justin non abbia contratto niente e Brian nemmeno, di consguenza, e per quanto la cosa mi faccia male, non è esattamente la prospettiva della malattia a fare male, ma il tradimento della fiducia, che a mio parere Brian non ha mai infranto e non meritava un simile trattamente...
molto realistico e umano, questo capitolo, per questo fa così male. Come sempre sei una garanzia, e sono felice di poter proseguire le avventure di questi personaggi e mi accompagneranno per un po' a quanto pare ♥
a presto,
Miry

Recensore Master
08/08/19, ore 12:57

Carissima Nuel,
ti chiedo immensamente scusa per il ritardo della mia recensione. Siamo agli sgoccioli, da sabato sarò finalmente in ferie, ma al lavoro me la stanno facendo pagare cara XD Sono senza scusanti, ma arrivo sempre **
Ho deciso di iniziare questa avventura. Ho letto che è un seguito ma, quando ho iniziato a leggere il capitolo, non ho avuto alcun problema a capire la trama però, dimmelo tu, se conviene iniziare dalla prima parte se, in caso, vi fosse bisogno di conoscere dettagli per continuare questa.
Fatta questa premessa, mi complimento per l'ennesima volta con te per come sai intrattenere il lettore, come riesci a catturare pure chi, come me, non conosce l'opera originale e si ritrova a leggere la storia come un'originale. Il matrimonio sembra un evento dannatamente importante, ma non come chiunque si aspetterebbe. Gus e Stella sembrano aver trascorso un periodo insieme, che non vuole abbandonare i loro ricordi e questo rende quell'unione che lei ha deciso di coronare con un altro, un vero e proprio ostacolo. E Gus soffoca come un claustrofobio, e scappa via.
Ma la parte più profonda di tutte è quella che precede il malesse di Justin. Le premure di Brian sono decisamente affettuose, calde, permeate da questa bellissima introspezione, dove la domanda fondamentale è: "Quando diventerò un vecchio patetico?", che fa riflettere... sulla vita, sul futuro, su cosa siamoe cosa eravamo e cosa cerchiamo, prima che la vita, infine, ci renda vecchi per davvero.
Infine Justine e la sua febbre, altissima, così tanto che non gli permette di rimanere sveglio.
Il ritmo e il pathose delle tue parole rende sempre tutto così dannatamente interessante. Non conosco questi personaggi, ma la tua familiarità con loro me li ha resi subito chiari; grazie anche a dei daloghi verosimili che delineano i loro caratteri, ce li fanno conoscere e apprezzare, nei loro difetti, pregi e segreti.
Risvegli in me sempre una curiosità infinita, quando ti leggo su opere che non conosco. Questo, ovviamente, non è che un bene ♥
Leggerti è sempre terapeutico! A presto, cara Nuel,
Miry

Recensore Master
04/05/19, ore 17:09

Ciao cara Nuel!

Ma è possibile che sia già arrivata alla fine? Avevi ragione, in questo capitolo finale Dylan si fa da parte ed è diventato improvvisamente simpatico, soprattutto per quella citazione a Il mago di Oz. È interessante vedere l’ambito introspettivo di Stella – non ti nego che mi piacerebbe leggerne di più e ancora – circa il suo non legame con i genitori. Negli scorsi capitoli giustamente soffriva ancora per la loro non accettazione, mentre qui ne ha giustamente riconosciuto i limiti, anche se credo ci sarebbe altro da dire (mi hai fatto venire fame in tal senso, ecco). Molto maturo è anche l’approccio che la ragazza ha nei confronti dell’amatissimo Gus. Stanno insieme, di fatto si sono rimessi insieme e anche le divergenze tra Gus e suo padre si sono appianate, eppure c’è il desiderio di fare le cose per il verso giusto e con calma. Un modo di fare che non è tipico di due ragazzi dell’età di Gus e di Stella, ma che lo è nell’ottica di due ragazzi con le esperienze di Gus e di Stella. Un finale dolce e corale, dunque, in cui tutti i personaggi festeggiano quella che è la libertà e l’autodeterminazione di una giovane coppia.

La cosa che emerge effettivamente di più è la sensazione di voler passare il testimone, dato che Brian e Justin rimangono giustamente sullo sfondo – ho adorato vedere la rinnovata intesa dei due dopo il matrimonio, soprattutto alla luce della crisi degli inizi della long. Si è trattato davvero di una piacevolissima lettura, stilisticamente ineccepibile (ti segnali solo poso = posso e noto = moto), piena di tematiche attuali e di nicchia, che all’alba del 2020 sono ancora tragicamente attuali. Credo sia proprio questa tua sensibilità a rendere la long particolarmente interessante e gradevole: tutti siamo Stella e riusciamo a identificarci in lei a prescindere dalla tragedia personale di trovarsi incastrate in un corpo che non ci appartiene, nel senso cui lottiamo per essere noi stessi.

Per alcune comunità è un passaggio tortuoso, per altre persone è più semplice e immediato, ma tutti cerchiamo una cosa sola: la felicità. Stella e Gus, per il momento, sono riusciti a trovarla. Tanti complimenti a te e spero di riuscire a iniziare a strettissimo giro anche Seventeen, che si preannuncia succosissima! Buon weekend,
Sinceramente ammirata
Shilyss

Recensore Master
25/04/19, ore 18:30

Carissima Nuel! ^^
Spero tanto tu abbia passato delle serene festività e che tu possa perdonarmi per questo tremendo ritardo, ma tra ponti e cose varie… Ridendo e scherzando, sono giunta al penultimo capitolo di questa tua affascinante e interessante long. Ora, come mi avevi preannunciato, finalmente ho iniziato a vedere il personaggio di Dylan in una maniera leggermente più positiva, dato che ha fatto un po’ lo spiegone sull’amore al nostro Gus. Quello che fa Dylan è un po’ il discorso tipico del ragazzo bravo ma che è sofferto ed è diventato un po’ stro$50 perché mamma e papà si sono lasciati, e quindi l’amore per lui non esiste. Di contro, invece, abbiamo un Gus che mi ha dato da pensare, perché ehi: sta veramente facendo l’amore con Dylan senza confonderlo con Stella e questa cosa è realistica e crudele: l’amore chiede la fedeltà, anche quello per Stella e certo alla ragazza non farebbe piacere sapere che Gus continua a divertirsi con Dylan, ma tant’è, sto diventando empatica nei confronti della tua protagonista!
Per quanto concerne il momento dell’emancipazione, a me sembra che fili tutto quanto e apprezzo molto l’impegno che hai messo nel voler ricreare delle situazioni plausibili; un giudice troppo permissivo o poco neutrale, personalmente, mi avrebbe fatto storcere decisamente il naso. A rileggerci presto, mia cara, perdona ancora per il ritardo e sempre tanti complimenti per il capitolo!
Un caro saluto,
Shilyss

Recensore Master
13/04/19, ore 16:10

Ciao Nuel! <3

Qui piove e, dopo pranzo, mi sono detta, complice anche una bella tazza di caffè: “Perché non inizio a rilassarmi leggendo un po’ di QaF?”
E così eccomi qui: la prima parte mi ha convinta tantissimo e aggiungo senza indugio che è una delle mie scene preferite: Gus è schietto, sincero e maturo perché effettivamente l’operazione a cui Stella deve sottoporsi è invasiva e profonda, oltre che pericolosa. Eppure vivere in un corpo estraneo e non essere se stessi per tutta la vita è qualcosa di terribile e il dolore della ragazza è tangibile e “fisico” nel senso che arriva al lettore, così come l’eco della morte di Mike, che amplifica il disagio. Lui, in fondo, è l’esempio “negativo” di quello che non ce l’ha fatta. La forza di Stella e l’amore di Gus hanno la freschezza dell’adolescenza, ma anche la drammaticità di una situazione che nessuno sarebbe in grado di affrontare con la giusta forza d’animo. Ho molto apprezzato la gelosia reciproca dei due ragazzi che si stanno avvicinando e si cercano e punzecchiano. Stella sente la necessità dell’operazione, ma Gus è schietto e quasi non vorrebbe che lei vi si sottoponesse per un eccesso di amore e protezione velato da una punta di naturale egoismo. Anche io, nella sua situazione, sarei terrorizzata all’idea di sapere che la persona di cui sono innamorata sta scegliendo volontariamente di rischiare così tanto, anche se so che per lei è necessario.

Dall’altra parte c’è la grande e ingombrante ombra di Brian. Per Gus l’affermazione del suo essere uomo parte anche dal contrasto con Brian, con cui è in aperto contrasto: sapere che il “rivale” presunto è l’uomo potrebbe essere inteso come un altro tradimento, ancora più terribile del primo. Tradimento che Brian non esita a perpetrare quasi una terza volta – e qui ho mentalmente ringraziato Melanie e la sua furbizia, ma anche te perché nelle storie slash spesso le figure femminili vengono ridotte all’osso o appiattite, mentre qui questo non avviene e sono personalità importanti non solo a livello affettivo (come Debbie), ma anche lavorativo, come, appunto, Melanie. Brian sta facendo moltissimo per Stella e la forza con cui sta proteggendo la sua legittima volontà di essere semplicemente chi si sente di essere è encomiabile. Le sta permettendo di essere una donna (che poi, ma cosa frega a ‘sta gente se Steve vuole essere Stella? Cosa li turberà mai, di una scelta personale? Ma queste sono più riflessioni contemporanee sui tempi attuali che mi sembrano contrarsi in un futuro oscurantista). Brian, dicevo, sta anche facendo ogni cosa in suo possesso per rovinare l’esistenza a Gus, addirittura ipotizzando un’adozione (qui sicuramente ho cannato il termine tecnico, perdonami ^^), che subito l’acutissima avvocata elimina dalle opzioni possibili. Insomma, ci avviciniamo verso una fine che sento sarà emotivamente coinvolgente e – posso dirlo? – detesto un po’ Dylan perché shippo Gus e Stella quasi quanto Brian e Justin.

Il testo, come al solito, va giù liscio come il caffè che intanto ho finito e ti prego di non chiamare la postale per questa mega recensione sconclusionata, perché leggere le tue storie è sempre un’esperienza che fa riflettere, oltre che oggettivamente un modo gradevolissimo per passare i sabati uggiosi fatti apposta per leggere e scrivere ^^.
Ti segnalo incredibilmente solamente queste tre piccolissime piccolezze. <3
insistette Debbie, «Io non riesco nemmeno a pensare se ho fame», aggiunse facendo una smorfia che le strappò un sorriso.
«Continui a dirlo anche a lui?», chiese lei, «Magari è per questo che non sta con te».
figlio stampato.

Spero di ripassare a strettissimo giro, perché vorrei iniziare la madre di questa storia! Un caro saluto, ti auguro di passare un serenissimo weekend,
Shilyss

Recensore Master
07/04/19, ore 17:36

Mia carissima Nuel!

Cambio di tono con questo capitolo: Brian pareva veramente in gabbia al pensiero di dover perdere l’affare col cliente che voleva le foto di Stella, ma qui quell’ansia è di nuovo sparita: del resto, Melanie, da brava avvocata, ha una mezza soluzione a portata di mano, che il nostro coglie a braccia aperte. Condivido la preoccupazione di Mel; è una madre molto vera e realistica, ma soprattutto è stata pungente. Ho letteralmente adorato la sua battuta finale a Brian sulle similitudini tra se stesso e Dylan: il comportamento libero del ragazzo va bene se è nei confronti di tutti meno che del figlio, ovviamente, e Melanie secondo me ha centrato davvero un punto importante, ponendo l’accento sulla coppia Gus/Stella.
Ok, adesso che sono giunta alla fine del capitolo la recensione diventerà un po’ più sconclusionata perché… beh, è stato un colpo al cuore. Non so se avresti dovuto scrivere di più sul suicido di Mike. Credo di no.

Quando avevo l’età di Gus e Stella un amico di un’amica fece tale gesto e tutta la retorica intorno a un atto del genere nella sua crudeltà verso se stessi e nel non darsi un’altra possibilità probabilmente è inutile, perché in chi resta ho visto principalmente un grande vuoto e una fragilità che viene fuori in tutta la sua violenza. La morte è ancora più inaccettabile perché non è un vecchio Seneca a sceglierla, ma un ragazzo che, così, in qualche modo rinuncia definitivamente alla possibilità di essere felice. Ho trovato Stella molto credibile anche nel senso di colpa che l’attanaglia. Lei mi sconvolge sempre un po’ perché è una ragazza innamorata e Gus è stato il re dei deficienti ad andare lì con la moto di Dylan. Ovviamente è chiaro che avessero solo quella moto e che l’intervento di Dylan era necessario per far arrivare prima Gus da Stella, ma a Stella vederli insieme fa male perché lei non è più Steve e andare in competizione con un ragazzo bello e poco problematico come Dylan è una sfiga enorme. Indossare un casco e sentirci dentro il profumo del tuo ex è uno strazio e lasciare che lui si occupi di te (glielo mette come fosse una bambina, è stato un momento dolcissimo) fa ancora più male. Insomma, non so quanto questo flusso di coscienza ti possa essere d’aiuto, ma sappi che la parte finale è stata davvero, davvero toccante così com’è.

Ti segnalo un “qualche volte” ^^. Per il resto, vado a farmi passare il magone che mi hai fatto venire! Ti auguro un buona domenica (o ciò che ne resta) e ti faccio sempre tantissimi complimenti!
Un caro saluto,
Shilyss

Recensore Master
24/03/19, ore 18:02

Carissima Nuel! <3

La premessa è che questa recensione sarà delirante e terrà in considerazione anche le tue risposte alle mie recensioni e le note: colpa della vicenda di Stella, che trovo particolarmente dolorosa e con cui non riesco a non provare empatia. Sarà pure stata Steve, ma ora è Stella e sapere che il ragazzo di cui è innamorata va con uno di nome Dylan, mentre tu sei Stella e stai lottando con i denti perché corpo e anima combacino, non aiuta per niente. L’amore c’è chi lo vive con una certa liberalità e chi desidera l’esclusività. E questo non è un punto che può essere discusso, come per esempio se comprare il divano color panna o cognac o quale film andare a vedere. Ed è lecito che la nostra eroina si chieda se Gus ama Stella o Steve, se può trovarla attraente ora che è Stella anche se non è più Steve. Del resto, sebbene la ragazza stia facendo una cura ormonale i suoi tratti sono ancora ovviamente androgini. Stella dice anche una cosa molto matura: l’amore dovrebbe essere semplice e portare felicità, aggiungo io. Ovviamente, il cambio di sesso di Stella è qualcosa che un adolescente non può ben gestire ed è inutile farci il discorso che l’amore vero supera qualsiasi ostacolo. La verità è che Gus è comunque un adolescente che necessita di fare le sue esperienze anche con una certa dose di spensieratezza. Insomma, non ci sono né vincitori né vinti, tranne me lettrice che sono rimasta conquistata dagli enormi spunti di riflessione e introspettivi che questa tua storia ha con te.

Ma ora veniamo alla parte di Brian. L’elemento della mancanza di emancipazione di Stella torna quasi a bomba in questo capitolo. Da un punto di vista di coerenza, fila tutto e continua a filare, anche se l’intermezzo di New York e gli altri capitoli più introspettivi avevano fatto quasi passare in secondo piano questa rilevantissima questione. Potrei dire che qui torna l’imprenditore, laddove prima avevamo imparato a conoscere Brian uomo (e ovviamente aww per il rinnovato legame con Justin, che ok, non si era mai spezzato, però aveva subìto un duro colpo, diciamolo!). Concludo questa recensione con le note. Chi ama scrivere e lo fa perché è un suo bisogno e non per vedere una recensione in più o qualche altro riconoscimento che soddisfa l’ego revisiona i suoi lavori e sa vederli con occhio critico e apprezzo moltissimo il fatto che tu per prima posti ponendoti con umiltà ai lettori. È una dote bellissima che spiega perché scrivi così bene. A tal proposito, incredibilmente ho scovato tre errori di battitura: ecco queste sciocchezzuole: “cogliono”/coglione, “alal tavola”/alla tavola e l’infamissimo “avanti”/avanzi.

Come sempre, bravissima. Il livello è altissimo.
Un caro saluto,
Shilyss

Recensore Master
03/03/19, ore 20:03

Cara Nuel, ^^

Questo capitolo non poteva soddisfarmi di più, davvero.
Sarà che io stessa sono refrattaria all’idea di organizzare un matrimonio in grande stile (anche se adorerei indossare l’abito), ma trovo infinitamente romantiche queste fughe improvvise ed estemporanee, in cui l’unica cosa che conta è la coppia che, privatamente, decide di stipulare un contratto a vita. Ovviamente termini il capitolo da brava autrice perfida e non sappiamo quale siano i problemi cui allude Cynthia, ma niente, rivedere così vicini Brian e Justin dopo tanti capitoli è stato bello.
Il mio cuore è spezzato per Gus e Stella, invece. Sai, più volte mi è capitato di leggere la storia di donne che sono state lasciate dai loro mariti/compagni perché, per problemi di salute, erano diventate sterili.

Qui invece abbiamo un adolescente o poco più che si è innamorato dell’anima di Stella, amandola a prescindere dal corpo di ragazzo o di ragazza, accettandola anche nella frase ipotizzo complessa della terapia ormonale. In questo, Mike è stato uno sciocco di prima categoria, perché se è vero che “ogni lasciata è persa”, è pure vero che Stella di tutto aveva bisogno meno che di un bacio. Ma ecco, è tutto molto realistico perché i personaggi devono fare la cosa sbagliata, per essere ben costruiti, altrimenti non sarebbero simili a noi che, ahimè, sbagliamo.

Grazie anche per le bellissime e accuratissime note: non conoscevano la lettera di Beethoven e ti ringrazio per avermi insegnato qualcosa! ^^
Un caro abbraccio e spero a prestissimo, dato che hai postato anche cose nuove,
Shilyss

Recensore Master
19/02/19, ore 19:36

Carissima Nuel,

Che bel capitolo. La prima cosa che ci tengo a dirti è che non sono riuscita ancora a identificare il tipo di rapporto che c’è tra Stella e Brian e questo è un vero e proprio punto di forza del racconto. I libri non devono darci immediatamente le risposte giuste. Devono sospendere il giudizio, mostrarci il cuore dei protagonisti e lasciare che siamo noi a decidere dove pende l’ago della bilancia. Qualunque sia la sua natura, quello tra Brian e Stella è un tipo di rapporto intenso e stretto, ma diverso dal solito e questo mi piace. Attenderò gli altri capitoli per parlarne meglio e più approfonditamente. L’arrivo a New York e tutto il riferimento alla questione di Evan è veramente gestita bene a livello di introspezione. Elementi come la tazza infranta e la lezione da impartire sul non innamorarsi, così come la scoperta che la relazione tra Evan e Patrick era più che consolidata, sebbene non ufficializzata, rendono il capitolo drammatico al punto giusto, senza scivolare nel pietismo mai, ma anzi: è proprio nella compostezza con cui Brian parla di Evan e lo riconosce a distanza di anni dalle sue cose terrene (l’ultimo suo retaggio), nel modo in cui guarda la tazza e non dice nulla che si crea il seme della tragedia.

Toccante è anche la lucida presa di coscienza che Gus non ha le capacità imprenditoriali del padre e che non ne seguirà la via. Indicativo mi pare, in tal senso, che Brian veda in Stella la propria futura erede. Un elemento in più che complica un rapporto decisamente particolare. Capitolo semplicemente bellissimo, l’ho letteralmente divorato.
Un caro saluto e a presto,
Shilyss

Recensore Master
03/02/19, ore 18:51

Carissima Nuel!

Il mio appuntamento settimanale con questa long continua, anzi, riprende: mi piace come hai inserito in maniera quasi lieve la questione della differenza d’età tra Brian e Stella. Lei comprende immediatamente la ragione degli sguardi ostili degli altri commensali, mentre Brian, per un secondo, naviga in una bolla carica d’incertezza, dove ha la percezione che qualcosa non vada per il verso giusto, ma non ne capisce il perché. La scena prima, quella concernente la scelta dell’abito, è ugualmente intensa perché è proprio in una sequenza così tipicamente filmica che vediamo delle cose, tante cose. Vediamo come Stella sia indecisa su come vestirsi, sull’immagine che deve dare di sé al mondo, sul disagio che ancora c’è col suo corpo e con le spalline del reggiseno che non può abbassare, ma è anche rivelatrice di Brian. Non ha mai atteso così tanto di fronte a un camerino, perché essere omosessuali non significa essere automaticamente appassionati di vestiti XD ed è bello scorgere un po’ di realismo nelle fanfiction – anche se qui siamo su un livello alto per il genere, siamo sul racconto, a mio parere. Brian, dunque, attende quella che per una sera è la sua donna (non necessariamente in senso romantico o non solo), ne è geloso, la trova sensuale. Eppure. Eppure la gente li vede come padre e figlia e questa immagine che toglie molto al clima romantica ci fa venire in mente subito Gus, che soffre per questa situazione.

Gus. Ho provato molta empatia nei suoi confronti perché, di fatto, Brian – suo padre – gli sta portando via Stella due volte. Oltre al farli lasciare, la sta allontanando instaurando con la ragazza un rapporto differente che sta sfociando dal lavorativo a qualcos’altro. Qualunque sarà la decisione che prenderai con questa trama, sappi che apprezzo chi ha il coraggio di scrivere trame che potrebbero smuovere il pubblico, che fanno fare delle domande. Ecco perché anche questo capitolo, scritto, come sempre, in maniera ineccepibile, è stata una lettura domenicale davvero più che gradita.

Alla prossima, cara Nuel: ancora tanti, tantissimi complimenti per questo lavoro svolto egregiamente **
Un caro saluto,
Shilyss

Recensore Master
19/12/18, ore 16:36

Carissima Nuel, **

Avevo colto bene la tensione che c’era tra Brian e Stella e questo capitolo mi è piaciuto davvero molto. Ho trovato estremamente credibile l’episodio del dottore e della ragazza e praticamente sono rimasta incollata allo schermo nella seconda parte. È impossibile non empatizzare con la tua Stella. Pur non potendo che avere una vaga idea di cosa possa voler dire, sentirsi così sbagliati e quanto significhi un processo lento che porta semplicemente a guardarsi allo specchio e a riconoscersi – incredibile come una cosa all’apparenza tanto scontata venga ancora osteggiata all’alba del 2019 – il desiderio di vivere una prima volta a proprio agio con se stessi è qualcosa che mi ha colpita. Il bacio tra Brian e Stella l’ho inteso in un’ottica consolatoria. È come asciugare le lacrime a qualcuno di caro, è attestare la bellezza di Stella perché è semplicemente Stella, nella sua perfezione. Mi incuriosisce invece questo testamento. Ho letto anche le note e mi chiedo cosa significhi per Brian questa notizia, che impatto avrà anche con Justin. Il loro lasciarsi è, per dirla alla De André, un discorso sospeso di cui attendo gli sviluppi, ma che non credo abbia il senso del definitivo, sebbene Brian sia stato netto nella sua posizione.

Certo è che più passano i giorni più il divario tra i due rischia di ampliarsi. Complimenti vivissimi per la descrizione delle foto: le ho visualizzate davvero alla perfezione e mi sono piaciute tantissimo. Lo stile, come al solito, è perfetto e leggerti si rivela sempre un grande, grandissimo piacere! A presto con il prossimo capitolo (e appena finirò questa mi leggerò di corsa Seventeen).
Un caro saluto,
Shilyss :*

Recensore Master
11/12/18, ore 19:55

Carissima Nuel, ^^

Resuscitata – è il caso di dirlo – dal tran tran che tu ben conosci, sono tornata su questa storia. Mi è piaciuto molto lo scambio di battute in cui Cynthia mette in luce quella grande verità che racconta come il contrario dell’amore non sia odio, ma indifferenza. Hai lasciato il seme di qualcosa, tra Stella e Brian, di un rapporto che non so ancora ben definire, ma che ha stuzzicato la mia curiosità. A prescindere dal quel “una parte di lui si era stranamente eccitata” che può voler dire migliaia di cose e non significa necessariamente che ci sia/c’è una relazione. Chissà se mi sono spiegata. Intuitiva e intelligente, Stella mi è piaciuta moltissimo e pur non sapendo in verità molto di emancipazione negli USA trovo tutto convincente e plausibile, molto realistico. Allo stesso modo mi è piaciuta la rabbia nascosta di Brian. Ha usato la classica strategia del “ti metto alla prova, vediamo se capisci cosa devi fare,” e Justin l’ha disattesa.

Quest’ultimo però non ha solo (almeno apparentemente) perso Brian, ma anche Paul. Il suo ragionamento è sensato e coerente. L’amore non si spegne da un momento all’altro, e ovviamente Paul ama ancora Justin, ma il treno è passato, per usare una figura retorica un po’ abusata. Sebbene il capitolo sia di transizione, l’ho trovato molto bello e interessante perché mi ha permesso di guardare un po’ a fondo nel cuore di Brian senza fede e in quello di Justin a New York. E una pausa, ogni tanto, serve. Ciò non vale per la mia lettura, che riprenderà a brevissimo :* :*

Grazie per queste bellissime righe,
Shilyss

Recensore Master
27/11/18, ore 13:34

Carissima Nuel, ^^
Davvero non so da dove cominciare con questo capitolo che mi è piaciuto davvero moltissimo. La serietà delle tematiche trattate e il realismo dell’emancipazione di Stella sono state davvero ben gestite – come sempre in questa storia, del resto – ma senz’altro sono rimasta stupita da Gus. Tendiamo a credere che i nostri genitori operino sempre per il nostro bene, ma di fronte a certe azioni unilaterali rimaniamo basiti e sconvolti. Può funzionare, tra Stella e Gus? Lei, in fondo, ha scelto un corpo di donna - è una donna e ha abbandonato tutto per seguire quella che sente essere la sua natura. Dylan se ne rende conto e minimizza la sua relazione con Brian, ancora affranto per l’amore perduto. È una situazione davvero complessa, questa che hai creato: parla di fiducia, di appartenenza, di determinazione e autodeterminazione, d’amore e di differenze, ma anche di temi sensibilissimi, che in pochi sanno rendere con la giusta delicatezza e attenzione per i moti dell'animo umano.

Mi sono chiesta come potrebbe prendere Stella il fatto che Gus abbia avuto dei rapporti con Dylan e non sono riuscita a decidere, perché il mio pensiero è comunque vincolato all’identità. Il percorso di Stella potrebbe davvero allontanare Gus? Il gioco degli equivoci che si crea tra prima e seconda parte è una di quelle cose che capitavano davvero: la vita è piena di situazioni che sembrano rubate a un film e, invece, sono tragicamente reali: di amici che si tradiscono come nei romanzi, di scoperte inaspettate e casuali. Niente di più normale che Gus abbia sentito Brian.

Avendo iniziato da questa storia, non so dire se Brian avesse agito in totale buona fede o meno (ma lo scoprirò, è una minaccia), ma certo questo è l’ennesimo colpo che incrina ogni certezza e che segue il dolore per la necessaria separazione da Justin, già approfondita negli scorsi capitoli. Rimango quindi col fiato sospeso in attesa dei prossimi sviluppi <3. Il tuo stile, come sempre, è impeccabile e piacevolissimo da leggere, con tutto sempre al punto giusto. Ho notato solamente delle ripetizioni toppo vicine di padre/padre e madre/madre, che ovviamente non disturbano più di tanto la lettura (il tuo stile è magnifico senza se e senza e lo adoro sempre, davvero sempre ♥) e che sono anche oggettivamente difficili da gestire perché il punto di vista è interno a Gus, quindi sostituire con “genitore” o un sinonimo simile alienerebbe forse troppo il tutto. Questo piccolo dettaglio non ha però intaccato minimamente il mio livello di gradimento che è sempre altissimo.

Sei davvero bravissima e sono rimasta molto toccata dal dolore di Gus che è stato reso da te in maniera perfetta. Complimenti ♥
Un caro saluto e a presto,
Shilyss ;)

Recensore Master
21/11/18, ore 12:50

Carissima Nuel!

Leggendo la tua risposta in effetti dovrò recuperare anche la long precedente. Ma che dispiacere, guarda XD ^^
Ma…già finito?! Il capitolo è scivolato sotto i miei occhi rapidissimamente e, di nuovo, non posso che complimentarmi per la struttura del capitolo e le varie interazioni esistenti tra i personaggi. Bella e carica di desiderio la scena di Gus e Dylan, così come il vagare di Justin quasi disperato nei luoghi dove il suo compagno è solito andare. C’è incredulità in lui, ma anche una non accettazione di quanto il rapporto con Brian sia esclusivo soprattutto per quest’ultimo. È totalizzante e intenso e credo che la sua promessa non sia affatto stata infranta (mi riferisco a quella compiuta in ospedale). Le parole di Michael sono cariche di una verità cruda e inscalfibile e fanno da corollario a questo concetto: Brian aveva una regola e non poteva infrangerla, Brian ha rinunciato agli altri per esserti fedele, ha comprato una casa per voi e tu sei lontano.

Ma Brian effettivamente ama troppo Justin per perdonargli di rinunciare a una mostra importante, perché in fondo è questo quello che succede quando si ama veramente qualcuno: si antepone la nostra felicità alla sua (nei limiti, ovviamente, finché non scade in un rapporto “vampiresco”). E lasciarlo/cacciarlo via – le due cose non necessariamente devono essere così nette nonostante l’anello tolto nello scorso capitolo, per paradosso non implicano necessariamente che Brian smetta di prendersi cura di Justin, anzi.

Sono curiosa di vedere se questa notte “all’addiaccio” da Daphne e la ricerca nella dark room possano aver fatto scaturire in Justin un mutamento. Sarebbe coerente, date le interessanti premesse che hai creato. Il pezzo finale di Ben che non vuole rischiare per troppo amore scioglie davvero il cuore. Nota allegra: ho ghignato male alla battuta di Gus a Justin “se mio padre fosse qui…”

Alla prossima settimana, spero ^^! Qui la cosa si fa sempre più succosa!
Un caro saluto e tanti complimenti: mi fa immensamente piacere leggerti e trovo tu sia davvero un’autrice valida e bravissima.
Un caro saluto,
Shilyss ^^