Recensioni per
I am calling you
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 49 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
30/01/18, ore 15:20
Cap. 2:

Come ho già scritto precedentemente, uno dei punti più “urgenti” e necessari per noi sherlocked, johnlocker e compagnia bella, è stato, nello Hiatus tra la seconda e la terza stagione, l’immaginare in che modo John abbia potuto superare il lutto per la scomparsa del suo “coinquilino/migliore amico”, fermo restando che mi rimangono seri dubbi sul fatto che l’abbia effettivamente lasciato alle spalle. Infatti i Mofftiss, evidentemente, hanno ritenuto scontato il soffermarsi sul periodo terribile che Watson deve aver trascorso tra il dolore per la perdita, il rimpianto per non aver espresso prima quello che era troppo evidente per nasconderlo e troppo coinvolgente per lasciarlo uscire alla luce.
Qui, in questo secondo capitolo, mi hai stupito piacevolmente per la meticolosità con cui ricostruisci appunto, usando il tuo mitico buon senso che tinge di credibilità e verosimiglianza le tue storie, il buio dell’immediato post Reichenbach.
Noi l’abbiamo visto espresso, in TRF, solo dalla mano di John posata sulla lapide nera di Sh, dalla sua folle, accorata preghiera rivolta al corpo, (che non c’era) dentro alla fossa, di “non essere morto”, dal vuoto lasciato dall’invito di Ella (“…ci sono cose che avrebbe voluto dire ma non ha detto…”) arenatosi in un’unica ammissione di John (“…Esatto..”) e basta. Gli Autori ci hanno fatto compiere un salto, verso il basso, purtroppo, dalle ultime indimenticabili immagini di TRF alla confusione ed alla superficialità scomposta della terza Stagione. Non mi stancherò mai di ripeterlo e di ripetermelo: dalla indubbia qualità di un’opera televisiva alla sua continuazione, decisamente non all’altezza di ciò che l’ha preceduto. Il vuoto che si è dunque creato tu l’hai animato con una ricostruzione, ripeto, credibile e verosimigliante della “caduta” di John in un dolore reso ancora più bruciante dalla rabbia di non aver saputo dire a Sh cos’era effettivamente per lui: cosa, come tu sottolinei, che, probabilmente, avrebbe impresso un corso diverso alle vicende.
Questo secondo capitolo è importante perché “ricuce” lo strappo tra la morte di Sh, vera o falsa che sia, e dà un significato reale ai successivi comportamenti di Watson, quali essi siano. Hai, in tal modo, predisposto un terreno solido su cui innestare il tuo crossover.
Così si susseguono la rabbia di John nei confronti di Mycroft, vero artefice di tutto, gli inutili, affettuosi tentativi di Greg di riempire con la sua amicizia uno spazio troppo grande, l’illusione di Sarah di riconquistare ciò che è irrimediabilmente perduto. E poi l’abisso dell’alcool, le reazioni esplosive con chi non c’entra con il suo dolore, la carriera finita, l’incontro devastante con il demone del gioco.
Inserisci il personaggio di Mary in un percorso parallelo e, per ora, distinto dai protagonisti.
Tutto, hai considerato proprio tutto: non hai lasciato cadere alcun filo della trama che potesse servire a ricostruire il quadro di una bella storia.
Il tuo stile qui si adegua al contenuto, ed assume un tono quasi cronachistico, senza concessioni al sentimentale o all’ironico, com’è giusto che sia di fronte al racconto di un dramma umano, situazione nella quale, chi guarda, deve cercare di rappresentare tutto senza interpretazioni personali, per trasmettere la giusta dimensione del vissuto.
Non vorrei essere ripetitiva: brava!

Recensore Master
25/01/18, ore 14:32
Cap. 1:

Ciao, sono in un ritardo mostruoso... A mia discolpa posso dire di aver subito letto il capitolo e di aver inserito la storia tra le seguite da giorni, ma di aver sempre rimandato la recensione. Ecco, sul momento mi è venuto un po' da ridere, perché di recente mi son ritrovata davvero spesso a parlare di Crossover tra Sherlock e Doctor Who, e quindi quando ho visto questa storia comparire nella pagina, l'ho preso come un segno del destino. Creduto tu abbia avuto un'idea che di per sé è di una tragicità senza fine. Due universi che non si incontrano in cui la relazione tra Sherlock e John è spezzata per sempre, chi per un motivo e chi per l'altro. E se non avessi letto i tag che hai messo su AO3 (mi riferisco ad "angst with happy ending"), penserei già subito al peggio.

Parlo subito di Doctor Who, perché appare poco e solo all'inizio ed è più che altro una parte introduttiva. Mi è piaciuta tantissimo la scelta che hai fatto, pensando anche alla companion e non solo al Dottore. Donna è straordinaria, la mia companion preferita del New Who. La adoro e di lei mi piace il suo essere spiccia e schietta, il non avere praticamente alcun filtro tra cervello e bocca e tutto questo avendo una spiccata umanità. Mi piace e col decimo fanno una bella coppia di fratello/sorella. Quindi credo che in questo senso ci daranno molte soddisfazioni.

Passando a Sherlock... Ecco, trattare un Post Reichenbach in cui tutto è sbagliato e dove Sherlock finisce per morire davvero per salvare John, apre uno scenario in cui tutto è a noi noto e allo stesso tempo non lo è. Come dicevo prima, è decisamente drammatica la premessa perché non lascia nessuna speranza. Quando di solito si legge della sofferenza di John dopo il tuffo dal tetto di Sherlock (in ambito canonico), sai comunque che c'è luce in fondo al tunnel. Che c'è una speranza per loro e per John stesso. Qui no. Se non sapessi che il Dottore si metterà in mezzo, davvero sarebbe stato difficile immaginarmi un futuro.

Ora, di cose da vedere ce ne saranno molte. L'altro Sherlock che incontra il Dottore. Come sono andate le cose invece nell'altro universo e perché Sherlock decide di non parlare più con Sherlock. Insomma, siamo solo all'inizio e io sono curiosissima.
Koa

Recensore Master
21/01/18, ore 22:51
Cap. 1:

A parte l’introduzione in cui s’incontrano Donna ed il Dottore, vivace e coerente con il personaggio femminile che ritrai, poi ci riporti l’atmosfera tesa di TRF, in cui Sh, con un pretesto, allontana John per poter incontrare il suo nemico mortale, Moriarty, sul tetto del Bart’s. Bei tempi quelli, quando John era John e non una cosa informe che pesta la gente negli ospedali (S4- TLD)! Quindi già l’incipit della tua storia mi riporta piacevolmente indietro.
Hai organizzato una nuova, accurata rilettura del mitico episodio, in cui ci sveli i retroscena dell’allestimento del finto suicidio del consulting e metti bene in risalto il peso del sacrificio e l’entità del pericolo che Sh sta andando ad affrontare per la soluzione di un caso molto importante ma, soprattutto, per salvare la vita ai suoi amici e a John.
La cronaca di quel giorno maledetto ed intenso da far male, lo ricordo con nitidezza perché, mentre guardavo la scena sullo schermo, sarò sincera, piangevo, ma vista la reazione contemporanea, sui social, dei cultori di Sh BBC, ho capito che, molto probabilmente, non ero l'unica. Tu mi riporti l'angoscia e mi apri nuovi scenari, portando alla luce gli intuibili sotterfugi da cui Mycroft non era sicuramente estraneo. Sentirteli raccontare con sicurezza e lucidità, mi ha restituito quel clima di attesa, disperazione e flebile speranza che tutto non fosse vero.
L'atroce differenza, tra ciò che racconti tu e quello che abbiamo visto in TRF, è che qui Sh è davvero morto, scegliendo di cadere su quel dannato marciapiede per salvare la vita a John, pur avendo la certezza che il piano per “falsificare” il suo suicidio non era ancora pronto.
Sull'immediato post Reichenbach, i Mofftiss non hanno mai acceso una luce per testimoniare in qualche modo il grande dolore di John, l'attonita e sconsolata tristezza di Greg o l’ (apparente) sconfitta di Mycroft; il fandom ha cercato di farlo in mille rivoli di parole e storie. La tua versione arriva dopo molto tempo e molta acqua passata sotto i ponti, ma è una voce robusta e chiara, che racconta, credibilmente, una delle possibili interpretazioni, prima dei "giochetti" della S3, del silenzio terribile al 221b.
Come sempre l'IC dei personaggi è impeccabile, senza alcuna sbavatura nel riportarci dei ritratti verosimili di Sh, John e degli altri.
M'incuriosisce il crossover con il "Dottore", anche quella è una Serie d’indubbia qualità, anche se non tra le mie preferite, e ciò che hai progettato tu sarà sicuramente “appetibile”.

Recensore Veterano
20/01/18, ore 21:27
Cap. 1:

Dopo Sherlock adoro il Dottore, e manco a farlo apposta adoro Tennant e il suo Dottore ma di più con Rose, nessuno può superare Rose x me.
Il primo capitolo è molto triste, mi sembra di capire che qui Sherlock è morto davvero, e propruo quando pensava di farsi avanti. Povero John, è disperato, spero si riprenda. Sono molto curiosa di scoprire come interverrà il Dottore in questa storia.

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