***“Sono Noun. Mi definisco una guerriera dell’amore,” rispose la nera.
“Vuoi spiegarci che cosa significa?”
“Io colpisco chi non ama. Chi uccide gli animali, chi li alleva per macellarli.”
“Che cosa significa che li colpisci, cara?”
Noun si batté la destra chiusa a pugno sul palmo della sinistra, producendo uno schiocco. “Gliela faccio pagare!” proclamò. “Li faccio vivere nel terrore, esattamente come loro fanno vivere nel terrore poveri animali innocenti.”***
Avevo letto che in Francia gli animalisti sono diventati un tipo di fanatici violenti del genere, che infastidiscono, minacciano, terrorizzano i macellai, si appostano vicino ai negozi, fanno atti vandalici, e loro non si sentono più sicuri.
E questo tipo di eccessi porta ad altri come negozi che espongono cartelli di ingresso vietato a i vegani. Stento ancora a credere che esistano così tante persone ottuse da un lato e dall'altro: i vendicatori degli erbivori e quelli dei carnivori.
Mi viene voglia di diventare vendicatrice degli onnivori e costringere i due schieramenti opposti a stringersi la mano e a festeggiare con una grigliata mista di carne, pesce e verdure.
No, eh? Sarebbe troppo lavoro per niente e mi beccherei insulti da tutte le parti.
***L’uditorio rimase raggelato, Teddy sobbalzò come se l’avesse punto una vespa, Butch disse qualcosa che dovette essere coperto da un lungo Biiip.***
Teddy come l'orsacchiotto (vista la descrizione che ne avevi fatto :P) guarda che gli orsi è più probabile che vengano punti dalle api. :P Scherzo, c'era bisogno di sdrammatizzare. A casa non c'erano biiip.
Oddio non so se mi farebbe più senso incontrare una donna come quella free bleeder (spero che le donne dall'orgoglio mestruale facile per quella settimana al mese se ne stiano a casa loro. Non oso pensare a quanto farebbe schifo che si sedessero in autobus, a scuola, in palestra o che si azzardassero ad andare in piscina), o incontrare un uomo sapendo che si è fatto evirare di proposito, per eccesso di rispetto per le donne, non per desiderio di diventare donna.
Tu vuoi farmi fare sogni brutti! Quando arrivano i figoni consolatori? ^^
Evvai, sapevo che da qualche parte c'era un nutrito gruppo di uomini "maschi", e mi stanno tutti simpatici.
Se un anno di Champions League costa 10 arcobaleni, una bevuta ne costa 2, o sono care le bevute o il dvd l'ha svenduto che più di così non si può, praticamente come aver fatto beneficenza. :P
Ora però ho un dubbio davvero angosciante: se quelli che si sono fatti "recuperare" dal Mondo dell'Amore dovessero recuperare la lucidità, quello che si è fatto asportare il pene come potrebbe tornare a vivere da persona normale?
Per fortuna che non ho letto il capitolo ieri sera. ^^
La famiglia composta da Richard, Paula e il piccolo Leo mi piace molto, però essendo una famiglia equilibrata in quel mondo in cui le cose dal verso giusto tendono tutte dal lato sbagliato, logicamente una famiglia così è il male. Non serve il fratinendimento della maestra (giovane, ingenua, influenzata dalle matriarche, trovo che Mo'Nique sarebbe una persona splendida, dolce e anche lei da pubblicità del Mulino Bianco, peccato che l'hanno ovinata): siccome non sono estremisti ma moderati in ciò che fanno (e poi sono biondi, non richiamano un sentimento di affiliazione alle popolazioni che nel nostro mondo hanno maggiormente bisogno d'aiuto) sono già tenuti d'occhio, basta la perfezione dell'imperfezione per far sorgere il dubbio verso di loro e cominciare a cospirare contro questa famiglia di gente assennata e normale, dove i genitori si chiamano genitori, si aiutano a vicenda e parlano al bambino con franchezza.
***“Perché è bello l’arcobaleno?”
“Perché è il simbolo dell’amore.”*** Ora che ci penso, parlano molto di amore ma non so se hanno mai parlato di pace.
Ti interrompi sul più bello, quando le figure tiranniche hanno raggirato Mo’Nique - che veramente secondo me aveva buone intenzioni - inculcandole che l'uomo aveva creato una famiglia patriarcale che sarebbe di vecchio stampo anche per la nostra epoca.
Hanno ragione Leo e Richard, l'azzurro è il colore più bello. ^_^
Alla fine ti ho scritto un commento chilometrico totalmente insensato. Sappi però che questa storia mi piace molto. A proposito, hai fatto bene a far precedere la storia dal significato di Distopia secondo l'enciclopedia più apprezzata: *per me* è evidente che stai facendo un ottimo lavoro in quanto almeno a giudicare da questo primo capitolo hai descritto un mondo in cui le caratteristiche buone e quelle cattive vengono esaltate (non per forza continuando a considerarle rispettivamente in accezione positiva e negativa) ed è tutto gestito in base a criteri assurdi. Sempre *per me* che sono donna ma per tanti versi non sono femminile (mica per niente in questo momento indosso la maglietta con Mazinga perché mi piace e se viene qualcuno esco così! ^^), è più che ovvio che qui non c'è una lotta tra maschile e femminile o tra uomini e donne, ma tra una minoranza di persone che vorrebbero vivere in santa pace e una maggioranza preoccupante di gente tirannica/oppressiva-opprimente e altri felicemente oppressi-repressi.
Se posso concedermi una volgarità, una volta si diceva: fate l'amore, non fate la guerra, se dovessimo arrivare a vivere in un mondo del genere sarebbe perché per pensare a parlare bene di amore e male di guerra si crea una società malsana e frustrata incapace persino di fare l'amore. Il problema mentale di queste persone fuse di testa sembra che non trombano mai (se qualcuno mi sgrida per aver detto certe cose, accolgo la sgridata che merito).
Persino quando studiavo per Educatore Sociale ci spiegavano l'importanza per i bambini di lasciarli giocare in modo competitivo in senso buono, per i bimbi piccoli parlavamo di "giochi di rough and tumble", quelli che di solito i più piccoli fanno soprattutto coi papà, quelli così necessari che ricordo la scritta rough and tumble su un vestitino per bimbi di pochi mesi; per rafforzare l'autostima e placare l'irascibilità di bambini irrequieti e difficili si fanno giochi a due in cui conta anche la forza fisica (attraverso il contatto uguale e opposto con l'altra persona, per intenderci tipo spintonarsi a vicenda in una partita di rugby) i ragazzini imparano molto su loro stessi, il loro coraggio, i loro limiti, imparano a crearsi da soli l'autostima. E ho studiato che le storie da leggere ai bambini per farli crescere meglio sono quelle con buoni che siano buoni e cattivi molto cattivi, sia perché c'è la scusa di cercare la vicinanza del genitore, che rassicura e unisce di più, sia perché i bambini hanno bisogno di capire che anche se fanno i monelli non sono cattivi semmai sono birbantelli, è attraverso questi codici ben visibili che imparano a riconoscere la bontà e la cattiveria e provvederanno da soli a capire cosa è giusto e cosa invece è sbagliato. Ma se viene tutto appiattito dal buonismo per non traumatizzarli cresceranno intontiti, inadeguati, del tutto indifesi e incapaci di discernimento.
Spero che luoghi come il Mondo dell'Amore non esisteranno mai! Anche se so che ci sono persone talmente fanatiche che hanno eliminato dalle amicizie persone superfanatiche come loro che avevano ceduto ad acquistare al figlio un ovetto kinder, perché a differenza delle fiabe nella realtà spesso e volentieri l'esasperazione della bontà si tramuta in odio.
Vabbè, sto sproloquiando e basta. Spero di non aver scritto niente di fraintendibile, ad ogni modo ci sono sempre.
Non vedo l'ora di leggere il seguito anche se si prevedono guai per la mia famiglia preferita. |