Recensioni per
Il Mondo dell'Amore
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 78
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
30/10/18, ore 12:47
Cap. 4:

Molto bella la conclusione di questa storia. Fino all'ultimo ho pensato che Richard è Leo non ce la facessero, invece sono riusciti a salvarsi dal Mondo dell'Amore.
Il tutto fa riflettere ed è trattato in modo cinematografico e graffiante. Bisognerebbe produrre una serie tv in stile Visitors per visualizzare ciò che hai ideato in modo così profondamente veritiero.
Farò molta pubblicità a questa fic e sono veramente contenta di averla letta.
Alla prossima allora! ^^

Recensore Master
30/10/18, ore 12:22
Cap. 4:

Il prezzo della libertà è stato molto salato, per la morte del povero Brunn.
Ma, almeno, anche lui adesso è libero dalle oppressioni del "Mondo dell'Amore".
Richard e Leo adesso potranno di nuovo essere padre e figlio e vivere senza dogmi ridicoli. 
Non saranno definiti "fascisti" "sessisti" perché non si sentono in colpa di essere maschi. Forse qualcuno dovrebbe far leggere questa tua storia a certe dementi, che proprio in questi giorni stanno dando il "meglio" di sé.
Grazie per questa storia, e per le riflessioni che ci hai regalato, caro amico.

Recensore Master
30/10/18, ore 09:20
Cap. 4:

Ciao^^
Un bellissimo finale, anche se lascia un po' di amaro in bocca. Bellissimo, perché i nostri riescono a ritrovare la pace tanto agognata (e quel posto bellissimo che anche a me ricorda la Baviera^^), e a trionfare non è l'ammmmore posticcio assurto a dogma inalienabile, bensì i sentimenti veri e genuini, non forzati e "naturali", come l'amicizia e gli affetti familiari. Sono contenta per Rick e Leo, anche se mi dispiace per Paula, alla quale è stato fatto un lavaggio del cervello in piena regola. E dispiace anche per il povero Brunn (Odino?), che era uno dei miei personaggi preferiti di tutta la vicenda. Bellissima la sua frase di commiato ("Se il mio corpo nutrirà un orso o un lupo, io continuerò a vivere.")
Il finale però lascia un po' di speranza: nascosta da quel mondo malato, c'è ancora un po' di umanità.
In sunto, una bellissima storia, che invita a riflettere sui problemi che la nostra società cova già, ma che perlopiù passano sotto silenzio. Il Mondo dell'Amore è già un agguato dietro l'angolo. Sapremo difenderci quando arriverà?
Bravissimo e alla prossima!^^
(Recensione modificata il 30/10/2018 - 09:23 am)

Recensore Master
29/10/18, ore 18:41
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ritengo che questa storia sarebbe da inserire nelle Scelte del sito in quanto è dotata di grande originalità e "lungimiranza". Le distopie sono rare poiché non è da tutti riuscire a gestire un mondo immaginario complesso, pieno di regole e norme frutto della mentalità malata alla base della distopia, il che è ben altra cosa (e molto più complicato) dell'inventare per esempio un mondo fantasy. Quest' ultimo sembra uno dei generi più semplici da scrivere, dal momento che l'autore ha massima libertà di scrivere ciò che desidera, ovvero nel caso del fantasy basta mettere nero su bianco le idee che si hanno in mente. Con la distopia invece bisogna essere creativi, geniali e al contempo capaci di pungere sul vivo i lettori per spingerli a riflettere. Bisogna avere il coraggio di osare, di rischiare giudizi negativi a priori dato che le distopie scritte bene aprono gli occhi e dividono le coscienze: grazie all'estremizzazione di idee in teoria positive, il lettore non può restare indifferente ai significati manifesti e a quelli sottesi, egli si ritrova di fronte ad uno specchio davanti al quale non può mentire a se stesso e volente o nolente deve fare i conti con le sue vere idee.

Questa storia merita di ricevere grande attenzione perché oltre ad essere scritta in modo impeccabile, nonché di qualità superiore alla maggior parte della narrativa attuale, inoltre con una narrazione che porta il lettore dritto nell'inferno distopico in cui vivono i personaggi; prende spunto da piccoli eventi accaduti realmente per analizzarli ed enfatizzarli, affinché non passino inosservati. I lettori arrivano ben presto a chiedersi: "se il mondo si evolvesse in questo modo noi vivremmo meglio o peggio?"
Il mondo dell'amore è un mondo ansiogeno, buonista, ipocritca e grottesco, figlio della mentalità di cui possiamo già vedere i frutti, con molti adulti irresponsabili e altri troppo impressionabili e insicuri, incapaci di divenire un punto di riferimento sicuro per le nuove generazioni, laddove ogni frustrazione viene incrementata dall'impossibilità di sfogarsi attraverso attività sane e costruttive spacciate per pericolose e diseducative. Nel mondo dell'amore si parla di bontà ma conta l'apparenza; si parla di virtù e prevale l'arroganza; si parla di amore e di libertà (e guarda caso non si parla "mai" di pace) per seppellire sotto una crosta di perbenismo e buoni sentimenti tutto ciò che costituisce Diversità e - a maggior ragione se fossero seriamente interessati a far prevalere il bene - ciò invece di costituire una ricchezza viene bandito in quanto considerato pericoloso, potenzialmente ostile.

Di certo non è un racconto gradito a persone immature e ipersensibili, è una lettura destinata a persone dotate di intelletto e di spirito critico, capaci di guardare il mondo al di là del proprio gusto personale anche in fatto di narrativa. Questa è però una lettura che vale la pena di fare.
(Recensione modificata il 31/10/2018 - 10:30 am)

Recensore Master
28/10/18, ore 12:13
Cap. 3:

Le tre avvocatesse mi fanno solo vergognare. 
Io non potrei mai comportarmi in quel modo, per me è inaccettabile, moralmente e deontologicamente. In un modo distorto come quello che stai descrivendo il diritto diventa, a sua volta, un'utopia. L'utopia nella distopia... pazzesco, vero?
Povero Richard. Pure sua moglie si sta rimbambendo. Il piccolo resiste ancora, poverino.
Più vado avanti nella lettura, e più provo paura.
La follia di un "mondo" come lo stai narrando la sto già percependo nel mondo reale, con gli ultimi fatti di cronaca di questi giorni.
E sono sempre più schifata dalla deriva del femminismo, che, agli albori, non era certamente lo schifo di oggi.
Né lo schifo di domani.

Recensore Master
25/10/18, ore 21:16
Cap. 3:

La faccenda si complica sempre di più questa famiglia!
Rick ha ancora qualche speranza di far valere i suoi diritti, ma come lo consigliano saggiamente gli amici del bar farebbe meglio a lasciar perdere.
Le visite alle tre avvocatesse sono un delirio, la dimostrazione che il sistema non funziona, perché non prova nemmeno a garantire un processo equo, ma che dico... Non garantisce nemmeno la difesa dei soggetti discriminati!
In compenso le cosidette "vittime" della violenza del maschio fallocrate, violento e dominante vengono iperprotette e riconvertite a forza, previo lavaggio del cervello, al credo dominante.
La moglie ha già dato segni di cedimento, Leo per ora resiste, ma proprio perché è un bambino rischia di essere facilmente plagiabile (anche se io il budino di tofu non lo mangierei nemmeno sotto ipnosi X°D).
Adesso tutte le aspettative sono riposte nell'ultima avvocatessa che pare gli abbia dato un barlume di speranza; Rick si sta spaccando in quattro per raccogliere i soldi, ma ho come l'impressione che la strapagata professionista gli tirerà un gigantesco pacco!

Recensore Master
24/10/18, ore 20:57
Cap. 3:

E ci credo che i discorsi di Melanie siano disturbanti. Per uno studente di psicologia, mi sa che sono tra gli elementi più distopici di tutta la storia.
Così come il discorso di Efemena (Efemenaaaa ... tu si' 'na malaEfemenaa...): imposizione di contatto fisico a una persona che sospetti aver subito abusi? Completa trascuratezza verso le espressioni delle sue opinioni, emozioni e necessità? Ma ... stavo per chiedere 'dove hanno studiato queste', ma mi sa che non hanno studiato, vero?
La resistenza di Leo alla maestra ha alternato il farmi ridere (l'assurda storpiatura delle favole, gli hamburger di SAY10 versus quelli al barbaculo) e il terrorizzarmi (i bambini nudi -questo mondo amorevole non ha sdoganato anche la pedofilia, vero? Vero?!- e la speranza della maestra che un bambino disperato dimentichi i genitori).
Riguardo il tour di avvocatesse di Richard:
1° avvocatessa: "Perché; le femmine lo ammettono?": Rick dovrebbe essere nominato eroe nazionale solo per quella frase. Alla faccia dell'abolizione delle nazionalità.
2° avvocatessa: che schifo. Non ho altro da dire.
3° avvocatessa: è interessata solo ai soldi, ed è quella che offre più speranze. Direi che riassume bene la situazione.
Rick sta diventando fin eroico nel rifiutare le soluzioni facili e smazzarsi di lavoro sottopagato pur di ritrovare la sua adorata famiglia.
Alla faccia della riunione. Sarebbe troppo sperare che Paula stesse solo facendo una recita per non farsi bollare come ancora più vittima, e il lavaggio del cervello non abbia fatto davvero effetto, vero? E quella con Leo. Quelle sono pazze psicopatiche! Rifilare quelle storie orribili a un bambino così piccolo... è da malati. E mettersi a cavillare sui termini precisi col padre, invece di affrontare effettivamente la situazione... alla facciazza della comprensione e del dialogo.
Tra parentesi, ma se in quel mondo lì nasce un bambino anemico, che ha bisogno di ferro, che fanno? Lo ingozzano di spinaci? Gli danno compresse di ferro? Lasciano che 'la natura faccia il suo corso'? Ho davvero voglia di sapere la risposta?
E intanto Rick deve vendere la sua amata bandiera. Povero, mi fa sempre più tenerezza!
Questa si sta già prospettando come una delle tue storie migliori: complimenti per un altro bellissimo capitolo!
(Recensione modificata il 25/10/2018 - 06:08 am)

Nuovo recensore
24/10/18, ore 19:45
Cap. 3:

Povera, povera Paula. Fra lei e Rick (e Leo!) non so davvero chi se la stia passando peggio. Continuo comunque ad apprezzare il fatto che tu stia proponendo diversi punti di vista nella tua storia. Sarebbe stato davvero troppo facile mostrare la visione unicamente maschile di tutta questa malsana rivoluzione. Apprezzo quindi ancora di più il fatto che tu stia mostrando come le donne stesse sono vittime della distopia, nono solo i maschi. Questo conferma il fatto che questa storia non è contro le donne, ma solo contro le mentalità malsane che sanno coesistere in entrambi i sessi. Lo apprezzo davvero molto. ^-^

In ogni caso, continuo a essere seriamente impressionata e disgustata dagli atteggiamenti di queste donne, credimi, e soprattutto dalle regole che esistono in quel mondo. Non esiste confronto, non esiste alcun conflitto, nemmeno quello verbale, non esiste la possibilità di essere in disaccordo e di discutere. Non c'è alcun equilibrio di nessun genere. Un ambiente del genere è destinato a rimanere fossile, a non evolversi. In parte, quindi, io nutro la speranza che non possa esistere a lungo ma che si riveli come una sorta di fuoco di paglia. Spero. In ogni caso, è davvero straziante assistere alla lotta di Rick. Da maschio, parte già con il piede sbagliato, e ora stanno pure facendo il lavaggio del cervello a sua moglie e a suo figlio. Anche con Paula, poi. Se dice di non essere oppressa è solo perché è *davvero* oppressa, e perché la sua mentalità "malsana" le impedisce di pensare come vogliono loro. E' pazzesco: loro l'hanno vinta in qualunque caso. Tu hai torto e loro hanno ragione, punto. Da incubo, ragazzi...

"La libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi". Questa frase è da incorniciare ed è anche, secondo me, una delle cause prime di queste mentalità. Queste donne sono così legate al mondo che hanno creato proprio perché non c'è nulla da pensare, nulla da decidere, nulla che le possa vedere in torto. Queste persone sono così insicure sulle loro convinzioni e sulle loro idee (e anche su loro stesse) che, se tu ti opponi, loro impazziscono, perché vengono messe davanti alla prova che loro hanno torto, mentre hanno un bisogno viscerale di sentirsi nel giusto per sentirsi valide. Ed è per questo che sentono il dovere di inculcare il loro modo di pensare anche agli altri, senza sentire ragione. Perdonami se divago, ma la tua storia mi fa ragionare su un sacco di questioni, e secondo me è una grande cosa!

Provo quasi sollievo nel vedere che Leo abbia ancora voglia di tornare a casa sua, da suo papà, dalla sua mamma, ma temo durerà poco. Comunque, spero sul serio che non finisca come Paula, e che Paula riesca in qualche modo a "tornare indietro", a ricongiungersi con suo marito. Immagino che il processo comincerà a breve (faranno proprio un processo o sbaglio?) quindi mi auguro davvero con tutte le forze che l'avvocatessa riesca a fare qualcosa per questa famiglia. Il fatto però che tu abbia inserito la storia nel genere Drammatico mi fa sperare davvero poco in un lieto fine, purtroppo. T_T

La rielaborazione delle favole, poi, anche se si tratta di un aspetto minore di tutto questo panorama, è perfettamente in linea con la riscrittura della Storia di cui avevi anche parlato nel capitolo precedente. Ed è davvero il massimo! "Cappuccetto rosso e la lupa grigia fanno capire al cacciatore che uccidere è sbagliato, poi tutti insieme liberano la nonna prigioniera." Stavo per mangiarmi una penna dal nervoso, lo giuro (xD). Non oso pensare che fine abbiano fatto favole tipo Barbablù...

La scena dove la donna descrive il macello della mucca è estremamente significativa, dal mio punto di vista, e infatti capisco l'indignazione di Rick. Può essere un dettaglio di poco conto, ma secondo me hai azzeccato in pieno la filosofia di queste persone. Cioè... lei è la prima a non mangiare carne per evitare che la mucca soffra, eppure descrive la sua morte con tutta questa fierezza d'animo. E' incredibilmente paradossale ma anche veritiero! Mi ricorda proprio un discorso a cui io assistii qualche tempo fa, dove mi facevano notare che le persone vegetariane/vegane, nelle ricorrenze tipo Pasqua o Natale dove ci si abbuffa di agnelli e simili, sono i primi a lanciare le campagne anti-macello inviando a destra e a manca video e documentari sui macelli dove si vedono le peggiori atrocità, quasi loro fossero i primi a goderci nell'assistere agli animali che vengono tartassati, solo per avere conferma delle loro convinzioni. C'è un che di malsano dietro tutto questo. Ma imporre un'idea sugli altri e condannare tutti quelli che agiscono diversamente è sempre malsano, quindi direi che non c'è da stupirsi più di tanto.

C'è una cosa su cui però ho cominciato a riflettere e che magari anche tu tratterai nei prossimi capitoli, quindi forse sto anticipando un po' di cose. Mi chiedo, considerando che i germi di questa mentalità si vedono già nel mondo di oggi, com'è possibile che nella tua distopia abbiano dato frutti così implacabili? Mi spiego... com'è possibile che ogni opposizione a questo regime dittatoriale femminile non sia riuscito ad arrestare la creazione del loro mondo? Com'è possibile che uomini e donne (perché sono sicura che, come Paula, ci saranno anche state donne contrarie a queste mentalità) siano riusciti a farsi sopraffare da queste "minoranze"? Cos'è stata la causa scatenante che ha permesso che queste donne l'abbiano avuta vinta su tutto il resto della popolazione e soprattutto sulla razionalità e sul buon senso? E' successo solo perché il resto del mondo è stato costretto a piegarsi al "Politically Correct" per non passare da Mondo Brutto, Sporco e Cattivo che non rispetta le minoranze?
Poi magari sono io che pretendo troppo, quindi non farti troppi problemi su questo mio pensiero (xD). Ci penso più che altro perché, essendo evidente questa mentalità anche nel mondo di oggi, mi ritrovo spesso a pensare: "E' possibile evitarlo? In che maniera si può agire per non passare da un estremo all'altro in questa maniera devastante? E' possibile mantenere un certo equilibrio nel mondo?" E ovviamente la tua storia mi ha fatto riflettere su questo ancora di più. Continuo a dire che sarebbe straordinario trovare qualcuno disposto a tradurla, in modo da diffonderla in luoghi più "scottanti", tipo tumblr, aspettando la shit-storm e le reazioni di quelli che sostengono queste filosofie. Sarebbe un ottimo esperimento sociale, secondo me!

Bene. Per questo capitolo ho concluso.
Non mi resta altro da fare che rinnovare i complimenti non solo per la storia ma anche per lo stile di scrittura che continua a dimostrarsi all'altezza di capitolo in capitolo, rendendo la lettura facile, scorrevole e dinamica.
Non vedo l'ora di sapere cosa succederà prossimamente! :)

Recensore Veterano
24/10/18, ore 00:57
Cap. 3:

Tu sei magistrale, lo sai, vero? Ho avuto difficoltà a leggere questo capitolo, perché "empatizzo" con Richard e mi sembra che stia vivendo un incubo troppo reale e senza uscita. Toglie il fiato. È angosciante e le prenderei tutte a ceffoni. E sono una donna. Complimenti :)

Recensore Master
23/10/18, ore 23:59
Cap. 3:

Ecco, le storie dell'orrore avrei preferito evitarle anche io, sono molto impressionabile!
Via, non voglio mai più vedere un pezzo di carne in vita mia!!

A parte quella parte ( che fortunatamente era verso la fine ), ho letto con relativa serenità questo capitolo ( se mai sia possibile leggere con serenità una cosa come questa... ).
Prima mi faceva star male, con queste pazze insopportabili, ma ora il tutto si sta facendo sempre più triste.
E dire che di storie tragiche tue ne ho lette - e alcune mi hanno fatto assai male - ma questa forse è la peggiore ( in senso buono, naturalmente ), perché il modo in cui coinvolge è davvero molto forte.

Ma povera famiglia!
Chissà che hanno fatto a Paula?
L'avranno riempita di medicine, ne sono quasi certa.
O si è fatta con qualche strana pozione, visto che qua son ' sciamane '…
Comunque, kaputt, andata, non c'è più nulla da fare.
E il bambino? E' troppo piccolo per sentire discorsi simili o per farlo sentire in colpa di qualcosa.
Certo, la carne farà schifo, ma che c'entra lui?
Sono cattive!!!

E intanto il povero Rick si fa in quattro per far soldi, ma ormai credo che ci sia poco da fare.
Finirà per fuggire via?
Mi auguro che alla fine scappi! Non può continuare così.
Ci credo poco che la moglie rinsavisca, chissà che ne faranno del figlio...

E' ammirevole la forza che tira fuori per salvare la propria famiglia, senza compiere una strage.
Infatti è questo il bello, lui sta giocando senza infrangere le regole ed è questo che rende così straordinaria questa storia.
Sta tentando di piegare il sistema senza provare a distruggerlo.

Sembra sempre più un incubo, di quelli dai quali per quanto tenti non riesci a svegliarti.
Esaurita la rabbia io mi sto rassegnando e disperando.
Tutto questo ' amore ' mi sta disgustando, puah.
La finissero di latrare e azionassero il cervello, che son ' bollite '.
Sono uno scherzo della natura, non donne.
Le donne sono gentili e compassionevoli, non così.
E guarda che non ce l'ho con la tua storia, ho conosciuto veramente delle donne come quelle che descrivi, che si divertono a spaventare i bambini e ci godono.
E anche quelle sono mostri, sono colte da pazzia, ma qui, nella tua storia, ormai donna è sinonimo di pazzia e mi sta ammorbando.
Una che una sana di mente ce n'è?
Non oso immaginare come andrà a finire.
Male, di certo molto male.

Ah, dimenticavo che fine fanno di solito i personaggi delle tue storie... quindi mi sa che BIIIIP, censura e niente spoiler per chi deve ancora leggerle.

E ora che altro deve succedere?
Spara, ormai sono pronta a qualunque cosa.
Ci vai pesante, eh.

Vediamo quali disgrazie colpiranno la famigliola e speriamo che ne ' Il mondo dell'amore ' gli altri siano sterili, così questa assurda società si estinguerà!
(Recensione modificata il 24/10/2018 - 12:51 pm)

Recensore Master
23/10/18, ore 20:53
Cap. 3:

Ciao^^
L'orrore... l'orrore...
Ci sarebbero fiumi d'inchiostro da versare per commentare questa distopia, ma niente potrà mai eguagliare un bell'Urlo di Munch (mia onnipresente reazione).
Con Paula appena entrata nel turbine *parola irriferibile che inizia per v e finisce per -ale*, Leo preso come ostaggio dalle V.P. e Rick costretto a fare lavori umilianti per pagare le avvocatesse (termine che già di per sé mi fa aggricciare i peli sul collo) e trovarsi puntualmente messo alla porta, io non so davvero cosa sia peggio.
Non c'è rivendicazione, non c'è storia di oppressi-oppressori che tenga: questi sono i mostri generati dal sonno della ragione, e ciò che rende il quadro ancora più agghiacciante è che sono fatti passare come l'unica realtà possibile. In barba (per non dire "in c**o"...) a tutti i bei discorsi sull'amore e sulla tolleranza!
Questo NON è un mondo al contrario: è un mondo sotterraneo, come un iceberg di cui scorgiamo solo la punta, che stravolge ed estremizza i presupposti di base per capovolgere la situazione con risvolti a dir poco raccapriccianti.
Ormai è chiaro che la famiglia di Rick, Paula e Leo è stata distrutta da un branco di esaltate, e temo che non basterà una bandiera bavarese per ripristinare lo status quo...
Come sempre una storia bellissima, che ogni volta suscita spunti di riflessione sempre nuovi. Complimenti!^^

P.S.: il barba-culo mi fa sempre morire dal ridere^^

Recensore Master
23/10/18, ore 20:17
Cap. 3:

Ciao carissimo!
Credo che tu abbia reso benissimo la frustrazione di una famiglia normale alle prese con un mondo a-normale: niente di quello che fanno o dicono va bene, ovviamente, e, anzi, comporta una separazione sempre più lunga. Richard, in particolare, in virtù del fatto di esser uomo non ha diritto nemmeno ad essere ascoltato. Li hanno già additati come vittime e carnefice ancora prima di sentire la loro campana. Il semplice fatto di mangiare la carne o sapere da dove deriva barbecue (a proposito: mi hai insegnato una cosa nuova!) è un crimine. Tutto per un innocente disegno. Persino Paula, che sembrava una donna sana di mente, alla fine sembra essere diventata una vittima del sistema.
Molte delle vicende di Richard mi hanno ricordato dei racconti di donne o minoranze (come gli avvocati che si rifiutano di difenderli o chiedono prestazioni sessuali in cambio). Lo trovo molto realistico, perché alla fine una sorta di rovescio della medaglia avviene sempre da parte di chi era oppresso nei confronti di chi era oppressore (mi viene in mente la Rivoluzione Russa e ciò che l'estremizzazione del comunismo ha portato per le persone benestanti, o il fatto che nemmeno volessero accettare la moneta o i commerci con i paesi capitalisti, all'inizio). Purtroppo per lui, non c'è molto che possa fare, e si sente la sua voglia di rivedere sua moglie e suo figlio. A me, poi, dispiace tantissimo per Leo, perché è solo un bambino costretto a separarsi dai genitori per un bruttissimo errore di valutazione.
Essendo una distopia, non so quante speranze abbia il povero Richard (o se la sua famiglia sarà mai più la stessa: non vorrei che, a furia di colorare mandala, anche Paula pensasse che è uno sciovinista fallocrate e chi più ne ha più ne metta).
Al prossimo capitolo!

Recensore Master
23/10/18, ore 18:18
Cap. 3:

"...o dal confronto esce che le donne sono quel che adesso dicono di essere, oppure vieni bollato come maschio fallocratico affamato di predazione e conquista e il confronto finisce lì" quoto questa frase, che per me ben sintetizza il capitolo, la verità a nessuno interessa.. Paula appare convertita, il bambino ancora no e Richard è vessato.. .Ne prevedo di cotte e crude, con angst a iosa.. alla prossima JQ

Recensore Master
23/10/18, ore 16:53
Cap. 3:

***voglio gli hamburger di mucca del mio papà, fatti sul barba-culo.”
“Il barbecue, vuoi dire?”
“Papà dice che si chiama così perché quando i pirati prendevano una capra le tagliavano la barba e gliela mettevano nel culo, poi la cuocevano sulla griglia.”***
AHAHAH! Per fortuna che laddove puoi alleggerisci con queste perle umoristiche. ^^

***Nella sala d’aspetto c’era un unico quadro: L’origine del mondo, di Gustave Courbet.
Richard cercava di non guardarlo, ma periodicamente, come calamitato, lo sguardo si fissava su quell’enorme vulva pelosa, che sembrava in procinto di saltare fuori dal quadro per avventarglisi addosso e divorarlo.***
XD certo che... alla faccia del buon gusto! Vederlo in un museo ha senso ma in uno studio?! Ho sbagliato: in una dalla d'aspetto! Quanto disagio crea un dipinto del genere?

Il giro delle avvocatesse che brutta esperienza! Una più arpia dell'altra. Per fortuna che l'ultima non è interessata ai maschi, almeno sta tranquillo che lei non gli salterà addosso.

A proposito di femmine che ragionano in modo anti maschilista per il troppo paraocchi da talebane, non sia mai che le donne si sentano violate o anche solo guardare di striscio, una volta mi sono trovata nella spiacevole situazione del "qui non entrano maschi", dovevo fare la prima ecografia della gravidanza in periodo natalizio quindi prenotai direttamente all'ospedale di quella città che non nomino, logicamente mi sarebbe piaciuto che entrasse anche mio marito invece il medico disse "qui gli uomini non possono entrare" e non l'hanno fatto entrare neanche in reparto, ma che cavolo! E dove sta il diritto di un padre a vedere suo figlio per la prima volta e a interessarsi alla sua famiglia? Solo perché ci poteva essere qualcuna all'antica che si sarebbe scandalizzata?

A questo punto, per curiosità: visto che nella distopia che hai immaginato regnano la vaginocrazia e il femminismo estremo, tenuto conto di quanto le femministe si sono sempre battute a favore dell'aborto e che la violenza fisica è bandita, nel Mondo dell'Amore esso viene considerato come uno dei più grandi diritti della donna o come il più grave dei crimini?

È davvero dura leggere di Richard che si spaccava la schiena al lavoro per pochi soldi, che cerca di incontrare Paula e Leo, il carico emotivo che deve sopportare. Se questa storia fosse reale e lui fosse un amico sarei straziata per lui.

Ma a nessuno frega niente del fatto che tutti e tre i membri della famiglia chiedono solo di tornare a vivere insieme? Sono proprio ottuse e sadiche.

Anche stavolta mi trovo a dire: per fortuna che c'è Brunn! E per fortuna che ha quella bandiera. ^^
(Recensione modificata il 24/10/2018 - 09:01 am)

Recensore Master
23/10/18, ore 16:29
Cap. 3:

Ogni volta che esce un nuovo capitolo di questa storia provo un misto di gioia e angoscia. Gioia perchè la storia è bella e mi sta piacendo un sacco. Angoscia perchè il mondo che descrive è raccapricciante (e anche realistico, altro che quella cagata di Handmaid's Tale!). Qui si scopre che addirittura hanno modificato le vecchie favole come Cappuccetto Rosso! Eresia! Anatema! Ma dov'è l'Inquisizione quando serve?

(Spangler si calma)

Ok, è meglio che mi dò una calmata sennò è capace che vengono a internarmi. Dicevo, la follia nazi-femminista continua sempre di più, e per il povero Richard sono letteralmente cazzi da cagare (ops, chiedo scusa per aver usato un termine che rimanda all'oppressione maschilista e fallocratica. Per espiare preparerò un mandala e andrò a un corso sulla Consapevolezza di Genere, dopo aver mangiato un budino al tofu preparato sul barbaculo). Forse per il piccolo Leo c'è ancora qualche speranza (mi sembra ancora piuttosto sano di mente), ma Paula, almeno a giudicare dalle impressioni di Richard, sta prendendo una brutta strada. Mi sa tanto che il nostro protagonista dovrà dirle addio molto presto. Poveraccio, che pena mi fa. Trattato come una pezza da piedi dalle donne (che pretendono di essere migliori degli uomini ma che poi alla fine si comportano sempre peggio), costretto a farsi un mazzo tanto per raggranellare i soldi per pagare l'avvocatessa, arriva anche a vendere l'amata bandiera bavarese. Poveraccio. A questo punto spero che muoia, perchè se arriva così alla fine della storia mi sa che passerà una vita d'inferno.

Ora ti saluto, vado a farmi una bella bisteccona con patate (alla faccia delle vegane pazzoidi!) e a guardare un bel film di guerra (alla faccia delle pacifiste sciroccate!). Al prossimo capitolo!