Ciao, prima di tutto ti ringrazio dell’invito e poi mi scuso anche per non essere riuscita a leggere e a commentare prima di adesso.
Premetto che non ho individuato il crossover, anzi ammetto e mi imbarazzo della mia stessa ignoranza, però d’altra parte il non sapere mi ha permesso una lettura più libera e meno ingabbiata da preconcetti scaturiti dalla lettura/visione degli originali da cui questa fanfiction scaturisce. Insomma il mio è un commento vergine e circospetto solo al tuo scritto e mi scuso se posso così aver frainteso, non avendo informazioni di background, significato e scopo della fiction stessa.
Inizio col dirti, ma ti prometto che lo accantono subito, quello che non mi è piaciuto di questo capitolo: Federico, o meglio il nome Federico e non per una questione di gusto personale ( Federico è un bel nome e mi piace) ma perché stride con il resto dell’ambientazione. È un piccolo dettaglio che il mio orecchio non ha potuto far a meno di notare ma immagino che tu l’abbia usato per motivi specifici e che mi auguro il lettore apprenderà strada facendo.
Anche la scelta di alcuni termini e locuzioni li ho trovati astrusi, non ho capitoso ad esempio perché riferirsi, anche solo nei pensieri di Federico, a qualcuno che si è appena incontrato con l’appellativo di nemico, oppure quando scrivi “questa tua aria da supremo deve finire alla svelta”, perdonami ma non ho capito quel “supremo” lasciato lì solo e non specificato.
Sono piccoli dettagli ma che secondo me nell’economia della storia contano.
Mi è piaciuta invece (l’ho trovata molto ironica) la frase “Non parlerò con nessuno meno intelligente di me” ... ho riso istericamente da sola come una demente, perché credo che troppo spesso le persone invece preferiscono parlare solo con persone meno intelligenti 😆 per dare sempre l’impressione di essere superdotati.
Comunque dai, bando alle ciance, leggendo mi è venuto in mente il Murakami di Kafka On The Shore.
Federico è un po’ i capitoli dispari e un po’ quelli pari del romanzo. Potrebbe essere Tamura Kafka dei capitoli pari, il quindicenne che scappa da casa per sfuggire ad una profezia ma potrebbe anche essere quel Nakata dei capitoli dispari, quello che in seguito ad un un incidente perde alcune facoltà cognitive e ne acquista altre paranormali.
Non importa i capitoli alla fine coincidono, la storia è una e i due personaggi sono la stessa persona però è proprio la dimensione onirica in sé e quel tocco di realismo magico presenti nella tua storia che mi hanno fatto pensare a Murakami, non so magari ci vedrò più chiaro alla lettura dei prossimo capitoli, per ora ho letto solo il primo.
Ciao e grazie,
Minaoscarandre |