Recensioni per
Scintille nel buio
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 440 recensioni.
Positive : 440
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/04/20, ore 19:00
Cap. 12:

Cara Autrice e Fatina cicciosa e glitterata,
eccomi a voi, per commentare questa bella storia con la sensazione di vivere un momento di normalità in mezzo ad un tempo sospeso che di usuale non ha più niente. E’ come se, paradossalmente, io abbia avuto, chiarissima come mai prima, la sensazione di paura e impotenza che attanaglia Sigyn dinanzi a ciò che non si conosce. In un certo senso, sapere, oggi, del disvelamento del segreto è come un assaggio di comprensione, una promessa battagliera di strenua difesa. E’ stato rassicurante trovare Loki a studiare un manuale tecnico: in questo parallelismo strano col presente, leggo la fiducia nella scienza, nell’ erudizione, perché, come cantilenava un vecchio adagio “la potenza è nulla senza controllo”, anche e soprattutto quella dell’ ingegno. Ed è stato interessantissimo lo scorcio delle sue stanze: un mercato di oggetti strani, come potresti trovare da Mungundus Fletcher o nello studio di Silente, oppure, un “salone delle stranezze e curiosità” dei primi scienziati dell’ Ottocento! Bellissimi i riferimenti letterari “babbani”, come la citazione della Ermengarda manzoniana per dipingere Sigyn febbricitante o il cavallino di legno, un chiaro riferimento alla scaltrezza vigorosa di Ulisse, come unico oggetto che faccia comprendere quanto il pensiero di Loki abbia infranto già le mura del cuore di Sigyn. Sigyn, piccola, fragile, fiera. E’ una Cassandra? Chissà. E tutto ciò, come può essere interessante per gli Asi? Quali riti deve affrontare per essere consacrata? Un atto di volontà coatta, come fu per Gertrude o una sorta di sacrificio umano, mitigato nella forma? Queste domande mi frullano nella mente come piccole lucciole, barlumi di futuro pieni di curiosità.
Lodo, prima di andar via, la tua splendida capacità di creare in me la meraviglia: le tue ambientazioni avvincenti, ora intimistiche ora maestose; le tue riflessioni sull’ animo umano, così sentite e veraci; la dolcezza della parola cesellata per toccare morbidamente la fantasia e cullarla nella narrazione. Tutto ciò è sempre consolante, sebbene non sia mai scontato o ripetitivo. E’ una serena costante del tuo tratto stilistico, che io apprezzo oltre ogni perfezione di trama. Ovviamente, anche una trama ben bilanciata è una conditio sine qua non per avere un racconto che sia logico, consequenziale, soddisfacente. Un buco di illogicità storpia il continuum narrativo! Ma questo non è mai stato un tuo problema: ogni quesito ha sempre trovato risposta, ogni curiosità l’ hai sempre appagata egregiamente. Per questo, nelle mie recensioni, mi soffermo sul quid in più che la tua cifra di Autrice possiede: la magia della parola cesellata, barocca quando serve, asciutta alla bisogna, magniloquente, marziale, pomposa, scarna, duttile, ariosa, leggera, furiosa. E’ uno strumento magico piegato al seidr della tua fantasia. Brava! Il Comitato dei Lettori babbani approva!

Recensore Master
10/04/20, ore 17:05
Cap. 9:

Carissima Cosa Cosetta Cosettina là, quella che me fa spoiler con nonchalance e poi vorrebbe pure passarla liscia (ah! Che ardire!)... io non ci credo che non ti passo da più di un mese. Ma quanto sono deprecabile? Non rispondere, sento Loki che mi guarda male, e per guardarmi male lui...

Comunque, sono "rientrata nel giro", nel senso che mi ricordavo benisismo il cliffhanger con cui avevo interrotto la lettura, e spronata dalla curiosità ho divorato il capitolo in un batter d'occhio senza nemmeno riuscire a prendere appunti, perché fermarsi significava ritardare le rivelazioni successive; e niente, questo per farti capire quanto caspiterina mi ha preso. ma questo è solo merito tuo, oh. Quindi mi accingo alla rilettura, così da tirar fuori più di un delirio scritto d'impeto.

La prima parte è in bilico, e l'unica cosa a riequilibrare è paradossalmente Thor e il legame fraterno che lo lega a Loki, pur inframezzato da questi "ritorni di fiamma" (intesi come contraccolpi) violenti e difficilmente controllabili. Rimango sempre stregata quando esplori il lato più oscuro di Loki, il modo in cui lo rendi accattivante e spaventoso a un tempo. È così che si costruisce un villain carismatico: senza negare i suoi momenti più abbietti, anzi, dando loro spazio per far capire al lettore che, sì, si può tifare per lui, a patto che si tenga sempre a mente la sua vera indole, pur ammansita da tutti gli altri tratti caratteriali che lo rendono amabile o che spingono a simpatizzare per lui. Mi viene un po' in mente Walter White in Breaking Bad, nonostante abbia un'evoluzione del tutto divergente da quella di Loki, ma rimane il filo conduttore che si fa il tifo per lui anche nei momenti in cui normalmente si dovrebbero prendere le distanze dalle sue azioni. Ma è questa la magia della finzione: poter "tifare" un villain rimanendo al sicuro dietro uno schermo, che siano immagini o parola scritta, consapevoli della ambiguità morale nel farlo. Ho divagato, perdonami, ma leggendoti capita spesso che mi si rimettano in moto i neuroni... quindi stacce <3

"Sigurdr, che era un passo avanti a loro, si chinò a terra fino a toccare con la fronte il pavimento di marmo, ma i due Æsir non lo imitarono."

Ecco, sono passaggi come questo che danno spessore anche al "contorno" della storia, alle sue stratificazioni sociali e politiche e al ruolo di ogni personaggio. Sigurdr (di nuovo, ce devo pensa' pe' scrivelo), che rasenta la bigotteria, viene giustamente rappresentato nell'atto di prostrarsi di fronte a qualcuno che ritiene detenere un'autorità superiore poiché più vicina al mistico e al sovrumano; e Loki e Thor, invece, abituati a considerarsi dèi soggetti unicamente al volere mutabile del Destino, non riconoscono la stessa potenza in quello che, di fatto, è un semplice uomo ai loro occhi. È coerente, è tutto così dannatamente coerente ed è un piacere da leggere.
Il momento di pausa dell'affresco mi ha affascinata, sempre per la cura estrema che metti nei dettagli e nelle ambientazioni... d'altronde, non mi aspetterei nulla di meno, conoscendoti, e mi aspetto anche che tale affresco esista fisicamente da qualche parte :P

"Si chiese perché non gli puntasse addosso quel suo sguardo sfacciato e inquisitore" pugnalata diritta al cuore e uso magistrale del PoV: che vuoi di più dalla vita? unlucano! Mie corbellerie a parte, questo passaggio, con loro due l'uno di fronte all'altra è uno strazio dell'anima. Soprattutto stare nei panni di Loki, che non sa, che è accecato perché "come l'hanno ridotta?" e come può dimenticarla se il solo vederla lo spacca così in due e se ha ancora un mucchio di sue stole ad Asgard e la trova bella seppur appassita? C'è una dicotomia molto netta per tutta la durata di questa sezione e amo il modo in cui l'hai gestita, esaltata e resa sia fisica che mentale tramite il graticcio e gli scontri emotivi che hanno luogo dentro ciascuno dei due e tra loro. Poi, di nuovo quei non detti, o nel caso di Loki, ciò che non si vuole affatto dire o ammettere di aver notato. Ritardo ogni commento al riguardo avendo letto che la discussione proseguirà nel prossimo capitolo, ma già così hai scoperto molti, moltissimi punti finora rimasti in ombra, e portandoli... non alla luce, ma a una penombra non dissimile da quella in cui vive Sigyn.

È un piacere tornare su questa storia, Cosetta, e fa bene leggerti, sempre <3
Un baciotto pistacchioso con corredo di muffin, e spero a presto (molto presto),

-Light/Non-Sicura/Quella che aprirà un ristorante a Bratislava-

Recensore Master
09/04/20, ore 16:41
Cap. 12:

Buonasera <3
AAAH, quanto mi è piaciuto questo capitolo *^*
Siamo tornati nel passato, nel periodo in cui Loki e Sigyn si respingevano e si attraevano al tempo stesso. Visto l'angst degli ultimi capitoli e la loro separazione è stato un sollievo rivederli insieme, anche se appunto qui ci troviamo nel passato - e anche se li vediamo soprattutto litigare per la prima metà del capitolo. 
Mi piace sempre tanto quando ti riferisci a Sigyn come la "scintilla" e amo quando la descrivi secondo il punto di vista di Loki, ne tratteggi sempre pochi dettagli ma tutti efficaci a formare e dipingere sempre immagini bellissime. I loro dialoghi sono qualcosa di meraviglioso, mi sono piaciuti troppo, sarà che amo come nonostante tutto Sigyn finisce per tenergli sempre testa. 
E così dopo tutto ciò non si vedono per giorni, Loki si assenta per le sue missioni sconosciute e mi sono chiesta che diavolo avesse fatto in quest'arco di tempo, ma per fortuna non mi hai lasciata nel dubbio e hai risposto poco dopo alla mia domanda. Cerca informazioni sulla profezia che riguarda la scintilla, in un mare di informazioni enigmatiche e contraddittorie, oltre che oscure.
Non mi è dispiaciuto affatto sapere che Sigyn avesse la febbre - nonostante il periodo in cui siamo - perché adoro troppo quando i personaggi si ammalano. E ancora di più, ovviamente, adoro quando è il personaggio con cui li shippo a dare una mano per farla tornare in sesto. Ho amato la scena in cui se ne prende cura e rimane nella sua camera ad assicurarsi che si senta meglio ** (e sono morta qui: “Sembra che i nostri incontri debbano incominciare sempre con io che ti offro da bere. È seccante,” XD)
Alla fine di questo capitolo abbiamo pure il colpo di scena. Sono rimasta esattamente così: o_o 
Non me l'aspettavo proprio, ma adoro tantissimo tutto ciò, mi hai incuriosita ancora di più *^* 
Come al solito il capitolo è meraviglioso <3
A presto <3
fumoemiele

Recensore Veterano
09/04/20, ore 16:40
Cap. 3:

Ciao carissima!
Scusa il ritardo con il quale passo qui da te per lasciarti questa recensione, ma, nonostante questa non sarà una Pasqua come le altre, mia madre ha deciso comunque di farmi impazzire e il tempo per mettermi seduta a lasciare qualche riga di senso compiuto è stato veramente sporadico.
Ma torniamo alla storia.
Il capitolo si apre proprio dove era terminato il ricordo di Loki in quello precedente.
Sigurdr è assolutamente contrario a far andare via Sigyn con loro, tanto da cercare di convincere il dio dell’inganno di prendere qualsiasi altra delle sue figlia.
Il discorso che gli fa Loki mi ricorda tanto quei discorsi che i vincitori hanno sempre fatto ai perdenti durante ogni periodo della storia dell’umanità, o comunque un discorso fatto da qualche potente a qualcuno in una posizione più bassa della sua: ha quattro figlie, ha potuto fidanzare solo la maggiore, non ha una dote congrua per tutte loro e le altre finiranno di sicuro chissà dove, vivendo probabilmente una vita di stenti, e che, comunque, la loro non era propriamente un’offerta e non era nella condizione di rifiutarsi.
Sigurdr spiega che non potrà mai lasciarla andare via a qualcuno perché è già stata promessa, non certamente come sposa a qualche sovrano, ma ha qualcosa contro cui Loki o gli  Æsir avrebbero mai potuto mettersi contro.
A nulla servono le minacce di Loki di radere al suolo la sua casa o il ricordargli che suo nonno Bor il Grande ha bandito certe pratiche. Sigurdr è irremovibile: il rito è mezzo compiuto e ci saranno gravi conseguenze se non verrà portato al termine.
A Loki non sembra interessare molto la cosa, ricordando che vi sono sempre delle conseguenze, e, senza mezzi termini, dice a Sigyn che ora è loro, che è la ricompensa per il mancato aiuto di suo padre e la loro assicurazione che, d’ora in poi, lui manterrà sempre la parola data.
La reazione di Sigyn è commuovente e la trovo davvero congrua per una giovane a cui hanno appena detto che sarà portata via dalla sua casa come un ostaggio, un bottino di guerra, come se fosse qualche oggetto luccicante senza anima o volontà.
Si sente persino in colpa per quello che sta per succedere: sua madre, infatti, l’aveva messa in guardia nel dare confidenza agli  Æsir, soprattutto ai principi Thor e Loki, di non fissarli e di non ascoltare nessuna parola che sarebbe uscita fuori dalla loro bocca. Ma per lei era stato impossibile non osservare ogni minimo movimento di Loki, ascoltare ogni sua parola: si era sentita subito attratta da lui, ma ovviamente non poteva considerare questo come amore a prima vista.
Ha paura che sia stato proprio questo a spingere il principe a chiedere a suo padre di portarla via con sé.
Lei assolutamente non vuole seguirlo, perché il suo desiderio è quello di essere un’ancella, di servire gli antenati.
Questo non può non farmi pensare a quante giovani donne nella storia hanno fatto una scelta simile di dare tutta la propria vita al servizio del Dio e degli Dei in cui credevano, ma che, per colpa di qualche uomo che, credendo di aver qualche diretto su di loro solamente perché vincitori e appartenenti al sesso maschile, hanno mandato in frantumi ogni loro sogno e progetto per la loro vita.
Nè Sigyn nè Loki sembrano cedere: lui vuole che lei vada as Asgard a tutti i costi con loro e che sarà Odino a scegliere quale sarà il suo destino, mentre lei continua a ricordare di aver fatto un voto.
Alla fine è Sigurdr a porre fine alla questione: sua figlia obbedirà alla richiesta di Loki, che questo è un grande onere e chiede al principe di avere cura di lei.
Finito il racconto della sera in cui Sigyn e Loki si sono conosciuti, torniamo al presente e troviamo lei che conversa con Odino.
Padre Tutto le dice che quasi sicuramente Loki sospetta qualcosa, che si accorgerà e scoprirà che sta perdendo la vista e le ricorda che può essere davvero crudele quando vuole.
Lei però sembra certa della sua decisione, anche se è più che chiare che per lei è stato difficile prenderla e che sentirà davvero tanto la sua mancanza.
Devo ammettere che sono davvero curiosa di scoprire come sia nato l’amore tra di loro dopo il loro primo incontro, che non è stato di certo dei più allegri, e anche se ci farei leggere la litigata che hanno avuto sul argomento “verità”.
Questa storia mi prende sempre più e non vedo l’ora di poterla continuare, anche se un po’ temo di leggere quando Sigyn cercherà probabilmente di allontanare Loki da lei.
A prestissimo mia cara,
Jodie

Recensore Junior
09/04/20, ore 01:19
Cap. 3:

Ebbene: ho letto il capitolo d'un fiato, in preda alla curiosità di sapere come si sarebbe evoluta la situazione. Si è almeno vista un po' umanità da parte del padre di Sigyn, benché io resti dubbiosa sulle motivazioni per le quali non vuole accontentare la richiesta di Loki e Odino: non so quanto sia per amore della figlia e quanto, invece, per timore del sacrificio che sarebbe andato in fumo. Però ecco, al di là delle ragioni che l'hanno spinto, una reazione c'è stata.

Sigyn, poi, appare dal subito un personaggio ben costruito, con una personalità forte, che non vuole lasciarsi essere preda né degli insegnamenti attraverso i quali è cresciuta, né dell'arroganza di Loki. Mi ha affascinato nel suo quasi sfidare lo sguardo che lui spesso posa su di lei, mentre la fa sentire spogliata e inerme nelle sue vulnerabilità grazie al gelo che i suoi occhi emanano. E lei non può essere che invaghita e presa da lui, dal suo fascino, dal suo essere un combattente, dalle vicende di cui è protagonista e al contempo temerlo, perché gli è stato detto che non ci si può fidare di "quegli stranieri che si vantavano di avere diritti su tutti i Nove Regni".

Alla fine il padre rinuncia, sotto la minaccia di Loki - che non minaccia mai tanto per fare - e gliela cede, come se fosse mai stata sua o se mai potrà essere di Loki.

Torniamo al presente, e Sigyn è di nuovo alle prese con la consapevolezza del suo male e ne parla con Odino - che non avevo capito esserne a conoscenza. Non importa, però, che lui le dica che Loki prima o poi verrà a scoprirlo, Sigyn non vuole che Loki si disperi alla ricerca di una soluzione che non esiste e preferisce tenerlo all'oscuro fintantoché sarà troppo tardi per fare una qualsiasi cosa e non gli resterà che rassegnarsi.
E' una posizione scomoda, la sua, ed una scelta non facile da prendere; non posso condividerla fino in fondo - non so quanto possa essere un suo diritto precludergli quel tipo di consapevolezza -, ma dall'altra parte non è neanche colpevolizzabile: è solo un terreno scomodo, friabile e scivoloso e lei cerca solo la via entro la quale Loki possa soffrire di meno.

Bello il ricordo finale per il quale Sigyn rivaluta la posizione di Loki, in contrapposizione alla sua, riguardo l'uso della "verità", d'altronde... la verità in fondo non esiste, esiste solo il modo in cui la raccontiamo...... Sarebbe bello fosse così, ma sicuramente non può essere tutto bianco o nero, come magari aveva creduto in precedenza, sono troppe e incontabili le dinamiche entro le quali gli individui si muovono per dedurre e stabilire con certezza le ragioni che portano una persona a prendere una determinata decisione o comportarsi in un certo modo.

A presto per ora,
Bongi

(tra l'altro questa recensione potrebbe essere un po' confusionaria: i miei coinquilini continuavano a parlare mentre scrivevo ed ho perso più volte il filo, spero di averlo ripreso a sufficienza ahah)

Recensore Master
09/04/20, ore 00:46
Cap. 12:

Ciao carissima!
Scusami se arrivo a metà settimana, ma come ti dicevo è un periodo un po’ del cavolo.
Il capitolo, invece, è iper soddisfacente e piacevole da leggere come al solito. Vedere le descrizioni forti e affascinanti di Loki mi migliora sempre l'umore.
Ammetto che con il mio attention span inesistente di questi giorni ci ho messo un po’ di più a leggerlo, ma l’immaginario che descrivi è sempre estremamente vivido e sono innamorata del modo in cui Loki riesce ad essere protettivo, severo, sarcastico e tenero tutto in un solo capitolo (ma senza sembrare psicopatico ovviamente hahaha). 


La scena che ho preferito in assoluto è a mani basse quella in cui Loki dà la pozione a Sigyn con tutta la delicatezza del caso, addolcendo la pozione con l’idromele ma non solo, rimanendo anche al suo capezzale per vegliare su di lei. Sappiamo tutti che non l’ha fatto solo per assicurarsi di non averla avvelenata, manca solo lui LMAO

Anche perchè (per tutto il capitolo, ma qui in particolare) la punzecchia in maniera tutto fuorché velata, e Sigyn non nega (”Mi offendi e mi tormenti. La mia devozione è tutta per gli antenati” NON è un no, vorrei far notare haha) anche se riesce a sviare l’argomento sulla scintilla. Avevo intuito fossero qualcosa di simili a delle streghe (pensavo fossero tipo vestali ma più direttamente collegate agli dei, o preveggenti, cose così), ma di certo non mi aspettavo Sigyn fosse l’ultima di loro.
E anche con questo tassello la trama si infittisce, perchè ora il legame futuro tra Loki e Sigyn diventa ancora più cruciale (più cruciale, forse, del fatto che lei sia la sua preda, il suo ostaggio, prima ancora che l’ostaggio di Odino). 



Una cosa che ho amato in particolare di questo capitolo, tbh, è l’attenzione che metti nei dettagli dello scenario: il drakkar intagliato, i libri che Loki riconosce perchè vengono dalla libreria di Odino, i vestiti di Sigyn che sono troppo leggeri per il clima rigido di Asgard.
Persino il bracciale, che Loki afferma di aver stregato perchè era quello che Sigyn si aspettava da lui lo scorso capitolo, è un dettaglio incredibilmente vivido che, nel suo piccolo, racconta tantissimo del mondo che Sigyn sta vivendo in quel momento.
Forse in questo capitolo ho sentito la presenza “viva” del setting come nei capitoli iniziali, perchè il background si era fatto un po’ indietro per lasciare spazio alla trama nei capitoli scorsi, ma la tua attenzione ai dettagli è sempre on point.
Mentre leggevo, potevo facilmente immaginarmi il tavolo di Sigyn con i pettini e il cavallino di legno, o la camicia che le scivola lungo la spalla.
Il tutto, naturalmente, condito dalla tensione crescente tra i nostri protagonisti, ma quella sappiamo già come finirà lol

Ora mi domando: questa cosa della scintilla, se è intrinseca a Sigyn, naturalmente non è reversibile. Non può smettere di essere qualcosa che è, ma ci sarà una via d’uscita per loro?
É quasi divertente che Sigyn dica “Purché non sia stare con te, mi andrà tutto bene,” quando invece, nel presente, si verificherà esattamente il contrario.



Come sempre, il lavoro che fai è impeccabile e curatissimo, è sempre un piacere leggere gli aggiornamenti di questa fic.

Un abbraccione e al prossimo capitolo!


Ellie


Recensore Master
08/04/20, ore 17:52
Cap. 2:

Eccomi qua, ho continuato con un altro capitolo!
Non conosco bene i fumetti perchè ho seguito solamente i film, ma questo Balder mi è sfuggito! Di sicuro è un personaggio che tu hai saputo caratterizzare benissimo e ho percepito come si possa sentire.
Thor e Loki hanno più spazio, lui si può sentire a tratti trascurato e relegato, però ha una personalità già ben definita, come nel momento in cui dice a Loki di liberarla e lasciarla vivere in pace. E Loki sotto sotto mi è sembrato anche sexy (non mi prendere per matta) nel mondo in cui ha risposto col suo "altrimenti?" Tipico di lui. Tipico. Per dirti quanto mi sembri IC il personaggio.
Non che io abbia mai apprezzato particolarmente il personaggio dal punto di vista sentimentale (perchè Loki è un gran personaggio in tutti i senti) ma non ho mai pensato di shipparlo con qualcuna o di soffermarmi su di lui anche da un punto di vista di legami sentimentali. Invece del suo rapporto con Sigyn mi sto innamorando, così come dei suoi sentimenti che si scoperchiano a poco a poco tramite quanto scrivi tu. In quell'altrimenti io ho letto molto più che una sfida al fratello. Non so se mi sono spiegata! ^^
In questo capitolo abbiamo trovato dei punti di vista maschili in cui Loki dimostra di essere già intrigante, scaltro e riflessivo: la frase sulla gloria che non splende su chi lavora nell'ombra mi ha colpito, oltre ad essere profondamente matura.
Quanto al ricordo di come Loki si era preso Sigyn, beh, questo è stato un viaggio nel tempo che ci aiuterà a comprendere meglio le dinamiche partendo dall'inizio. Con poche frasi hai saputo creare un'atmosfera bellissima, a maggior ragione perchè Loki (che ha indubbiamente il dono della parola) s'ingegna per averla. La descrizione fisica di Sigyn è bellissima, delicata, pura, il che la rende desiderabile. Secondo me anche il dettaglio che indossasse una abito rosso ha contribuito a far notare un sentimento nascente da parte di Loki, non so perchè, ma un uomo che ci tiene ricorda sempre il vestito di una donna che nota, ho questa idea.
Sì, Loki va d'amore e d'accordo con Odino, ma mi ha fatto piacere vederlo così. Essendo una pre-thor posso anche leggere del loro rapporto, perchè comunque sia sono stati padre e figlio, quindi sono contenta di trovare anche questo dettaglio.
Come sempre la tua scrittura è meravigliosa e ci sono delle frasi ad effetto, matura, incisive, penetranti.
Ancora una volta tanti complimenti!

Recensore Master
08/04/20, ore 17:10
Cap. 2:

Buon pomeriggio cara, eccomi qui da te, è un vero piacere aver ripreso il ritmo delle letture nel tuo profilo. Ho così tante cose da recuperare, ma ho pensato di procedere con la storia che hai aggiornato per ultima. Il capitolo parte già affrontando un argomento delicato: battibecco interessante tra due figli di trono, di cui uno è abile interlocutore e lingua biforcuta mentre l’altro sembra sincero ma dall’occhio fino. Un dialogo intricato e ironico dove Loki sfoggia la sua dialettica e Balder il suo orgoglio di figlio minore, escluso automaticamente dalla linea di diritto alla corona. Insomma, mi sembra di vedere un uomo beffardo, e quello che è poco più di un ragazzo discutere su due piani diversi. Naturalmente non ho dubbi su chi la spunti anche perché hanno due vite completamente differenti, tanto da non riuscire a comprendersi a vicenda.
La seconda parte è molto più politico/strategica e mi piace, perché mostra quel lato della famiglia regnante di Asgard che mi affascina: il sottile utilizzo del potere, sottile eh, per mantenere alleanze, soggiogare popoli, ricordare a chinque quale sia il proprio posto nel gioco di scacchi che è l’insieme dei Nove Regni. E chi è la pedina da raccogliere? Sigyn. Sigyn come merce di scambio per una mancanza da parte del padre nei confronti di Odino, e questo certo non migliorerà il concetto che ha lei, e non solo lei, di Loki.
Qui noto Loki e il padre ancora in “buoni rapporti” se si possono definire tali quindi si nota come tu sia andata indietro lavorando sul passato e reinterpretandolo. Amo i tuoi scritti appunto perché riesci ad unire il canon agli headcanon realistici ed in linea con le opere originali, dando un tocco di tuo che renda il tutto sempre apprezzato e riconoscibile. La forma del testo è perfetta come lo sono le introspezioni, l’azione ed il dialogo, e soprattutto, non mancherò mai di dirtelo, la caratterizzazione dei personaggi: loro sono loro e sono tuoi, e così si capisce ad ogni nuova pubblicazione, con ogni sfumatura pregio e difetto.
È sempre un piacere poter leggerti cara, alla prossima e buon lavoro! :3

Recensore Veterano
08/04/20, ore 16:51
Cap. 3:

Shilyss! <3
Come avevo accennato nella scorsa recensione avevo già letto questo capitolo subito dopo aver terminato il secondo e quindi banco alle ciance, ti lascio ai miei scleri!
Allora, prima di tutto sappi che trovo magistrale il modo in cui gestisci il passato e il presente in questa storia, mostrando al lettore due momenti opposti della relazione di Loki e Sigyn. Mi piace questa contrapposizione proprio perché ci fanno vedere (all'inizio) l'abbandono di Sigyn e (più avanti) come i due amanti si sono conosciuti. Credo che questi due mi faranno impazzire prima o poi, ma amo davvero tanto le loro dinamiche – anche se allo stesso tempo trovo i modi di Loki alquanto discutibili (ma dopotutto è, appunto, Loki, quindi...
Un'altra cosa che apprezzo è il fatto che l'amore non sia l'argomento principale. Sicuramente, ha la sua importanza ma non lascia spazio a momenti troppo sdolcinati. Come è giusto che sia, credo, visto il tema angst e dark che hai voluto dare alla storia. Però, alla fine, quel pizzico di romanticismo che si avverte non guasta mai.
Comunque, quando ho letto della sorte destinata a Sigyn mi si è spezzato il cuore, perché ormai mi sono affezionata al suo personaggio e devo sapere cosa le succederà... Vedo tanta forza in lei, anche se le sue esili mani potrebbero dimostrare il contrario, anche se il suo modo di opporsi è nulla in confronto agli ordini della madre e all'indifferenza del padre. E così facendo quello di Loki passa per un salvataggio, ma solo ai nostri occhi perché lei non sa ancora nulla.
E il finale??? Sono rimasta colpita, perché non mi aspettavo un ritorno al presente. Però credo che sia la parte che più ho amato, dove – come dici tu – i ruoli di lei e Loki si invertono. Se prima era Sigyn quella a volere una verità assoluta, adesso non è più così e non vedo l'ora di vedere cosa succederà quando lui scoprirà tutto, ehehe.

ayu

Recensore Master
06/04/20, ore 19:11
Cap. 12:

Carissima cosa, lì, cosetta mia ♥
Se c'era una cosa di cui ero affamata, in questi giorni – a parte l'irreperibile pistacchio e le braciole di maiale ma non chiedermi perché, era la conoscenza dei risvolti di questa storia e, non meno importante, ero curiosa di conoscere quanto avresti alzato la tensione sessuale che si era un attimino creata nello scorso capitolo; qualcosa che ha costretto il nostro caro amico Loki a infilare la testa nell'acqua gelida, pervado da istinti adolescenziali che forse manco Peter può capire. Anyway, la faccenda in realtà qui si fa più seria di quanto potessimo credere e, come sempre, Sigyn non si lascia – o almeno ci prova – intimorire da Loki e dalle sue rispostucce e ogni volta che si dicono cose come "Tutti ma non te", ecco che il magnetismo di cui parla tipo dal primo capitolo torna a bruciare, ardere, ad attrarre queste due anime. Ho adorato il loro dialogo iniziale, è la menzogna smentita nel futuro, dove il rapporto è diverso, dove il magnetismo ha dato le sue risposte ma dove sono costretti a vivere separati, dove il destino ha deciso di privare Sigyn della vita e di Loki. Un Loki che ora la allontana e che nel futuro la cercherà in ogni angolo.
E, quel bracciale mai restituito, l'ho visto un po' come un modo per legarli; qualcosa che Loki voleva: un pretesto per rivederla, forse? Un pretesto per spingerla a cercarla, perché lui è troppo orgoglioso per farlo? Come se le dicesse "Sì, ho qualcosa di tuo. Vieni a prendertelo."

Il giubilo di Loki, la sua convinzione di poter cambiare le cose; di poter cambiare un destino che sembra immutabile, da sempre, per tutte le scintille che sono vissute prima di Sigyn. Ma Sigyn gli appartiene, lo sa. La guarda con un bisogno impellente di averla per sé, nel corpo, nello spirito. Loki per lei si batte, porta al massimo la sua intelligenza per trovare quella falla nel destino e compiere quella follia che cambierà tutto... può bruciare il mondo intero, per quanto lo riguarda, ma non lei. Non lei. Una sfida verso le sue capacità, che sembra che come trofeo avrà lei ma... non è lei, ma la sua salvezza, il premio finale. Qualcosa che è più un qualcosa che deve ad entrambi e che, arrogante, pensa di poter cambiare lui e solo lui. E forse è così? Forse è l'unico in grado di spezzare la profezia? Dimostrarsi unico e il primo, il solo, almeno in questo.

Infine vorrei soffermarmi sulla scena Hurt/Comfort, ma non nell'hurt/comfort in sé (che ho adorato co', l'ho amata quella scena. L'ho semplicemente adorata e una delle ragioni è quel magnetismo che torna, sempre, incessantemente, ogni volta che sono nella stessa stanza e si scambiano anche solo uno sguardo), ma su Loki. Un Loki che è il dio degli inganni, intelligente, acuto, che è OVVIO sia in gradi di creare veleni come curare le persone. Trattasi della medesima scienza, o quasi. Ma la cosa che ho apprezzato è appunto come ne sottolinei il ruolo, che è appunto ovvio che sappia come agire, siccome lui è Loki, che è un esperto di molte cose, le conosce tutte, ha le mani capaci di chi si dedica allo studio per fame di sapere e per allargare le sue possibilità di sovrastare, battere, vincere il prossimo... o salvarlo, forse più di rado, ma non è forse questo il caso?

E poi la vera svolta, le ricerche di Loki, il trionfo di aver compreso e forse l'ignoranza di ciò che sarà dopo. Qualcosa che non ha previsto e non ha potuto comandare, nel futuro, quando lei se ne andrà e perderà la vista. L'ultima scintilla, l'ultima strega e Sigyn viene a sapere di essere qualcosa che credeva estinto, bruciato, tenutole nascosto per una vita... e, chissà perché, ho l'impressione che da qui le cose inizieranno a rovesciarsi e il declino di Sigyn, forse, parte proprio da questa rivelazione. E ovviamente quale modo migliore se non concludere un capitolo con un colpo di scena del genere, certo ** Te possino **
Co', ogni capitolo l'intreccio si fa più intricato ma qualche nodo viene al pettine. Le domande sono molte, tra cui se il bracciale abbia un ruolo preciso in questa storia o se essere l'ultima scintilla sia il peggior presagio mai concepito.
Ma queste sono cose che scoprirò da sola perché tu non me le dirai e mi toccherà aspettare ma... ehi, la mia anima è tuo, co' ♥ Fai di me quello che vuoi, ma dammene ancora **
E mo chiuso sennò chiami la postale, ve? ** Un bacio pistacchiosissimo cosetta,
e bevi Brawndo, THE THIRST MUTILATOR!
Cosa tua, quella lì, dai! Non sicura! In tutti i sensi però.
Miry

Recensore Master
06/04/20, ore 15:53
Cap. 2:

Eccomi finalmente qui per lo scambio a catena, cara.
Perdonami per il ritardo, ma ho avuto un weekend impegnato e, vista la quarantena, sapevo che avrei potuto dedicarmi meglio a questo secondo capitolo durante la settimana, cogliendo l’occasione per lasciarti una recensione degna della bellezza di questa storia. Non dovrei più stupirmi, ormai, eppure ogni volta che leggo qualcosa di tuo vengo travolta dalle emozioni e riesco a percepire tutto quello che provano i tuoi personaggi, sempre così vividi e umani, la delicatezza del tuo stile si snoda con leggerezza tra le scene e mi fa apprezzare ogni singola sfumatura.
Mi ha fatto un grandissimo piacere fare la conoscenza di Balder e vederlo interagire con Loki un Luki che, come giustamente ci hai fatto notare nelle note, è diverso da quello che abbiamo conosciuto nella saga degli Avengers, crede ancora nelle scelte di suo padre e prova meno rancore nei confronti di un fratello in apparenza perfetto – con cui nessuno sarebbe in grado di competere -, ma soprattutto un Loki che non riesce a resistere al fascino di Sigyn. Non sai che regalo è stato quello di farci assistere al loro primo incontro, al conseguente scambio di sguardi e di tensione tra i due protagonisti – che paiono entrambi vittime di qualcosa di più grande e inspiegabile. Sigyn può sembrare un agnello sacrificale, soprattutto se messa a confronto con il Dio dell’Inganno e la sua grande eloquenza, ma mi ha dato l’impressione di essere in grado di badare a se stessa, la fierezza con cui ha sostenuto lo sguardo di Lingua d’argento mi ha resa estremamente orgogliosa di lei. Sappiamo bene che Loki riuscirà a spuntarla e a portarla via con sé, ma ciò non significa che la ragazza non si arrenderà senza lottare e io non vedo davvero l’ora di poter proseguire nella lettura.
Ho apprezzato particolarmente il cameratismo tra Loki e Thor e l’accenno al fatto che il Dio del fulmine abbia portato in salvo il fratello – anche quando tutto sembrava perduto. Non riesco a non amare il legame tra i due fratelli e sono piacevolmente intrigata dalla sua evoluzione in questa tua storia.
Concludo augurandomi di proseguire il prima possibile.
A presto,
Francy
PS sto riguardando la saga degli “Avengers” e non nego di aver pensato a te e alle tue storie non appena Tom è apparso sullo schermo. ♥♥

Recensore Veterano
05/04/20, ore 21:22
Cap. 2:

ciao, cara, eccomi qui per lo scambio del giardino!
Ti avevo detto che sarei andata avanti con scintille (anche se ancora non l'hai finita!!!) quindi sono qui.
Mi è piaciuto molto questo capitolo, diviso in due, questo piccolo 'battibecco' fra Loki e suo fratello minore (cavolo, non riuscivo a capire chi fosse!! Solo quando sono arrivata in fondo ho letto che era un tuo OC 😅, mannaggia!! 😁) e questo ricordo di quando Loki e Sigyn si sono incontrati per la prima volta.
Ho trovato interessante questo fratello minore che si ritrova un po' in disparte, un figlio unico quasi, mi è piaciuto il racconto di questo tormento interiore che lo prendeva, niente guerra, niente combattimenti, niente pericolo, ma niente gloria. Questo combattimento interiore che sente nei confronti del padre e dei fratelli, molto reale, molto vero, sempre esistito dalla notte dei tempi e che esisterà per sempre ma cambiando forma e colore.
E questo incontro fra la famiglia di Sigyn, che non ha contribuito alla guerra di Odino, un po' perché non poteva, un po' perché non voleva, che si ritrova a dover ospirtare i propri padroni a cui deve delle spiegazioni e delle scuse e a cui viene richiesto niente nientepopodimeno che il dono di una figlia.
Quella con la scintilla, dice Loki (e pensa suo padre) e anche se sappiamo che probabilmente all'epoca i suoi intenti non erano per niente nobili, sappiamo che si ricrederà delle sue azioni. (non di averla sposata, ma di aver sottovalutato il potere che lei poteva esercitare su di lui, sulla sua mente).
Sono curiosa di sapere cosa sta per succedere, cosa accadrà mai, come nascerà questo sentimento di cui sembra che nessuno dei due riesca a fare a meno.
Aspetto di leggere il prossimo capitolo sperando che sia dalla parte di questa fata bionda con gli occhi luminosi ma che riflettono solo il buio.
Complimenti come al solito, non deludi mai.
💜

Recensore Master
05/04/20, ore 15:56
Cap. 12:

Per la prima volta dall'inizio di questa storia ho il sentore che le cose potrebbero finire male... ma non è colpa della scena di Sigynn a letto con la febbra, tranquilla. ^^
Fino alla tua nota non ci avevo nemmeno pensato.
In realtà mi chiedo se, questa volta, Loki possa davvero ingannare il destino per i propri scopi o, come in altre storie, lotterà per nulla, finché dovrà subirlo, come qualsiasi mortale.
È una mitologia strana, questa, in cui gli dèi muoiono e dove devono soccombere a divinità maggiori. Non è l'unica che funziona in questo modo, chiaro, ma pensare a Loki come a un dio e poi vederlo soccombere al destino è comunque 'strano'.
Ma ora veniamo a noi!
"Intoccabile, come tutte le cose proibite e, per questo motivo, necessaria più dell’aria." Questa frase è bellissima. Mi pare non sia la prima volta che la usi e che ti dico quanto mi piace, ma rimane un'espressione semplice ma piena di forza, reale. Esprime, in un certo senso, la differenza tra l'animale e l'uomo.
E nessuno è più "umano" di Loki che vuole tutto e fa di tutto per averlo. Finalmente, grazie alla bravata per cui si ammala, Sigynn può osservarlo senza filtri e vedere una veste inedita del principe di Argard. Forse è per questo che si apre un po' di più e gli dice cosa ha ricordato della sua visione. Da qui si infittisce, per lei, il mistero che è Loki.
Un loki in veste di infermiere che appare strano persino alla servitrice, ma che si dimostra all'altezza della situazione. Soprattutto, però, abbiamo una rivelazione importante. Finalmente il velo su Sigyn inizia a diradarsi: è una strega, l'ultima di una "stirpe" di donne maledette...
Come influirà su di lei questa consapevolezza? Hai messo lì la rivelazione, con naturalezza estrema, ma in realtà creando molta aspettativa. E non mi resta che aspettare! >.<

Ti segnalo:
"aveva provato più a volte a interrogarlo" -> un 'a' di troppo

"L’effetto dell’idromele e del rito era stava svanendo" -> è rimasto un 'era'

“Sembra che i nostri incontri debbano incominciare sempre con io che ti offro da bere." -> non è più corretto "con me"?

A presto. ^^
(Recensione modificata il 05/04/2020 - 04:00 pm)

Recensore Master
05/04/20, ore 10:39
Cap. 1:

Che bell'incipit! Fai delle descrizioni meravigliose!
Il titolo di questa fic mi incuriosiva parecchio e l'ho scelta. Sicuramente hai scritto un sacco di long stupende e avevo l'imbarazzo della scelta.
Come sempre l'introspezione di Sigyn è qualcosa di perfetto, così delicata, come lei. Dall'altra parte abbiamo invece la presentazione di Loki che come al solito è sfuggente. Affascinante. Il dio degli inganni.
Mi è piaciuto tantissimo questo passaggio:  "labbra ironiche, sottili, di cui anche al buio avrebbe riconosciuto il sapore, assaggiate mille e mille volte. Bocca bugiarda che a volte sapeva d’idromele e, all’inizio, non aveva amato – il loro primo bacio sapeva di metallo." Una descrizione molto, molto bella. Ma a parte la descrizione, vi ho letto, ancora una volta, una profonda introspezione di Sigyn, dei suoi ricordi e dei suoi pensieri, ci permetti di diventare lei, in poche parole.
Mi dispiace che Sigyn abbia questa condanna, questa malattia, ma di certo così il tutto risulterà molto interessante. Bello anche come lei rifletta sul fatto che se Loki lo sapesse tenterebbe di rintracciare una cura e non sia arrenderebbe al fato. E' Loki, non farebbe nulla di diverso se non tentare di cambiare le cose anche contro le leggi della natura! ;) Poi è normale che tema anche che Loki la possa guardare come un'inferma, sono dubbi che verrebbero spontanei.
Un altro pezzo che ho amato è quello in cui Sigyn pensa ai loro contatti fisici e a come poi entrambi cedono e si cercano, corrosi dalla gelosia. Dai alle tue fic un ritmo e un tempo meraviglioso.
La narrazione scorre benissimo e, che dirti se non tanti complimenti? Un ottimo incipit! ^^ Adoro come rendi tuoi Sigyn e Loki, come li fai sentire tuoi, si vede che hai lavorato molto su di loro e che li adori.
Insieme i tuoi personaggi trasmettono tanta magia, è stupendo.

Recensore Master
05/04/20, ore 09:56
Cap. 12:

Ciao carissima Shilyss, ancora un capitolo tutto nel passato, un capitolo per più aspetti decisivo per gli sviluppi futuri!
Dopo il rito e le strane parole dette inconsapevolmente da Sigyn, i due hanno un inevitabile confronto in cui lei mente dicendo di non ricordare nulla. Il loro avvicinamento fisico - che descrivi sempre con un coinvolgimento unico! - non arriva però a livello di parole: rimangono entrambi ancora una volta fermi nella loro posizione, mentre nessuno dei due rivela quello che per l'altro è oscuro. "Purché non sia stare con te, mi andrà tutto bene": questa frase di Sigyn racchiude prorpio l'ignoranza della ragazza e inevitabilmente fa amaramente sorridere ripensando a quei capitoli del futuro in cui sono costretti a una separazione forzata che li distrugge.
Loki, intanto, si comincia a muovere per lei: si assenta da Asgard e ci informi che è andato a informarsi sulla scintilla. Ciò su cui le pergamene concordano è che il destino delle scintille è ineluttabile, a meno che non si compia un atto folle. Quale atto folle compirà Loli per lei? Sono curiosissima ancora una volta in merito a questa domanda a cui hai più volte accennato durante i capitoli.
La febbre di Sigyn ancora una volta fa scattare Loki verso di lei: grazie alle sue abilità di pozionista e in mancanza di guaritori, la cura e la attende fino al momento del risveglio. la conversazione che hanno ora è un punto di svolta: lei ammette che ricorda bene il momento del rito e di aver percepito "qualcosa" accanto a lei, mentre lui le rivela finalmente il suo dono di essere la scintilla. La reazione di lei è significativa: non ci crede, e questo scetticismo deriva dal fatto che le scintille non esistono più. Sigyn è dunque speciale una volta in più, perchè l'ultima di una categoria andata perduta.
Anche questo capitolo mi è piaciuto tantissimo: il rapporto tra Sigyn e Loki è particolare in quanto minato da costante luce e oscurità su più livelli (e in mezzo c'è la scintilla, oserei direi) e tu riesci sempre a cogliere ogni loro sfumatura.
Bravissima davvero, non mi stancherò mai di farti i complimenti! Nella situazione attuale, leggere storie così belle è ancora più apprezzato del solito.
Un abbraccio virtuale e alla prossima!