Recensioni per
Non possiamo scegliere chi amare
di Maqry
Ciao! |
Ciao! |
Ciao cara Maqri! |
Ciao! |
Ciao mia adorata! |
Ciao di nuovo! Eccomi a leggere anche il secondo capitolo, in cui hai proposto una coppia davvero interessante. Jorah è un personaggio che mi piace molto e, ipotizzandolo lontano da Daenerys, ho spesso voluto leggere su questo pairing (anche se, per i miei gusti, è quasi vicino al canon ahah). Lo stile è brillante anche qui, mi ha colpito molto la tua capacità di calibrare ogni parola (in particolare quel miele e quelle farfalle ripetute, e l'orso che diventa metafora dalle mille sfaccettature) e anche di raccontare in poco un'intera storia. Ci mostri, infatti, dapprima il passato di Missandei, poi la canzone cantata da Barristan che svela in modo sottile un'attrazione ("Galeotto fu la canzone e chi la cantò" è il caso di dire) e infine lo scoppiare della passione clandestina, che è per entrambi un modo per consolarsi (in modo da non snaturare l'amore di Jorah per la Khaleesi). Mi è piaciuta molto anche la chiusura, con lei innamorata ormai di VermeGrigio, ma che riesce ancora a leggere la canzone nei suoi occhi. Questa storia potrebbe inserirsi davvero nel canon, amo questo tipo di storie, quindi ti faccio mille complimenti! Spero scriverai presto su una nuova coppia^^ |
Ciao Maqry, che struggente ritratto che hai dipinto di una Missandei a cui non sono riusciti a togliere la possibilità di sognare e di essere se stessa. Qualcosa della sua infanzia prima di essere venduta come schiava le è rimasto ancorato nel cervello e più ancora profondamente nell’anima. Ha imparato molto, ha ascoltato molto, ed ha appreso ad interpretare i pensieri degli altri. E’ riuscita a imprimere un suo marchio in ciò che non semplicemente traduceva, poiché aveva imparato più lingue, ma a trasferire un pensiero che si formava nella sua mente. Ma una donna come lei, con le sue capacità non poteva pensare di poter continuare a rimanere in quella condizione di sudditanza, la sua anima aveva bisogno di qualcosa a cui ancorarsi per continuare a sentirsi viva. E così Missandei farfalla che svolazzava sulle dune di sabbia aveva compreso cosa sentiva la persona che stava sempre vicino alla sua regina, la quale l’aveva liberata dai padroni che in lei avevano solo visto una donna da vendere e non una persona con un cervello funzionante capace di pensieri e slanci propri di un essere umano. E come essere umano aveva voluto provare a capire cosa si provava ad essere amati; aveva compreso l’immensa solitudine che il cavaliere, che osservava Daenerys con occhi trasognati e adoranti solo per lei, sentiva dentro di sé per non poter esternare il suo sentimento verso l’unica donna per cui lo provava, ma si era concessa a lui comunque per provare calore e vicinanza senza però ottenere quello che stava cercando, l’amore era probabilmente un’altra cosa, e faceva male non poterlo provare sulla pelle e nel cuore. Missandei aveva affinato tutti i suoi sensi ma più di tutto aveva affinato l’udito della mente (bella espressione) ed era per questo che si accorgeva che non essere ricambiati faceva male ma lo accettava ugualmente. Ma poi qualcosa cambia nell’orizzonte di Missandei e l’amore bussa questa volta alla sua porta e lei si innamora ricambiata e guardandosi indietro e pensando a ser Jorah non prova più il dolore di un tempo ma rivede nello sguardo innamorato di Jorah verso la regina dei draghi il suo stesso sguardo di quando gli era vicina e gioiva delle sue carezze, ma essendo una mente accorta aveva compreso che era un’altra la donna che occupava il cuore del cavaliere; ora ripensadoci finalmente non fa più male. Mi è piaciuto immensamente questo tuo esperimento, il tentare di mettere insieme due personalità completamente differenti accomunate entrambe da un sentimento comune: quello della lealtà totale ed incondizionata verso la regina dei draghi per tutto ciò che rappresentava per ognuno di loro. La donna verso cui doveva la sua libertà, Missandei, mentre Jorah l’amore irrealizzabile della sua vita. Due vite diverse, due destini differenti da compiersi e due parabole che hanno raccontato molto della personalità di questi due personaggi. La tua scrittura poi è sempre molto evocativa ed immaginifica nel senso che le tue parole riescono a disegnare un’atmosfera, a far percepire perfettamente uno stato d’animo, a far vedere in maniera particolare il compiersi di atti e gesti che ad un occhio poco attento potrebbero sembrare usuali. La scelta delle parole associata alla cadenza che riesci ad imprimere al tuo racconto aiutano il lettore ad immedesimarsi nei personaggi che fai agire sul palcoscenico che hai allestito per loro permettendo di entrare in loro completa empatia, tralasciando il pensiero se questa coppia avrebbe potuto o meno esistere nella realtà del racconto. Tutto diviene talmente magico che personalmente mi godo ogni parola che hai scritto senza intestardirmi sulla possibilità che una tale situazione avesse potuto verificarsi. Sei veramente bravissima nel creare questo gioco sottile di introspezione. Ti aspetto pertanto con le prossime coppie, sicura che saprai stupirmi nuovamente con la tua narrazione elegante e profonda. Un affettuoso saluto. |