Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/06/21, ore 09:39

Ciao Star_Rover. Anche qui sono presenti le atrocità della guerra e ho ben immaginato il tutto attraverso le tue parole, dove emerge sempre il rapporto tra il tenente e Finn. Quello che mi ha colpita di più è l'acqua purificatrice del corpo e dell'anima in questo contesto. Ho riflettuto riguardo questa espressione nel finale: "nonostante gli orrori vissuti e i traumi passati gli uomini erano impazienti di tornare a combattere per affrontare nuovamente il nemico." Il titolo del prossimo capitolo è affascinante. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 28/06/2021 - 09:43 am)

Recensore Master
27/06/21, ore 09:32

Ciao Star_Rover. Quello che mi ha colpita di più, in questo capitolo, sono i papaveri e la loro simbologia. Scopriamo a mano a mano sempre di più riguardo il tenente e il suo passato, comprendendo meglio il suo modo di essere nel presente. Ho riflettuto su quello che hai ben scritto, fra ideali e realtà. Nonostante tutto c'è un bagliore di luce nella vita del tenente, Finn. Mi è piaciuto leggere riguardo il fratello di Richard. Al prossimo capitolo. Una buona domenica.
(Recensione modificata il 27/06/2021 - 09:35 am)

Recensore Master
25/06/21, ore 10:35

Ciao Star_Rover. mancano molti capitoli alla fine della tua storia e chissà come procederà. Ci si affeziona ai personaggi e sarò lieta di leggere, in particolare, riguardo quanto accadrà a Finn e al tenente. Ma amo leggere anche tutto il contesto, che stai ben rappresentando. La scena che mi ha più colpita è quella nel finale, in particolare l'espressione: "sei un soldato, non un assassino!" Il comportamento di Finn è un bagliore di umanità fra gli orrori della guerra, nonostante non abbia potuto fare di più. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 25/06/2021 - 10:38 am)

Recensore Master
24/06/21, ore 11:01

Ciao Star_Rover. Bello anche questo titolo, " macerie e fantasmi. " Quello che mi ha più colpita è quanto scritto riguardo Albert, scavando nel profondo del tenente. Questa espressione mi ha fatto riflettere: "fino ad ora ho semplicemente finto che Albert non fosse mai esistito. E’ rimasto come un fantasma imprigionato nella mia memoria, suppongo che fosse giunto il momento di liberarmi da tutto questo." Bello il dialogo fra Finn e il tenente che, come scritto nel finale, si sostengono a vicenda. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 24/06/2021 - 11:03 am)

Recensore Master
23/06/21, ore 17:01

Ciao Star_Rover. La storia procede sempre di più, purtroppo nella sua crudeltà, dove descrivi bene quanto accaduto. Il rapporto tra Finn e il tenente è un bagliore di luce in questo flutto cremisi. Mi piace il carattere di Finn e spero che il tenente riesca a riprendersi. Bello leggere nelle note che ringrazi chi ha letto e commentato la tua storia. Gli scambi fra lettori e autore, vedendo le diverse opinioni, sono fondamentali. Mi stanno piacendo anche i titoli dei capitoli, creano la giusta atmosfera. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 23/06/2021 - 05:05 pm)

Recensore Master
18/06/21, ore 10:29

Ciao Star_Rover. In questo capitolo mi hanno colpita tre cose: il bosco delle granate, la battaglia aerea e il rapporto crescente tra Finn e il tenente. Quanto accaduto a quest'ultimo, nel finale, è terribile e mi è piaciuto come si sia preoccupato per Finn. Cosa accadrà adesso al tenente? Sarò curiosa di continuare a leggere. Mi sto immergendo sempre di più in questa storia da te ben descritta. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 18/06/2021 - 10:30 am)

Recensore Master
07/06/21, ore 10:08

Ciao Star_Rover. In questo capitolo ci si immerge ancora di più in questo tragico contesto, in particolar modo per quello che vive e che prova Finn. Tutto ben descritto. Anche questa volta mi è piaciuta la parte poetica, fra gli orrori della guerra e come stia caratterizzando il rapporto tra il ragazzo e il tenente, dove scopriamo di più riguardo quest'ultimo. Bella l'espressione nel finale "avrebbe desiderato restare per sempre in quell’abbraccio, ma il tempo scorreva inesorabilmente, e alle prime luci dell’alba quell’incantesimo sarebbe svanito." Azione e sentimento sono ben dosati. Al prossimo capitolo.
(Recensione modificata il 07/06/2021 - 10:10 am)

Recensore Master
02/06/21, ore 10:51

Ciao Star_Rover. Mi sta piacendo questa tua storia, con le sue descrizioni e i suoi dialoghi. Non deve essere stato facile per te scrivere a livello emotivo. Purtroppo gli orrori della guerra continuano e ho provato molta pena nel leggere riguardo quell'uomo impazzito per le sofferenze di quanto vissuto. La parte poetica nel capitolo ha creato una dimensione sospesa prima di tornare alla realtà. Bello il rapporto tra il tenente e Finn, uno spiraglio di luce in un simile contesto. Come scritto nel finale "era certo che il peggio dovesse ancora arrivare." Mi ha colpita quest'espressione: "non era il nemico a spaventarmi, ma la casualità della morte." Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 02/06/2021 - 10:53 am)

Recensore Master
28/05/21, ore 15:46

Ciao Star_Rover. Stiamo entrando nel vivo della vicenda, dove ho apprezzato le tue descrizioni. Ho ben immaginato quanto stesse accadendo e ho amato il barlume di umanità nel leggere riguardo il rapporto fra il tenente e Finn, che sarò curiosa di seguire nella sua evoluzione, in mezzo agli orrori della guerra. Purtroppo ci sono state delle gravi perdite e mi sono commossa nel finale, dove Richard si lascia andare. Tutti soffrono in una simile situazione e siamo soltanto all'inizio. Bella l'espressione finale: "il sincero affetto di quel ragazzo era il suo unico conforto." Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 28/05/2021 - 03:48 pm)

Recensore Master
24/05/21, ore 10:07

Ciao Star_Rover. Eccomi per iniziare una nuova avventura, che avrò il piacere di fare insieme a te. In genere commento ogni capitolo di uno scritto proprio per valorizzare l'impegno di un autore ed è bello scambiare opinioni durante il corso della storia. Il contesto, nella sua drammaticità, mi ha sempre interessata e sarò curiosa di leggere. Mi è piaciuto questo primo capitolo, dal titolo "il ragazzo del rancio", dove il lettore inizia a conoscere il tenente Richard Green e anche Finn. Ho ben immaginato quanto stesse accadendo attraverso le tue parole e il finale mi ha sorpresa. In un contesto tragico questo arricchisce il tutto. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 24/05/2021 - 10:10 am)

Recensore Junior
08/03/21, ore 15:21

Ciao.

Eccomi alla fine della tua long. Avevo già cominciato a tenerla d'occhio quando ho commentato lo spin off sul tenente Spengler e ora l'ho terminata.

Che dire? La prima guerra mondiale è stata un macello e tu l'hai resa bene. Green è il tipo di ufficiale con cui chiunque, sia alleati che nemici, vorrebbe avere a che fare. Anzi, a volte esagera con il suo onore e la sua nobiltà d'animo. Mi ha ricordato, un po', il Faramir del libro, su cui l'anello non ha alcun effetto, stranamente. Non è una critica vera e propria, ma solo un'opinione, è un personaggio bellissimo, davvero, ma forse se avesse ceduto al "lato oscuro" almeno una volta sarebbe stato meglio. Sarebbe apparso più umano.

Finn è quello che ha avuto l'evoluzione migliore, secondo me. Da timida recluta è diventato un ottimo e coraggioso soldato e sono felice che sia sopravvissuto assieme al suo superiore.

Una bella storia, sul serio.
(Recensione modificata il 08/03/2021 - 03:26 pm)

Nuovo recensore
13/12/20, ore 14:45

Volevo farti i complimenti per questa bellissima storia. Ci hai mostrato amore, amicizia, spirito di gruppo, onore, sentimenti che hanno sempre cercato di rimanere a galla nonostante sulle sfondo ci fosse uno dei conflitti più tremendi che l'uomo abbia mai vissuto.

Veramente bello.

Recensore Master
06/12/20, ore 16:50

Eccomi qui, mia cara ^^

È un finale bellissimo con una vaga atmosfera malinconica, ma soprattutto realistica per l'epoca in cui ci hai catapultato.
Richard non abbandona la carriera militare, in fondo è grazie ad essa se ha conosciuto Finn; per quanto la guerra faccia soffrire, per quanto sia nota la sofferenza a cui andranno incontro le reclute, credo che il suo contributo sia essenziale. Richard oltre ad essere un buon soldato è innanzitutto un buon mentore, insegna il valore e l'umanità prima ancora di insegnare come usare le armi, ricorda che dietro al colore della divisa ci sono uomini che provano emozioni e dolore e non macchine da guerra.
La vita di Richard al ritorno dalla guerra cambia inevitabilmente, ora Finn è nella sua vita e segue il progresso dell'epoca accantonando la sua passione per i cavalli, in effetti l'automobile è molto più comoda per spostarsi.
Vedo che Richard e Finn hanno ovviato al problema, perché dichiarare la loro relazione quando hanno una casa sul lago tutta per loro lontana da occhi indiscreti? Sono dei fenomeni 😅. A parte ciò, la chiusura del capitolo sul loro amore è stata bellissima; Richard porta Finn in un luogo che è stato importante per lui e Albert, ciò dimostra quanto sia importante Finn per Richard, per me non c'è dichiarazione d'amore più bella 💟
Con il dottor Jones torni ad affrontare le ripercussioni della guerra sui soldati e in particolare le conseguenze psichiche, spesso più insidiose; il medico si trova al cospetto di vecchie conoscenze del fronte e il suo sangue freddo è sempre invidiabile. Tutta la forza di quest'uomo è dimostrata nel modo in cui lui stesso affronti i traumi della guerra vissuti non in modo meno diretto, la rivive attraverso gli occhi dei soldati che sono rimasti vittime. Il dottor Jones resta un medico e un uomo meraviglioso.
Finn torna alla routine e alla normalità, ma restano le tristi conseguenze della guerra sulla sua salute. Condividere con Richard il post-guerra e tutto ciò che hanno vissuto nel bene e nel male resta secondo me la miglior cura per ogni malessere fisico e psichico. La lettera del fratello maggiore apre uno spiraglio di luce nel loro rapporto, anche se Finn sembra particolarmente ferito dal suo atteggiamento passato e diffidente davanti a questo tentativo di riappacificazione.
Tornati in Inghilterra insorgono nuovi problemi sociali, i reduci sono sottoposti a lavori usuranti, è iniziata una nuova "battaglia", quella sociale per i diritti dei lavoratori. Hugh sveste gli abiti dei soldato, forse non sarà più un eroe agli occhi della società, ma lo è per la sua famiglia, lotta contro la fatica fisica per mantenerla. Pensa ai suoi compagni mutilati, è generoso ma si sente in colpa per chi non è stato altrettanto fortunato, dimostra il suo buon cuore, costantemente perseguitato dagli incubi della guerra. L'amore dei cari è il più grande conforto nelle difficoltà, come nel mezzo della battaglia lo era il loro pensiero. Hugh dimostra per l'ennesima volta di essere un grande esempio quando spera che il prigioniero che ha cercato di salvare abbia ricevuto il suo stesso conforto.

Mi mancheranno tanto questi personaggi, la mia mente vaga e si immagina un sequel (ma è solo colpa della mia mente). GRAZIE per tutte le emozioni che ci hai regalato! Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo❤

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale (sempre una tua grande fan)


PS rispondo presto alla tua recensione, nel frattempo ti ringrazio di cuore ❤❤

Recensore Master
06/12/20, ore 14:53
Cap. 39:

Ciao mia carissima Star ^^

Sono davvero triste per la conclusione di questa storia, però non posso assolutamente dire che tu non abbia affrontato ogni possibile risvolto della guerra, anzi credo che ogni tuo lettore abbia concluso questo viaggio insieme a te molto più arricchito sul tema ❤
Apri questa penultima parte descrivendo tutta la confusione che può sorgere tra i soldati in procinto di fare ritorno a casa. Non mi è difficile immaginare il loro stato d'animo, è molto verosimile: la tensione si è spezzata, non vivono più sulla base di ordini militari, hanno riposto le armi ed ora sorge solo il pensiero del focolare domestico, prende forma l'idea che la guerra sia veramente finita e che si è sopravvissuti ad una carneficina.
La narrazione di questa situazione e dei sentimenti è raccontata attraverso gli occhi di Hugh e questo crea ancora più empatia nel lettore, egli è un personaggio che abbiamo imparato ad apprezzare capitolo dopo capitolo.
Il desiderio di tornare a casa è grande, ma è molto difficile cancellare i numerosi anni trascorsi al fronte, la vita che hanno vissuto in trincea è molto diversa da quella che dovranno riprendere in società, quindi sarà molto difficile per loro riabituarsi alla vita civile.
Per la prima volta in questa storia ho avvertito un po' di leggerezza, per la precisione quando Hugh viene fermato e non riesce a salire sul treno che lo porterà a casa, povero ragazzo il destino gli è proprio avverso ^^"; Hogward interviene grazie ai suoi gradi e per fortuna garantisce per Hugh, sarebbe stato il colmo dopo quello che ha passato non poter fare ritorno dalla sua famiglia. Mi fa troppa tenerezza Hugh, si sta facendo in quattro per poter riabbracciare la sua famiglia, è davvero un padre e un marito straordinario.
L'incontro tra Dawber e la moglie scioglie il cuore; lui viene travolto dall'amore inaspettato di lei, nota l'aspetto irriconoscibile del marito, ma lo ama e non accetta di aver perduto il ragazzo di cui si è innamorata. Sono molto emozionanti questi primi incontri con i parenti dopo la terribile esperienza della guerra. Quello di Dawber in questo capitolo è stato bellissimo, aveva solo bisogno delle parole della moglie che gli dicessero che non è troppo tardi e che lui non è un uomo inutile per la sua famiglia.
La situazione di Waddington continua a colpire molto anche a guerra conclusa, perché come ci fai intendere non per tutti la fine della guerra equivale alla fine dell'incubo; questo soldato infatti è caduto nella dipendenza della morfina, ma ha consapevolezza di ciò, ora però è lei il nemico, non più la guerra, infatti parla di salvezza dalla sostanza, proprio ciò che avrebbe dovuto salvarlo dagli incubi della battaglia.
Anche Richard finalmente torna in Inghilterra (sono in trepidante attesa dell'incontro con la sua famiglia, spero tu ce lo abbia riservato per il prossimo capitolo), è malconcio, ma per fortuna vivo. Mi è piaciuta molto la scena lo vede protagonista; hai sottolineato la grande stima che i suoi commilitoni nutrono per lui, è l'ennesima prova di quanto sia un brav'uomo e un bravo ufficiale. I rapporti nascono in guerra, ma vanno oltre, perdurano in tempo di pace. Redmond conosce il legame tra Finn e Richard, non vuole che si perda in tempo di pace. La guerra per quanto terribile aveva regalato loro un terreno fertile per coltivare il loro amore, Redmond è meraviglioso nel ricordarlo a Richard e a spronarlo. Grazie all'incoraggiamento di Redmond, Richard riflette sul suo futuro, ora che la guerra è finita vede la luce in fondo al tunnel.
La visita di William mi ha commossa, un cerchio si chiude anche su questa questione comunicando a Richard la verità sul fratello e di aver ucciso Randall. William ha protetto Richard che, secondo lui, avrebbe cercato vendetta, ha fatto il lavoro sporco e si è macchiato al suo posto. Si chiude la parentesi della guerra in cui si sono rivisti e nello stesso tempo hanno chiuso una parentesi della loro vita, hanno chiuso conti e promesse, ora sono pronti a perdersi di vista, l'amarezza per la perdita del fratello non ha vinto sulla promessa fatta ad Albert, ma una volta tenuta fede ad essa non riesce a legare un rapporto con Richard, benché in lui veda Albert, è pur sempre l'assassino di suo fratello. Si sono sdebitati a vicenda e il rapporto all'infuori della guerra non ha più senso di esistere. Richard non lo denuncerà e William ha tenuto fede alla promessa fatta ad Albert di proteggere Richard. Il capitolo si chiude con malinconia, meno spensieratezza rispetto a buona parte di questo capitolo, ma con davvero molto pathos.

Volo a leggere l'ultimo capitolo 🥺

-Vale (sempre una tua grande fan)

Recensore Master
05/12/20, ore 21:46

Ed eccomi alla fine.
Il dopoguerra si porta spiacevoli conseguenze, dalla crisi economica agli invalidi di guerra, e i tuoi personaggi cercano di ricostruire le loro vite come meglio possono.
Richard sceglie di proseguire con la carriera militare, cercando così di dare l'esempio ai futuri soldati sulla base delle esperienze che l'hanno forgiato come ufficiale e come uomo.
Come lui, anche Jones decide di portare avanti la sua professione di medico: "salvare gli altri per salvare se stesso", secondo me è una frase che gli si addice molto. Se è vero che esistono uomini con una "vocazione", quella è la sua.
Hugh, costretto a una vita di fatica e povertà, cerca conforto in quel poco di buono che gli resta, mentre Finn cerca di recuperare il rapporto col fratello.
Come speravo, Richard e Finn non si sono persi di vista, ed è bello pensare che, nonostante l'impossibilità di vedersi tutti i giorni, possano contare l'uno sull'altro e vivere il loro amore nel segreto di quel locus amoenus.
Che dire, mi ha fatto davvero piacere seguirti in questa lunga avventura fino alla fine: mi sono sinceramente affezionata ai tuoi personaggi, e insieme a loro ho temuto e sperato. Mi mancheranno un po', tutti loro.
Complimenti ancora per l'ottima ricostruzione storica e per le vicende che hai descritto, sempre coinvolgenti e appassionanti.
Alla prossima avventura! :)
(Recensione modificata il 05/12/2020 - 09:50 pm)