Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95

Questa storia ha ottenuto 259 recensioni.
Positive : 259
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/12/23, ore 13:58

Ciao,
ed ecco che abbiamo il primo incontro tra Christian e Samuel. Ho trovato molto originale l'idea che sia il “veterano” ad avere un attacco di panico e che il civile cerchi di dargli una mano a calmarsi. Tra l'altro In questo frangente Samuel è risalito un pochino nella mia stima, anche se continuo a non piacermi il modo in cui si è comportato. Comunque vedremo, magari l'esperienza che sta per vivere lo aiuterà a migliorare!
Una volta atterrati i protagonisti si separano l
e noi seguiamo Christian, che non fa neanche in tempo ad arrivare che subito pretendono da lui che faccia i miracoli! Devo dire che hai descritto benissimo il disagio di Christian, al punto che ho iniziato anche io a sentirmi soffocare da tutta quella pressione. Giustamente chiede di poter avere qualche momento per “respirare” e ne approfitta per inviare un messaggio alla moglie che subito lo chiama. Il momento è molto bello e carico di emozione, si sente quanto la situazione sia dura per entrambi.
Sentire Katherine lo aiuta a riprendersi il tanto da rientrare dentro e iniziare ad affrontare la situazione.
Complimenti, un bellissimo capitolo che mi ha fatto affezionare ancora di più a Christian e Katherine!
A presto! ❤️
AlbAM
(Recensione modificata il 03/12/2023 - 02:46 pm)

Recensore Master
24/05/22, ore 11:02

ciao Paige,
scusami ancora il ritardo mostruoso con cui ti recensisco quest'altro capitolo, scusa davvero! adesso finalmente sono passato e sono contento che non hai disatteso la mia aspettativa oramai alta! :D
Anche questo capitolo l'hai scritto molto bene, è stato forse un capitolo un po' di passaggio dove non accade moltissimo, però un paio di cose molto importanti, a mio avviso, le chiarisce.
Innanzitutto, come ti avevo già previsto nelle recensioni passate, ho avuto ragione nel sostenere che Christian e Samuel si sarebbero incontrati già durante il viaggio e che sarebbero sin da subito andati d'accordo. Samuel poverino, era completamente spaesato all'inizio, quasi stentava a credere che dovesse andare in guerra... menomale che, incontrando Christian quest'ultimo sia riuscito in qualche modo a calmarlo, rassicurandolo che non era necessariamente la fine per lui.
Mi è piaciuto anche molto il fatto che lo stesso Samuel si sia preoccupato per la claustrofobia di Christian in aereo per l'incidente occorso ai genitori di quest'ultimo. Come immaginavo, ed è normale che sia così, ho apprezzato anche il fatto che per adesso Christian gli abbia taciuto il motivo di tale malessere...ci sarà tempo magari per poterlo informare meglio.
La seconda novità, questa in realtà, non ci avevo fatto molto caso è il grado di Christian come militare. E' capitano!! io pensavo invece che avrebbe incontrato lui un capitano tutto d'un pezzo che gli avrebbe reso la campagna un inferno, impedendogli addirittura di chiamare Katherine ahahah xD
Devo però dire che questa tua soluzione, mi piace ugualmente molto. In fondo anche se non dava molto l'idea di uno che potesse comandare all'inizio, già si vede come si adegua velocemente alle varie situazioni e da padre di famiglia, che ama la moglie e la figlia, credo non avrà molta difficoltà a calarsi in un ambiente totalmente diverso. Anche perchè dal rispetto che i suoi soldati gli mostrano, dimostra che il capitano lo ha già fatto in precedenza e anche con ottimi risultati. Solo doveva un po' recuperare le forze dopo un viaggio di tredici ore. Metterebbe quasi KO chiunque, figuriamoci uno che lo soffre così tanto.
Sono sicuro comunque che saprà anche stavolta sventare gli attacchi dei terroristi, anticipandone le mosse. E' un ottimo stratega. Inoltre, ripeto, sono convinto che anche Samuel potrebbe ritrovarsi ben presto sotto il suo comando. Non ho capito solo se adesso Samuel doveva essere smistato nelle varie squadre e quindi, magari, potrebbe effettivamente capitare sotto la squadra di Christian.
Mi ha fatto comunque molto piacere che abbia deciso di informare Katherine, abbastanza presto sul fatto che tutto fosse a posto. Sono convinto che anche lei non soffrirà poi così tanto, in fondo nove mesi passano in fretta. Talvolta ci lamentiamo che passano gli anni in fretta ahah xD
Concludo facendoti tantissimi complimenti anche per questo bellissimo capitolo, Paige cara. Scusami ancora per il ritardo con cui ti ho recensito questo capitolo, spero di essermi fatto perdonare. Ad ogni modo ti prometto che per gli altri, farò passare meno tempo!!
A presto, cara
Dani

Recensore Master
07/12/21, ore 14:59

Ciao <3
Questo capitolo è piuttosto approfondito, com'è giusto che sia. Alla fine per Christian è una novità, un cambio importante della sua vita e si ritrova in una situazione dove non è che abbia molto controllo, quindi una buona introspezione ci sta tutta. Mi fa tanta tenerezza perché alla fine lui lo sa che gli toccherà affrontare molto di peggio. Lui e Samuel sono già una BROTP fortissima, sono sicura che impareranno a conoscersi e a stringere un legame, dopotutto anche se hanno storie diverse, hanno entrambi lasciato qualcosa di importante. Tra l'altro io soffro un sacco quando Christian pensa a sua moglie e soprattutto alla sua bambina. Lui deve tornare sano e salvo, deve farlo soprattutto per loro, per Alisia che è ancora così piccola. Che sofferenza potersi sentire solo così, in modo sporadico. Sarà dura per entrambi, ma chissà, magari il sostegno l'uno dell'altro li aiuterà.
A presto :*

Nao

Recensore Master
03/11/21, ore 17:13

Ciao tesoro ❤️,
Ma quanto è bello questo capitolo? 😍 Questa storia prende un sacco e ad ogni paragrafo non si vede l'ora di scoprire cosa accadrà dopo. Ma partiamo dall'inizio: nella prima parte descrivi magistralmente l'ansia di Christian per il volo. Ad un certo punto ha fatto venire l'ansia pure a me 😂. È bello che pensi sempre alla sua famiglia e che loro due siano le uniche che riescano a farlo stare meglio. L'incontro con Samuel mi è piaciuto molto. Ho percepito subito un certo feelings tra i due, l'inizio di una nuova amicizia. Ho trovato molto dolci i tentativi di Samuel di distrarre Christian dalla sua fobia, sebbene anche lui fosse piuttosto preoccupato per il viaggio in un paese in guerra.
Mi è dispiaciuto che i due si debbano separare ma entrambi hanno ben chiaro il loro ruolo in quel territorio devastato dalla guerra. Ho percepito la tensione e la pressione provata da Chris al suo arrivo alla base militare. L'urgenza di intervenire nel salvataggio degli ostaggi unito alla stanchezza del viaggio non gli permette di concentrarsi a dovere ma sono certa troverà una soluzione.
Tesoro mi sono commossa alla fine quando Chris chiede di tornare a casa, non per se stesso ma per sua moglie e sua figlia, per non fare provare loro il dolore che lui stesso ha provato sulla sua pelle. In un unico pensiero hai incarnato l'essenza di questo personaggio che, lo ammetto, al momento è il mio preferito ❤️.
Complimenti, davvero.
Baci

Aury

Recensore Master
02/05/21, ore 09:14

Ciao, mia cara!
Tu ormai lo sai che, seppur con i miei tempi lunghissimi, io prima o poi qui ci ritorno, e proseguo più che volentieri questa avventura.
Mi piace davvero tanto come stai gestendo tutta questa storia, perché pur trattando argomenti molto complessi, si vede benissimo tutta la cura e l'attenzione che hai dedicato alla fase di ricerca, facendo scivolare nel testo in maniera molto spontanea dei dettagli che aprono le porte su tutta la tua accuratezza. È una cosa che salta all'occhio da subito, quando Christian non è descritto semplicemente armato, ma la sua arma è un'arma specifica e ha delle caratteristiche che non sono per niente campate in aria. Insomma, è un argomento in cui ad esempio io sono completamente ignorante, quindi mi sarei fatta andare bene davvero qualsiasi cosa, ma è stato davvero molto bello e interessante affacciarmi su un mondo che conosco così poco in maniera tanto curata e approfondita. Oltretutto, non sono dettagli che inserisci a mo' di "spiegone": non ti fermi a farci la lezione su come funzioni l'eser,cito, su come funzionino le missioni, su quali siano le armi utilizzate e via così, ma riesci sempre a trovare il modo di integrare tutto perfettamente all'interno della narrazione, lasciandolo emergere in maniera naturale fra descrizioni e introspezioni.
Christian qui mi ha fatto una tenerezza infinita: non solo separarsi dalla propria famiglia per partire per una missione tanto pericolosa è per chiunque un momento molto duro e difficile, ma lui si ritrova a farlo dovendo anche affrontare una fobia terribile e dalle radici molto profonde, che trasformano quelle tredici ore di volo in un inferno davvero terribile. Avrei davvero avuto voglia di abbracciarlo, poverino.
Sono stata molto contenta che al suo fianco potesse avere Samuel, che ha compreso la situazione e non ha minimamente giudicato, e anzi, a modo suo ha cercato di rendersi utile. Le loro interazioni sono molto belle: si conoscono poco, ma proprio la situazione estrema in cui si trovano ha permesso loro di trovare subito un'intesa e un grado di confidenza che in altre situazioni magari si sarebbe fatto un pochino attendere, ed è bello vederli cercare di proteggere in qualche modo l'altro dalle proprie paure. Sono molto curiosa di vedere come proseguirà la propria conoscenza!
La descrizione della base americana a Kabul è estremamente vivida e impattante, funziona molto bene e, davvero, ho provato anche io un moto di claustrofobia all'idea di rinchiudermi in questo posto rovente e asfissiante, maleodorante e sempre pronto a trasformarsi nel bersaglio di un attacco. Insomma, mi ha colpito molto la riflessione di Christian, la sua consapevolezza che anche il luogo che dovrebbe considerare un rifugio nasconda enormi pericoli. Perché razionalmente è ovvio che sia così, in guerra, ma è comunque un pensiero straziante.
Spero di riuscire a proseguire presto!
Un abbraccio!

Recensore Master
15/02/21, ore 20:09

Stasera volevo proprio leggere qualcosa di tuo e sono stata a lungo indecisa tra andare avanti con questa long o leggere la tua nuova OS, anche quella mi attirava moltissimo ma... alla fine ho scelto di proseguire con le vicende di Christian, Samuel e degli altri straordinari personaggi che hai creato.
Mi è piaciuta moltissimo la prima parte, in cui hai ripercorso la giovinezza di Christian e i traumi subiti, spiegando la sua fobia del volo e sottolineando ancora una volta come la vita di questo coraggioso patriota sia stata da sempre segnata dal dolore. Ad ogni capitolo mi affeziono sempre di più a lui, gli voglio tantissimo bene, ha sofferto tanto nella vita ma questo non l'ha reso arido o astioso, come sarebbe potuto accadere. Al contrario, la sua sofferenza lo ha fatto crescere e diventare un uomo forte che sa sacrificarsi per il suo Paese, un marito affettuoso e premuroso per Katherine, un padre tenero e splendido per la sua piccola Alisia, un amico e un commilitone di cui potersi sempre fidare. E' un personaggio meraviglioso e io spero tantissimo che, nonostante le difficoltà, ci sia in serbo per lui un futuro felice, perché credo che nessuno lo meriti più di lui.
Mi è piaciuto molto il primo incontro di Christian e Samuel, anche in questo caso ho adorato il modo di fare di Christian che si è mostrato subito amichevole e incoraggiante con il giovane giornalista alla sua prima esperienza, non tutti si sarebbero comportati così. E devo dire che in questo caso ho apprezzato anche Samuel che ha capito quanto Christian stesse male durante il viaggio e ha cercato di aiutarlo, distraendolo, parlandogli della sua esperienza con Margaret, dei suoi dubbi e interrogativi. Però non mi basta, eh, Samuel dovrà fare ancora tantissimo per farsi perdonare completamente da me, non riesco a fare a meno di pensare al fatto che lui poteva scegliere di stare a casa e formare una famiglia con Margaret, mentre Christian avrebbe voluto vivere in pace con la sua famiglia ma si trova ora in una situazione sconvolgente a Kabul, addirittura responsabile di una missione in cui sono coinvolte le vite di tanti soldati, appena arrivato, senza nemmeno il tempo di conoscere la zona o di riposarsi!
Bellissimo e commovente il finale del capitolo... Christian, sopraffatto dall'angoscia della situazione e dalla responsabilità enorme che gli è stata affidata su due piedi, riesce a rilassarsi grazie a una breve telefonata a Katherine. La voce della donna amata gli provoca nostalgia, ma è anche un balsamo per la sua mente agitata e gli è sufficiente per ritornare ad affrontare la riunione così importante al quartier generale. E ti devo confessare che la preghiera di Christian mi ha fatto piangere... è vero, lui è proprio così, non ha "incolpato" Dio per averlo privato dei genitori, e anche adesso non Gli chiede niente per sé, vuole tornare da Katherine e Alisia perché le ama e perché loro lo amano, non potrebbe sopportare il pensiero che la sua adorata bambina debba soffrire come ha sofferto lui... Mi hai davvero commossa, tanto, e se possibile adesso voglio ancora più bene a Christian!
Complimenti per la storia meravigliosa che hai creato e per come riesci a caratterizzare sempre personaggi e situazioni, è tutto così vero che mi coinvolge completamente, mi fai sentire Christian, Samuel, Katherine e tutti gli altri come persone reali e mi preoccupo per loro, mi ci angoscio o magari mi ci arrabbio (come con Samuel XD), ed è tutto merito della tua immensa bravura nel caratterizzarli e realizzarli.
Sei una scrittrice di una sensibilità unica, non finirò mai di ripetertelo!
A presto, un abbraccio!
Abby

Recensore Master
11/10/20, ore 23:08

Ciao tesoro, eccomi finalmente di nuovo da te e da questa storia che si dipana in modo sempre più affascinante e intrigante.
Devo dire che il primo incontro tra Samuel e Christian mi è piaciuto davvero tanto: sei riuscita a mettere in luce le diverse personalità dei due uomini e hai già mostrato un’alta compatibilità e le basi di quella che credo saprà essere una bella amicizia.
Ovviamente Samuel non poteva non notare il disagio di Christian, proprio come il navy seal ha capito sa subito le emozioni provate dal giornalista, alla sua prima esperienza con la guerra e l’Afghanistan. Mi permetto solo di suggerire a Christian che sua moglie aveva ragione e avrebbe fatto meglio a ingoiare un paio di ansiolitici e privarsi di una così brutta esperienza in volo.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla tua descrizione di Kabul: ti giuro che mi sembrava di essere lì, a combattere con la calda aria desertica, a inalare odori insopportabili e a guardare cartine cercando di capire come ovviare al problema presentato a Christian. Ti sei superata con questo primo impatto con l’Afghanistan e non vedo davvero l’ora di vedere cosa Christian ha intenzione di suggerire al Comandante che lo ha richiamato lì.
Bellissima, anche se breve, la telefonata tra Chris e Kathe, sono più che convinta che lui non ha alcuna intenzione di scordare i loro appuntamento giornalieri - altro dettaglio che ho adorato di questo capitolo è lo spessore aggiuntivo che hai attribuito al personaggio di Alisia, con la sua capacità di cancellare le paure paterne.
Spero di poter fare ritorno in queste pagine quanto prima.
Un grande abbraccio,
Francy

Recensore Master
11/08/20, ore 17:32

Ciao Vale! Ma quanto è stato bello e ben fatto questo capitolo?! Sei sempre bravissima, mi stupisci ogni volta di più! 😁
Ti ammiro tantissimo per le descrizioni che fai, sia degli ambienti che degli oggetti, per non parlare dei luoghi e delle emozioni! 😍
Allora, partiamo dalla fine, perché sappi che ho adorato la preghiera che fa Chris e quello che dice... io sono credente e avrei fatto la stessa cosa, mi piace molto che tu hai voluto inserire questa parte in un momento così delicato. Quando vai in quei luoghi e sei un soldato, maggior ragione con affetti a casa, non puoi non pensare a certe cose secondo me! 😭
E a tal proposito la scena di Chris che si avvicina all'aereo e ci sale mentre il dolore e la nostalgia lo divorano l'hai resa in modo meraviglioso, davvero toccante! 😍 per non parlare di tutta la questione legata alla claustrofobia e alla paura del volo... non So, oltre al fatto di rendere Chris molto umano e non solo un eroe o il freddo soldato che tutti si immaginano, ci ho visto qualcosa di molto simbolico e metaforico in quella parte. Ci hai trasmesso in modo sublime le sue ansie, ansie che percepisce anche Sam, che si mette a parlare con lui sia per conoscerlo che per distrarlo! Che bel modo che hai trovato per far conoscere i due protagonisti! 😁 Sam sembra un ragazzo sveglio e pieno di entusiasmo per il suo lavoro, Chris è sicuramente più pacato e esperto, in un certo senso in certi frangenti il dovere gli impone di indossare la maschere del soldato tutto d'un pezzo. È una bella conversazione la loro, con qualche gaffe ok, ma tanta volontà di mettere l'altro a proprio agio!
La parte sulle stelle cadenti è stata stupenda, non so, ci ho visto un collegamento non solo col titolo di questo capitolo ma con l'intera long, magari avranno un ruolo anche in futuro!
Niente Vale, non mi resta che farti ancora i miei più immensi complimenti e augurarti buone vacanze! A presto!
Teo

Recensore Master
01/07/20, ore 11:53

Ciao mia adoratissima Musa.
Dunque non so da dove cominciare, non ho usato il prendi-appunti stavolta, proprio sono scesa a commentare ogni periodo, non paragrafo, ad uno ad uno, perché ci sono troppe cose che mi hanno presa e ti meriti che vengano espresse in ogni minimo particolare. Primo, quanta influenza trasmetti ai tuoi lettori -io parlo al plurale perché non è che sono sicura, di più, che provano ciò che provo io e tutti in maniera esponenziale me compresa- in ogni caspita di frase. A parte le descrizioni di ogni singolo oggetto che sono meravigliose e ormai sei diventata un asso in questo, con la tua capacità di dettagliare tutto in modo semplificato cosicché tutti abbiano accesso alla lettura e goduria del capitolo, ma poi proprio entri dentro il personaggio, lo costruisci e ce lo mostri travolgendoci con le esatte emozioni che volevi infondere quando hai scritto, io sento tutta la nostalgia di Christian nei confronti della famiglia, ogni passo verso l'aereo è una specie di linciaggio al cuore, lui sa dove sta andando ma nella sua mente tutto appare come un luogo nero e ignoto in cui li sta tuffando senza niente, affidandosi a qualcosa che fino a quel momento sono state sua moglie e sua figlia e ora non ha idea di chi possa dargli speranza, conforto, perché di loro ha solo il ricordo e qualche chiamata o messaggio a disposizione, sembra un'altra vita, un altro corpo che abita, come se una volta seduto al suo posto guardandosi intorno -oltre al senso di claustrofobia, e la ferraglia di negatività è una gabbia mortale, un container che lo trasporta verso l'oscurità- è come se si fosse staccato dal suo tempio di carne e si guardasse da lontano, come se fosse difficile realizzare che lo sta facendo davvero, e tutto quello che si è preparato psicologicamente negli ultimi giorni è svanito e lo ha lasciato a sentimenti che non era pronto ad affrontare. Amo tutto e amo come lo riporti, è veramente drammatico come il genere che hai scelto, ti sei destreggiata benissimo senza difficoltà, è tutto perfetto te lo posso assicurare.

La cosa che colpisce molto qui è che lui resta così tanto fedele a se stesso, che la prima preoccupazione che ha è la fobia del volo richiamo della morte dei genitori -ah quel pezzo dell'odore di salsedine.. quanto ce l'ho impresso manco ti immagini al solo pensiero mi commuovo, scrivo con le lacrime agli occhi per la tanta poesia, sei unica- e al fatto che ora lui stia mettendo la sicura, malgrado sa bene che da lì a poco sarà costretto ad andare contro tutto quello che si è premurato di essere al di fuori di un soldato patriottico, un uomo responsabile, fiducioso, fatto di mille sfumature, per tirare fuori gli esercizi militari che lo renderanno tutto d'un pezzo davanti a morte e distruzione che gli entrerà sotto la pelle e che forse, diventerà l'artefice, dovendo sparare a qualcuno direttamente e non ad una sagoma appesa al muro inanimata.

Aspettavo veramente con ansia il primo incontro tra Sam e Chris!
Non mi hai affatto delusa! Sam, giovanissimo, curioso ed estroverso quando entra in modalità lavoro, e Chris un po' più volto all'esperienza di vita, molto indulgente, il loro scambio di battute mi ha fatto sorridere, prima è stato il soldato a credere di aver sbagliato approccio, e quando poi decide di stare al posto suo e imbottigliare le preoccupazioni è il suo nuovo compagno che lo spinge a non smettere di raccontarsi, mi sa che si è già instaurata una bella base, anche se i due sono molto diversi e continuano a cadere in discorsi sbagliati malgrado facciano di tutto per far sentire a suo agio l'altro, e infatti la preoccupazione che provano l'uno verso l'altro fin da subito è forte e molto tenera.. ma 'schiantarmi al suolo' non è la cosa migliore che poteva dire davanti a Chris, così come lui cerca inesorabilmente di non presentargli uno scenario orribile, ma stanno andando in guerra, non c'è assolutamente niente di roseo.
Eppure loro ne trovano un lato buono, e i parallelismi che usi sono una meraviglia! Le stelle cadenti, non mi diiiire, che Margaret è rimasta incinta quella notte dopo il desiderio perché potrei scoppiare dalla gioia ma anche dall'ansia però non importa sarebbe stupendo.

In tredici ore ne hanno avuto di tempo per conoscersi e distrarsi, anche perché l'unica attività attuabile è stata il dialogo, ma ecco che come si sono avvicinati hanno di nuovo strade diverse. Posso solo immaginare il forte senso di sbigottimento, la nausea, gli attacchi di panico e i capogiri che ha avuto specie quando ha toccato il suolo in maniera stabile, dove si è reso conto di essere in un altro paese, un'altra terra, e di aver affrontato poi il volo allontanandosi da chi gli rendeva bella la vita, sicuramente il ritorno -se ce ne sarà uno da vivo, che brutta cosa da dire- se lo farà con molta più calma e volare non sarà più un trauma in confronto a quello che avrà affrontato, ma è bravo a mascherare il suo disagio come un semplice senso di non abitudine in quel luogo logoro.
Nemmeno il tempo di atterrare che già è travolto da una notizia più brutta e difficile dell'altro, già ci fai vedere con cosa abbiamo a che fare e capisco benissimo la sua reazione!
Ma in un momento di lucidità, forse per riacquistarla, si dedica alla moglie. Tesoro tu mi fai provare così tante cose!

La preghiera a Dio mi ha uccisa.
Ma tu dimostri la tua spiritualità e sensibilità, la maggior parte delle persone non crede, e specie chi fa o chi ha qualcuno che è morto in guerra, i cinici non alzerebbero mai gli occhi al cielo in un territorio di terra piena di bombe e devastazione, anzi la frase ricorrente è 'se Dio esistesse non permetterebbe la guerra', una frase che odio ma questo è un altro discorso, qui ti dico solo che Chris è un personaggio che io amo e specie qui ha sancito la sua unione con me.
Sei fantastica e io adoro te e questa storia.
A presto!

-La tua fan n1.

Recensore Master
28/06/20, ore 17:51

Ciao!
Eccomi qui, a scrivere la recensione da cell quindi chiedo perdono per eventuali cose strane, correttore e amici suoi non sono facili da trattare xD
Ho letto la prima parte tutta d’un fiato, questa partenza in aereo è descritta benissimo, la fobia di Chris di volare ce l’hai fatta vivere sulla e sotto la pelle con un tocco tutto tuo, l’ho adorato sappilo!
Anche il primo incontro con Samuel è bellissimo, soprattutto perché lui si accorge della paura che sta invadendo l’ufficiale e cerca di aiutarlo, è una cosa bella perché ci mostra che in fondo in fondo il giovane non è un freddo odioso come il padre ma che, anzi, è capace di provare qualche sentimento. Cerca di distrarre il seal portandolo a parlare della figlia ma è quasi tutto inutile, quasi perché sono certa che questo sottile aiuto sarà l’inizio di una buona amicizia (potremo chiamarla così anche se sono in guerra?).
Chris ha il classico occhio scrupoloso e lo vediamo nel leggere il cartellino di Samuel e collega subito chi è, e qui la domanda mi è sorta in modo naturale: Chris conosce il direttore oppure no? 
Ci catapulti subito nella mischia, dividi i nostri due protagonisti e li spedisci in due direzioni differenti. Chris viene subito convocato e adoro ogni singolo dettaglio che coinvolge il marines, dai saluti al dettaglio del cappello appoggiato sul tavolo, davvero adoro questa storia e questo capitolo in particolar modo <3
Chris non ce la fa più, soffre per il lungo viaggio e anche per la pressione a cui lo stanno sottoponendo, ho apprezzato come tu lo abbia reso umano, non un marines appena uscito dall’addestramento, sei riuscita a dividerlo dalla freddezza tipica di chi è fresco “d’accademia”! Bravissima!
Hai fatto in modo che lui non uscisse di matto, hai creato una situazione per la quale chiunque si sarebbe sentito sotto pressione, l’hai gestita egregiamente e adoro questa cosa!
Sono sempre più curiosa di sapere come si evolve la cosa e come si muoveranno i nostri personaggi, sono davvero curiosa anche di sapere cosa escogiterà Chris per salvare tutte quelle persone!
Come sempre un testo molto scorrevole e piacevole, delicato e per niente pesante da leggere, brava.
Non ci sono errori o almeno io non li ho trovati nella lettura perché sono rintronata ma visti i tuoi precedenti capitoli non penso che ci siamo xD
Dunque, al prossimo capitolo!
Ciao ciao!

Recensore Master
18/06/20, ore 01:40

Carissima Paige,
devo ancora rispondere alla tua bellissima recensione, ma fremevo nel passare da te ** specie dopo lunghi giorni a dedicarmi alla burocrazia delle tasse (maledetto IMU XD) e ora che sono libera e felice, torno su questi lidi e su un capitolo pazzesco, colmo di emozioni e introspezioni. Colmo di umanità.
Ho particolarmente apprezzato il primo incontro tra Samuel e Christian, che vengono da due mondi diversi ma che si scoprono affini, per certi versi. Entrambi hanno lasciato a casa qualcuno che già non vedono l'ora di rivedere ma, almeno, quel lungo viaggio ha dato dei frutti positivi: la condivisione, la spensieratezza, prima che l'incubo della guerra li colga.
La conversazione tra i due mette in luce moltissime cose, una fra queste la fragilità di Christian e poi la comprensione di Samuel e la sua empatia. Capisce subito che l'ufficiale non sta bene che c'è qualcosa che non va, e il suo altruismo non lo porta solo a chiedere cosa stia succedendo, ma anche a comportarsi in modo che l'altro non ci pensi, a quel male che sente durante il volo, dato da un trauma che è devastante. La perdita di qualcuno di così importante da così giovane e le conseguenze che ne ha portato sono distruttive nell'animo umano, ma Christian per quanto si senta debole per via di questa sua paura, in verità dimostra molto più coraggio di quanto si pensi. Sa come andrà, sa come starà per 13 ore, eppure è lì ad affrontare le sue paure per il suo senso del dovere che lo caratterizza a pieno. Samuel è più scanzonato, ma in lui ci ho visto l'atteggiamento di chi vuole imparare qualcosa: che assimila, ruba con gli occhi, e migliora; evolve. Cresce.
Christian per lui è già un modello di coraggio: entrambi stanno entrando in un territorio pericoloso, un punto che può essere di non ritorno, e questo comporterà due soli scenari: il ritorno a casa o la morte.
La guerra si fa, esiste, e qualcuno deve pur combatterla... allo stesso modo, per Samuel, qualcuno deve documentarla.
Le due vite dunque sono unite da piccoli fili, che alla fine li lega inesorabilmente, specie dopo 13 ore passate a raccontarsi la vita che era prima di salire su quell'aereo. Quando si condividono fatti così intimi con qualcuno, un legame si crea anche senza volerlo. Entrambi amano, chi lo fa già avendo messo su famiglia e chi spera di tornare e riuscire ad avere lo stesso.
ma ciò che ho apprezzato di più è la paura di Christian e di come non accetti l'idea di non tornare, per Alisia e per sua moglie; perché in guerra non si va per morire, ma è una possibilità che lui non vuole incontrare. Ha paura della morte, ma non perché non ci sarà più ma perché questo sarebbe un gran peso da sopportare, specie per la piccola, costretta poi a crescere senza una figura così importante... ma lui è un soldato, lo è sempre stato. Lo fa perché vuole ed è capace, ma non è costretto a dover sottoscrivere ogni cavillo del destino e viverla accettando ogni conseguenza.
Lo adoro, Christian. In verità mi piacciono sia lui che Samuel ma mi trovo molto più affine in lui, almeno per ora e questo mi fa empatizzare tantissimo.
La parte in cui mi sono ritrovata di più in lui è quando dice che stanno riponendo troppa fiducia in lui. Da quello che dicono è chiaro che lui sia molto più pronto rispetto ad altri e che conosca meglio le dinamiche, ma è una responsabilità enorme perché, se dovesse fallire, non sarebbe solo un fallimento di lavoro ma anche morale, perché avrebbe sulle spalle troppe vite. proprio lui che ha un'arma ma non vuole usarla e che l'omicidio nemmeno lo contempla. Un uomo che combatte senza distruggere. Non può non piacermi ♥
Infine, la chiamata breve ma intensa con Kathe, che preoccupata lo sente... lo sente che c'è qualcosa che non va, perché è sua moglie e lo conosce meglio di chiunque altro; conosce anche le debolezze e paure di quest'uomo umanissimo ♥
E poi, appunto:

Non ti ho mai chiesto nulla. Non me la sono presa con te quando mi hai lasciato solo, quando me li hai portati via, ma ti supplico non lasciare che la mia bambina provi il mio stesso dolore, lasciami tornare a casa sano e salvo. Ricordati di Katherine e di Alisia, hanno bisogno di me. Vivo solo per loro.

La supplica di tornare dalla sua famiglia il prima possibile, perché è impensabile il sol pensiero di perderli e lasciare che loro lo perdano... è, ancora una volta, distruttivo e realistico.
Sei capace di immagazzinare le emozioni nei tuoi scritti e a permearli di verità che schiacciano; mi entri dentro, mi fai sentire parte della storia e, credimi, è qualcosa di immenso ♥
Complimenti cara, e a presto!
E' sempre un piacere tornare qui da te **
Miry

Recensore Master
14/05/20, ore 12:00

Ciao tesoro! Finalmente posso recensire.

Ho atteso con ansia l’incontro tra Samuel e Christian e non hai deluso per niente le mie aspettative, anzi! È stato fantastico 😍

Inizio col farti i miei più sinceri complimenti, come sempre dopotutto perché te li meriti tutti tutti 😍
Questa storia diventa sempre più interessante capitolo dopo capitolo. Adoro l’attenzione che poni per i dettagli e l’accuratezza di ogni scena descritta passo per passo. Sembra di guardare tutto dal vivo!

Christian e il suo panico...Esilarante davvero 🤣
Un uomo come lui che ha paura di volare...Mi ha fatto morire davvero 😂
Però in un certo senso mi ha fatto tenerezza, anche io ho un po’ di timore dell’aereo 🤣
Per fortuna che Samuel l’ha distratto almeno un po’.

Quando Christian parla della sua famiglia è davvero meraviglioso. Emerge tutto l’amore che prova per sua moglie e sua figlia. Sono inseparabili e questo legame tu lo metti sempre bene in evidenza.
È evidente il bisogno di Christian di averle accanto, ed è commovente vedere come solo grazie a loro lui sia riuscito ad andare avanti.

Poveri soldati, in che posti fatiscenti dovranno alloggiare...Che incubo tutta questa situazione. Tu riesci come sempre a rendere benissimo l’ansia e il terrore per la guerra che sia Christian che Samuel provano, è proprio una tua grandissima capacità quella di far trasparire perfettamente tutte le emozioni e i sentimenti dei personaggi!

Tesoro ti faccio ancora i miei più sinceri complimenti.❤️
Spero di leggere presto il prossimo capitolo😘
-La tua fan numero 1 ❤️

Recensore Master
11/05/20, ore 08:38

Ciao carissima^^
Eccoci finalmente al momento cruciale della storia, ovvero l'incontro tra Chris e Samuel!
Sembra che i due abbiano iniziato nel modo giusto, l'ufficiale si è mostrato molto disponibile nei confronti del ragazzo, probabilmente ha già esperienza nel relazionarsi con i giornalisti (che solitamente non sono molto amati in certi ambienti). In ogni caso i due hanno fatto la reciproca conoscenza, e durante il viaggio hanno anche avuto modo di scoprire cose abbastanza personali l'uno dell'altro.
Samuel mi ha fatto molta tenerezza, è ancora ignaro di quel che lo attende e naturalmente i primi dubbi e incertezze lo stanno già raggiungendo. Nonostante ciò il giovane è sempre deciso e motivato, vedremo come proseguirà la sua prima avventura di guerra.
Ho apprezzato molto l'introspezione del personaggio di Chris, hai dato la giusta attenzione ai traumi del suo passato e all'importanza della sua famiglia, il suo unico conforto. Il suo tragico passato ha lasciato un grosso vuoto nella sua anima, e solamente la moglie e la figlia sono riuscite ad alleviare questo dolore. Come dice egli stesso ora che è un padre di famiglia ha intenzione di comportarsi in modo più prudente e meno rischioso sul campo di battaglia, ma allo stesso tempo è consapevole del suo ruolo e del suo dovere nell'esercito.
Finalmente scopriamo anche il reale motivo per cui Chris è stato richiamato al fronte, si tratta di una missione pericolosa e impegnativa, e allo stesso molto importante visto che di mezzo c'è lo scopo umanitario dell'ospedale.
Vedremo come proseguiranno le cose, hai preparato per bene il giusto contesto ed ora sono curiosa di scoprire che cosa accadrà ai nostri protagonisti.
Complimenti, è sempre un piacere leggere questo racconto!
Alla prossima! :)