H^o^la Lacus!
Rieccomi qua, provo a commentare anche questo capitolo nonostante il mio cervello sia ancora un po' in pappa... Credo sia uno dei più lunghi pubblicati finora, ed anche uno dei più immersivi come lettura, almeno per quello che mi riguarda. Mi complimento per la cura che hai avuto nei dettagli sull'ambientazione, che di certo hanno aiutato, ma soprattutto quando l'ho letto ho trovato estremamente facile immedesimarmi in situazioni che in effetti, come mi avevi anticipato anche tu, hanno vari lati in comune con il mio ricevimento iniziale in TSCLWLTT. Sarà stato l'ambiente, saranno stati i numerosissimi contatti fisici (OMG!!!), sarà stata l'intimità crescente tra Kate e Alexander, ma hai reso una tensione a dir poco assurda, tra loro due. Ripeto, mi ci sono proprio immedesimata, nella nostra protagonista, ed in certi momenti mi sono a dir poco sentita svenire per lei... E l'ho apprezzata ancora di più perché non è affatto, nonostante tutto, caduta ancora nella tentazione, né si è lasciata andare a dei modi di fare “civettuoli”! A dispetto della confusione emotiva più totale in cui Graham si è divertito a sbatterla, ha mantenuto un'estrema dignità e integrità, oltre che rispetto verso Trevor in tutti i suoi comportamenti e pensieri. O, almeno, esteriormente, perché il dilemma interiore non è stato da poco e, comprensibilmente, appena svoltato l'angolo è andata giustamente in pezzi ed in lacrime. Forse perché, per lei, già solo l'essersi sentita in una simile difficoltà è motivo di biasimo... Per quanto ami e rispetti Trevor, è lecito che si interroghi se l'attrazione inconsapevole (?) per il suo capo sia dovuta ad una debolezza dei suoi sentimenti verso il primo, o a una debolezza sua personale. Dall'altro lato mi è parso che Alexander apprezzi questa sua purezza emotiva, ma gli piaccia anche più o meno inconsapevolmente giocarci, vedere fino a che punto può spingersi per farla cedere, o ad opporgli resistenza (quando era il leader del DC doveva essere uno stramaledetto dongiovanni...). Anche se alla fine, per fortuna, pare essersi reso conto che i giochi sono belli finché sono corti, perché a prendere in giro i sentimenti altrui si finisce per ferirli, e a scottarsi a propria volta se quel gioco non è che pretesto per dissimulare altro. Fortuna che poi ha saputo spiegare meglio il comportamento delle sue azioni, e rivelare un interesse decisamente più profondo per la nostra Kate di quanto voglia dare a vedere. E' stato d'altronde molto intenso, il passaggio a chiamarsi per nome, che è formalmente durato poco ma ha spalancato finalmente il portone ad un rapporto più intimo e autentico. Tanto che infatti, con le dovute scuse, lui ha dato ben ad intendere quanto ritenga preziosa la sua pupilla, e desideri proteggerla. Per questo, sono particolarmente curiosa di leggere il seguito, che al confronto con questo sembra promettere grandi cose. Sono curiosissima di vedere se, come prevedo, il magnate del casinò mostrerà altro interesse per la nostra protagonista (e quali reazioni potrebbe suscitare dal suo accompagnatore...), ma più di tutto di vedere Alexander vestire i panni del giocatore di poker!!! Personalmente so a malapena le regole, però so anche che è un gioco d'azzardo/potenziale dipendenza solo per chi come me non ci sa giocare... In realtà d'azzardo non c'è proprio nulla, se giocato con competenza e in maniera professionistica con le dovute competenze statistiche/psicologiche. Sono perciò trepidante di vedere in quale categoria di giocatori si collocherà lui, di certo la faccia di bronzo non gli manca, e chissà se nel leggere le strategie degli avversari la sua giovane collega saprà rivelarsi utile... o, come ha anticipato, "straordinaria"!
Spero a presto,
XOXO
P.S. dimenticavo, anche a me era balenata sia l'idea di un Richard redivivo, prima, sia quella di un Richard gemello, dopo... Insomma, non me la conta giusta, quello. >-> |