Recensioni per
Promptober 2020 - Qu'ellar Arrd'uis
di NPC_Stories

Questa storia ha ottenuto 71 recensioni.
Positive : 71
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/01/21, ore 22:15

La famiglia di Krystel riserva sempre qualche sorpresa (per me che non conosco tutta la storia, quanto meno). Non mi aspettavo una figlia sorda anche se mi sa che non è la prima volta che leggo il suo nome.
Certo il contrasto tra lei e Tek'ryn è davvero forte, il suo non essere voluta appare ancora più crudele davanti alla comparsa del bambino.
Allo stesso modo il modo in cui riemerge in lui la paura della punizione sottolinea da un lato la differenza tra i due mondi in cui si trova a vivere, ma è anche molto comune per i bambini che entrano in una nuova famiglia, in un nuovo contesto, e non sanno cosa aspettarsi.
Tek'ryn fa tenerezza col suo correre a nascondersi. Chissà cosa ha provato, cosa ha pensato nelle ore in cui è rimasto nascosto.
Mi è piaciuto molto questo racconto.
Alla prossima. ^^

Recensore Veterano
25/12/20, ore 11:45
Cap. 11:

Ciao cara! 

Uh... molto molto interessante! Mi piace moltissimo il tema affrontato in questa storia: la religione. O per meglio dire, il rapporto tra certi sacerdoti e i fedeli. Ma andiamo con ordine. 

L’inizio di questa storia è duro: un uomo in evidente difficoltà economica che nonostante tutto è costretto a pagare un’offerta alla Dea. Fin da subito vediamo la differenza di comportamento tra i chierici: il più giovane si trova a disagio, il più anziano mostra un atteggiamento di totale indifferenza nei confronti della povera gente comune, che sfocia addirittura nel disprezzo. La pratica di versare del denaro per salvaguardare la propria salute grazie alle preghiere dei sacerdoti mi ha ricordato (ovviamente con le dovute differenze, ci tengo a sottolinearlo) quella delle indulgenze. 
Ad ogni modo, è nella seconda parte della storia che avviene qualcosa di fantastico. Fratello Furaij ascolta le storie della gente e l’ingiustizia si fa palese ai suoi occhi. Mi piace il parallelismo che si è creato tra lui e la Dea, che alla fine ha saputo ascoltarlo e gli ha concesso un dono (o una maledizione, chissà) di cui sono sicura fratello Furaij ne saprà fare buon uso. 
Mi è piaciuta molto questa shot perché davvero, offre moltissimi spunti di riflessione. Inoltre, come sempre, lo stile con cui è scritta è davvero ineccepibile. 
Un’ultima cosa, ho adorato la frase finale! La luna che da quella posizione sembra quasi un sorrisetto sghembo. La Dea sa sicuramente il fatto suo. 

Ti auguro un sereno Natale e ci vediamo alla prossima, 

Rhurab

Recensore Master
24/12/20, ore 23:05

Molto interessante l'ecologia del posto. Le descrizioni di alberi, funghi e licheni sono particolari e stuzzicano la fantasia.
Ho trovato il dettato di Daren molto spiritoso. Mi ha fatto pensare a tanti giocatori per nulla coerenti con la scheda del personaggio e che, immancabilmente, si ritrovano nel ruolo sbagliato per quello che vorrebbero fare.
Ho apprezzato anche la 'combattività' di Daren nelle sue parole, nel suo combattere contro l''inadeguatezza' dell'avversario, per poi terminare con la sua preferenza nell'incrociare le spade per conoscere qualcuno. Ha un che di filosofico, sa un po' di massima di vita.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
24/12/20, ore 21:56
Cap. 21:

Prima di tutto, sono andata a cercare i gloura perché non li avevo mai incontrati e non sapevo cosa fossero.
Dopo di che... come non dare ragione a Lorne nel giudicare gli Illithid esteticamente aberranti! >.<
Le teste di polpo sono oggettivamente terrificanti... e volersi alleare con loro, la dice lunga sul soggetto.
In quanto personaggio malvagio, posso capire la sua deriva, la decisione di mandare al massacro i suoi stessi simili, ma mi è rimasto un dubbio: gli Illithid per cosa vogliono i gloura?
^^

Recensore Master
24/12/20, ore 21:33
Cap. 20:

Buon Natale! ^^
Cerco di recuperare un po' dato che ho trascurato tantissimo questa raccolta.
Devo dire che subito non ho capito perché Daren sembrasse così duro di comprendonio, ma senza il difetto di pronuncia non ho riconosciuto subito Dee Dee. Quando lei s'è lasciata andare, le intenzioni del malefico drow sono state subito palesi e, lol, ha ragione lui! Dee Dee è adorabile col suo piccolo difetto di pronuncia e, per quanto si sforzi, dubito che riuscirebbe a evitare una qualsiasi lettera per tutta la vita. ^^
Nel complesso, questa breve scena fa tenerezza perché a suo modo Daren dimostra di accettare Dee Dee per quella che è, forse persino di apprezzare i suoi difetti, e che prova migliore c'è per dimostrare affetto a qualcuno?
Deliziosa, davvero. ^^

Recensore Master
09/12/20, ore 21:27
Cap. 17:

Ciao!
Sono molto contenta di aver avuto l’occasione di tornare da queste parti, perché il mondo in cui ambienti le tue storie mi incuriosisce sempre di più. C’è una coerenza di fondo molto evidente, data anche dal tuo stile e dal modo che hai di indagare i personaggi e le ambientazioni più diverse, ma al tempo stesso ogni storia è uno spaccato su atmosfere e tematiche nuove, e questa è una cosa che mi piace sempre tanto.
Un’altra cosa che mi colpisce sempre molto delle tue storie, anche di quelle più brevi, come questa (a proposito, io sto cercando di seguire l’ordine di lettura consigliato, ma se preferisci che per gli scambi salti queste storie più brevi per dedicarmi a letture più corpose, non farti problemi a farmelo presente, eh!) è il modo molto naturale con cui riesci a coniugare l’indagine di un singolo personaggio con una fedele e acuta rappresentazione della società. Insomma, io non sono particolarmente esperta di fantasy, quindi magari si tratta in realtà di una tematica più diffusa di quanto sembri, ma insomma, ho trovato davvero interessantissima la premessa e la riflessione sulla convivenza di razze diverse nella cosmopolita Silverymoon, sottolineando però quanto in un contesto del genere sia comunque raro incontrare umani di etnie differenti. Insomma, è una costruzione dell’ambiente molto raffinata, e mi è piaciuta davvero tanto.
Il punto centrale della storia, poi, mi è piaciuto tantissimo: trovo estremamente affascinanti i negozi che raccolgono oggetti di seconda mano, che danno nuova vita a oggetti apparentemente di poco valore, e trovo che queste cose abbiano un grande potenziale narrativo, perché permettono di approfondire più personaggi e di aprire squarci su mondi e vite diverse.
Mi è piaciuto tanto come la storia, pur essendo molto breve, abbia una struttura estremamente solida: il modo in cui dapprima descrivi l’evoluzione del negozio, che si trasforma da robivecchi in una sorta di negozio di riparazioni: dà un senso bellissimo al nome del negozio, ed è bello vedere come si inserisce nel tessuto della società, diventando il rifugio di chi vorrebbe dare una seconda occasione a oggetti di scarso valore economico ma di grande valore affettivo. E da qui il passo ad assumere un significato metaforico è breve, ma ho apprezzato tanto come hai inserito in maniera naturale questa tematica all’interno della storia, rendendo anche l’esperienza di Taman una vera e propria seconda occasione.
Davvero, non è facile in poco spazio coprire un arco narrativo ampio e dare un senso a un racconto quasi aneddotico, ma questa storia mi ha lasciato addosso proprio una sensazione di pace, di benessere: so che non c’entra nulla, e magari è solo l’influenza del periodo, ma è una storia che ha un po’ il sapore rassicurante dei racconti di Natale, ed è una cosa che ho davvero molto apprezzato.
È sempre un piacere leggerti e approfondire la conoscenza di questo mondo che sai gestire tanto bene.
A presto!

Recensore Master
17/11/20, ore 17:06
Cap. 11:

Ciao!
Eccomi qui: speravo davvero di avere presto l'occasione di tornare a leggerti, e sono contenta di averlo fatto proprio con questa storia, che tratta delle tematiche che mi stanno estremamente a cuore.
Non ho ancora letto così tanto di tuo da poter individuare delle costanti nelle tue storie, ma una cosa che per ora ho notato – e molto apprezzato – è la maturità con cui affronti gli argomenti più disparati. Insomma, non leggo spesso fantasy, e quando lo faccio si tratta per lo più di libri per ragazzi, ma è sempre un piacere veder confermato qualcosa di cui ho sempre avuto la certezza: il genere fantastico si presta perfettamente ad affrontare anche temi adulti, delicati e maturi.
Insomma, ho apprezzato moltissimo le riflessioni che questa storia suscitano: sono riflessioni che, anche avulse dal contesto in cui sono calate, hanno un grandissimo peso sulla nostra storia e sulla nostra società, e credo che tu abbia trovato un'ottima chiave di lettura adottando questo punto di vista "interno". Fratello Furaij, infatti, è al tempo stesso un narratore dal punto di vista molto assorbito nell'ordine religioso di cui fa parte, perché lo conosce dall'interno, e al tempo stesso riesce ad avere un minimo di obiettività, perché riconosce le discrepanze tra ciò che dovrebbe predicare e ciò che vede attorno a sé. Ecco, questo permette alla storia di muoversi su un filo narrativo secondo me estremamente interessante.
Ho molto apprezzato lo stile preciso e pulito con cui hai narrato la storia: non è un racconto particolarmente lungo, però le atmosfere emergono in maniera vividissima: il culto di Selune, la descrizione del tempio e dell'organizzazione sociale che vi ruota attorno sono tutti elementi estremamente concreti. Le descrizioni sono perfettamente inserite nel contesto narrativo, diventando parti integranti della storia e restituendo al lettore (anche a un lettore ignorante come me, che non conosco il fandom di riferimento) un contesto preciso e coerente, in cui gli elementi non sono presentati come degli spiegoni, ma si presentano in maniera naturale e perfettamente comprensibile.
Ecco, proprio un tale contesto, a mio parere, si presta perfettamente a esaltare questo tipo di tematiche: la riflessione di fratello Furaij è molto matura, e la sua rabbia e confusione nel trovarsi di fronte a un culto che non fa ciò che professa emerge in maniera molto vivida. La scena iniziale, con il pover'uomo quasi costretto a cedere il suo poco denaro in uno scrigno che ha un valore estremamente superiore all'intero contenuto del suo borsello è straziante, e decisamente incisiva.
Mi è piaciuto moltissimo il fatto che fratello Furaij, oltre a pregare in maniera pura e sincera, abbia anche compiuto gesti estremamente concreti: ha cercato di offrire nutrimento ai poveri, e ha offerto tutto il suo ascolto. Ecco, mi piace pensare che anche e soprattutto questo si nasconda dietro il suo incantesimo.
Tra l'altro, trovo molto interessanti anche tutte le riflessioni, seppur solo accennate, sulla reale natura di questo evento: se si tratti di un miracolo o di una maledizione è tutto da vedere (anche se mi piace sperare che la risposta giusta sia la prima).
Insomma, questa storia mi è piaciuta davvero tanto, ti faccio quindi i miei complimenti!
A presto!

Recensore Master
15/11/20, ore 15:14
Cap. 19:

Un frammento o un incipit molto interessante.
Non mi sono mai curata dei Celestiali e di cosa combinassero, ma anche solo il riferimento a un manuale introvabile è per me motivo di grande curiosità.
Riguardo a Faerinaal e al suo intento, non so se considerarlo l'inizio di un'impresa epica o di un suicidio: il fatto che il patto sia rimasto in piedi dopo la morte di Ascodel e che da quei cancelli non si possa passare per tornare indietro non promette bene.
Insomma, potrebbe essere una storia interessante. ^^
Alla prossima.

Recensore Master
15/11/20, ore 15:03
Cap. 18:

Oddio! Le prime righe mi hanno fatta morire! XD
"futuri adulti", "taglia ridotta" e "recente produzione" per definire i bambini è geniale e dissacrante (e sposa magnificamente la mia visione dell'"argomento-prole" ^^'''').

Il cambio di pov dopo il primo paragrafo mi ha colta di sorpresa, tanto che ho dovuto rileggerlo per focalizzarmi su Tek'ryn. Dal paragrafo successivo ho preso atto del rimbalzo tra i personaggi.
Pur essendo un modo consapevole di usare i due pov, lo spazio ristretto di ogni punto di vista prima del cambio non mi ha entusiasmata, anche se così hai dato al lettore la possibilità di approfondire entrambi i personaggi in una storia molto corta.

Tek'ryn mi è piaciuto moltissimo: dal versare il contenuto di un bicchiere nell'altro in poi si è dimostrato un perfetto drow in miniatura e, per la verità, mi ha incuriosita moltissimo l'allusione alle vite passate, così come la sua capacità di vedere l'aspetto dell'anima di chi gli sta intorno.
In mezzo ai Drow non deve essere un bello spettacolo. ^^'
S'lolath, per contro, non si smentisce mai: è così meravigliosamente drow quando immagina di essere coinvolto nell'indagine sulla morte del ragazzo, che persino un gesto altruistico (in fondo riconosce che Tek'ryn non ha il controllo che ha lui sulle visioni... e qui vorrei sapere 'tutto' sul suo potere), passa per qualcosa di egoistico come il mantenere la sua sicurezza.
Okay, un drow non è mai altruista e sempre egoista, ma in questo caso le due cose quasi coincidono e S'lolath assume il ruolo di personaggio positivo, nonostante ogni sua scelta sia dovuta a un preciso calcolo.
È davvero stupendo.

Ti segnalo che ti è sfuggito "abbiare un ordine".
Alla prossima. ^^

Recensore Master
07/11/20, ore 22:19
Cap. 17:

Che bello questo racconto!
È molto diverso dagli altri. A parte l'ambientazione, potrebbe quasi essere una fiaba, una sorta di Christmass Carol.
Non ho idea di chi fosse il protagonista, prima di avere questa seconda opportunità (sempre che abbia un passato e non sia nato proprio per questo racconto, ma dalle tue storie tenderei ad escluderlo), ma come lui non lo ricorda, non è importante per noi saperlo.
L'idea del robivecchi è affascinante (e io amo i mercatini! Non hai idea di quanto li ami!), per non parlare dell'artigiano che rinnova e ripara le cose vecchie, dando loro una nuova occasione.
Ha qualcosa di nostalgico e romantico che mi piace davvero tanto. ^^
Alla prossima.

Recensore Master
07/11/20, ore 22:05
Cap. 16:

LOL! Avere a che fare con Murghol deve essere uno spasso. XD
Beh, forse averci a che fare no, ma lo è sicuramente leggere di lui. In particolare la prima parte, in cui lo presenti, è molto ironica e rende benissimo l'indole del personaggio.
Immagino che dovrò arrivare a "Jolly Adventure" per scoprire come è andata a finire la vicenda di questa pericolosa commissione, anche se il vero pericolo mi sa che è tutto del drow committente.
Come vedi non ho dimenticato questa raccolta. Quando riesco, passo.
A presto. ^^

Recensore Master
01/11/20, ore 11:11
Cap. 32:

LO SAPEVO CHE ERA S'LOLATH.
E adesso capisco molte del loro rapporto e del perché S'lolath è davvero convinto di potersi fidare di lei - per gli standard drow, si intende.
Se una come Krystel aiuta un perfetto sconosciuto trasformato in creatura ributtante dell'abisso profondo, perché non dovrebbe aiutare e proteggere un ragazzino con gli occhioni, per giunta terrorizzato.
E vabbeh, lui che raccoglie il nastro: sei uno stronzo, ma in te alberga un'anima (pezzettino di anima, via) da sottone, caro il mio mago.
Ci credo che poi devi sigillare i ricordi a furia di treccine.
Mi sono piaciute MOLTO queste storie, ma forse le mie preferite sono quelle legate a Krystel, S'lolath, Amber e Tek, il piccolo nucleo di famiglia nella famiglia drow nel Daren-verse.
Niiice.
E ottimo lavoro nel finire tutto in tempo. Sono orgogliosa di te!

Recensore Master
01/11/20, ore 11:02
Cap. 31:

LO SAPEVO CHE L'ANIMALE TOTEMICO DI KRYSTEL ERA UN ORSO.
Dai, mamma!orso!
Nel mio head!canon non è un orso maschio, ma un orso femmina.
Comunque, questo Drider non sarà mica S'lolath? Non credo perché non sarebbe stato così fesso da farsi trasformare in un drider, ma magari quand'era più giovane ... anche se per gli standard elfici tra questa storia e l'arrivo di Tek, dove sono già amanti, non dev'essere passato credo tantissimo tempo.
Comunque, voglio sapere come va a finire!

Recensore Master
01/11/20, ore 10:57

Molto interessante la questione della necromanzia. Non avevo mai pensato che in effetti, di suo, non fosse del tutto malvagia.
"Vaffanculo?" è la mia battuta preferita di oggi. xD

Recensore Master
01/11/20, ore 10:51

Kore è la bambina più adorabile del mondo.
E qui mi piace molto il rapporto che ha con S'lolath. Si vede che lui le vuole bene - pur con i limiti di un upbringing drow - e che tiene a lei, alla lei che non è una pazza furiosa e sanguinaria come sono tutti i drow, che senza scampo non possono far altro che diventare malvagi perché non conoscono di fatto la differenza tra bene e male (se non sei esposto al bene, cazzo ne sai del bene?)
Krystel come al solito Mamma Orsa. Adoro.
Mi piacciono questo trio!