Recensioni per
Una Coca Cola con la cannuccia corta corta
di AlbAM

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 [Prossimo]
Recensore Master
05/02/24, ore 12:36

Ciao, passo per lo scambio del giardino, anche se avevo già adocchiato il tuo profilo!
Ti devo ringraziare per il tuo suggerimento di partire da questa storia perché ho notato che la lore che hai creato è bella profonda e temo che se avessi iniziato dalla long mi sarei perso dei dettagli importanti.
Non conoscevo la canzone che fa da prompt, l'ho recuperata con attenzione e devo dire che fa da sfondo perfetto a questa storia.
Mi hai fatto davvero immedesimare in Yetunde, il suo senso di essere diverso nonostante non sia poi così differente dai suoi coetanei, tranne la pelle, parla anche la stessa lingua, lo stesso dialetto (da toscano, maledetta coca cola :D) eppure Marco e gli altri lo prendono di mira.
Mi hai fatto provare una grande rabbia, segno che sei riuscito perfettamente nel tuo intento, e ho trovato davvero bello lo scambio con la sorella!.

Poi viene la parte demoniaca e ammetto che adesso sono davvero curioso di recuperare le avventure di Azaele, un demone sicuramente particolare, demoniaco, appunto, ma con un cuore (si può definire così) forse buono. Gli è andata bene a Yetunde, questo mi pare certo!
Ho adorato come il ragazoz mantenga comunque un'anima buona, avrebbe potuto lasciare Marco nelle mani della performance! (cit Virginia Raffaele) di Azaele ma interviene per fermarlo.
Infine, mi è piaciuto davvero tanto il discorso finale del demone sulla diversità e l'incontro tanto agognato con la ragazzina dai capelli rossi.

Una storai che mi ha colpito e che mi lasciato la voglia di recuperare le avventure del tuo demone!
Complimenti ancora ^^

Nuovo recensore
03/12/23, ore 15:57

ECCOMI QUA (finalmente)!! Ti chiedo ancora enormemente scusa per il ritardo, già sono un bradipo normalmente ma con l'influenza riuscivo a malapena ad accendere il computer, sigh. 
Quindi, senza perdere altro tempo, grazie per avermi dato l'opportunità di conoscere Azaele!! Ho iniziato da questa one-shot seguendo il tuo consiglio e te ne ringrazio perché ho notato come la sua lore sia ormai bella espansa: è sicuramente un tipo di personaggio che si appresta a mille avventure diverse, ma questa prima con Yetunde è un'ottima introduzione e tutta la storia in sé è piacevolissima, formativa senza essere inutilmente didascalica. 
Yetunde è un protagonista adorabile, un ragazzino docile e gentile che sta affrontando una situazione terribile: capisco benissimo ciò che prova, dal momento che io stesso ho subito bullismo alle medie, sebbene per motivi totalmente differenti dove qui gioca pure l'aggravante del razzismo, il top della cattiveria. Non solo i bulli ti rendono la giornata impossibile, ma a lungo andare ti distruggono l'autostima, ti convincono che ciò che ti capita sia normale e comprensibile quando devi anche solo leggermente da una "normalità" che, come ben sappiamo, non esiste. E il monologo di Azaele che sottolinea la diversità di ognuno di noi è a dir poco perfetto. 
E' molto divertente il modo in cui un demone assuma praticamente il ruolo di angelo custode, anche perché i risvolti sono ovviamente più divertenti: l'involontario talento occulto di Yetunde ha dato i suoi frutti nel migliore dei modi, perché chi di noi non vorrebbe avere un Azaele che la fa pagare ai prepotenti nella nostra vita? Basta farli cagare un po' sotto, vedi come si dimostrano sempre i codardi che sono, persone piccole che riescono a sentirsi grandi solo grazie al sostegno di TROPPE altre persone piccole (purtroppo, molto spesso, anche adulti che minimizzano ogni cosa solo per potersene lavare le mani: la professoressa di matematica è un altro tipo di persona che conosco molto bene). 
Alla fine, Yetunde ha avuto ciò che si meritava, di vivere la sua quotidianità in pace: è più tranquillo e, di conseguenza, più sicuro di sé, tanto da spingersi a fare amicizia con la ragazzina che gli piace, un'altra "quota" (passami il termine orrido ma non so più pensare) di diversità nella sua vita che, come ogni esperienza umana, unica, individuale, non potrà fare altro che arricchirlo ancora di più. Se solo più persone si rendessero conto di una cosa così semplice, bella e ovvia staremmo davvero tutti meglio. 
Complimenti, una one shot sì divertente, ma anche dolcissima. 
Alla prossima e un bacione! 
Dami 

Recensore Master
26/11/23, ore 17:46

Povero Yetunde, a scuola gliene hanno fatte passare di tutti i colori. Hai descritto molto bene i suoi sentimenti, mi sono immedesimata subito in lui. Per fortuna ha una sorella dolcissima che almeno gli tira su un po’ il morale. Il ragazzino è davvero così disperato da arrivare ad evocare un demone, per fortuna che arriva Azaele che ha un cuore buono e lo aiuta. Quando il demone ha preso Marco per un braccio ho pensato che davvero lo avrebbe portato a farsi un giretto all’inferno, giusto per spaventarlo eh?, ma era tutta scena, come dice lui, è un bravo performer. XD
Yetunde si è comportato benissimo, fermando Azaele quando pensava lo stesse portando via davvero, mi è piaciuto, ha dimostrato di essere superiore a Marco e gli altri; non è il ragazzo che cerca vendetta, ha solo il desiderio di starsene tranquillo.
 
Molto bello il discorso di Azaele sulle diversità. Condivido sia il parere sul valore dell’individualità sia il fatto che tutto è soggetto a punti vista e non è una cosa assoluta. Anzi, ti dirò, io ho la convinzione che il confronto tra persone diverse sia una tra le più grandi ricchezze che abbiamo, quindi non posso che essere d’accordo con Azaele.
 
Molto dolce il finale, dove finalmente fa amicizia con Cathrine e scopre che è di origine straniera.
Complimenti per questa bellissima storia, dove hai trattato con molta bravura temi molto delicati come il bullismo, il disagio, l’inclusione.
Ciao e alla prossima!

Recensore Veterano
26/10/23, ore 21:24

Sono riuscita a leggere solo oggi questa storia oggi e passare per lo scambio.
Incomincio col dire è piaciuta davvero moltissimo, innanzutto ho empatizzando molto col Yetunde, alla sua età ho subito parecchio bullismo, nel mio caso per il peso, e capisco quanto doloroso potesse essere per lui essere preso di mira dai compagni nonostante le forme di bullismo fossero per motivi divertenti.
Non importava quanto lui fosse nato e cresciuto in Italia, ai loro occhi era diverso solo perché aveva un colore di pelle differente.
Bello quello che ha fatto il demone per lui difendendolo dai bulli, che dopo quell'esperienza ci penseranno due volte prima di prendersela ancora con Yetude.

Ciao e alla prossima recensione.

Recensore Master
26/12/22, ore 19:19

Eccomi qua! Chiedo anche io scusissima per il ritardo, dovevo passare ieri ma col coma post-cibo a stento sono riuscita a fare salotto > camera da letto.
Ricordavo il tuo commento sull'Universo Aza&Miky, la mia pignoleria ha imposto di partire dall'inizio, anche per farmi avere un'idea sul contesto e sui protagonisti di queste raccolte.
Questa storia in primis mi ha fatto tornare una nostalgia pazzesca di quando vivevo a Firenze (❤), anche senza aver letto l'introduzione già dal titolo potevo capire dove si sarebbe ambientata. Ora vivo in Irlanda e quindi leggere che tra tutte le nazionalità hai scelto per Catherine quella irlandese mi ha fatto troppo sorridere.
Quindi dai, è destino leggerla!
Mi ha incuriosita molto sul personaggio di Azaele, più che altro perché anche se si tratta di un demone, non mi è parso senza cuore e spietato, come invece uno ci si aspetterebbe, difatti quando il ragazzino lo stava evocando temevo lo soggiogasse con qualche trucchetto.
Per fortuna sembra aver avuto pietà di lui, oppure non vorrei azzardare ma potrebbe anche esserci rivisto un po'. Nel senso che il modo in cui gli ha parlato mi ha fatto capire che una situazione del genere potrebbe anche averla vissuta sulla sua pelle. Non so se sto facendo i viaggi io, ma mi ha dato questa sensazione.
Purtroppo i ragazzini, specie in quell'età delle medie sanno essere davvero delle bestie, senza rispetto, maleducati e aggressivi, al punto di arrivare a minacciare Azaele che resta comunque più grande di loro. Ma Marco e gli altri evidentemente l'hanno sempre passata liscia, non hanno mai subito delle conseguenze e sanno di poter fare tutto quello che vogliono, basta vedere anche a scuola.
Si dovrebbero prendere molti più provvedimenti in quel caso.
Sarà che detesto particolarmente i bulli, ma io quasi quasi un giretto all'inferno glielo avrei fatto fare. Tanto per traumatizzarli a dovere.
Però alla fine Yetunde ha fatto bene dai, si è dimostrato superiore e soprattutto capace di andare oltre. Sarebbe sceso al loro livello se avesse acconsentito a portarli via.
Uno dei momenti che ho apprezzato di più è stato il dialogo con la sorella, l'esempio della coca cola con la cannuccia mi ha fatto ridere e tutto l'ho trovato davvero dolce. Un bellissimo rapporto il loro e alla fine Alissa ha cercato di sollevargli il morale in una maniera molto simpatica e originale.
Mi piace anche come questo elemento si collega alla fine con Yetunde e Catherine e vedere come lei, in maniera del tutto naturale, lo definisce fiorentino. Dimostrando che non tutti sono come Marco e la sua banda.
Inoltre il messaggio che viene trasmesso è molto bello, anche se ammetto che ha fatto un po' strano vederlo raccontato proprio da un "demone" 🤣
Però ci sta, è molto profondo e mi è piaciuto. Il personaggio di Azaele mi intriga e spero di leggere altro su di lui.
A presto e ti auguro ancora buone feste 🎄❤

Recensore Junior
17/09/22, ore 15:57

ciao! passo a recensire dal giardino! Mi piace molto il personaggio di Yetunde, in realta' per sbaglio stavo skippando questa finendo sull'ultima tua pubblicazione , ma poi me ne sono resa conto e sono scesa a spulciare il BG di questo personaggio! E' bello vedere una storia ambientata in Italia! Tematiche molto delicate ma trattate con naturalezza, purtroppo i bulli sono famosi per le loro frasi taglienti e poco ragionate. Molto bella la parte introspettiva sulla diversita' su come un bambino si chieda perche' venga definito diverso solo per il colore della pelle. Molto affascinante la figura del demone! Mi chiedo come avrebbe reagito Razel XD Carina la frase "facciamo una cosa veloce" e' davvero un tenerone questo demone Azaele! Bellissima la scena dove la fa pagare ai bulli, lo hai descritto davvero bene, soprattutto per l'odore di zolfo! Sembra essere nata una bella amicizia tra lui e Azaele, sono curiosa di sapere del BG del demone!

Recensore Master
10/09/22, ore 22:58

Eccomi, ho deciso di cominciare da questa one shot del 2020 perché le tematiche mi ispiravano molto e mi hai incuriosita. Non ne sono rimasta delusa. :)
Sei riuscita, in un racconto breve, a far immedesimare nel tuo piccolo protagonista, Yetunde, (bel nome!) e nella situazione che si trova costantemente a subire a causa dei bulli di quartiere. Menomale che, almeno, può contare sul sostegno della sorella che è sempre al suo fianco, anche se ciò, ad un certo punto, non basta più perché le angherie e cattiverie non hanno più fine.
Ed ecco allora che esce fuori l'idea di evocare un demone, Azaele, che, a quanto ho capito, è personaggio di altre tue storie. Mi piace molto la sua personalità, si vede subito che non è realmente cattivo, il suo è più un modo di atteggiarsi da duro che invece non è. In quattro e quattr'otto risolve la situazione e finalmente il ragazzino può tornare a vivere una vita normale. Chissà poi come andrà con Cathrine... sembrano tanto carini insieme! :)

Una storia davvero adorabile pur nella sua semplicità, è impossibile non fare il tifo per questo piccolo, grande, eroe, che riesce a dimostrare coraggio, nonostante le prese in giro e le violenze subite dai bulli.
A presto! :)

Recensore Master
03/08/22, ore 12:19

Ciao! Eccomi qui. So che questa storia ha un sacco di recensioni, ma il titolo era troppo carino e mi ha ricordato una vecchia amica che non sento da una vita, quindi ho deciso di partire da qui. Non ho visto "Le terrificanti avventure di Sabrina" anche se lo avevo in programma, ma non credo serva per capire questa storia, che è tranquillamente comprensibile a chiunque. Mi dispiace tanto per il povero Yetunde, ho avuto tanti amici stranieri, nella vita e non mi è mai piaciuta l'idea che qualcuno potesse trattarli come se non avessero il diritto di stare qui: sono sempre stata dell'idea che se hanno fatto un viaggio così lungo non è stato certo per un capriccio, che dovesse esserci un motivo serio ed hanno il diritto di stare qui quanto lo abbiamo noi. Purtroppo, i ragazzini possono essere sia incredibilmente comprensivi e inclusivi, sia degli idioti completi con chiunque sia diverso per qualsiasi motivo (ad esempio, con me lo erano perché avevo problemi di vista.... il che dimostra che il colore della pelle è solo una scusa e non conta una beneamata fava, se ci fosse ancora bisogno di ribadirlo: se uno vuole essere stronzo trova comunque un modo per esserlo) e qui abbiamo l'esempio della seconda categoria in Marco e i suoi compari che non contenti di prendersela direttamente col povero Yetunde, minacciano anche i suoi compagni, pretendendo di decidere chi deve stare con chi e quando. E purtroppo non sempre si ha il coraggio di sfidare i prepotenti e difficilmente lo hanno dei ragazzini di dodici anni. Perché essere prepotenti è facile, essere coraggiosi un po' meno. Infatti, alla fine, anche Yetunde, esaurito dalla situazione e dai troppi pianti, decide di prendere in mano la situazione, ricambiando la prepotenza con altra prepotenza evocando un demone che lo aiuti a liberarsi dei bulli. Non è una cosa da poco e anzi, è pure fortunato che il demone che gli capita non sia particolarmente cattivo e che, dopo le prime lamentele, accetti di aiutarlo. Tra l'altro Azaele si dimostra fin troppo gentile e alla mano per essere un demone e in effetti mi aspettavo che, dopo essere stato liberato si rimangiasse la parola e se ne andasse, invece alla fine asseconda il suo evocatore e gli dà una mano a liberarsi dei bulli che promettono di lasciare in pace lui e gli altri. Gli "effetti speciali" sono stati molto credibili e per un attimo ho davvero pensato che li avrebbe portati a vedere l'inferno, ma non si è spinto così oltre. Ha permesso però, al suo evocatore di trovare il coraggio che fino a quel momento gli era sempre mancato e che Yetunde ha dimostrato pienamente nel momento in cui ha ordinato ad Azaele di lasciar andare Marco e gli altri, dimostrandosi superiore a loro dopo che era, inizialmente, sceso al loro stesso livello. Ed è quest'ultimo gesto alla fine a ripagarlo al punto che il giorno dopo riesce a trovare quel coraggio che gli era sempre mancato e a rivolgere parola a Cathrine, diventando suo amico e dimostrando quello che sua sorella prima e Azaele poi, gli hanno ribadito: siamo tutti uguali, indipendentemente dalla nostra provenienza, dobbiamo solo adattare il nostro punto di vista. Mi piace molto questo messaggio, qualcuno dovrebbe incorniciarlo e leggerlo tutti i giorni, perché ancora sembra non essere chiaro a tutti.
Alla prossima :)

Recensore Master
13/07/22, ore 15:35

Ciao AlbaM, sono approdata qui proprio come da te suggeritomi e non me ne sono pentita affatto.
Nonostante Azaele sia solo una guest star, il suo è un ruolo importante, non tanto per l’aiuto concreto che dà al protagonista, Yetunde, quanto per la morale che gli insegna: essere diversi non essere concepito come qualcosa di sbagliato ma anzi valorizzato. Se nel mondo la diversità non esistesse, ci ritroveremmo a essere molto più che annoiati e, alla fine, bisogna davvero avere pietà per coloro che non percepisco la bellezza che sta nell’essere differenti gli uni dagli altri. E dopo questa esperienza, Yutende, ha sicuramente imparato a guardare al mondo con occhi diversi come l’ultima scena in compagnia di Catherine dimostra.
Hai ritratto un quadro di vita quotidiana – ahimè – molto scontato e comune ma sei riuscita allo stesso tempo a darle un certo spessore e originalità, trattando anche il tema del bullismo, che non è mai semplice, e facendoci affezionare con poche parole a Yutunde che, probabilmente, è più fiorentino degli stessi bulli che lo chiamo ‘Africa’. Mi ha fatto piacere, inoltre, ritrovare Azaele con quelle caratteristiche che ormai ho imparato a riconoscere come sue stando in pari con la long e, chissà, magari nelle altre one-shot scoprirò anche cosa ci faceva a Firenze, tanto per cambiare 😉.

Rimango curiosa di leggere gli altri scritti collegati alla “saga”. Ti abbraccio e a presto 💖.

P.s. mi è piaciuto molto come hai collegato il titolo all'essere fiorentino 😉.
 

Recensore Master
06/07/22, ore 09:21

Ed eccomi qua a recensire ancora una tua OS.
Ok, Azaele mi piace, grande personaggio!
Mi sapeva infatti di Sabrina questa storia, ma è comunque molto originale e mi piace.
Yetunde viene letteralmente bullizzato e maltrattato e ci credo che arriva ad invocare demoni pur di "vendicarsi"
Che dire, ottimo lavoro my dear
CIAUUUUUUU

Recensore Junior
15/11/21, ore 16:44

“Maremma maiala”, che bella storia!
Mi è venuto spontaneo esordire con questa espressione toscana di Yetunde, che ho sempre trovato simpaticissima, molto più di tante altre esclamazioni italiane.
Ho letto questa shot tutto d’un fiato, rapita dalla trama assolutamente intrigante – di cui mi complimento con te! – e dalle conversazioni stimolanti, mai banali, spesso divertenti. Hai proposto in maniera accattivante ed originale un tema delicato e ahimé sempre attuale: il bullismo.
Penso che molti ragazzini umili e dolci come Yetunde avrebbero bisogno di un personaggio come Azaele, irriverente e crudele (del resto è un demone), che sopraggiunga ad aiutarli nei momenti di difficoltà, facendola fare sotto a certi bulli che non gli danno mai tregua, gli stessi che – il più delle volte – portano con sé un bagaglio di disagi e sofferenze persino più grande di quelli delle loro prede.
Sono rimasta colpita dal modo in cui Azaele si dimostri a tratti premuroso nei riguardi di colui che lo ha evocato, al punto da metterlo in guardia sugli incantesimi fatti per gioco, fino a mostrargli un’importante verità: ogni essere umano è fatto a suo modo e quindi diverso dai suoi simili, un po’ come questo demone sui generis, che si distingue dai suoi "colleghi infernali" per inaspettata generosità e una certa dose di sensibilità. “Diverso” ed “unico” non vuol dire sbagliato, né sgradevole o insignificante, al contrario può rappresentare un vanto e un punto di forza.
Questi due personaggi mi hanno ispirato tenerezza, oltre ad avermi indotto ad una importante riflessione. Ti faccio di nuovo i miei complimenti, sinceri e strameritati, per avermi regalato un sorriso.
Sono proprio contenta di averti trovata, sei un'ottima autrice e continuerò a seguire/recensire le tue opere con grande piacere!
A presto, Claudia.

Recensore Master
27/09/21, ore 21:44

Ma ciao!
Rieccomi qua per commentare una tua storia!
Be', devo dire che questa qua mi aveva attirata già l'altra volta, e il motivo è presto detto: come Yetunde, son fiorentina pure io! XD
Mentre leggevo c'erano un sacco di cose che mi risuonavano, in primis lo stupore di vedere una persona con tratti non europei che parla "fiorentinaccio" (cioè fiorentino stretto, lo dico perché sennò magari sembra una brutta cosa). Una volta infatti ero sul bus e c'era un ragazzo dai tratti cinesi che parlava più stretto di me, è stato davvero buffo! Poi uno ci fa l'abitudine, chiaro, ma lì per lì faceva davvero un effetto niente male XD
Poi vabbè, "il Baglio", che ho avuto l'occasione di vedere dal vivo quando ancora non era famoso, visto che era venuto a far serata nella mia città durante la fiera estiva... Ne ha fatta di strada!
E poi (e qui chiudo le parti dove mi ci son ritrovata) quando hai raccontato di Yetunde che prova a rifare gli incantesimi di Sabrina ho riso tantissimo perché anch'io da bambina ci ho provato! :D Solo che, a differenza sua, l'esito per me non è stato positivo ahahah XD
Ma insomma basta parlare di me e passiamo alla tua storia! Avrai già capito che mi è piaciuta molto, mi ha fatto davvero sorridere e ho trovato buffissimo il demone Azaele. Cioè sulle prime sembrava stra-cazzuto e poi invece era un pezzo di pane! Ma sono tanto contenta che abbia aiutato Yetunde, dovremmo tutti avere il nostro Aza <3
Il bullismo è una gran brutta bestia (e lo dico per esperienza, purtroppo) e spesso nessuno fa niente per contrastarlo anche quando è sotto gli occhi di tutti, e inevitabilmente si finisce per "fare da sé", senza l'aiuto degli adulti e delle istituzioni. Purtroppo non sempre i ragazzi riescono a reggere botta di fronte a questo fenomeno, e chi può biasimarli? Mi è piaciuta però la lezione, se così si può dire, che Aza ha cercato di trasmettere a Yetunde, perché se è vero che contro i bulli possiamo poco (sigh), di certo possiamo cambiare la prospettiva nei confronti di noi stessi e cercare di acquisire più sicurezza.
Ma insomma sono contenta che per il nostro protagonista tutto si sia risolto per il meglio <3

Mannaggia, mi sa che ho scritto un papiro di roba, scusa XD Comunque sia, due pollici ben in alto per te!

Alla prossima,
holls

Recensore Veterano
01/09/21, ore 14:34

Eccomi per lo scambio ❤️
Allora, mi sento un po' combattuta.
Da una parte questa storia ha del divertente, Azaele è simpatico, un po' strafottente (d'altronde è un diavolo), irriverente e per certi versi fa sorridere, dall'altra, però, c'è questo aspetto, una piaga, se vogliamo, che è quello del bullismo.
Yetunde mi fa una tenerezza incredibile e questa tua storia fa riflettere tantissimo. È un ragazzino docile, umile, spaventato, e la cosa che fa più rabbia è che ci sono adulti (più dei bambini che di fronte a quegli atti cattivi non reagiscono, anzi, sì voltano dall'altra parte, per non avere problemi a loro volta), che giustificano la cosa, facendo passare, addirittura, la vittima per bugiarda.
Oltre che a Marco e ai suoi scagnozzi, l'avrei fatta pagare bene anche alla professoressa di matematica 🙄.
Un'altra cosa che mi intristisce spesso, di fronte a questi episodi, purtroppo molto reali e attuali, è che la figura del bullo viene sempre e solo additata e giudicata, quasi mai aiutata. Alla fine, dietro a quella violenza non c'è altro che disagio e sofferenza, mascherata da strafottenza ed egoismo.
Ma andiamo fuori tema 😅
Un'altra figura che ho apprezzato tantissimo è la sorellona di Yetunde! Ho amato come lei cerchi di farlo sentire accolto, diverso in senso di unico, e unico non vuol dire di certo sbagliato. L'escamotage della cannuccia corta nella lattina di coca cola è stato decisamente un ottimo stratagemma, ed è bellissimo che questo si ricolleghi alla fine, quando Catherine tira fuori la sua di lattina e Yetunde gli parla in dialetto, quel dialetto che gli frutta il titolo di 'fiorentino'.
Qui si capisce, profondamente, come la 'diversità' sia solo un fatto soggettivo, e non obiettivo.
Carino Azaele, sempre comunque premuroso, in qualche modo, nei confronti del ragazzino che lo ha evocato.
Gli raccomanda più volte, infatti, di non giocare più con questi incantesimi, perché la prossima volta non è detto che gli vada bene, tanto quanto gli è andata bene con lui.
"L'inferno non è un posto per tredicenni". Anche questa frase denota una certa sensibilità e accortezza, che di certo non ci si aspetta da un demone proveniente dall'inferno.
Azaele è quindi un demone sopra le righe, 'diverso' anche lui, parallelismo che lo accomuna, in qualche modo, con il nostro protagonista.

Non so se sono riuscita a rendere chiaro ciò che volevo dire. Spero di aver espresso ordinatamente i miei pensieri riguardo a questa OS, singolare e alternativa.
Singolare e alternativa almeno per me, perché trovo che sia stato un modo originale per affrontare un tema sociale così diffuso e complicato.
Mi auguro, comunque, che a nessuno venga in mente di evocare dei demoni per sistemare i bulli di turno 🤣😅.

*Spot: PARLATE CON GLI ADULTI! È sicuramente la strada migliore.*

Ok, digressione a parte, ti faccio i miei complimenti per l'originalità!
Sono contenta di averti letto!
Spero di rileggerci in futuro.
Ti abbraccio forte,
_Val_

Recensore Junior
06/08/21, ore 20:29

Ciao, eccomi per lo scambio!
Devo dire che è stato davvero piacevole leggere questa fic. 😊
Mi sono fidata del ricordo che mi è venuto in mente leggendo il titolo e infatti ho fatto più che bene!
Yetunde mi ha fatto tenerezza e lo capisco, capisco benissimo il suo chiudersi in sé stesso; è successo anche a me di subire bullismo.
Azaele è starò fantastico, è adorabile; come dice Yetunde non sembra cattivo per nulla anzi sembra buono.
Marco.... Marco.... Avevo un compagno di classe delle elementari che si chiama così ed era figlio di un medico abbastanza noto in città da me e si dava tante arie solo per quello e si mi fece un occhio nero pure..... No non ricevetti sostegno dalle maestre.... Vabbè capisco fin troppo bene Yetunde e sono contenta che marco si sia riempito i pantaloni! Gli sta bene porca miseria!
Complimenti per aver tirato fuori una fic davvero carina 😊

Haru

Recensore Veterano
03/08/21, ore 11:24

Ciao! Eccomi per lo scambio, sono felice di fare la tua conoscenza ^^
Parto da un presupposto: per essere sicura di non perdermi nulla, il mio approccio standard nelle recensioni è leggere e scrivere in parallelo. Se leggerai un passaggio in cui pensi "Cacchio, questa non ha capito niente!", probabilmente sei solo riuscita a fregarmi TvT
Ho molto apprezzato la naturalezza con cui hai introdotto Yetunde. Lo presenti come se per il lettore fosse un vecchio amico, come se conoscessimo bene il bambino spensierato che é sempre stato e mettendoci davanti a questo suo repentino cambiamento. Mostri cosa ama fare, come si rapporta ai suoi coetanei e non può non stare simpatico fin da subito.
C'è anche un grande realismo nel "contesto", a partire dai bulli che, proprio come nella realtà, non sembrano calmarsi né di fronte a un atteggiamento amichevole né di fronte al "pugno di ferro" delle maestre (sempre che intervengano!)
L'arrivo di Alissa è assolutamente provvidenziale, ma giustamente la ragazza non può fare miracoli. Tuttavia, è un personaggio che fa coesistere in maniera molto organica una grande forza e un'ancor più grande dolcezza.
La fase di preparazione dell'incantesimo riesce molto bene nel costruire una certa solenne tensione tramite piccoli dettagli, per poi farla esplodere insieme ai suoi simboli quando la magia si compie.
Il tuo Azaele è una figura particolarissima già dalla sua primissima comparsa, con un aspetto e un senso dell'umorismo che lo rendono assolutamente unico. La piccola finestra sulla sua vita che "scavicchi ma non apri" ha subito attirato la mia attenzione e sono molto curiosa di sapere come una persona (beh, demone) come lui, che dà l'impressione di sapersela cavare bene o male sempre, possa essersi trovato in una situazione simile. La sua menzogna è stata così plausibile e inaspettata che mi sono sentita anche io messa all'angolo come Yetunde. Mi è capitato davvero poche volte di finire (perdona il gioco di parole) così colpita da un colpo di scena! D'altro canto, il ravvedersi di Azaele gli ha fatto guadagnare punti e il suo approccio allegro-minaccioso nei confronti dei bulli è uno dei tratti che mi fa innamorare all'istante, anche perché è piuttosto complesso renderlo davvero bene (e tu ci sei riuscita alla grandissima). Ha davvero, come dice lui, un'anima da showman e il terrificante avvertimento che fa a Marco e alla sua cricca ne è un esempio lampante. Non nascondo che anche io, a un certo punto, ho iniziato a temere che li avrebbe trascinati di sotto.
La scena di Palazzo Vecchio rende la tua bella storia una bella storia con una lezione stupenda. Le parole di Azaele sulla diversità sono un'incarnazione perfetta di una diplomatica via di mezzo tra due estremi in cui non mi sono mai riconosciuta: non siamo tutti uguali (e per fortuna!) ma non siamo nemmeno così diversi.
La conclusione con Cathrine, infine, mi ha scaldato il cuore. È stato un lieto fine simpatico e dolce, con Yetunde che finalmente viene definito un vero Fiorentino e due bambini soli che finalmente riescono a trovare qualcuno di simile, eppure così diverso.
Come dicevo, la tua storia mi ha fatta innamorare. Dai personaggi all'atmosfera, dall'ambientazione alla morale, tutto è pervaso di uno sguardo veramente fresco e originale. Hai trattato temi pesanti con una leggerezza infinita ma senza sminuirli mai, semplicemente accostandoli a quello che di bello la vita riserva: una famiglia che ti ama, la speranza di una possibilità, un nuovo amico. Non mi dilungo nemmeno sulla correttezza del testo: non solo mi è sembrato tutto ben scritto, ma ho anche molto apprezzato il tuo modo di raccontare.
Spero vivamente di ritrovarti presto, anche se mi rendo conto che avendo pochi fandom in comune sarà complicato. Mai dire mai però!
Alla prossima e buona fortuna con i tuoi lavori!

[Precedente] 1 2 3 4 [Prossimo]