Recensioni per
La Storia di Ribelle
di Bibliotecaria

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 7 (guarda)


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Recensore Junior
02/04/21, ore 19:23

Cara Bibliotecaria,

Mi aspettavo che avresti ripreso il filo "sciolto" del fotografo Menagalli per annodarlo all'interno della trama. Ammetto, però, che non mi aspettavo che avresti inserito una menzione un po' casuale sull'omotransfobia nel mondo di Diana.
Mi spiego: finora, la caratteristica prevalente e preponderante di questo mondo è stata sempre e solo il razzismo. Non ci è stato presentato nessun altro tipo di discriminazione (se non forse un certo sessismo), religiosa o basata sulla sessualità che fosse. Per questo dico che mi ha fatto strano vedere come sia stato inserito il tema della sessualità, quasi come un qualcosa da menzionare en passant. Poi magari mi sbaglio io e allargherai la percezione che Diana ha della società (che è sempre molto sfaccettata e complessa): visto che la narrazione è in mano alla protagonista e alla sua visione del mondo, ci stà che l'unica cosa che lei vede sia il razzismo e non, ad esempio, l'omofobia. Forse, del primo ha avuto fin troppi esempi, mentre del secondo nessuno. Anche se non la trovo una scusante al 100%, visto che parla di "castrazione pubblica"; quindi l'argomento, perlomeno, lo dovrebbe conoscere anche se alla lontana. Mi ha leggermente straniato il vedere come si sia comportata la protagonista, sempre pronta a difendere a spada tratta gli Altri, nei confronti di chi viene emarginalizzato allo stesso modo (ovvero gli omosessuali). Sembra quasi offesa dal fatto che il compagno di Menagalli le abbia detto che lei e Giulio sono come lui e Menagalli, ovvero discriminati per non essere una coppia che rientra nella "norma". Insomma, mi aspettavo un po' più di apertura da parte di Diana nei confronti di una realtà che non conosce, ma a primo acchito sembra invece che l'omosessualità quasi la repella. Insomma, se questo paragrafo con un personagio omosessuale doveva essere un momento di crescita per Diana, non mi sembra che sia andata molto bene... E se il paragrafo non era inteso per farle conoscere una realtà diversa e marginalizzata, allora non ne capisco lo scopo...
Devo ammettere che anche la figura del fotografo in sé non mi ha fatto molto impazzire... Sembra un'accozzaglia di stereotipi: artista, cannato, dissoluto (il suo compagno ammette che Menagalli lo tradisce), dalla lingua tagliente (caratteristica che spesso si associa a chi viene definito in maniera spregiativa effemminato). E, a proposito di effemminato, sempre in Menagalli c'è un po' di sovrapposizione genere-sessualità, visto che si sente donna (da quello che si evince dalle sue parole). Poi, magari, nel mondo di Diana, vista la retrogradità del pensiero sotto il punto di vista di accettazione del diverso, non esiste neanche una riflessione sulla differenza tra genere e sessualità. Riassumendo: non c'è niente di male a voler scrivere un personaggio stereotipato; penso solo che si debba fare un po' di attenzione al tipo di stereotipi che si usano perché alcuni sono dannosi e perpetrano idee sbagliate che si appiccicano come un'etichetta a un'intera categoria di persone (vedi, ad esempio, l'idea che un omosessuale non sia fedele al suo partner).

Detto questo, interessante il fatto che tu abbia inserito un momento tra Diana e Felicitis in cui si raccontano i sogni o gli incubi che fanno. Il mondo dei sogni dice sempre molto su una persona e mi sto già arrovellando per capire che significato potrebbe avere quell'incubo angoscioso per la nostra protagonista...!

Tra l'altro, ho notato che sono quasi in pari coi capitoli e la cosa mi uccide perché vuol dire che dovrò aspettare gli aggiornamenti, AIUTO. Forse dovrei imparare a regolarmi invece di divorare capitoli su capitoli ahahaha

Alla prossima recensione!