Recensioni per
Colori, dolori
di Ciuscream

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/09/23, ore 17:35

Ciao, cara!
Sono passata a recensire per "Sei giri di giostra".
Non potevo perdermi questa storia, anche se premetto che la Remus/Tonks non è una delle mie coppie preferite: in generale, mi piacciono, ma non ne scrivo mai e ne leggo molto poco. Ero curiosa però di vederli gestiti da te, e devo dire che non ne sono rimasta affatto delusa!
Mi ha entusiasmato molto la contrapposizione netta che si percepisce tra i due personaggi (che poi è anche un po' il bello della coppia), resa ancor più netta dalla citazione che hai scelto (adoro Baudelaire <3) e che hai usato magistralmente. Dora è tutta colori e risate sguaiate, è fiducia, speranza, nessuna paura e uno sconfinato coraggio e uno sconfinato amore. Remus è piegato dal disgusto per se stesso, da quello che percepisce come egoismo, un egoismo limitante con cui teme di aver rovinato la vita alla persona che ama di più (a lei e a suo figlio, persino), impaurito dal bianco e dal nero ma quasi intimorito anche dai colori, che portano pace sì, che sono lei, ma gli ricordano anche tutti i suoi errori.
Non ti dico quanto mi hai straziato con la scena finale. Ho sempre voluto leggere della morte di Tonks e Remus, ma dopo averne letto sono pentita T_T 
Mi sono commossa, lo ammetto. Lui che infrange la promessa che le ha fatto quando è tornato che lei era incinta, lui che scappa per andare a combattere lasciandola a casa con Teddy, e lei che pensa che non glielo permetterà, che pensa che si era detto fino alla morte e che alla fine è proprio quello che otterrà.
Poi lasciamo stare che l'hai messa giù anche in una maniera un filo ambigua in cui sembra quasi che sia stata lei a distrarlo e a non fargli scansare l'incantesimo di Dolohov. Ovviamente non è così, probabilmente non l'ha nemmeno sentita gridare il suo nome e ha alzato gli occhi solo per caso, ma ho comunque avuto i brividi a leggere quel pezzo. Crudele, sei!
Infine, devo dire che in questa storia ho trovato il tuo stile più lineare del consueto, ma credo sia stata una scelta vincente considerando le tematiche raccontate: ha dato più risalto al dolore sordo della prematura morte di Tonks e Remus. Non so se sia stata una mossa voluta o inconsapevole, ma ho apprezzato.
Aggiungo anche che ho particolarmente gradito l'espressione "a un millimetro del buio", è così bella che l'avrei scelta come titolo! Completamente di mio gusto.
A presto!

Un bacio,
Mary
(Recensione modificata il 20/09/2023 - 05:36 pm)

Recensore Veterano
07/09/23, ore 18:57

Ehilà! Eccomi di nuovo per l'iniziativa :D
Sono stata piacevolmente sorpresa dal pairing che hai scelto come protagonista per questa fic! Remus è il mio personaggio preferito della saga, e Dora lo segue praticamente subito. Inoltre se una coppia è canon quasi sempre ne sono innamorata, quindi diciamo che ero molto contenta di leggere la tua oneshot!
A maggior ragione lo sono stata dopo averla letta: hai scritto davvero qualcosa di meraviglioso. A partire dallo stile, che era il tema di questo turno, ne ho amata in questa fic ogni sfaccettatura. La tua narrazione è stata splendidamente colorata (no pun intended xD), e non solo in senso letterale, visto che ovviamente la oneshot giocava proprio sul "contrasto cromatico" tra questi due personaggi. Penso, per quanto ho letto di tuo, che sia una caratteristica di base del tuo stile: hai un uso delle metafore, delle allegorie magistrale, a mio parere. Trovi sempre il modo, nelle tue fic, di inserire immagini uniche e vividissime, tanto che i tuoi accostamenti, i tuoi contrasti sembrano veramente saltare fuori dalla pagina. È una caratteristica che mi piace moltissimo, e che rende sempre la lettura coinvolgente e emotivamente carichissima :)
Ho adorato anche la tua caratterizzazione dei due protagonisti, che, nelle loro complessità, sono risultati meravigliosi. In una shot, nel complesso, non lunga, sei davvero riuscita a ritrarre da un lato Remus, con i suoi dubbi, le sue paure, i suoi sensi di colpa, dall'altro la forza di Dora, la sua vitalità, i suoi colori. Ulteriore nota di merito, mi è piaciuto particolarmente come hai scritto il dialogo della loro lite, circa a metà: io personalmente faccio sempre molta fatica a comporre dialoghi in scene di tensione emotiva, quindi ammiro molto chi sa farlo bene :D
Bravissima, insomma! Questa shot è veramente un gioiellino!!
Ci si vede, al prossimo giro!

Candy<33

 

Recensore Master
06/09/23, ore 12:53

Eccomi a recensire per i Sei giri di giostra!
Allora, inizio dicendo che non leggo mai di Remus e Dora... Per carità, li shippo meglio della Wolfstar (brrrr) ma in linea di massima non li calcolo e mi servono insieme solo per Teddy 😂 Perciò se ti dico che me li hai fatti piacere sappi che è un vero complimento! Ahahah
Ho amato un sacco l'uso del contrasto petali-spine e, in generale, trovo che tu abbia descritto molto bene come sia sempre stata Tonks a dover far da collante... Non tanto fra lei e Remus ma fra Remus e le sue paranoie mentali, che lo portano via da lei. Problemi su problemi, spine appunto, che Tonks con tenacia cerca di trasformare in petali. È Tonks che, secondo me, qui ha la forza.
Il finale poi così tragico. Loro due rose nella morte, finalmente completi a formare il fiore e non più due elementi staccati... Bello, bello, bello.
Complimenti!

Baci,

Mitsuki 😘

Recensore Veterano
07/01/23, ore 12:06

Ciao, ho questa storia tra quelle di recensire da un po', quindi sono stata molto contenta di avere lo sprone per farlo quando il dado mi ha fatto uscire il tuo nome per "Quattro recensione".
Inizio da una cosa che amo di tutte le tue storie in generale, ovvero il modo in cui fai danzare le parole, riuscendo ad inserire mille dettagli pur lasciando che la storia fluisca libera. E' sempre un piacere lasciarsi trasportare da te in questi viaggi che ti prendono sin dalla prima parola e quando finisci ti trovi quasi spaesato, perché ne vorresti di più,sempre di più.
Passo ora alla storia in sé: mi è piaciuto moltissimo come la storia e i personaggi siano  perfettamente inquadrati nel canon, rendendoli però molto più rotondi e tridimensionali rispetto all'originale. In particolare Nymphadora, di cui nei libri in realtà abbiamo poco più che accenni, l'ho trovata perfetta in questa comunione di goffagine ( ma quanto è bello il fatto che ci sia un riferimento a lei che "inciampa nei suoi stessi piedi"  in un momento in cui ci aspetteremmo solo di vederla tipo WonderWoman? L'ho adorato perché non l'ha appiattita su uno stereotipo di Auror) e risolutezza d'acciaio, così come con tutta l'umanità di una donna che vede il proprio compagno e uomo che ama fuggire di fronte a quell'amore che gli fa così paura. E poi ci sono questi petali carnosi, pieni di colore e profumi che la descrivono in tutta la sua essenza più profonda. A livello sinestico personale mi è arrivato non un vero e proprio giardino ma uno dei quadri di a O’Keeffe ancora in  divenire, con l'odore ancora fresco della pittura.
Trovo che l'immagine doppia della rosa e dei colori sia usata perfettamente perfettamente: da un lato Dora così colorata, vibrante di vita, coraggiosa nell'amore che ha ricevuto e che riesce a donare a sua volta senza alcun timore. Dall'altro un Remus adulto perfetto nella sua imperfezione, così provato dalle perdite che non riesce più a distinguere alcun colore che non sia il grigio, un unico indistinto grigio che lo avvolge senza sfumature. Man mano che leggiamo però i ruoli si mischiano, si fondono, come i colori su una tavolozza, al punto che forse non ricordiamo più chi è l'uno e chi è l'altra.
Torniamo a Nymphadora, perché per come l'ho percepita io è lei il fulcro attorno a cui ruota la stessa esistenza di Remus: è lei che non si fa illusioni su di lui ( lo vede come una spina ma al contempo non è affatto intimorita dal fatto che lui potrebbe, involontariamente, ferirla.), accetta la sua sofferenza ma nel momento in cui  lui, per l'ennesima volta preferisce fuggire, si ribella, lotta contro il suo stesso sentimento, diventa quasi a sua volta spina per sopravvivere. Mi è piaciuto il gesto di distruggere la Gazzetta, così come il dettaglio dei capelli che prendono fuoco, mentre, parallelamente Remus annega i suoi demoni nell'alcol. Ma poi le spine si fondono con i petali e diventano una rosa unica ed insieme riescono a superare le proprie paure e finalmente Remus si concede di poter essere felice.

"A dividerli, trova tonnellate di massi, speranze, corpi e morte. A dividerli, trova le ombre di una vita ignota, di cui potrebbero essere privati: i compleanni di Teddy, le notti d’amore, le sue risate deboli e le proprie così sguaiate. Trova un muro di sopracciglia aggrottate per una battuta sciocca, le carezze fra i capelli, il suo odore così accogliente da diventare il suo giaciglio."
Questo passaggio mi ha letteralmente preso il cuore e l'ha fatto in mille pezzi, proprio perché ancora c'è una flebile speranza che lei possa arrivare di nuovo in tempo, a salvarlo, che quell'ultima promessa non sarà mai spezzata.
E in fondo è così, uniti fino alla morte ed oltre, perché il loro bellissimo germoglio continuerà a portare il profumo dei petali della madre e le spine di protezione di suo padre.
Insomma...un piccolo gioiellino da incorniciare!
A presto
Flo

 

Recensore Master
21/12/21, ore 21:47

Ciao Giu,
arrivo come al solito con il mio ritmo da lumachina. Mi spiace seriamente di averci messo così tanto ma sono stati giorni intensi che hanno provato i miei poveri neuroni.
Dunque, passiamo subito alla recensione.
Mi è piaciuta l'idea di mostrarci una citazione – dato che partecipavi a un contest – per creare questa storia. Si percepisce immediatamente la contraddizione tra i due personaggi in questione: Dora è brillante e cangiante come i colori che le mutano i capelli, ispira luce e gioia, che promettono un futuro più sereno e meno oscuro rispetto alla miseria del presente; di contro, Remus è oscurità, qualcuno che è cresciuto con un macigno sulle spalle che lo ha gettato, giorno dopo giorno, in un baratro di sconforto che gli ha avvelenato l'esistenza. Remus ha assaporato i colori ma è anche scappato quando ha scoperto che poteva avere un futuro con Dora.
Uno dei tanti aspetti che ho apprezzato di questa tua storia è che sei riuscita a mantenere l'IC del personaggio. E' palpabile la paura e il dolore che dilania Remus, ce lo mostri con frasi che arrivano dritte al lettore. Sei diretta, non ti perdi in chiacchiere ma vai dritta al punto e questo è un bene – secondo me – perché la narrazione appare fluida e intrigante.
Tornando un attimo a Remus – scusa la digressione ma temevo di dimenticarmene –, lo vediamo mentre si sente colpito nel profondo dalle parole di Harry. All'inizio le rifiuta – e qui gli avrei tirato una sberla – perché non può fare a meno di credere di essere nel giusto – sei un cretino, Remus! – finché l'arrivo inaspettato di Tom il barista non gli fa capire che sta facendo un errore colossale. Finalmente riesce a scrollarsi di dosso tutti quei pensieri negativi per rendersi conto di una cosa: è inutile fuggire.
Non dalla donna che ama, non dal figlio che sta arrivando.
Io lo so che sono troppo dura con Remus e che questa recensione non è affatto oggettiva. Tuttavia voglio spezzare una lancia a favore del tuo modo di 'manovrarlo': l'ho apprezzato. Si è percepito il lavoro che hai fatto nello scrivere, nel riuscire a creare un filo conduttore tra i pensieri dei due personaggi e il momento della svolta, in cui il professor Lupin finalmente si accorge di aver fatto una cavolata.
Naturalmente l'epilogo è tragico. Ti dirò: non ho mai pensato che, durante il combattimento con Dolohov, Remus si fosse distratto. Sicuramente questo contribuisce a dare una sfumatura dolce e amara di questa coppia.
Dolce perché c'è questo soffermarsi costantemente sui colori – su quello che rappresentano –, compresi quelli oscuri che non promettono nulla di buovo. Però ci sono anche quelli caldi che profumano di serenità. Ci sono quei petali che si sono presi cura di ferite e cicatrici, cercando di curarle come potevano.
Ma ci sono anche quelle spine affilate che sono penetrate nel profondo. E forse il pensiero che siano state queste a vincere, non lo so, un po' mi amareggia. Perché c'era una speranza che la guerra ha brutalmente spazzato via.
Quanto allo stile, non ho nulla da dire se non per farti i miei complimenti. Faccio una premessa: non sono una grande fan di questa coppia ma sono dell'idea che una brava autrice sia in grado di farmi piacere qualunque ship. Tu sei riuscita a farmi “piacere” - metto le virgolette perché, mio malgrado, non ho una buona opinione del signor Lupin – questa coppia. Hai narrato la loro storia con cura, soffermandoti su dettagli, analizzando la loro introspezione e dandoci una visione spaventosamente veritiera e credibile.
Spero che nonostante la stanchezza, io sia riuscita a trasmetterti almeno una parte di quello che ho provato leggendo questa storia.
Ho sofferto, è vero, ma è stata davvero una lettura piacevole.
Spero di approfittare di queste vacanze per tornare sul tuo profilo perché ho adocchiato altre storie interessanti.
Un abbraccio,
Eli

Recensore Master
10/05/21, ore 09:40

Ciao!
Era da un po' che speravo di riuscire a passare a leggere qualcosa di tuo, ma ultimamente io e le tempistiche viviamo su binari paralleli che probabilmente non si incontreranno mai. Poi finalmente sono riuscita a leggere questa storia, e ne sono rimasta estremamente colpita, quindi ho continuato a rimandare il momento della recensione, sperando di trovare il momento adatto, in cui avrei avuto abbastanza tempo per lasciarti un commento fatto come si deve, che rendesse giustizia alla tua storia, e niente, è passato un altro mese, temo.
E insomma, alla fine ho deciso di buttarmi, consapevole che il tempo è pochissimo e la concentrazione pure, ma se non passo ora probabilmente non passerò mai più, e invece ci tengo a passare.
Perché questa storia mi ha colpita tantissimo: Remus e Tonks sono una coppia che amo molto, e su cui soprattutto qualche anno fa credo di aver letto qualsiasi cosa fosse disponibile sul sito, quindi stupirmi con loro è molto difficile (non che lo scopo di un autore sia stupire me, sia chiaro, eh!). E invece, tu ci sei riuscita in un modo che non mi sarei aspettata. Non solo (anche se questo è ovviamente sempre qualcosa che apprezzo tantissimo e che mi riempie di gioia) per il tuo talento nello scrivere: ho apprezzato immensamente il tuo stile, che è ricchissimo, pieno, quasi voluttuoso, mi verrebbe da dire, sempre estremamente curato e capace di dipingere con molta chiarezza delle situazioni che si fanno concrete, che avvolgono il lettore e lo trascinano all'interno della storia lentamente, a ogni riga un po' di più, fino a quando è quasi impossibile uscirne. Usi delle immagini bellissime, che spesso potrebbero sembrare azzardate, ma che nel tuo testo funzionano, sono molto efficaci e comunicano moltissimo. Davvero, la tua è una di quelle prose da leggere con gli occhi spalancati, per non perdersi nemmeno un passaggio, nemmeno un dettaglio. Ed è una di quelle prose che alla fine ti lasciano tantissimo, ti lasciano immagini su cui tornare a riflettere e concetti che ti trafiggono il cuore. E ti lasciano pure una grandissima soddisfazione, perché è sempre bello leggere qualcosa di così bello e appagante.
Ma dicevo.
Questo racconto mi ha stupito perché hai saputo rendere benissimo i personaggi di Remus e Tonks, dando giustizia alla loro complessità e alle loro ombre, e lo hai fatto a volte giocando anche con dei concetti che sono quasi "scontati" per loro, ma in maniera del tutto nuova. Insomma, il contrasto fra le ombre di Remus e il colore di Tonks è qualcosa che si ritrova spesso quando si scrive o legge di loro, ma tu hai saputo usarlo in un modo molto originale, secondo me. E non saprei nemmeno spiegare bene come, ma insomma, è fantastico. Ed è fantastico il modo spietato in cui tu ci presenti tutti i momenti più difficili della loro storia, come mostri senza pietà i momenti più bassi (Remus che fugge dal figlio che teme di aver condannato è credo la cosa più umana e straziante della saga, perché mostra davvero quanto anche lui, che tutti amiamo e vogliamo considerare un eroe perfetto, sia in fondo solo un uomo terrorizzato. E il barista che in un certo senso si considera anche lui un guaritore è un dettaglio bellissimo).
E la battaglia.
Santo cielo, è una cosa che fa così tanto male che, davvero, non ce la faccio. Il modo in cui hai descritto le loro morti, come hai dato voce ai loro pensieri, con Remus che in tutti quei colori di morte trova comunque i colori di Dora mi ha straziato il cuore. Hai reso davvero benissimo il momento concitato e l'angoscia che deve aver straziato chiunque, in quel momento. E ho apprezzato (anche se questo non fa che aggiungere dolore) il fatto che Tonks abbia fatto in tempo a vedere Remus morire: non lo so, spesso una parte di me si è augurata che loro fossero morti lontani l'uno dall'altra, inconsapevoli del destino del compagno, ma temo che questa tua versione sia molto più realistica.
Insomma, ti faccio davvero i miei complimenti, spero di aver presto modo di leggere qualche altra cosa scritta da te!
A presto!

Recensore Veterano
02/05/21, ore 15:52

SECONDO CLASSIFICATO AL CONTEST "Canon's Revenge"

Grammatica e stile: 10/10
Grammaticalmente e stilisticamente la storia è perfetta e non c’è niente da dire su questo punto. Proprio come nell’altro contest, mi piace molto come utilizzi il linguaggio e soprattutto quando hai fatto il paragone tra Teddy ed un nuovo germoglio. Forse non sarà originale, ma ti assicuro che è d’impatto.
Trama: 10/10
Cosa dire sulla trama? Diciamo che al momento sono ancora un po’ provata dalla storia, mentre scrivo mi devo ancora asciugare le lacrime, ma torno ad essere lucida.
La trama segue un filo logico ben preciso e ben collocabile all’interno della saga. I personaggi sono totalmente fedeli ai romanzi della Rowling. Sono stupita non tanto dalla caratterizzazione di Remus, quanto da quella di Tonks e in particolare nella scena della guerra, quando scrivi “si odia per queste debolezze che vengono a rammollirle le gambe”. Non so per quale strano ragionamento della mia testa, ma secondo me Tonks è proprio così. Così come la scelta di richiamare la sua goffaggine in un momento in cui la goffaggine non dovrebbe esserci, è un espediente che funziona tanto a mio parere.
Il titolo è piuttosto accattivante, ti dirò. Se quando ho letto “dolori” ero piuttosto certa di cosa parlasse, quando ho letto “colori” ero piuttosto stranita, ma è la storia stessa a spiegare il perché della parola “colori”.
Utilizzo pacchetto: 5/5
Hai utilizzato la frase egregiamente, sono davvero entusiasta! Mi è piaciuto tanto come sei riuscita a coniugare ogni parte della frase con ogni parte della storia, senza che questo collegamento risultasse forzato. È vero che la coppia di cui hai scelto di parlare si presta abbastanza bene al prompt, però è evidente che dietro c’è un buon lavoro. Complimenti davvero. Ovviamente è angst al 100%, non c’è bisogno manco di dirlo.
Gradimento personale: 9.5/10
La storia è bella e ci sono tanti riferimenti che mi sono piaciuti. Ad esempio quello finale: quando Tonks e Remus sono soltanto delle rose e Teddy è il loro bocciolo (tra l’altro che paragone magnifico!). Oppure un particolare che ho trovato carino è stato quello di Tom che da barista è a metà tra un Guaritore e uno psicologo babbano e comprende molto bene il “mal d’amore”. L’unica piccolissima pecca che ha questa storia è che forse è un po’ troppo. Mi spiego meglio: è evidente che sia una storia bella con tanti punti forza e ben lavorata, però in alcuni punti mi sono dovuta fermare a rileggere perché mi sono distratta. Probabilmente è anche colpa mia, però forse avrei alleggerito un po’ il testo.
Totale: 34.5/35

Recensore Master
16/04/21, ore 14:20

Ciao carissima, perdonami davvero, detesto essere così in ritardo, ma è stata una settimana caotica, ma finalmente eccomi per il nostro ABC.
Il titolo attira già n sacco l’attenzione, non so se la rima sia voluta, ma immagino di sì.
OOhhh Baudelaire, grandissima citazione a quanto vedo.
Awww mi sciolgo già alla prima frase.
Remus Nimphadora la chiama Dora, mi sembra più che legittimo, denota già una tale confidenza.
Ho come l’idea che passerai in rassegna dei determinati colori associati a entrambi i personaggi con la relativa introspezione, adoro! *O*
Mi piace l’associazione di Dora coi petali colorati e di come i colori rappresentino la pace, la serenità, la sicurezza per Remus, che associa il bianco e il nero alla notte, dove c’è la sua amica/nemica luna.
E i colori vengono anche associati all’energia che sprizza lei da tutti i pori, adoro.

Ahh okay ho toppato, Dora è la colorata Remus il doloroso (all’ABC leggo in tempo reale, quindi non so ancora cosa mi spetta, così hai le mie impressioni nude e crude, dimmi se non ti piace come metodo ^^’)

Mi piace che il colore che meglio rappresenta Remus sia il grigio, anche se non ha connotati positivi, paura di ferire o essere feriti, difficoltà ad aprirsi, necessità di nascondersi
Mi piace come le spine siano metaforiche, come quelle del suo cuore o fisiche come quelle della barba (in questo Sirius è molto più spinato lol)

Dolce Remus che immagine che Nimphadora sia coperta di petali, che ne abbia la stessa consistenza, ma purtroppo anche la stessa fragilità e lui teme che il lupo dentro di lui possa farle male.
Accidenti, quanto angst questi due, porelli, ma sono così bellini, sigh.
Mi piace tutte le cose buone che Dora riesce a vedere in Remus, così tante da sopraffare la paura che più razionalmente dovrebbe avere di lui.

Nooo fa troppo male vedere Remus devastarsi non tanto con il whisky incendario, quanto coi suoi pensieri, così pessimistici.
Mi piace un sacco il parallelismo fra i bicchieri impilati e tutti gli errori che ha commesso, davvero ben fatto.
Adoro Tom (questo della locanda, non Voldy, oh beh ma io adoro anche lui shhhh, non ho detto nulla!) , adoro Harry che ha fatto a Remus quel gran bel discorsetto, adoro Remus che comincia a tornare sulle proprie decisioni e a capire che forse stavolta è il caso che mostri un po’ di coraggio.

Mi piace il setting che hai scelto per ambientare la storia.
Lo so che in un’abc non dovrei citare, ma questa frase è troppo meravigliosa per non farlo:
*lo ama tanto che può donargliene un po’ da rivolgere a sé stesso *

complimenti, hai raccontato l’essenza di Nimpahdora e Remus.

e che bella l’immagine di lei che strappa a mani nude le spine dal suo cuore, a orso di averle sanguinanti e poi fa m’ama non m’ama col fiore che trova sotto e sappiamo tutti quale sia il verdetto <3

Mi è piaciuto anche quando lei in preda alla rabbia e alla delusione fa a pezzi la Gazzetta del profeta con quella foto e quella notizia.
Adoro che subito dopo esca a cercarlo.

Awww che emozione quando lo trova, gli fa quella semi sfuriata e lui capisce i suoi errori e le fa quella promessa, si abbracciano e torna il sereno (forse… facciamo temporaneamente almeno)
aaaawww il particolare poi della guancia vicino al ventre, aaawww piango immensamente.

ecc lo sapevo che non poteva finire bene, non è certo colpa tua, è il canon e se ti attieni a quello non hai scampo.

Sono esterrefatta dalla bellezza della sequenza del combattimento dove per ogni cosa negativa nel verde, nel blu e nel rosso (le maledizioni, gli occhi di Dolohov e il sangue delle ferite) Remus l’associa a qualcosa di bellissimo, i prati, i cieli, un abito buffo come sa essere Tonks.

Perdonami ma per me i Mangiamorte hanno sempre troppo fascino ^^’ anche se mi dispiace un sacco per Remus, ovvio :’(((

che triste quando lui la sente per l’ultima volta aaaaaaaaaaah :’(((((

Il finale è tremendo, ma lo intendo in senso buono eh, fai sgorgare le emozioni come se fosse una cascata irrefrenabile.
Sono morti insieme, sono stati l’uno l’ultimo pensiero dell’altra e viceversa e l’immagine finale di loro due, fiori sulle tombe di quella guerra che ha visto davvero troppi caduti , eterni, sempre insieme, con uno scorcio sui pugnetti di quel bimbo dai capelli turchesi, così adorabile, che non conoscerà mai l’amore dei sui genitori…. che cosa tristissima ma di quella tristezza bella.

Questa storia è un capolavoro, in certo punti è proprio poesia, hai uno stile pazzesco, ricercato, una cura per i dettagli sorprendente.
Non ho trovato errori di battitura né di ortografia, ma avevo già avuto modo di leggere altri tuoi lavori, quindi la cosa non mi sorprende affatto.
è stata una lettura entusiasmante!
Se ci vorrai parlare ancora di questa coppia mi troverai qui scalpitante, pronta a leggerti.

alla prossima cara <3

Lu

Recensore Master
01/04/21, ore 09:15

Ciao cara,
sono felice di avere finalmente l’occasione di leggere qualcosa di tuo, visto che era già da un po’ che avevo adocchiato le tue storie, e non potevo che partire da questa, dedicata a una delle mie OTP potteriane più care - che avrebbero meritato tanto, troppo, di più, ma non mi dilungherò al riguardo.
Inizierò dicendoti che apprezzo sempre quando viene inserita una citazione all’inizio della storia, un vezzo che sfrutto spesso anche io, e quindi ho adorato la frase che hai scelto e il modo in cui l’hai declinata nel corso della OS, sfruttando le caratteristiche della rosa per mettere in luce pregi e difetti dei tuoi protagonisti. Anche la scelta del titolo mi ha convinta tantissimo: questo paragone tra le mille sfumature che Dora porta con sé, in contrasto con il bianco e il nero – oltre che il grigio, che io da sempre considero piuttosto malinconico e perfetto per parlare del Remus rimasto solo dopo il 31 ottobre 1981 - che caratterizzano Remus da sempre e che gli ricordano continuamente la sua maledizione mi è parso perfetto e davvero ben delineato. Tra l’altro trovo che proprio questo loro essere, solo apparentemente, in antitesi stia alla base del loro funzionare così bene insieme, il loro completarsi e amarsi – nonostante tutte le titubanze di Remus.
Dora è l’unica che riesce a tirare fuori Remus dal torpore in cui è precipitato dopo tutte le perdite subite, in parte ovviamente è stato anche merito della sfuriata di Harry – quanto ho odiato vederla tagliata nei film, non ne hai idea – però lei non ha paura di dirgli le cose chiare e tonde, di rammentargli che non può continuare a scappare e che è ora di difendere se stesso e tutti gli altri reietti. Nella scena in cui Remus abbraccia Dora è stato come se, finalmente, fosse tornato a casa e si fosse reso conto di non essere più solo al mondo e che c’era qualcosa di splendido per cui lottare – un futuro in cui sperare. Mi hai emozionata in maniera indescrivibile in quel momento in cui sono scivolati sul pavimento e, davvero, ti ringrazio per aver scritto questa storia, nonostante mi abbia straziata nel profondo.
L’headcanon di essersi rivisti prima della fine appartiene anche a me – odio che abbiano tagliato anche quella scena dal film, perché avrebbe reso un po’ di giustizia in più a questa meravigliosa coppia, troppo bistrattata nella versione cinematografica – tra l’altro poi, trovo almeno parzialmente consolante che Remus abbia avuto la possibilità di guardare negli occhi un’ultima volta la donna che amava, serbando il suo ricordo piuttosto che quello degli occhi freddi di Dolohov. Ho trovato particolarmente IC la tua scelta di far dire a Remus che i Mangiamorte non vinceranno; certo, purtroppo lui non sarà lì per festeggiare la fine del periodo di terrore, ma per lo meno avrà combattuto per farlo terminare e suo figlio sarà sempre orgoglioso di lui – così come di sua madre. Dora che lascia Teddy ad Andromeda e torna a combattere dopo mesi di inattività è un’immagine particolarmente d’impatto e molto forte, oltre che attualissima: un simbolo della condizione femminile in questo mondo in cui la parità è ancora lontana, perché Dora è una mamma e una moglie, ma non per questo vuole rinunciare al lavoro ottenuto con studio e sacrifici. Lasciare Teddy la lacera nel profondo, è evidente, ma, non combattere per un futuro in cui suo figlio non sarà vittima di persecuzioni e in cui suo padre non sarebbe stato condannato per la sua condizione, è qualcosa che deve fare.
Mi piace pensare che l’uomo nella scena finale sia Harry, che porta con sé la foto del suo figlioccio e promette a Remus e Dora che gli racconterà tutto quanto di loro; al tempo stesso però sarebbe altrettanto meraviglioso immaginare che sia lo stesso Teddy che li visita e che gli parla di come vada la sua vita e di quali avventure meravigliose stia vivendo.
Il tuo stile mi ha davvero conquistata, l’ho trovato particolarmente poetico e molto coinvolgente; hai saputo dar vita alle emozioni vissute dai tuoi protagonisti e hai creato immagini molto evocative, che hanno reso piena giustizia alla loro relazione – sia negli alti che nei bassi.
Spero di essere riuscita a farti capire quanto la storia mi sia piaciuta, sappi che la aggiungerò tra le preferite perché è una delle più belle dedicate a questa coppia che io abbia mai letto.
Alla prossima,
Francy

Recensore Master
28/03/21, ore 01:29

Ciao, eccomi qui per lo scambio!
Che dire, sono davvero, davvero contenta di aver scelto questa storia; già dall'introduzione mi aveva dato una buona impressione, nel momento in cui ho l'ho letta ha superato tutte le mie aspettative. 
Prima di tutto, da amante di Baudelaire e della poesia francese non posso che adorare il prompt da te scelto. Trovo che tu l'abbia sviluppato in maniera magistrale; sei partita da poche, semplici parole e ne hai tirato fuori interi universi. Ogni termine presente nella citazione viene ripreso, esplorato, ampliato. Il tutto con uno stile di scrittura di cui mi sono innamorata e che non posso descrivere in alcun altro modo se non poetico. Sia nelle parti introspettive che in quelle d'azione fai utilizzo di espressioni e metafore semplicemente stupende, non c'è una singola parola fuori posto, che non sia scelta accuratamente. Ritengo che sia molto facile scadere nella pesantezza quando si utilizza uno stile particolarmente ricco e denso di metafore ma nel tuo caso non è così, leggere questa storia è stato un piacere dall'inizio alla fine, una vera e propria immersione negli universi emotivi dei protagonisti. In particolare mi sono piaciuti i riferimenti alla pittura e ai colori, ai mille significati che portano con sé, e l'immagine della pelle di Dora che profuma di illusioni. (Potrei stare qui fino a domani mattina ad elencarti tutte le frasi che mi hanno colpita ma probabilmente dovrei citare l'intero testo)
Solitamente non leggo molte Remus/Dora perché non sono tra le mie coppie preferite (anche se lei mi piace molto come personaggio) però la tua storia me li ha fatti adorare perché racchiude alla perfezione il significato e l'intensità del loro rapporto. Hai esplorato in profondità le loro caratterizzazioni, i loro sentimenti, il loro essere diversi ma complementari, ciò che li ha uniti, ciò che li ha divisi e ciò che alla fine li ha portati a ritrovarsi, a rimanere insieme letteralmente fino alla morte. (Molto bella e credibile la scena dove Tonks gli urla addosso quando lui si ripresenta a casa, l'ho trovata pertinente al suo personaggio e mi ha ricordato molto Hermione che aggredisce Ron) 
Ho trovato la parte finale molto intensa, quasi angosciante, un crescendo di tensione che esplode nel momento in cui Dora vede Remus morire davanti ai suoi occhi solo per trovare lei stessa la morte pochi attimi dopo. Il paragrafo conclusivo è forse la parte più bella della storia e il riferimento alla foto di Teddy sporcata di sangue è letteralmente un pugno al cuore, mi ha quasi fatto venire le lacrime agli occhi.
Insomma, questa storia mi è piaciuta da morire e sono assolutamente sicura che il contest ti andrà benissimo <3 Ancora complimenti e a presto!

Recensore Master
14/03/21, ore 16:31

Oddio QUESTA storia.
Io amo l'angst e non posso che complimentarmi con te per tutto quello che sei riuscita a trasmettermi in questa fic.
A parte che trovo ogni volta i tuoi titoli davvero poetici, così come anche poi il testo.
Remus e Tonks è una coppia che purtroppo non l'ho mai vista spiccare più di tanto, proprio per il fatto che siano due personaggi secondari e tutti noi tendiamo a dare più attenzioni giustamente ai protagonisti, però nonostante tutto Tonks in particolare, ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, diventando uno dei personaggi che preferisco nella saga.
Hai approfondito molto bene non solo il rapporto magnifico di queste due persone, ma anche il modo in cui si guardano, quello che provano per se stessi e per loro.
Mi piace molto anche la rappresentazione che hai dato: Dora come i petali mentre Remus le spine, l'ho trovata davvero calzante per questa coppia. La rosa è da sempre il simbolo dell'amore ma le spine ne indicano anche i dolori, anche solo per il semplice fatto di raccoglierla, quindi di avvicinarsi in questo caso ad uno come Remus, Dora è consapevole del suo passato e delle conseguenze che avverranno in futuro ma è innamorata di lui, vuole stargli vicino a discapito di tutto.
Bellissima anche la sofferenza di Remus che tu hai descritto in modo impeccabile, si percepisce davvero il modo struggente in cui si sente colpevole, la sua maledizione lo perseguiterà per tutta la vita e purtroppo questo influirà anche sulle persone a lui vicino, Tonks in questo caso. Si sente colpevole per essersi lasciato andare, per essersi esposto ed avvicinato a lei, averla amata, costringendola così a vivere una vita che non merita, non per lui. Tonks può essere la luce nella sua vita così buia, senza prospettiva.
Hai davvero un'incredibile capacità' nell'entrare nella mente dei personaggi e far trasparire ogni loro pensiero, rendendoli sempre assolutamente IC in ogni cosa che fanno o immaginano. Si è percepito tanto in questa storia l'amore che provi per loro, credimi.
Come anche la loro lontananza, sei riuscita a trasmettermi tutta la sofferenza di Remus, i suoi pensieri sul fatto che Tonks non meritasse tutto questo, che suo figlio non lo meritasse. Finisce con l'odiarsi per essersi concesso qualche istante di felicità con la donna che ama, per aver anche solo osato pensare di poter meritare di essere amato.
Ma la verità e che tutti meritano l'amore.
Mi è piaciuto anche il momento in cui Remus realizza di dover tornare dalla sua famiglia, non è stato immediato, ma secondo me una parte di lui aveva già in mente di tornare indietro, quel bigliettino è stata solo la spinta finale per farlo reagire.
Le parole di Tom comunque mi hanno lasciato una stretta al cuore: è vero...A tutto c'è rimedio, tranne alla morte. E purtroppo per chi ha letto la saga o anche visto i film, sa con certezza la fine che faranno questi due personaggi e li diamine, è scesa una lacrima pure a me.
Tonks è un grande esempio di donna, mi piacciono anche altri personaggi femminili della saga, ognuno con i suoi punti di forza, ma in lei ho sempre trovato una tenacia ed un coraggio ineguagliabile. La sua introspezione è descritta benissimo, hai trasmesso tutta la sua forza ma anche la fragilità, sentiva e voleva che Remus tornasse, ma doveva anche lasciar spazio alla possibilità che non si sarebbe mai più fatto vivo, lo doveva a suo figlio che stava per nascere, non voleva farlo vivere in un mondo d'illusione.
Ma nonostante tutto non ha mai smesso di amare Remus un solo istante della sua vita.
Il momento in cui torna è davvero commuovente, Tonks giustamente non sta zitta e gli dice quello che pensa, ha comunque aspettato tanto, pensando addirittura che non tornasse più, pensando al peggio con quella dannata guerra. Remus le promette che non se ne andrà mai più da loro e lei lo perdona. Che dire, ho amato ogni dialogo di quel momento, hai descritto il loro legame così bene, c'è un confronto, un botta e risposta sentito, voluto. Non posso che farti ancora i complimenti cara.
Nella parte finale purtroppo ho poco da commentare, non perché non sia bella, per carità, ma perché la trovo davvero struggente, come non siano riusciti a salutarsi ma solo a scambiarsi uno sguardo poco prima di morire, gli accenno a Moody, come il piccolo Teddy viene lasciato da solo, ancora inconsapevole che da li a poco non avrebbe più potuto rivedere i volti dei suoi genitori che tanto lo amano.
I brividi ragazza.
Non so davvero che altro dire, ho amato questa storia e si, finirà anche questa tra le ricordate, avrò il mio profilo intasato dalle sue storie, ma diamine che scrivi bene.

Ora ti lascio, vado a prendere altri fazzoletti.


Ti mando un abbraccio ❤

Recensore Veterano
13/03/21, ore 15:02

Posso dire semplicemente "oh mio dio"? No, perché è la prima cosa che m'è venuta in mente appena finito di leggere... Mi sono immersa in un mondo fatto di parole e sensazioni che si potrebbero riassumere in un semplice oh mio dio

Parto con ordine, ciao, eccomi per l'abc, ho scelto questa storia tra le tante perché parla di remus (il mio malandrino preferito 😍) e dora, non bazzico molto il fandom di HP, quindi perché non approfittarne e leggere qualcosa a riguardo? Il titolo non mi convinceva, inizialmente, poi leggendo credo d'aver capito il motivo di questa scelta e probabilmente non ci sarebbe stato titolo migliore

Fatte le presentazioni, torno al mio oh mio dio, e provo ad elaborarlo meglio (augurami buona fortuna, please).
Cosa m'è piaciuto? Posso dire tutto? La coppia, vabbè, quella è assodata.
L'evoluzione del loro amore, che per quel che so, mi ricordano molto la bella e la bestia... Lui così rassegnato alla vita, lei così pronta a combattere... Che poi mi ci metti nel testo petali e spine, io vado a pensare alla rosa, poi mi termini il tutto con l'immagine di due rose spezzate, e lì vado ancor di più in un brodo di giuggiole

Però, quello che m'ha fatto più innamorare di questa storia è l'introspezione dei personaggi!
Purtroppo mi sono imbattuta, in passato, in un paio di storie che volevano essere introspettive ma, ogni volta che giungevo al punto, la domanda mi nasceva sempre spontanea "In che senso (proprio alla carlo verdone)? Dopo tutto sto marasma di pensieri (a mio avviso) sconclusionati, alla fine, che stava pensando il personaggio?", quella brutta esperienza m'ha fatto alzare un muro enorme circa il genere, e il più delle volte lo evito tutt'ora, ma questa storia me l'ha fatto riapprezzare (tant'è che, mentre leggevo, so un secondo risalita perché mi stavo domandando "Ma che è introspettivo?" e quando ho visto il genere, quasi mi commuovevo perché oddio, che bello, capisco perfettamente cosa vogliono dire i personaggi! Non ci sono pensieri sconclusionati, senza inizio né fine, no! Ci sono pensieri, e sono chiari!!! Piango, piango tantissimo dall'emozione 😭😭😭

lui è capace di fare solo del male; di togliere, mai di dare
Ti cito questa frase, poi, perché è stato bellissimo leggerla, credo che sia un piccolo dettaglio che dimostra l'attenzione che hai impiegato nel scrivere la one shot. Personalmente, non faccio caso al modo in cui viene scritta una storia (a meno che non ci siano orrori grammaticali), l'importante è la storia in sé, però la frase m'ha fatto un bell'effetto, quasi come se stessi leggendo il testo di una poesia o di una canzone scritta da quelli bravi, sarà stata l'assonanza tra male e dare (che poi, ricopiando la frase, mi son accorta che lo stesso discorso lo si poteva fare anche per fare-male, oppure per la rima fare-dare), non lo so, so solo che m'ha dato una grande soddisfazione leggerla 💖

Parto con la storia propria in sé, e l'ho adorata: questa paura di remus che lo fa allontanare ed avvicinare a dora l'ho trovata struggente, amo questa tipologia di personaggi che per paura di far del male e di farsi male s'allontanano, ma poi per qualche motivo (vuoi il bisogno di essere amati, vuoi i sensi di colpa) ritornano, così come trovo spettacolari i personaggi come dora che hanno una grandissima forza d'animo per stare accanto a queste persone e dimostrare loro che la vita può essere colorata 💖

Ho adorato le ripetizioni con cui facevi iniziare i primi paragrafi, ripetizioni che s'alternavano, perché una volta era fatto, un'altra volta era coperto, tant'è che quando inizia a parlare Tom (che, vabbè, per un attimo ho temuto fosse riddle, ma lasciamo perde la mia testa bacata 🤣) un attimo mi son come risvegliata dal sogno di leggere ancora i pensieri dei due innamorati, quasi come quando stai rilassata, e poi qualcuno suona al citofono (oddio, forse non così traumatico, ma rende l'idea 🤣🙈). Tom, uomo di mondo, come molti altri suoi colleghi sa benissimo che alla fine tutto andrà bene, anche se quel "A tutto c'è rimedio, tranne alla morte" m'è sembrato molto di gufata 🤣 capisco che l'avrà detto per risollevare il morale a quel poraccio di remus, ma statte zitto! Ha portato sfiga!

Bellissimo il momento in cui Remus ritorna a casa, colpito dai pugni di dora al petto, se li merita e fa male, sia il pensiero di me lettrice che il sapere che lui sa di meritarseli... Così come quando lui s'inginocchia e preme il volto sul ventre di dore, straziante... Credo che sia brutto vivere con una persona con questo tipo di paure, ma credo che sia anche peggio vivere con questo tipo di paure... Questi due formano Una coppia che si completa a vicenda, ed è terribile sapere che non ci sarà futuro per loro.

Mi sono sentita addosso la stanchezza che preme sempre di più su Remus, la sua natura vigliacca o codarda che, nel momento peggiore, torna prepotente a fargli realizzare che non ce la farà, che è sfinito, che ha mille e più rimpianti che lo stanno uccidendo moralmente.
Così come mi son sentita Dora con la sua determinazione mista a disperazione per cercare il marito... L'immaginaria voce di alastor, lei che tenta di farsi strada tra tutto e tutti pur di raggiungerlo, la goffaggine che passa in secondo piano, la sua domanda ripetuta a chiunque conosceva... Sembra una corsa contro il tempo, maggiormente quando lo scorge, e lì pochi istanti e tutto finisce

La cosa che fa almeno tirare un lieve sospiro di sollievo, è che li hai fatti morire a pochi istanti l'uno dall'altra, ma dopo che hanno incrociato lo sguardo, almeno hanno avuto modo di vedersi un'ultima volta.

La scena finale è un ultimo colpo al cuore, specialmente quando scrivi della foto di Teddy... Gran bel finale, triste, ma dannatamente stupendo 💖

Che dire... Oh mio dio... 🥺😭😭😭

Recensore Master
11/03/21, ore 23:58

Allora. Madonna che angst.
Scritta molto bene, ma Madonna che angst. Che poi sicuramente era l'intento, ed è riuscito molto bene.
Che dire, prima di tutto, di questa coppia. È canon ma secondo me subisce un po' il peso di quella disattenzione della Rowling verso i personaggi secondari. Nei libri il dolore e l'esitazione di Remus mi sembravano un po' stereotipati, un po' superficiali, mentre il motivo per cui Tonks amasse proprio lui era non pervenuto. Sembrava quasi che stessero insieme perché "sono due personaggi secondari ma comunque ben noti al pubblico, facciamo soffrire un po' i lettori mettendoli insieme e poi facendoli morire". Nonostante presi singolarmente siano due fra i miei personaggi preferiti, nonostante sulla carta un loro unione avrebbe dovuto farmi piacere, il modo in cui l'intera faccenda è stata gestita nei libri non mi ha mai convinto.
Sono stata quindi felice di trovare in questa tua storia una sorta di approfondimento o di ipotesi secondo me ben fondata di quella che possa essere la loro relazione e il modo in cui si vedono a vicenda. In questa storia sono convincenti, i loro reciproci sentimenti hanno finalmente un senso. Remus che vede in Dora probabilmente parte dell'innocenza che lui stesso ha perso, la capacità di vivere con gioia. Lei ha di sicuro abbastanza amore per entrambi; anche se qui viene affrontato il tema del come faccia lei ad amare Remus nonostante il tetro approccio alla vita di quest'ultimo, non viene detto chiaramente perché lei lo ami, forse questo è da lasciare all'immaginazione del lettore, forse questo fa parte della loro storia pregressa. Alla fine è stata lei ad avvicinarsi a lui se ricordo bene, quindi diciamo che lei si terrà i suoi segreti; forse semplicemente al cuore non si comanda.
Il modo in cui ognuno dei due vede l'altro è molto plausibile. Remus che vede Dora come fatta di petali: comprensibile. Però lei non è tanto fragile quanto un petalo. Il futuro che gli offre forse è più simile a un petalo: invitante, profumato, questo sì fragile. Un'illusione. Ma è un'illusione che può rivelarsi vera, se entrambi ci credono abbastanza. Un'illusione abbastanza forte da riuscire a produrre una nuova vita.
Dora vede Remus come coperto di spine, e lui lo è, anche se un tempo è riuscito ad accogliere nel suo cuore i suoi amici non si può sperare che il miracolo si ripeta facilmente: ha paura di fare del male alle persone che gli stanno vicine, che sia in modo diretto oppure indiretto. Il fatto stesso di poter trasmettere i suoi geni da lupo mannaro, o il fatto di attirare il biasimo sociale sulla sua famiglia.
Eppure secondo me lui è troppo duro con se stesso, è prima di tutto una vittima, è stato morso da bambino e di sicuro non lo aveva chiesto.
Comunque c'è una cosa che mi sono sempre chiesta, non poteva sposare Tonks ma evitare di farci figli? I maghi non ce l'hanno un incantesimo contraccettivo? 😂
O forse era lei a volere un figlio ed è riuscita a persuaderlo così come lo ha convinto a dare una chance alla speranza e all'amore e sposarla? O per meglio dire, lo ha convinto che anche lui merita un po' di felicità? Perché secondo me la merita. Ripeto, lui è una vittima, non può smettere di vivere solo perché una stronzo lo ha morso 😡😡😡

Ma per concludere una storia che era già un po' sui toni del tetro, salto temporale in avanti e si arriva al fatidico momento della loro morte. Gli ultimi momenti di Remus sono strazianti, gli ultimi pensieri... Mi è proprio venuta la rabbia, perché doveva essere più in gamba quel maledetto Mangiamorte? Non ha lo stesso valore di Remus. La sua vita non conta un cazzo. Come si permette di uccidere qualcuno che invece è amato?
Ma peggio ancora, Tonks. Tonks che lascia il suo bambino per correre ad aiutare suo marito, ma fa in tempo soltanto a vederlo morire. Non riesce ad aiutarlo, non riescono nemmeno a combattere fianco a fianco, anzi lei non alza nemmeno la bacchetta prima di essere colpita alle spalle e uccisa. Insomma una morte completamente inutile il cui unico risvolto positivo è stato riuscire a dare un istante di sollievo a Remus per averla rivista, ma un sollievo sporcato dal fatto che lui sperava che lei fosse altrove al sicuro. Alla fine l'unica presunta utilità della morte di Tonks è stata onorare la promessa di stare insieme fino alla morte, ma è un po' una vittoria di Pirro visto che così facendo ha lasciato orfano suo figlio e non è riuscita - ribadisco - nemmeno a combattere al fianco di Remus. È una cosa che rende doppiamente angst la loro morte. Però questo senso di lealtà reciproco che hanno è anche molto commovente.

Bellissima storia, molto ricercato il tuo stile di scrittura.
Ti segnalo solo quello che credo sia un typo: "Suo figlio non nascerà in un modo di timori e frottole" (mondo?)
Alla prossima!

Recensore Master
11/03/21, ore 20:00

Mia cara Ciuscream!
Pensavo di passare da te molto prima e invece mi sono ridotta all’ultimo. E temo che questa recensione non riuscirà a rendere giustizia a una storia così bella, con una coppia che adoro. Parto con la rosa, l’elemento che identifica l’amore di entrambi e che è così densa di significato. Oltre a essere l’omaggio floreale più legato agli innamorati, oltre a essere un fiore dotato di un fascino tutto particolare, calza a pennello per questa coppia, perché se è vero che Tonks muta il proprio colore di capelli in base all’umore è anche vero che generalmente li porta di colore rosa. Il fiore, inoltre, si distingue perché a fronte dei suoi petali morbidi e bellissimi, è protetta da spine appuntite e alquanto fastidiose che, però, fanno parte del suo fascino. Per coglierla, in natura, occorre rischiare e graffiarsi – e pensiamo a quanto ricca di significati sia la rosa in riferimento a Tonks e a Remus. Lui è un lupo mannaro, una persona maledetta che non ritiene possibile che qualcuno lo ami. È afflitto dal senso di colpa e uno dei pezzi che ho amato di più di questa splendida e incantevole shot è proprio la sofferenza che affligge quest’uomo nel pensare di aver osato troppo, nel momento in cui ha scelto di amare Tonks e le ha permesso di entrare a far parte della sua vita.

La loro lontananza è raccontata in maniera struggente, sia perché lei aspetta Teddy, sia perché sappiamo che avranno poco tempo a disposizione per amarsi e vivere una vita insieme, sia perché per cogliere la rosa occorre graffiarsi con le spine. E Tonks è disposta a farlo. Bellissimo, tra l’altro questo modo speculare con cui i due intendono il loro rapporto e il continuo rimandare alle spine e ai petali – le prime laceranti come gli artigli di un lupo, le seconde colorate come i capelli di Tonks. Anche lei è resa magnificamente. Incinta e coraggiosa, sgrida Remus quando lui torna da lei. Lo accoglie perché lo ama e lo capisce, ma è anche ben decisa a fargli capire che non è contemplato il fatto che lui prenda e se ne vada così, di botto. Ecco, adesso dovrei concentrarmi su altre scene. Sul finale struggente, per esempio. Su lui che muore con un’espressione stupita perché la credeva al sicuro, su lei che, Auror, donna, madre, moglie, corre per salvarlo. Il mio cuore si è stretto quando hai espresso con dolcezza ed eleganza un concetto in particolare: la vita che Remus e Tonks non vivranno insieme, il futuro che è loro negato, è ciò che li divide. E pur morendo vicini, pur essendo sepolti l’uno accanto all’altra, pur lasciando Teddy, chi legge sente il dolore del futuro negato, della felicità che appare come un breve battito d’ali, di tutta quella normalità amarissima che si è persa. E tutto ciò non è solo scritto in maniera encomiabile e perfetta – bello e coinvolgente, senza se e senza ma, ma è anche tanto ben reso da risultare vivido. Come quando ci regali le immagini del matrimonio raffazzonato e romanticissimo tra questi due, in questo prato scozzese. Sono poche scene e poche battute e messe ad arte, perché rendono tutto terribilmente inevitabile e raccontano una storia d’amore sofferta, tra un uomo che arriva a pentirsi di aver cercato la felicità e una donna che a quella felicità proprio non vuole rinunciare, a nessun costo. E muoiono.

È struggente che Remus si renda conto che lei non sia al sicuro, terribile che lei arrivi per vederlo morire. Ma non c’era un finale migliore di questo e tu sei un’autrice veramente capace e talentuosa e leggerti è un piacere. Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss :*

Recensore Veterano
09/03/21, ore 08:23

Eccomi qua. Questa OS l'ho letta ieri sera, ma mi sono presa un po' di tempo per ragionarla, prima di lasciarti un commento.
Come sempre, anche qui, trovo quella tua propensione al ritmo, che rende musicale ogni cosa che scrivi.
Ogni volta che si passa da una considerazione su Remus ad una su Dora è come se si andasse alla strofa successiva di una canzone.
Qui però non ti accontenti e fai di più: dipingi.
Ed ecco che ogni caratteristica è un colore, ed ecco che le luci e le ombre del quadro, sono le luci e le ombre di Remus e le sfumature variopinte dell'animo di Dora sono evidenti sulla cartina tornasole dei suoi capelli.
Qui dipingi, suoni e scolpisci, un fiore per l'esattezza, che si crea con le caratteristiche dell'uno e dell'altro, una rosa perfetta proprio perché dotata di bellezza e di spine.
Dora e Remus sembrano gli ingredienti per creare un tutto che si compone di entrambi e che proprio per questo è indivisibile.
Dora e Remus si mescolano e si bilanciano a vicenda, e insieme il prodotto è maggiore, della somma dei singoli.
Amo questa tua capacità di dare sonorità e ritmo al testo, non so se sia innata o se ci lavori, ma è proprio come se rileggendo, tu aggiungessi e togliesse parole, per far combaciare una strofa con l'altra, pardon, una frase con l'altra.
Questo è talento.
Un abbraccio grande!

P. S.
E detto fra noi questi aspetti dei due personaggi mi rimandano alla ship del mio cuore, perché infondo ci sono richiami, equilibri e caratteristiche simili. Quindi, oltre a quanto detto sopra, adoro questo aspetto!! 😍
(Recensione modificata il 09/03/2021 - 08:28 am)
(Recensione modificata il 09/03/2021 - 08:38 am)

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