Ciao, mia cara ^^
Finalmente riesco a commentare questo capitolo. ❤
Per fortuna Aethelred e la regina hanno pensato di proteggere la zona giusta. Mi è piaciuta tantissimo l'astuzia che hanno dimostrato in questo e nel capitolo precedente. I Vichinghi sono un popolo di guerrieri e tu in questa storia ce lo hai ricordato; hai inoltre sottolineato che sono un popolo strategico e che se uniscono le loro forze fisiche e mentali sanno essere davvero molto potenti. È davvero un messaggio bellissimo quello della collaborazione per raggiungere uno scopo comune e nel loro caso anche buono: vogliono difendere i loro territori, la loro casa e i loro affetti.
Grazie alle strategie messe a punto la difesa è efficace. Tra loro c'è una forte collaborazione, grazie alla quale riescono ad indebolire il nemico, anche se non ancora a sconfiggerlo del tutto.
Hvitserk esprime in questo capitolo un forte senso altruistico. Mi sembra di individuare finalmente il suo cuore limpido e privo da ogni impurità. È bello così, è stato per me come scoprire un nuovo personaggio. È stata una rivalutazione bellissima di Hvitserk, hai davvero salvato questo personaggio dal destino che gli era stato cucito addosso. Quale miglior modo per riscattarsi se non salvare la regina, una guida solida per tutti (da ciò che ci dici ancor più - molto più - del marito, il quale mi ricorda un po’ la marginalità della regina Elisabetta nei confronti del governo inglese, è più una figura dal quale trarre speranza).
Questo scorcio narrativo si gioca tra l’astuzia di Aethelred e quella di Ivar. Aethelred, dal canto suo, sembra rincorrerlo e anticiparlo egregiamente, dimostrando di conoscerlo molto bene (mi pare tu mi abbia anticipato una sorta di collaborazione in passato tra loro … ma correggimi se sbaglio).
Se Aethelred dimostra di avere una mente perspicace, Hvitserk si rende utile con la pratica, anche mettendo a repentaglio la sua stessa vita, mostrandosi anche lui molto generoso e questo lo riscontriamo piacevolmente lungo tutto il capitolo.
Ivar attacca il re e compare l’eroe di cui ci avevi già fatto cenno. Helgi salva valorosamente la vita al sovrano, consentendo al re di procurarsi solo una ferita superficiale. Mi piace come dipingi questo personaggio, è un giovane dal carattere timido che sembra non amare particolarmente gli elogi, anche e soprattutto quando li meriterebbe per le sue gesta.
Finalmente i governanti della Norvegia comprendono quanto sia importante anche il loro intervento e direi che fosse anche ora, dovevano trovarsi il nemico alle porte per rendersi conto di quanto la situazione fosse critica per tutti, nessuno escluso.
Trovare il re ferito provoca un normale sconforto; come ti dicevo Bjorn è una figura che assume un significato astratto, quindi vederlo cadere e soccombere infonde frustrazione e demoralizzazione, penso sia normale per come hai descritto i personaggi. Ci mostri inoltre che la vulnerabilità è una caratteristica propria di ogni essere umano, indipendentemente che esso sia buono o malvagio (stereotipizzando, ma tu non lo hai fatto). La razionalità di Aethelred cerca di far capire ciò a Hvitserk (anche per tranquillizzarlo) riferendosi a Ivar, il quale per primo non è vulnerabile, loro quindi possono sconfiggerlo.
La regina si dimostra per l’ennesima volta astuta con l’ultima grande mossa che porta il suo popolo alla vittoria; è una mossa che inizialmente non prevede armi, ma solo la sua più grande arma: la ragione.
Il principe viene giustiziato e Ivar sembra disposto a nuovi piani. Non mi aspetto nulla di buono da parte di quest’ultimo, sembra assetato di vendetta e potere, ma lascio aperta anche una porta alla speranza ...
Sono stati capitoli molto d’azione, intervallati da una varietà di generi e questo rende la storia accattivante. <3
A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |