Ciao, mia cara ^^
È un capitolo caratterizzato dalla dolcezza che ha contribuito a spazzare via tanta malinconia, ma anche la tensione ha avuto un ruolo centrale all'interno della narrazione.
Il racconto si apre con un piacevole profumo di pace tra il popolo vichingo e penso sia un evento più unico che raro il fatto di desiderare una quiete prolungata per loro e le loro famiglie. È di fatto il motivo per il quale al termine del capitolo la fiducia riposta in Bjorn vacilla, la paura di una prospettiva di assedio spaventa.
Anche in questa occasione non hai lasciato il lettore all'immaginazione sulle personalità dei personaggi, hai fatto in modo che le loro anime emergessero in superficie per dare conto delle loro scelte e del loro stato d'animo.
Da come interpreti Lagertha posso solo pensare che all'epoca del suo regno sia stata una regina scrupolosa e amata proprio per le sue indiscusse doti di saggezza e umiltà. Sa esserci nel momento del bisogno, ma sa anche quando è necessario lasciare le responsabilità in mano ad altri. Intorno a lei è rimasta la fama perenne dell'ottima sovrana.
Sembra che Hvitserk sia riuscito a raggiungere un nuovo stato di quiete personale accanto alle persone che ama, una serenità che fino a poco tempo prima non avrebbe mai scommesso di riuscire a riscoprire.
L'intenso dolore di Helgi per la perdita violenta della famiglia è ancora vivo e toccante. Mi è piaciuto proprio tanto il modo in cui giustifichi il suo amore nei confronti di Hvitserk, egli rappresenta l'opportunità di colmare il suo cuore, non lasciare che inaridisca sotto il peso della sofferenza, offrirsi un futuro senza tuttavia rinnegare i sentimenti del suo passato. Helgi si lascia sopraffare dal pensiero del padre che il destino non gli ha concesso di essere, ma in cuor suo piange la perdita del figlio come se fosse nato, come se lo avesse conosciuto, amato e poi perso. Amare Hvitserk ed essere ricambiato inoltre lo aiuta a riscoprire se stesso, ad avere maggiore considerazione della propria forza di spirito; le proprie qualità vengono riconosciute e stimate dal compagno.
Bjorn porta con il suo seguito notizie di pessimo presagio, ha perso le elezioni e purtroppo chi ha vinto al suo posto non sembra raccomandabile.
Helgi viene subito travolto personalmente da questa notizia, dal momento che un evento simile rischia di riportarlo ad un faccia a faccia con lo spietato assassino che ha sterminato la sua famiglia.
Il proclama del re ma anche la discussione con Ivar sono stati molto interessanti per approfondire le personalità dei personaggi.
Bjorn non nasconde le sue responsabilità per la pericolosa elezione e si mostra inoltre molto democratico nei confronti del suo popolo; non so se lo abbia fatto per dimezzare il peso delle colpe e sentire meno il peso della corona, in ogni caso penso che giovi a tutti un atteggiamento più diplomatico e non guerrafondaio, che venga valutato solo in caso di necessità e di attacco nemico.
L'intervento di Ivar è un misto tra rancore e spirito di comando (tant'è che teme di aver dato un'impressione errata di sé davanti a Aethelred), anche se ha dichiarato apertamente che non è mai stato un desiderio fine a se stesso, specie in questo momento della sua vita in cui ha altre e diverse priorità. Ciò non toglie però che Ivar dimostri di avere nel sangue lo spirito di leader, molto più rispetto al fratello regnante in un'azione offensiva, ben diversa dall'azione difensiva che ha in mente Bjorn.
È stata interessante anche l'intromissione di Aethelred, il quale ha avuto questo importante compito di giudice tra le idee contendenti dei due fratelli, riequilibra una situazione che sta rischiando di eccedere chiedendo al popolo di non prendere posizione tra i due e di fatto non prendendola lui stesso. È inevitabile però che il recente passato di guerra rimanga nella storia e nella memoria di un popolo e riemerga nei momenti di importanti decisioni; esso può essere anche motivo di tensione tra due innamorati come Aethelred e Ivar che per quanto si impegnino non possono in alcun modo cancellare nel bene e nel male i loro trascorsi, né le loro alleanze passate. Conosciamo il motivo che ha spinto Ivar ad intraprendere quella guerra, ma ciò non basta a cancellarla dalla storia di un popolo.
La regina è stata senza dubbio all'altezza delle aspettative per il suo popolo. È ovviamente di parte accanto ad un marito che ama, ma allo stesso tempo si mostra anche molto razionale; sembra essere decisiva tra la contrapposizione delle due ragioni e sa come farsi ascoltare dalla sua gente essendo lei è una figura autorevole.
Hai lasciato tensione sulle sorti del popolo, ma soprattutto sul destino del rapporto tra Aethelred e Ivar, incrocio le dita affinché il malinteso tra loro possa appianarsi dopo un confronto in privato.
Spero di riuscire a tornare presto in pari con questa storia dalla trama sempre più articolata, uno dei motivi che la rende interessante. ♡
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |