Recensioni per
Huracàn
di Ciuscream

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/07/21, ore 17:50

Ciao!
Io, ormai lo avrai capito, ho una lentezza esasperante nel portare avanti la lettura, ma davvero, non si tratta affatto di mancanza di interesse nei confronti della storia, tutt'altro. Sono solo io che non credo imparerò mai a gestire quel briciolo di tempo libero che ho, e alla fine mi trovo sempre a decidermi a recensire quando non sono affatto lucida quanto vorrei, e ho paura di lasciare sempre solo una serie di riflessioni confuse e senza senso.
Però, insomma, io prima o poi arrivo.
Perché davvero sto trovando questa storia interessantissima, e questo capitolo rappresenta un passo in avanti importante, e al tempo stesso è uno di quei capitolo da leggere col fiato sospeso: non tanto perché succedano effettivamente moltissime cose (o meglio, sì, succedono, ma il punto non è solo questo), ma perché si ha proprio la sensazione di avvicinarsi sempre di più a un baratro, a un salto, a un passo enorme che quindi ci spinge a trattenere il fiato prima di buttarci nel grande cambiamento. Ecco, è un capitolo pieno di tensione, ma si tratta di tensioni sotterranee, date più che altro dal non sapere, dall'ignoto e dalla costante paura che qualcosa possa davvero accadere e andare a cambiare per sempre una situazione che è già in continuo e irreversibile mutamento.
Izar qui mi ha fatto una tenerezza infinita: è spaesata, confusa e sconvolta, si trova lontano da casa, non riesce a trovare una spiegazione, e si trova a dover fare i conti con un aspetto del carattere materno che giunge davvero come un fulmine a ciel sereno. E se da un lato non posso che ammirare la forza di questa donna che sta davvero dando fondo a qualsiasi risorsa per salvare la figlia, non posso fare a meno di rendermi conto di quanto dev'essere sconvolgente trovarsi davanti la propria madre con un coltello insanguinato e una determinazione omicida così salda.
Insomma, credo che tu abbaia descritto davvero magistralmente il terrore di Izar, e mi ha colpito moltissimo il momento in cui si chiede come mai la dea che dovrebbe proteggerla sembra lontanissima: da un lato è una considerazione perfettamente sensata in questo contesto, e dall'altro mi riporta alle varie ipotesi che avevo fatto davanti all'esitazione di suo padre al momento della cerimonia, e ora mi chiedo se non sia possibile che effettivamente questa dea non si stia occupando di lei perché Izar non è davvero affar suo.
Mi ha incuriosito immensamente la figura di questa ragazzina tanto diversa nell'aspetto e nella provenienza geografica, ma così simile nell'indole: la scena in cui compare è piena di tensione, e lascia con così tante domande e ipotesi che, davvero, non vedo l'ora di poter proseguire nella lettura.
Il finale, poi, è un vero pugno nello stomaco: non solo perché rivela, pur rimanendo estremamente criptico, delle evidenze sul passato della madre interessantissime, ma anche sconvolgenti (perché davvero questa donna sembra provenire da un'altra vita e aver nascosto per un sacco di anni una parte così importante di sé stessa), ma anche perché ho trovato davvero angosciante questa situazione, questo approfittarsi della disperazione e della miseria di chi cerca di fuggire da una situazione insostenibile.
Inutile dire che sono curiosissima di sapere che cosa aspetta Izar al momento della partenza, e di vederla affrontare il proprio futuro da sola.
Ti faccio ancora tanti complimenti per questa storia, a presto!

Recensore Master
19/05/21, ore 23:23

Ciao Cius,
riprendi esattamente dal punto in cui ci avevi lasciato.
La reazione di Izar non poteva che essere quella, dopotutto ha appena assistito a un omicidio a sangue freddo e chi lo ha commesso è stata proprio sua madre. Chi non avrebbe reagito allo stesso modo? Senza dimenticare che viene da una notte per nulla facile. è confusa, sorpresa, spiazzata, dolente e sopratutto spaesata. Tutte le certezze che aveva ormai sono state spazzate via in un sol colpo, da un evento che fa ancora fatica a comprendere e poi all'improvviso si è trovata catapultata lì, in un posto completamente alieno, in compagnia di una madre che ora le è sconosciuta.
No, non è una cosa facile d'assimilare. E tu hai tratteggiato benissimo questo groviglio di emozioni che la ragazzina prova. Tanto da chiedersi dove sia la sua dea, quella che ha giurato di proteggere. Forse ancora non comprende che l'unica entità che la vuole proteggere è proprio davanti ai suoi occhi, pronta a tutta pur di salvarla, anche a macchiarsi le mani di sangue.
E la sua salvatrice non può che reagire in un unico modo, dinnanzi a quelle proteste prive di ogni fondamento. Forse il gesto è più forte dovuto, ma è servito a riportare Izar alla realtà. Una realtà diversa da quella che ha vissuto fino a ora, che porta con sé con una nuova consapevolezza, un nuovo modo di vedere, osservare, una nuova profondità. Credeva di sapere tutto, ed era tutto quello che sapeva.
Però, è quello che accade dopo a essere molto più interessante. Quell'incontro nella foresta non è casuale, quella bambina sembra proprio come Izar: spaesata, smarrita, fuori contesto, eppure lei deve essere lì. Ho come la vaga impressione che questo personaggio ritornerà in futuro, magari con un ruolo non indifferente, o magari mi sbaglio del tutto.
Comunque, questa fuga precipitosa e ricca di suspance, è giunta al suo scopo: Izar è al "sicuro" in quella specie di luogo dall'aria molto sinistra. La guardia si rivela per quel che è: un approfittatore di povere anime in fuga. Non si fa scrupoli nell'estorcere più soldi alla madre di Izar.
Dove andranno tutte quelle persona all'alba? Izar riuscirà a cavarsela ora che è completamente sola?
Come sempre il capitolo è scritto benissimo. Riesci a delineare la psicologia dei personaggi in un modo chiaro, netto, preciso, eviscerando tutte le loro emozioni, facendole arrivare dritte al lettore. Riesci a descrivere qualsiasi situazione e sensazione facendola apparire reale, le tue parole vanno oltre la carta, prendono vita.
Ci vediamo presto (spero).
Mask.

Recensore Master
19/05/21, ore 15:48

ADMV (Amor de mi vida) ma che sorpresa meravigliosa è mai questaaaa *^*, hai già messo la seconda parte dopo pochissimo tempo, aaaaaaaaaawwwww!
Dunque dunque dunque! La reazione di Izar di fronte alla metamorfosi di sua madre mi è piaciuta da morire: ho provato a immaginare come avrei reagito io se all'improvviso avessi visto la mia compiere un omicidio così a sangue freddo e decisamente la mia reazione sarebbe stata la stessa, se non addirittura più isterica, quindi voto diesci per il realismo, e diesci +++ per la maniera meravigliosa in cui stai descrivendo i sentimenti e le emozioni di questa ragazzina spaurita e confusa, che è finita coinvolta in una storia infinitamente più grande di lei, nella quale non le è ancora chiaro il suo ruolo. Adoro vedere quanto la visione del mondo di Izar fosse, per forza di cose limitate: mai avrebbe immaginato che sua madre avesse avuto una vita piena di conoscenze e viaggi, per dirne una, oppure mai avrebbe immaginato che il mondo al di là del suo villaggio fosse tanto diverso, ostile, grande ♥. Lo ha scoperto in maniera traumatica, ma sono certa che la vita le riserverà grandi cose, non appena avrà trovato il suo posto.
L'incontro con la misteriosa ragazzina solleva una marea di interrogativi e per ora non voglio azzardare ipotesi, ma ovviamente sono super curiosa di scoprire chi sia: ho l'impressione di aver notato una certa somiglianza con Izar, come fossero due anime affini o legate dallo stesso destino e sono pronta a scommettere che si rivedranno. Chissà da chi stava scappando... e chissà dove è diretta ora Izar \O/. Spero tanto che a sua madre non accada nulla, ora che è costretta a rimanere indietro çç.

Tesoro, complimenti anche stavolta *__* aspetto con impazienza di rileggerti e ti mando un bacione grande ♥

Bennina tua

Recensore Veterano
18/05/21, ore 20:18

Ok. Ok. Finalmente ci sono.
Per prima cosa complimenti perché la tua foto profilo è davvero affascinante. Gary Oldman è sempre stato un uomo molto affascinante e in posa col calice in stile Cersei, è davvero irresistibile.
Cioè, so che non sei tu ma... Volevo fare un giro di parole per dirti che sei una gran figa, ma mi è uscita una minchiata
(ok, fine della semi citazione...😜)!
Facciamo le persone serie.
Come ti ho detto ho finito di leggere il capitolo ieri, ma purtroppo non avevo tempo per recensirlo prima.
Per sicurezza l'ho riletto, per essere certa di non dimenticarmi nulla.
Allora, penso che questo sia forse il capitolo più bello che hai scritto.
Mi è piaciuto molto anche il secondo, per quel pathos generatori alla fine, ma questo è davvero un crescendo di sensazioni, azione, aspettative, che parte dall'inizio e si conclude nel finale che, devo dire, ti attanaglia.
Ma partiamo dal principio.
Izar, porella è ancora sconvolta per l'accaduto, ma ormai sono accadute talmente tante cose che ci si dovrebbe chiedere cosa la sconvolga di più.
L'incidente, fa fuga, il gesto di sua madre...
Si trova in una bolla di incredulità e frustrazione, dove dolore, sconcerto, stanchezza fisica, fame, si mescolano tutti insieme in un mix che stordisce.
La sua mentre è un crogiolo di sensazioni e tu le affronti tutte - con quel lessico così tuo, che non si potrebbe confondere con nessun altra - ci fai guardare attraverso il caleidoscopio della sua mente.
E ci sentiamo bambine, e ci sentiamo smarrite come lei.
Particolarmente degno di nota è il passaggio in cui sentono un suono nella foresta.
Non sanno cosa sia: persona, animale...
Tutto il suo corpo e teso fino all'ultima delle vesciche doloranti, per capire cosa stia per succedere. È pronta al peggio, ma il peggio non arriva.
È una bambina che fugge quella che vede, che incrocia, che fissa per un lungo attimo.
Una bambina come lei, sporca, graffiata, spaventata.
Ne rimane toccata, quasi invischiata e non sa perché, ma non c'è tempo, deve riprendere a correre.
Quando è assolutamente certa di non farcela più, ecco che arriva a destinazione. Tutto questo passaggio è sfinente. Si può sentire la gola secca, il cuore che batte, il fiato corto... Per non parlare dei piedi pieni di sbucciature che bruciano come il fuoco. Io le sento le sue vesciche, giuro!
È sento quello strano sapore in gola, come di sangue, quello che sale quando hai corso più di quanto tu non possa.
E qui, quando finalmente giungono nella loro misera, squallida sistemazione, ecco che arriva la rivelazione più sconvolgente. Sua madre sta per lasciarla, Izar proseguirà da sola.
Ma ancora non lo sa.
Il peggio deve ancora arrivare per questa bambina che non desidera altro che riavere la povera normalità della sua vita precedente.
Beh, sono rimasta letteralmente incollata al capito entrambe le volte in cui l'ho letto.
Lo trovo davvero bello, veloce, scorrevole, avvincente. È il degno seguito della prima parte e, come ti ho detto, mi è piaciuto da morire.
Il modo in cui scegli e monti le parole è poesia, un fiume, una marea, che trascina nella storia con violenza.
Brava davvero Giulia, e grazie per questa bella storia!!
A presto
(Recensione modificata il 18/05/2021 - 08:25 pm)