Recensioni per
Plaisir d'Amour
di Francine

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/11/23, ore 14:15
Cap. 3:

Al principio del capitolo ero quasi intenzionata a simpatizzare con Aiolia; Rodrigo mi fa tanto pensare a quelle persone che incontro -incontravo- ogni giorno che si sentono emancipate dall'infantilismo delle superstizioni, e guardano con una certa, malcelata pietà tutti i poveri irrazionali che ancora credono in fenomeni pregni di misticismo come i presentimenti o le intuizioni; mi ricorda tutti quelli che, forti di una rigida razionalità, parlano di caso e statistiche come unici architetti della vita umana; tutti quelli che, alla fine, finiscono per interrogarsi sullo stesso Destino e sulle stesse Leggi Superiori di cui sproloquiano tutti i mentecatti che guardano con scetticismo, solo che si sentono avanzati perché lo fanno usando termini scientificamente approvati.
Tutta questa invettiva per dire che, sulle prime, Aiolia mi pareva più radicato nella realtà di Rodrigo, sebbene dimostri di essere con la testa nei cirri in vetta al mondo, ma poi...c'è qualche cosa che me lo fa collocare nella risma dei guru New-Age da Tumblr. Quelli che parlano di presentimenti ed intuizioni, gli piace vivere la vita un gradino al di sopra della gretta materialità delle cose, ma poi si rivelano essere solo bambini viziati che usano i presentimenti e le intuizioni per ingioiellare i loro soliloqui, e risplendere sulla scena (Mamma mia, come sono giudicante in questa recensione! Le tue storie hanno il potere di far scendere dai cirri anche me, che a volte divento un po' troppo Shakiana, con tutto il corollario di vanità e spocchia e superbia XD).
Perché Aiolia è viziato. Si pone come uomo di alti pensieri, sottili concetti, e poi contravviene alla più fondamentale di tutte le regole di chiunque cerchi di stare almeno un gradino al di sopra della materialità dell'esistenza, e lo fa, se posso citarti, con la grazia di una ballerina che attraversi il palco: belle le parole, ma sono le azioni a dimostrare chi sei.
E non starò quindi a dilungarmi sul cattivo gusto di mollare lo storico moroso proprio il giorno di San Valentino (che per me non fa molta differenza, ma nell'immaginario comune...), ma soprattutto non mi dilungherò sulla sua battuta d'uscita: "Non posso lasciarla sola" eccetera eccetera.
La grettezza.
L'egoismo.

Stai zitto e prendi la porta, no? Cosa vai cercando, simpatia nell'uomo che hai appena trucidato, figuratamente parlando? Un po' di senso di responsabilità, su!

Tratteggi mirabilmente il dolore di Rodrigo, un dolore che anche chi non è mai stato mollato dal fedifrago di turno può riconoscere, perché è il dolore dell'abbandono, una piaga che tutta l'umanità si porta in animo per il solo motivo di essere stata mollata qui, sulla Terra.
E' incredibile come con una prosa scevra di virtuosismi o mirabolanti metafore (non lo dico con intento dispregiativo) tu riesca a mostrare una sofferenza smarginata raccimolata nella vita di tutti i giorni.
E' la Maison de Dieu che viene giù e tu non sai perché, puoi solo sperare che sia perché Dieu abbia per te un altro progetto, voglia farti crescere, ma quando la mazza del tormento picchia sul cuore cominci ad avere dei dubbi.
Tutta una vita di codici criptati insieme, di abitudini, modi di fare che si impara a sopportare ed amare, crolla e resti con niente intorno. Sei solo, l'unico rimasto sotto alle macerie che l'altro se n'è andato e ti chiedi come sia possibile la sua leggerezza dopo che i mattoni, il sudore per tirare su la torre ce li abbia messi pure lui.
Non lo saprai mai come sia possibile, e sei da solo sotto alle macerie, ed allora che fai? Non resta che morire, ma no, non si muore per 'così poco'; non resta che andare avanti, salire in alto, ma in alto dove, se poi la torre deve cadere di nuovo?

Tutto per dire che sebbene con poche parole, poche immagini, Rodrigo e tutto il suo vissuto arrivano.

Bravissima.
Al prossimo capitolo!

P.s.
Il tuo Marco...il. tuo. Marco.
E ho detto tutto.

p.p.s.
Ma io ho ripsosto alle risposte delle altre recensioni?
Va bé, in caso ti troverai messaggi doppi e ti farai, spero, quattro risate.
(Recensione modificata il 08/11/2023 - 02:17 pm)

Recensore Master
26/10/23, ore 22:52
Cap. 3:

Come capisco i “presentimenti” di Aiolia, ci sono dei giorni in cui in effetti anche nel suono della sveglia c’è qualcosa di strano e l’istinto è quello di ricacciarsi sotto le coperte. E io che sono (quasi) sempre ligia al dovere invece mi alzo lo stesso. E poi me ne pento… XD Ma qui mi pare che il nostro leoncino sia proprio un caso cronico, che affibbia al fato la colpa di qualsiasi situazione data dalla sua disorganizzazione personale.
 
La scena di Rodrigo che entra nel locale e vede il suo amico mi ha fatto ridere tantissimo, non solo per la cosa in sé ma soprattutto per come l’hai descritta. Sei davvero bravissima.
E qui capiamo che Milo sapeva che li avrebbe incontrati e si era calcolato tutto per bene… posso capire benissimo gli istinti omicidi del povero ragazzo!
In realtà da questa situazione si legge molto bene quanto sia stata dura per Rodrigo la separazione da Aiolia, e la grande sofferenza a causa della quale si è chiuso in sé stesso allontanandosi anche dagli amici.
 
Insomma, mi sa quei presentimenti inziali, avevano il loro perché. In ogni caso ha fatto già conoscenza con i due fratelli, anche se Étienne si è mostrato un po’ scorbutico, ma dai, l’intervento con l’idraulico liquido forse lo ha messo più di cattivo umore del solito. XD Per fortuna che la sorella lo mette un po’ più a suo agio, tanto che lui ordina una bella colazione. Speriamo che il resto della giornata sia un po’ più tranquillo!
Ciao e alla prossima!

Victoria

Recensore Master
01/06/21, ore 02:27
Cap. 3:

L'ho già detto che è tutto meraviglioso? Sì? Be', lo ripeto: è tutto meraviglioso
Neanche io vorrei credere nel sesto senso o nei segnali dall'universo - sono una persona che tende a essere molto (forse eccessivamente) organizzata, per cui quando vengo presa alla sprovvista ho quei cinque minuti di riavvio sistema totale - ma purtroppo ci sono. O forse vogliamo vederli noi e alla fine influenziamo gli eventi, non lo so, ma capisco profondamente quel senso di oh cazzo, questo non lo dovevo fare: era meglio se stamattina rimanevo a letto. 
Mi è piaciuto tutto di questo capitolo: è proprio il modo in cui è scritto - le parole, lo stile, la fluidità con la quale mi attraversa e mi lascia qualcosa pur alleggerendomi la giornata. 

Dire che è un po' troppo tardi per un caffè: rimandiamo a una colazione domani? I biscotti li porto io!