Si passano momenti, nelle varie stagioni della vita, in cui non si ha voglia di niente e, aggiungo io, anche di nessuno.
Talvolta abbiamo l’esigenza, quasi impellente, di stare “staticamente” immobili ad attendere che la corrente, nel suo fluire, spazzi via la negatività che troveremmo se aprissimo o chiudessimo nuovamente le nostre porte.
Non vogliamo accomodarci in posti sereni e tranquilli, come non abbiamo forse il coraggio di guardarci veramente dentro e scoprire che esiste un vuoto che, se non colmato, rischierebbe di inghiottirci.
Ma una vocina dentro di noi ci dice di non arrenderci e di guardare avanti, fin tanto che il dolore sarà evoluto in altro.
Pensieri quanto mai veritieri e condivisibili, caro Bilbo, che molti di noi hanno vissuto in prima persona.
Un abbraccio fermo e convinto. |