Ciao Mary. 
Più vai avanti più mi incuriosisci con questa cosa che non mi sarei mai aspettata potesse piacermi. Non per la tua scrittura, intendiamoci, mi fa impazzire. Ma per il fatto che Gellert/Ariana è una coppia complicata, disfunzionale, curiosa ma pericolosa. Pericolosa come lo è Gellert, ma come lo è Ariana, in un modo totalmente diverso, nella sua inconsapevolezza.
Ho sofferto per Albus, in questo capitolo, posso dire? Per il modo, per niente inconscio, in cui accontenta tutti i capricci di Gellert. Non sembra neanche più lottare con la parte del suo io che sa che è sbagliato tradire il proprio fratello per uno straniero. E mi ha fatto anche molto effetto il modo in cui Albus quasi è ostile nei confronti della sorella, che non è niente di che, non è come lui, a malapena è. Gellert semina il germe della gelosia nell'animo di Albus. 
Aberforth è IC in maniera spaventosa, lo volevo quasi abbracciare quando tentava di difendere la sua sorellina. Ma le parti sicuramente più efficaci sono quelle in cui descrivi Ariana, accarezzandola con delle parole scomode, vere, vivide. 
Mi sta piacendo molto, sono curiosa di sapere come evolveranno le cose
Un bacio
Mati

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Che bello questo capitolo, Mary. Non mi stancherò mai di meravigliarmi di quanto le tue descrizioni - delle persone, dei luoghi, dei sentimenti - siano talmente perfette da permettere di "vedere" la scena.
Gellert è come me lo sono sempre immaginato, un serpente ammaliatore che non usa la forza per imporsi sugli altri, ma gli basta un semplice sguardo per insinuarsi nella mente altrui. Albus ne è conquistato, Ariana ormai è persa dietro chissà quali incubi ( forse la morte della madre ), ma lascia che i suoi sensi vengano sopraffatti dallo "straniero con gli occhi verdi". L'unico che sembra immune dal fascino di Gellert è Aberforth, l'animo macinato dall'invidia e dalla gelosia.
Complimenti, veramente, per questa storia che, pur essendo fuori dalle mie OTP è comunque godibilissima se ben trattata (solo una volta ho scritto una os su Albus/Gellert per il contest di Pampa, ed è pure finita sul podio - non ricordo se seconda o terza - ma mi era capitato il genere fluff, che nel caso di questa coppia non lo trovo molto azzeccato. Albus e Gellert sono passione e dolore, secondo me, in una storia che, purtroppo, non finirà bene ).
Alla prossima, cara.
(Recensione modificata il 08/10/2021 - 10:04 am)

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Ciao di nuovo!^^ Confermo qui quello che dicevo nell'altro messaggio: adoro il gioco sapiente di luci e ombre che rievoca questo scritto (stavolta, sottolineato fin dal prompt). Ho amato tanto questa transizione dal "giorno sfolgorante di luce" ai giorni successivi, trascorsi all'insegna della penombra e dell'assenza di Ariana, in questa casa che sembra un mausoleo (che belle le atmosfere che richiami con così poche parole!). In poche righe hai riassunto tutta l'ambiguità di Gellert e la sua pericolosità, per di più cogliendolo in una fase particolare della sua vita, questo ritiro a Godric's Hollow che è quasi una "pausa", nell'inseguimento delle sue ambizioni. A questo proposito, ho apprezzato tanto passaggi come quello in cui accenni alla reazione che gli scatena la vista di Aberforth, diversa da quella che avrebbe potuto avere Gellert qualche mese addietro, a Durmstrang – sono dettagli piccoli ma che, impilati l'uno sull'altro, aiutano a delineare la complessità del personaggio. Infine, la visione di Ariana che emerge da questo capitolo è una versione per me inedita ma, devo dire, che mi intriga parecchio.
Sappi che hai conquistato il mio pieno interesse! A presto!

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Ciao! 
Il titolo di questa storia (per il quale mi congratulo con te), connesso ai personaggi scelti (nutro un debole per Ariana e un interesse particolare per il contesto di casa Silente), mi ha attirata subito e non ho potuto fare a meno di leggere entrambi i capitoli tutti d'un fiato. Ti confesso che ho letteralmente adorato lo stile di questo testo, che non saprei definire se non come fulgido, quasi intriso di luce. Le tue parole, evidentemente scelte con cura, sono evocative, icastiche e ti catapultano nella scena, nella mente di questo straniero; tra l'altro, mi piace da matti che Gellert sia citato sempre con questo termine dal sapore camusiano, quasi a ritrovarlo perennemente calato in contesti in cui non riesce mai del tutto a omologarsi, in cui non può fare a meno di spiccare. Di questo primo capitolo ho amato la caratterizzazione che delinei di ogni personaggio, da Gellert, ai fratelli Silente, fino alla piccola Ariana, concentrata sul piccolo eccidio dei suoi fiori. Mi piace tanto quel dettaglio quasi trascurato, lasciato quasi in sordina, dei lividi sulle dita di lei e dei fiori martoriati, che sembrano  una sorta di spettacolo a uso e consumo di Gellert, laddove i due fratelli sono troppo concentrati su di sé e sulle proprie dissonanze per farci caso. Anche il ricorrente riferimento ai meccanismi rotti, alle schegge, in relazione ad Ariana, è decisamente azzeccato: credo sia la maniera più adeguata per cercare di afferrare l'assenza "svaporata" e, appunto, danneggiata di questo personaggio tanto inafferrabile. 
Spero di passare presto anche al secondo capitolo, ma per adesso ci tenevo a lasciarti un segno, per farti capire quanto io abbia apprezzato questo brano, di cui ho amato davvero tutto.
Complimenti!

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Tu lo sai vero che mi sono innamorata del sorriso metà lascivia metà tortura? E di quello tutto fossette e commiserazione? No?
Bene, ora lo sai è.é
Come al solito la storia è poesia pura. E Gellert è terribile nella sua ossessione malata che sembra quasi distratta... Sempre leggero, un dispetto ad Albus quello di capitare nel giardino con Ariana, mentre dentro di lui freme.
Terribile... E giusto.
Non vedo l'ora di leggere il seguito!

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Sto adorando questa storia, e se me lo concedi, questo capitolo è più bello del precedente.
I tuoi personaggi sono meravigliosi. in particolare mi piace tantissimo il triangolo Gellert/Albus/Ariana, dove ognuno dei tre ha un suo fascino: Gellert, quello del serpente ammaliatore, Albus, quello dei suoi sogni di grandezza e Ariana, bella e fragile come i narcisi che si ostina a distruggere.
Ho sempre immaginato Albus e Gellert così, ambiziosi e irrimediabilmente attratti l'uno dall'altro. Ma tu sei andata oltre, inserendo Ariana con i suoi sguardi spenti, persa chissà dietro quale delirio della mente. Sono curiosa di scoprire quale sorpresa ci riserverà questa strana liason à trois.
Alla prossima.
 

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Ciao Mary!
Eccomi qui a sbirciare su questo secondo capitolo della minilong Gellert/i Silente.
Cosa posso dirti? Se possibile, questo capitolo mi è piaciuto di più del precedente. Forse perché fotografa gli sguardi tra Albus e Gellert, quella sintonia tutto loro che ha dato modo di comprendersi. È affascinante la spietatezza con cui gioca Gellert, è magnetico nel suo sapersi muovere. Non sembra nemmeno uno straniero in quella casa, tranne per Aberforth, lui lo considera ancora il nemico.
Albus e Ariana, invece, sono più che felici di accoglierlo, anche se in maniera diversa. Perché Albus si sente divorare da quella voglia ambiziosa di conquistare il mondo, mentre Ariana non sa nemmeno di che pasta è fatto il mondo, la sua prospettiva è ristretta a quella casa, quel giardino, quei narcisi che la circondano e che lei strappa via.
Le tue parole sono affilatissime e mi sto facendo trafiggere senza troppi indugi. Ti dico solo che la recensione la sto lasciando da telefono e io ODIO recensire da telefono.
Un bacio
Mati

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Ciao Mary,
questo capitolo assolato è l'ideale da leggere in una grigia mattina piovosa, mentre si prende il caffè e si pensa che sì, sarebbe il caso di iniziare a lavorare sul serio. Ma la risata di Gellert e i suoi occhi verdi, il modo in cui seduce Albus mentre cerca Ariana, l'intesa intellettuale che ha con lui e il desiderio di lei sono una tentazione troppo irresistibile per rinunciarvi.
Aberforth è il silenzioso spettatore e quasi mi sento come lui, io con il senno del poi, lui con il suo intuito, a condividere preoccupazioni per quelle che potranno essere le evoluzioni di questa vicenda. Sono qui, in attesa degli sviluppi, proprio come Aberforth.
Intanto, ti faccio i complimenti per lo stile con cui riesci a descrivere e colorare gli ambienti. Sembra di muoversi in un quadro ed è una sensazione bellissima.
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Un abbraccio,
Sev

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Ciao cara,
finalmente eccomi a passare a leggere l'inizio di questo luo lavoro per il Writober, di cui mi ero incuriosita molto leggendo i tuoi post. Albus e Gellert sono una coppia iconica, c'è poco da dire, ma la Gellert/Ariana è una ipotesi crack che trovo potenzialmente molto interessante; sono quindi molto curiosa di vedere le due coppie combinate insieme, a partire da questo primo capitolo che offre un incipit meraviglioso ma si ferma giusto in tempo per non svelare la direzione che intraprenderai.
Mostri una scena precisa e mostri ogni dettaglio di questa scena, quasi ampliandola a dismisura per il lettore: ecco i singoli movimenti di Ariana, le osservazioni di Gellert e dei suoi occhi verdi, e ancora gli atteggiamenti opposti dei due Silente. Mi è piaciuto soprattutto come hai descritto l'interesse di Gellert per la bambina in mezzo al battibecco tra i fratelli – solo lui sembra accorgersi in quel momento davvero di lei, solo lui sembra percepire quel "pericolo" e infine le si avvicina per presentarsi.
Uno stile davvero molto particolare che riesce a cucire l'intera scena rendendola ancora più suggestiva.
Mi hai incuriosita ancora di più, quindi attendo il nuovo aggiornamento!

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Ciao Mary!
Passo di qui perchè sono stata molto incuriosita dagli indizi che hai disseminato riguardo a questa minilong! Devi sapere che io, di Albus e Gellert, non ho scritto proprio mai, ma almeno in potenza li ho sempre apprezzati come coppia. E tu che fai, sconvolgi tutto, e decidi di scrivere di Gellert e Ariana? Lo trovo ingiusto! Ecco, questa è una coppia a cui non ho mai, mai pensato! Eppure sono incuriosita. Gellert diviso dall'amore dei due Silente, i due Silente più criptici, meno grezzi, meno diretti, com'è invece quell'altro fratello che Albus si ritrova. 
Mi piace molto il tuo stile, è molto trascinante, musicale. Mai canzonatorio, mai finto. Di solito non amo la presenza di così tanto corsivo, ma in questa ballata che hai dipinto ha il suo perchè, hai il suo senso. Sono molto affascinata dall'Ariana che dipingi, sicuramente le sue difficoltà spiccano, sembra veramente di vedere tutto ovattato dal suo sguardo. 
Insomma, ho letto che non pubblicherai ogni giorno e me ne dispiaccio assai! Aspetto trepidante il nuovo aggiornamento
Un bacio
Mati

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Eccomi qui!
Sono molto contenta che sia tornata a pubblicare, anche perché questo progetto si prospetta essere molto interessante visti i personaggi protagonisti.
Inizio subito col dirti che trovo il ritratto di Ariana emerso da questo primo capitolo quasi sinistro e questo mi incuriosisce parecchio. Di Ariana sappiamo poco, ma abbiamo almeno una certezza: non era padrona della sua magia e questo la rendeva potenzialmente pericolosa. Sono convinta che Gellert non potesse che trovarla interessante come soggetto di studio, in qualche modo lei avrebbe potuto essere dirompente e al tempo stesso fragilissima, divorata dal suo stesso potere. Ecco, in questo primo scorcio mi è parso di vedere proprio un Gellert incuriosito e intrigato dalla magia incontrollata, da una Ariana che appare cedevole ai propri stati d'animo.
Passando alla cornice, ho apprezzato che a far da sfondo a questo incontro tu abbia inserito i contrasti tra i fratelli Silente – emblematico come nessuno dei due si accorga della sorte dei fiori, troppo impegnati a discutere tra di loro.
Come sempre, il tuo Gellert sprigiona un fascino incredibile e pericoloso, merito anche del tuo stile teso a servirsi di immagini per descrivere azioni e pensieri. Albus e Aberforth sono sullo sfondo, qui, ma le linee guida delle loro caratterizzazioni emergono già con forza, sono entrambi ben delineati e schierati in quelli che sono i loro valori, punti di vista, scelte.
Non posso che farti i complimenti per questo primo capitolo e aspettare il seguito per scoprire come si evolveranno le complicate dinamiche in cui si muovono i tuoi personaggi. Non è la recensione migliore che abbia mai scritto, ma ci tenevo a passare senza far trascorrere troppo tempo!
Alla prossima!

Ciao Mary!
Eccomi passata a conoscere la tua Ariana in quella che mi sembra di capire è una versione un po' inedita di tutti i tuoi headcanon. Come ti ho anticipato, io non seguo molto la ship né la Grindeldore né la Ariana/Gellert, ma mi hai incuriosita quel tanto che basta per fare il passo più in là e seguire una minilong. Sapere che sono 9 capitoli mi rende anche le cose più semplici e fin da questo primo capitolo si vede che il progetto è decisamente più serio del mio e quindi merita anche di essere commentato come si deve (ammesso che sia capace di commentare e non di blaterare).
Tornando ai tuoi personaggi, se il tratteggio dei rapporti tra Silente e Aberforth non mi ha sorpreso ed è nell'ambito di quello che sappiamo dal canone, mi ha incuriosito molto l'attenzione di Gellert per Ariana e soprattutto il modo in cui tu ci abbia mostrato le condizioni della ragazza attraverso i silenzi e i gesti di lei. Quel tormentare i narcisi mentre prova a fare una corona di fiori sono indicativi, le mani che tremano, l'abito che si macchia, sono immagini molto evocative che ci danno perfettamente l'idea della fragilità di Ariana. Le allusioni di Aberforth ce lo confermano, così come il balbettare colpevole di Albus.
Mi hai catturata!
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Un abbraccio,
Sev

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Beh, come al solito è meravigliosa. Poetica, le emozioni colano dalle tue parole, riesco a sentire il /pericolo/ di Ariana e come ne sia affascinato Gellert... Meraviglioso, non vedo l'ora di leggere il seguito +____+

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Ciao Mary,
ho letto per caso una tua vecchia storia e ne sono rimasta affascinata, perché hai un modo veramente particolare di scrivere: tu non racconti soltanto, ma rendi talmente bene personaggi e situazioni che sembra di viverli.
In questa minilong i quattro protagonisti emergono con poche, decise pennellate: Ariana, con la sua giovane mente disturbata, Albus, che sopporta a stento una situazione familiare che gli sta stretta, Aberforth, con il suo palese disprezzo per il comportamento del fratello e Gellert, spettatore e attore di uno spettacolo che, si sa, finirà in tragedia.
Bravissima, complimenti.

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