Ciao, mia carissima Star^^
Bramavo da giorni di inviarti la mia opinione circa questo emozionante capitolo. ♡
Ci hai regalato un capitolo tutto dedicato a James, come è giusto che sia visto il momento delicato a cui è giunta la storia.
Ho provato sensazioni ambivalenti durante la lettura. Mi è sembrato di non averlo mai conosciuto prima di adesso così nel profondo, di non aver mai conosciuto così in profondità i suoi pensieri, il suo cuore e le ragioni delle sue scelte, ma allo stesso tempo mi rendo conto di quanti indizi hai seminato lungo il racconto esplicitando sempre i sentimenti di James. Il fatto che sia proprio lui la spia è una rivelazione, ma mi rendo conto dell'impegno che hai speso per rivelare il suo ruolo lungo tutto il cammino della vicenda che ci narri. Sottolineo la rivelazione sul ruolo, perché in effetti rimane l'uomo che conosciamo, non hai svelato retroscena oscuri (per il momento) sul suo conto, rimane il giovane che abbiamo conosciuto e che abbiamo imparato ad apprezzare. Fin dallo scorso capitolo ero convinta che non avrei cambiato idea su di lui e così è stato, proprio perché - conoscendo l'autrice che sei - ho immaginato preservassi l'integrità di questo protagonista. Anzi hai rafforzato l'immagine di James che la mia mente ha elaborato, dando ragione ai tormenti circa il passato che sfociano in adolescenza e poi in giovinezza.
La trama riprende e procede da una situazione non troppo rosea per il giovane, egli è ferito e impotente. A farlo precipitare in questo stato non è solo la ferita fisica, ma anche il ruolo borderline che ha scelto di ricoprire seguendo le orme del padre. A questo proposito sei stata veramente molto brava a celare il vero credo del padre di James. Non sappiamo e probabilmente nessuno potrà più scoprire cosa celasse davvero nel cuore il defunto padre, si è affrancato dall'IRA, ha scelto un'altra strada venendo tacciato di tradimento. In ogni caso James prova a onorare l'immagine che ha creato del padre, l'immagine più eroica e temeraria che aspira alla rivoluzione, forse quella che secondo lui vale davvero la pena di ricordare. Il fatto poi di aver vissuto poco il genitore lo ha spinto alla curiosità; scopre un lato del padre che non è sotto i riflettori, non corrisponde all'emulazione paterna che tutti attribuiscono a James. Sembra che a James piaccia di più l'idea dell'uomo che il genitore ha smesso di essere, forse è pur sempre un'immagine da cui imparare, un'immagine che consente al giovane di essere più vicino al padre defunto e di conoscerlo meglio, ciò che gli era stato precluso quando era in vita. La conoscenza di questo caro amico del padre è sicuramente allettante, egli può diventare un veicolo attraverso cui James può raggiungere un suo desiderio, da tempo sepolto.
La linea tra bene e male nelle tue storie è sempre molto sottile. Non può fare bene ad un giovane vivere solo di aspettative, equivale a sentirsi ingabbiato, infatti egli stesso crescendo si sente a disagio. Dalla scoperta della lettera di questo compagno dell'IRA James non smette di seguire le orme del padre, anzi sembra proseguire quelle interrotte da lui, forse per mancanza di coraggio, forse per proteggere la sua famiglia. Chissà. Non riesco a sentenziare sulla scelta di James, in realtà non riesco a capire se sia valsa davvero la pena compiere quella scelta, ma i miei dubbi non sorgono dal tradimento della divisa che indossa. Sappiamo solo che ora non è felice, Julia e Hart sono sicuramente motivi più che validi per essere preoccupato.
Questa storia, anche se ambientata in un passato lontano da noi, aiuta a placare i pregiudizi prima di muovere qualunque giudizio, ad esempio anche i traditori possono avere ragioni profonde e sincere nel cuore che in apparenza non si possono conoscere.
Hai creato per James un percorso di formazione partendo dalla sua infanzia. È interessante scorgere il momento esatto in cui smette di essere "succube" del suo passato e inizia a sviluppare su di esso un pensiero critico. Non so dove lo porteranno le sue scelte, probabilmente corre un gravissimo rischio e con James potrebbero soffrire le persone a lui più care; credo sia una reazione normale la sua, sicuramente rischiosa, ma frutto di ciò che ha vissuto e nessuno si è mai premurato di aiutarlo a elaborare un'importante mancanza e a colmare i suoi interrogativi, che peraltro dalla sua posizione sono legittimi.
È sempre un piacere leggere nei tuoi scritti un puntuale tocco storico che li contraddistingue sempre. In questo capitolo i dettagli dell'epoca entrano nelle descrizioni attraverso l'attenzione sopraffina dell'uomo di Legge che James, in fin dei conti, rimane; l'arredamento diventa per lui un indizio essenziale per comprendere fin dal principio il ceto sociale a cui appartiene l'amico di suo padre.
È molto interessante anche la prospettiva di Seamus e credo, da come ci hai sempre parlato dell'IRA, che sia propria dei militanti repubblicani. Quest'uomo menziona il padre e la madre di James come semplici uomo e donna, oltre qualsiasi ruolo che potessero ricoprire; dimostra con le parole che impiega di essere stato molto legato a loro, di vederli quasi come fratelli (e la fratellanza, se non sbaglio, è un ideale dell'IRA).
La rivelazione più grande riguarda sicuramente l'identità del figlio di Seamus. In questo capitolo ho avuto davvero la percezione che Charles sia profondamente ingabbiato negli ideali dell'IRA e disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. È stato infimo da parte di Charles premere sulle debolezze di James, pur di convincerlo a collaborare, facendo leva sull'idea del destino che ha accompagnato James nell'arco della sua vita.
Come dicevo poc'anzi, con l'arrivo di Julia e forse anche con la conoscenza di Hart James non riesce più a vivere di menzogne avendo fatto esperienza dell'amore e dell'amicizia più sinceri. La scelta a cui Charles lo pone dinanzi è dura, chiunque sarebbe combattuto e non sacrificherebbe mai la vita di un amico; James inoltre ha già dimostrato una volta di essere disposto a morire per Hart, superando qualsiasi divergenza ideologica. Ripensando alla storia nel complesso, si nota come le scelte compiute da James siano state compiute con le migliori intenzioni, sia che fossero a favorire dell'IRA sia di Hart.
James è convinto che Hart abbia capito e abbia deciso di proteggerlo comunque, alla resa si sono protetti a vicenda.
A meno che anche Julia non sia fonte di sorpresa e nutra qualche sospetto nei confronti del fidanzato, comprendo ancora di più il desiderio di tenerla all'oscuro di tutto. Lei sembra essere il più grande rimpianto, c'è il rischio tangibile che il loro futuro venga messo a repentaglio e un'inevitabile sofferenza pende già sul destino della ragazza.
È stato uno dei tuoi capitoli più commoventi, ho cercato di non dilungarmi troppo, ma hai stimolato in me innumerevoli riflessioni. ♡♡
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |