Buonasera,
Bel capitolo, in cui il rapporto tra Alan e Nathan inizia a farsi allo stesso tempo più stretto e più strano, diciamo. Alan lo considera un ragazzino, ma sembra che qualcosa di Nathan inizi a piacergli.

Inoltre tiene banco la vicenda del rapinatore con gli occhi verdi, che oserei dire Nathan potrebbe avere riconosciuto a livello di inconscio, ma non avere fatto un collegamento con una persona specifica perché ritiene improbabile possa essere il rapinatore stesso.

Questa vicenda mi incuriosisce. 💥
A presto,

Milly

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Cara Simo, 
rieccomi! Devo dire che in questo capitolo Alan mi ha stupito... da pesantone qual'è di fronte a Nathan  è riuscito a tirare fuori tutta la sua fragilità. E subito dopo si è sentito meglio. Funziona proprio così, spesso tirare fuori emozioni sopite e represse è liberatorio.
Successivamente mi sono stupita di  quanto talvolta Alan riesca a diventare ironico e a vivere con quella leggerezza che la presenza di Nathan gli trasmette. La scena di Steve ha fatto ridere anche me.
L'arrivo di Ashton poi sconvolge di nuovo gli equilibri. Cos'è quello che prova il nostro poliziotto? Gelosia forse?
E chi sarà mai il rapinatore che conosce Nathan? Nella mia testa iniziano a formarsi delle idee e la cosa mi piace, significa che la trama è ben  studiata e coinvolgente!!!
A presto bella,
Lady

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Ciao Simona!
Alan per un momento era riuscito a fare il "Nathan", del resto anche se non vuole ammetterlo il ragazzo poco più giovane di lui lo sta riportando alla vita, anche se lui teme di lasciarsi andare, lo vedrebbe un po' come un tradimento verso Oliver. Ma poi mi sono perso un passaggio o Alan non ha restituito il cellulare di Nathan al legittimo proprietario? Beh, spero vivamente che alla fine Alan faccia il finto fidanzato.

Ipotesi sul caso: Ryan, l'amico di Nathan è uno dei due rapinatori e cercava Micheal ma quello si è preso le ferie e chissà dove è ora, quindi non lo ha trovato. Perché lo cercava? Alla prossima puntata, ahaha.

Un saluto affettuoso
Marc25

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Per ora, ma dato che sono appena all'inizio della lettura prendi il mio commento con le dovute pinze, questo è stato il capitolo più intenso che ho letto. Mi ha fatto venire la pelle d'oca perché mentre leggevo i pensieri di Alan e mi immedesimavo in lui sentivo tutta quella sofferenza che spero di non dover mai provare nella vita, che certamente ben giustifica la sua reazione - e non importa che siano passati otto mesi, ci sono persone che non si riprendono mai da un lutto del genere. Non parliamo poi di quando descrive come ancora apparecchi la tavola per due e racconti a Oliver della sua giornata e si definisce patetico! Mi scatta ogni volta quel desiderio prorompente di abbracciare - sono terribile, peggio di un polipo XD - e di consolare, e il fatto che io lo provi per i personaggi di una storia come lo proverei per delle autentiche persone significa soltanto una cosa: che hai fatto benissimo il tuo lavoro e sei riuscita perfettamente nel tuo intento di coinvolgermi e di emozionarmi.
Non vedo l'ora di proseguire!!!

A prestissimo ♥

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Nessun essere umano è un'isola scriveva J. Donne il poeta e qui abbiamo due solitudini diverse come i dolori che ai toccano.. struggente

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Alla faccia del lutto complicato! Alan sembra aver subito un vero e proprio trauma con la morte di Oliver.
Nel frattempo grazie ad Ashton si sospetta di un conoscente di Nathan, quindi partono le indagini; chissà se Al verrà a sapere della situazione familiare dell'altro.
Probabile, dato che la restituzione del cellulare dà il via a una situazione di crollo emotivo di Alan con conseguente conforto da parte di un impacciatissimo Nathan. Molto ben descritta, per giunta, e il punto è che si è venuta a creare una confidenza tra loro.
Oddio ... una molto traballante, per la verità. Si alternano bei momenti in cui i due ridono insieme, a quelli in cui arriva Ashton e Alan si richiude a riccio per ... fondamentalmente gelosia, ma non sentimentale, più per il fatto che questi due abbiano una buona intesa che lui sente di non avere con nessuno. Dal canto suo, Nathan ha gestito male il problema: tutto preso dal levarsi di torno Steve, si è momentaneamente dimenticato del lutto di Alan. E Ashton non ha aiutato con la sua intromissione: magari se non fosse arrivato proprio lì i due avrebbero continuato a comunicare a cuore aperto, e Nathan sarebbe riuscito a spiegare in qualche modo che Steve non è solo un amico impiccione, è un vero e proprio molestatore (anche se magari questo l'avrebbe capito Alan, Nath mi sa che non ha pienamente realizzato la cosa in primo luogo).
Di tutta la situazione, Ashton è quello che mi è piaciuto meno: la sua invadenza (cosa gliene frega della vita personale di un collega, poi?) inizia non solo ad essere eccessiva ma a ostacolare le interazioni tra i due. Poi bello che si metta a giudicare senza aver mai chiesto ad Alan un 'ehi, ti vedo sempre così chiuso e malinconico, c'è qualche problema?' Insomma più che aiutare rischia di essere di danno.
Un altro bel capitolo, complimenti!

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Ciao! 🖤 Eccomi qui a proseguire questa storia approfittando delle vacanze di Natale, e che cosa posso dire se non che mi è piaciuto tantissimo pure questo capitolo? La tua scrittura è molto matura e profonda, e mi piace il modo in cui usi la narrazione in prima persona.
Una delle cose che mi ha colpita di più è il concetto dell'elaborazione del lutto, e tu hai centrato il punto attraverso la perdita di Alan che in otto mesi non ha ancora metabolizzato cio che è successo a Oliver (non totalmente, almeno), ed è comprensibile.
Voltare pagina dopo una tragedia del genere non è facile, non è un dolore che si cancella in questo modo anche perché quando succede più che cancellare bisogna imparare a conviverci insieme, probabilmente per il resto della vita, ed è quello che sta provando a fare lui. 
Vedo che Nathan gli sta portando un pizzico di speranza. Se all'inizio del capitolo approfondisci il pensiero di Alan e sottolinei come lui pensa di poter trovare una brutta copia del suo grande amore, alla fine, credo che sarà proprio Nathan a portarlo a un nuovo inizio, è diverso e a volte capita che la vita di dia una seconda possibilità. E il comportamento di quest'ultimo mi piace, nelle loro differenze caratteriali trovo tanta compatibilità, e credo che sia bello perché uno compensa l'altro (io e il mio ragazzo per esempio siamo totalmente opposti). 
Mi piace come stai portando avanti anche la storyline delle indagini, e mi ha stupito il fatto che attraverso i video si accorgono che Nathan potrebbe conoscere il primo ladro, tutto alla fine si collega. E la parte dove Alan si lascia un po' andare con Nathan? Sono bellissimi, mi fanno sciogliere ed è bello vedere Alan un po' più sereno, tanto che era stupito lui stesso di ridere. Peccato che alla fine Alan si ritrova "tradito" da Nathan quando insiste insieme ad Asthon di andare alla festa, e il suo atteggiamento dimostra quanto ancora soffre; è stata una lettura profonda, complimenti davvero. Alla prossima!

Shakana

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Ciao!
Caspita questi capitolo è davvero bellissimo. Il modo in cui hai descritto le emozioni di Alan è stato davvero spettacolare, mi ha coinvolto moltissimo.
Io non so se hai provato anche nella realtà certe emozioni per riuscire a descriverle così bene, ma io si, le ho provate. La prima volta quando avevo diciannove anni: il migliore amico di mio fratello morì in un incidente d'auto. Ricordo che quando lo vidi, non riuscivo a pensare ad altro che "Quello non è P." Non riuscivo neppure a piangere. Ho pianto dopo il funerale. E leggendo di Alan mi sono commossa, tantissimo, anche perché nel suo caso si tratta del ragazzo che amava e quindi il dolore è ancora più straziante.
La scoperta di Ashton, stempera l'emozione e ci riporta dentro l'aspetto investigativo della storia, con una sorpresa, perché onestamente non mi aspettavo davvero una simile svolta. Chissà se Ryan ha gli occhi verdi... Non ricordo, mi sa che dopo vado a controllare! 🤔
E poi arriva un imbarazzatissimo Nathan, che si fa scoprire ancora prima di ammettere il misfatto. Di nuovo abbiamo una scena emotivamente molto potente con il crollo di Alan, il modo in cui Nathan lo sostiene, la complicità che si crea tra loro. Davvero molto bella.
E poi come spesso accade, l'arrivo inaspettato di una persona spezza l'incantesimo. Mi è sembrato di sentire anche intorno a me il gelo improvviso che si è creato all'apparire di Ashton, l'allontanamento emotivo di Alan non è solo descritto è proprio palpabile.
Io spero che Alan cambi idea, perché credo che quelle sensazioni che ha provato, siano reali e che abbia percepito in Nathan qualcosa di importante e di profondo.
E poi penso che sarebbe piuttosto divertente vederlo fingere di essere il fidanzato di Nathan. Insomma tutto sommato penso che Ashton abbia ragione, andare a quella festa gli farebbe bene!
Ti faccio i complimenti per questo capitolo che per ora è il mio preferito per le emozioni che mi ha trasmesso.
A presto ♥️
AlbAM

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Mamma mia, sapessi scrivere così! I sentimenti di Alan erano talmente vividi, che mi è sembrato di sentirli sulla mia pelle. Questo scambio tra Nathan e Alan è stato molto interessante e, per la prima volta, molto più
intimo. Familiare... Anche se poi, come da copione, la situazione è degenerata, ma ho adorato i pensieri di Alan!
Per un momento, la sua debolezza l'ha fatta da padrone, ma la venuta di Ashton ha issato di nuovo quella barriera che, dalla morte di Oliver, non è più stata distrutta da nessuno... ma chissà che Nathan non possa riuscirci... xD I due hanno davvero tanto in comune, e spero che un giorno si decidano a condividere quel dolore che li ha spezzati!
Comunque, adoro il tuo stile. Non a tutti piace il genere introspettivo - e io ne so qualcosa -, ma io lo amo alla follia e lo uso anche di più rispetto alle sequenze dialogiche. Qui trovo che ci sia un giusto equilibrio, i dialoghi sono molto incalzanti e davvero realistici!
Ancora complimenti, Simona, e alla prossima! ^^

Ps: sono felice che tu stia pensando a un'eventuale CE... perché hai senz'altro le carte in regola per "andare a bussare alla loro porta"! xD
(Recensione modificata il 05/11/2021 - 11:18 am)

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