Ciao, mia cara!
Speravo di progredire di più sulla tabella di marcia, invece il lavoro mi ha imbrigliata più di quanto temessi. Finalmente ora posso tornare anche qui! 🤍
Mi è piaciuta tantissimo l’atmosfera con cui hai aperto il capitolo; hai descritto un incontro sereno fatto di accoglienza reciproca, si avverte quanto il clima sia mantenuto pacifico nel villaggio in cui si sono recati Ivar e Aethelred.
Le riflessioni di Ivar sono sempre bellissime; ai miei occhi risulta il personaggio più complesso a livello psicologico e morale. Apprezzo particolarmente le sue capacità di autocritica, sono certa che le sue abilità di cogliere le qualità nel prossimo siano dovute alla consapevolezza di non essere riuscito a raggiungerle, a causa di eventi risalenti alla sua infanzia che non sono sempre dipesi da lui, ma nonostante ciò ambisce a queste qualità con estrema forza d’animo. Penso che l’amore che prova per Aethelred sia dovuto a questo, vede nel giovane un modello morale a cui ambire, tutto ciò che è sempre voluto essere, in fondo è la chiave per farsi ben volere, questo ad Ivar è ben chiaro. Nella consapevolezza di quanto l’amato sia una buona persona con la quale condividere la propria vita, non può fare a meno di provare sensi di colpa al solo pensiero di abbandonarlo o addirittura di perderlo a causa della sua natura; questi pensieri si aggiungono al fatto che si renda conto nel corso della sua vita di non aver provato sempre sentimenti nobili e teme di ferirlo, il timore ora è maggiore perché si è accorto di amare veramente. Io però sono certa di una cosa: l’amore sincero ha il potere di renderci migliori, perché si fa anche l’impossibile pur di non ferire coloro che amiamo.
Attraverso gli occhi di Lagertha vediamo in concreto quanto impegno stia impiegando Ivar pur di restare accanto all’amato, affiancarlo nelle attività di vita quotidiana, aiutarlo; il fatto poi che abbia evidenti difficoltà fisiche lo rende ancora più tenace e volenteroso, i suoi sforzi hanno davvero molto valore.
Ho sempre trovato in Lagertha l’incarnazione della famiglia e della pace. Viene citata ogni volta che la tregua da guerre e violenze prende il sopravvento; con i suoi pensieri infonde la serenità che prova. È inoltre colei che incarna sentimenti malinconici su un passato che non può più rivivere - complice il tempo -, ma che ricerca nel presente ritagliandosi piccoli momenti di calore famigliare in un luogo sereno, lontano da occasioni di scontro.
Aethelred dimostra sempre di essere un uomo molto emotivo; ad ogni pessima notizia scappa, ma la sua non è una fuga dai problemi, penso sia il dolore a suggerire questo iniziale comportamento e il bisogno di sfogare la sofferenza che gli viene inferta. Aethelred ha sicuramente frainteso le intenzioni dell’amato, ma il pensiero di perderlo gli fa temere il peggio.
Non sono affatto d’accordo con Hvitserk, anzi rispetto al suo rapporto con Helgi le circostanze sono diverse, perché le personalità lo sono. Nelle parole di Hvitserk rivedo lo stesso atteggiamento da parte dei famigliari che ha sempre accompagnato Ivar durante la sua infanzia, portandolo a sentirsi emarginato e lontano dai suoi cari, anche dal punto di vista morale. Sono certa che Hvitserk continui a non capire Ivar e non abbia nemmeno intenzione di farlo. Alla resa l’intenzione di Ivar di non ferire l’amato rivelandogli un desiderio che egli stesso tenta di reprimere fallisce, a causa dell’incomprensione e della diffidenza che lo circondano.
L’irruenza con cui Ivar tenta di spiegare lo stato delle cose può solo essere sintomo della frustrazione che lo ha sempre accompagnato in quei giorni, diviso tra amore e desiderio.
Erik persiste a disprezzare Tiago, totalmente incosciente di fronte al potere che può derivare dalla sua relazione con Ingrid. I pensieri di Erik non rivelano che sia totalmente privo di un buon cuore, ma anzi dimostrano quanto lui sappia discernere tra il bene e il male partendo dalle sue più intime sensazioni. In questo capitolo si nota perfettamente quanto le personalità di Erik e Tiago siano totalmente opposte; quest’ultimo per amore e a vantaggio del prossimo è in grado di accantonare tutto il male e il disprezzo che gli sono stati inferti. La voce del ragazzo sembra confortare Erik, sia per la tenacia del giovane ex schiavo e la rassicurazione che è in grado di infondere sia per la familiarità; in questa grande difficoltà che Erik sta affrontando sembra proprio che i pensieri più intimi, che mai avrebbe rivelato a terzi, emergano nel bisogno che ha della vicinanza di Tiago a livello fisico e morale. Tutti sono fiduciosi nelle abilità di Tiago e Ivar in particolare dimostra di giungere con abilità di pensiero molto prima degli altri alla verità, oserei dire con sensibilità e attenzione ai dettagli, anche a gesti ed espressioni.
Questa trama è sempre più intrigante. Non sono certa che la disavventura di Erik si concluda nel migliore dei modi, ma sicuramente lascerà un segno nella vita e nel cuore di tutti e ci dai anche modo di comprendere più a fondo le loro personalità. 🤍🤍
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |