Ciao, cara, ho letto finalmente il capitolo e sono contenta comunque ti averti risollevato sulla questione dello scrivere per se stesso, non perché non dobbiamo dare conto a chi ci legge o ci lascia una recensione – altrimenti che pubblicheremmo a fare? – ma perché quando scriviamo, principalmente elaboriamo qualcosa che a noi in primis potrebbe piacere. Io solitamente ragiono da lettore in questo senso: questo sviluppo a me piacerebbe leggerlo? Penserei che avrebbe senso? Ecc ecc. Come già ti dissi, se una cosa non mi convince la modifico fino a quando non mi soddisfa.
Ora, quindi mentre ti scrivo sono lettrice e avrai notato sicuramente che ti ho lasciato bandierina neutra e non perché ti voglio scoraggiare, ma voglio piuttosto evidenziare alcune scelte di trama che non mi hanno per nulla convinta più del solito. Siccome il capitolo era un po’ lungo, andrò per punti per essere anche più ordinata.
La prima scena rappresenta la fuga di Inuyasha e Miroku e l’inseguimento di Sesshomaru e, fin qua, mi è sembrato tutto abbastanza coerente con ciò che era avvenuto nel capitolo precedente, soprattutto nel finale. Ci sta anche il ritmo e l’angst con il quale hai aperto il tutto. La nota dolente arriva dopo: lo scontro tra Sesshomaru e Inuyasha non mi ha molto convinto perché se, appunto, quest’ultimo deve essere totalmente inesperto non è credibile che Sesshomaru gli dia così tante aperture o, piuttosto, il modo in cui gliele dà. Siccome qui tu hai calcato il primo incontra tra i due nell’anime, faccio riferimento anch’io a quello mentre ti scrivo queste note. È vero che anche lì Inuyasha si salva per il rotto della cuffia, ma per lo meno aveva delle basi quando si trattava di lotta. Nella tua storia, invece, soprattutto dato che hai sottolineato più volte la rabbia di Sesshomaru e l’incapacità del mezzo demone, sono rimasta un po’ spiazzata dal modo in cui si scontra con il fratello minore e dalla facilità con cui lo lascia reagire. E te lo dico proprio perché hai sottolineato più volte che Inuyasha è troppo inesperto in questo universo. L’altra cosa che di questo scontro non mi ha convinto è la scelta di trasformare le spade in pistole, personalmente credo stonino e fatico a immaginarle, però dai quest’ultima cosa riguarda più il mio gusto che altro.
Contemporaneamente, Miroku viene accerchiato: che fine fa? Non ci è dato saperlo, anche se dubito sia morto. Il punto dolente qui è che Inuyasha lo abbandona, letteralmente. Mi spiace ma questo non riesco a capirlo. Sì, ha paura che sia morto e non vuole vedere il suo corpo sfigurato, ma una sepoltura non la merita nemmeno? Lascia il suo cosiddetto migliore amico in pasto ai corvi? Non so, per quanti traumi possa aver subito in questa realtà, per me è inimmaginabile. Proprio perché aveva subito tante perdite, questa doveva vederla con i suoi occhi; proprio perché era una persona a lui cara doveva pensare che meritava almeno una sepoltura, non essere abbandonato. Quando si ritroveranno – perché sono convinta accadrà – con che faccia si farà perdonare? Con che coraggio va avanti senza essere roso dal senso di colpa? Ecco, per me la codardia non è assolutamente una caratteristica di Inuyasha, in qualsiasi universo lui nasca e cresca.
Poi arriviamo alla cruda scena con Bayer, Koga e gli altri demoni lupi. Anche qui hai detto di aver preso ispirazione dall’anime e ci sta perché Koga di sicuro non era un personaggio positivo all’inizio. Però vorrei sottolineare che a mangiare/divorare gli umani non erano lui e gli altri demoni, ma i lupi, quindi leggere di Ginta, Hakkaku e chi altro che mangiano le viscere dell’uomo mi è sembrato troppo strano. Poi davanti a Rin. Oddio, secondo me c’erano ben altri modi di uccidere il pover’uomo, anche perché la sua morte aveva senso visto che era stato trovato con le mani nel sacco.
Le due scene tra Rin e Sesshomaru sono prese pari passo dall’anime, come ammetti anche tu, e se pure la prima può starci, soprattutto se consideriamo lei come una bambina educata ad andare in aiuto di chiunque, la seconda non tanto. Diciamo che pur volendola usare come esca, Sesshomaru farà una fatica non indifferente a tenersela accanto. Nel canon Sesshomaru è un nomade che non deve giustificare le sue scelte, qui un po’ diverso stando a stretto contatto con il Führer. A questo punto sono curiosa di capire qual è la tua idea e come gestirai questa coppia se davvero vuoi avere lo stesso risultato dell’anime dove l’influenza di Rin cambia Sesshomaru.
A livello di trama, un’ultima cosa che mi ha lasciata basita è il percorso scelto da te per Inuyasha. Mea culpa che la volta scorsa non ero andata a controllare dove fosse Kenberg, ma appena ho letto che la prossima tappa era la Baviera ci sono un attimo rimasta. Geograficamente parlando attraversare la Germania in un periodo così pericoloso mi sembra un suicidio. Da Berlino la scelta più saggia sarebbe stata andare verso nord e scappare o in Olanda o in Belgio – probabilmente anche la più veloce e sicura. Senza contare che in Svizzera potrebbe anche non essere fatto entrare, anzi molto probabile.
A livello di forma, invece, ho notato qualche refuso qua e là, ma ti direi soprattutto di fare più attenzione alle virgole, soprattutto nei dialoghi diretti — ad esempio quando scrivi “Inuyasha tu prosegui pure” o “Scusami Inuyasha” —, a qualche tempo verbale sbagliato e sempre all’accento acuto sulla e del verbo essere che è un errore che ho rivisto spesso.
Spero tu non prenda a male questa recensione visto che questa volta mi sono concentrata sugli aspetti che non mi piacevano e, ti dirò, all’inizio non ero nemmeno convinta di lasciartela proprio perché non volevo scoraggiarti. Però, ho pensato che avendoti sempre lasciata un mio pensiero sincero, anche questa volta non potevo esimermi. E visto gli ultimi sviluppi sono ancora più curiosa di capire in che verso vuoi proseguire e cosa ci riserveranno i prossimi capitoli. Anzi, mi chiedo anche quando incontreremo Kagome visto che all’ultimo Inuyasha ha deciso che non proseguirà verso la Baviera per raggiungere la famiglia giapponese che doveva aiutarlo.
Spero di sentirti presto. Un saluto! ❤
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