Ciao Sev.
Provo a lasciarti una piccolissima recensione.
Questa è stata una delle prime storie che ho letto del drabblitch e devo dire che mi è piaciuta. Ho apprezzato la scelta del personaggio, che io adoro sia per la sua caratterizzazione sia per la sua storia personale. Ho apprezzato che tu abbia voluto in questa drabble non solo affrontare il tema della sconfitta ma racchiudere tutte le sfaccettature del personaggio in questione. Penso che, da questo punto di vista, la tua sia una delle drabble più complete e meglio organizzare di questo primo round.
Mi è piaciuto molto il titolo e soprattutto trovo chea acta di usarlo nella versione latina sia quella vincente: è incisivo, potente e soprattutto è pieno di rimandi. E, ecco, stai per beccarti uno dei miei voli pindarici, io ho visto una specie di rimando alla formula liturgica "in nomine patris", il che secondo me è azzeccatissimo perché c'è una sorta di venerazione in Barty della figura paterna, sicuramente lo è nei confronti di Voldemort che lui sostituisce al suo genitore, votandosi alla sua causa, ma è proprio il concetto di Padre così centrale e l'averlo legato a tale formula che dà la chiave di lettura principale di questo rapporto conflittuale. Barty è giovane e non riesce a essere all'altezza delle aspettative del padre, ed ecco io penso che una parte di lui, quando si vota alla causa dei Mangiamorte, lo faccia proprio per attirare l'attenzione del genitore. Sembra quasi dire "farò cose grandi, e tu mi vedrai finalmente". E lungo questo percorso, il suo desiderio di essere visto, di essere guidato dal padre si riflette sulla figura carismatica del Signore Oscuro, il quale diventa per Barty il nuovo Dio da cui trarre le soddisfazioni che il genitore gli aveva negato. In altre parole, c'è questo doppio filo che lega Barty a questi due padri, che nella sua testa a volte si scontrano e uno prevarica sull'altro ma altre volte si confondono e creano una doppia tensione in lui. Non so se abbia molto senso quello che ho detto, ma insomma a me il titolo e il suo legame con questo personaggio è piaciuto molto, secondo me è il punto forte della drabble (spero non sia tutto solo nella mia testa).
La seconda cosa che tengo a dirti è che ho apprezzato che il tema "sconfitta" sia stato affrontato su più livelli. Quello più "superficiale" è la scommessa che lui avanza verso Bellatrix, ma che secondo me non è poi tanto superficiale, perché proprio il termine "scommessa" diventa centrale per capire il personaggio. Barty scommette più dell'esito della guerra con Bellatrix: scommette con se stesso il successo della sua vita, del suo riscatto. E questo è proprio legato a quel rapporto ambiguo con la figura paterna che dicevo sopra.
Barty non perde solo la scommessa, perde la possibilità, il sogno di essere riconosciuto da suo padre; anzi, ancora meglio suo padre dimostra ancora una volta di non capirlo e Barty ancora una volta si ritrova a non essere importante per lui. E credo che questa sia la vera sconfitta. Non la guerra tra maghi e l'ideologia, ma la guerra tra padre e figlio, e in questa guerra perdono entrambi secondo me.
Stilisticamente hai fatto un lavoro molto piacevole, mi è piaciuta subito la costruzione a specchio tra le due parti della drabble. Trovo inoltre che tu abbia saputo arricchire lo stile di immagini pulite, ben calibrate, e hai adoperato un linguaggio pieno, vario e preciso, che ha saputo dare concretezza a una sintassi lineare, ma soprattutto che è riuscito a supportare un'introspezione per nulla scontata. Il lessico, quindi, ti ha aiutato a dare profondità al personaggio e al tema, è servo della narrazione. Ti faccio i miei complimenti.
Mi fermo qui, sperando che quello che ho scritto abbia un senso e che la recensione non sia proprio un disastro su tutta la linea (sono sicuramente fuori allenamento).
A presto. (Recensione modificata il 05/03/2022 - 05:45 pm) |