Silente, ma sei serio?
Lo so, non dovrei esordire così, ma questo tuo breve racconto mette in evidenza una delle più grandi contraddizioni di un personaggio che si dice giusto, vale a dire il non esserlo affatto.
Ho trovato tanto interessante la scelta della tua protagonista e ho apprezzato come tu abbia sviluppato il prompt, partendo da una sconfitta evidente per arrivare a un faccia a faccia della protagonista con se stessa. La conclusione, quel dover accettare le sconfitte, trovo sia l'emblema della sconfitta stessa: Wilhelmina in qualche modo si arrende, lo fa per se stessa, perché comprende di abitare un mondo iniquo che non ha la possibilità di cambiare, ma è comunque costretta a ingoiare un boccone amarissimo e ad accettare in seguito, come sappiamo dalla saga, di essere richiamata come supplente – una seconda scelta che avrebbe dovuto essere prima, senza se e senza ma.
Il titolo è un piccolo tocco di classe, perché mai come in questo caso è stata proprio la penna a ferire, parole in grado di generare rabbia e sconforto.
Che dire se non forza Corvonero per concludere? Niente, quindi bravissima tu e sempre forza Corvonero! 💙 |