Ciao Abby, eccomi per un nuovo commento. Ti prego di perdonare i miei tempi lunghi… Ma il capitolo meritava una seconda lettura, perché è particolarmente significativo. E perfetto fin dal titolo (c’è una cosa che non ti ho mai detto, ma la scelta delle canzoni nei tuoi titoli è sempre interessante ed evocativa). Ebbene: dov’è il tuo alone? Chiede il titolo del capitolo 14. Dov’è la magia, direbbe Tiago? Se dovessi mettere un sottotitolo direi che il 14 è il capitolo del Disincanto. Che però non funziona allo stesso modo per entrambe le coppie. Per Ivar e Aethelred disincanto significa crescita, e l’amore è ancora più forte e maturo. Cominciamo dunque da loro, mi sono segnata le frasi che mi hanno colpito di più.
Chissà però, se esisteva un modo per ottenere entrambe le cose?
Ivar ha qualcosa di adorabile e incorreggibile, come non volergli bene quando si arrampica sugli specchi per ottenere quello che vuole? Di più: come dargli torto? Vuole la gloria e vuole l’amore.
“Ci risiamo, eh? Quando le cose non ti vanno bene tu prendi e te ne vai invece di chiedere spiegazioni.”
Riflessione sottile quella di Ivar. Aethelred in effetti è il tipico eroe stile Abby, orgoglioso e riservato, che non chiede e sfida il compagno a capirlo senza concedergli neanche un appiglio… Mi piace molto!
“Che stupido sono, credevo davvero che tu fossi cambiato…” Eccolo, il piccolo principe orgoglioso. Ma questa volta troverà pane per i propri denti…
“Lo vedi che sei cambiato?” disse in tono amaro. “Sei diverso dal giorno in cui siamo arrivati in Wessex. A Kattegat eri tu quello che mi difendeva sempre, che cercava il buono in me, invece ora mi accusi di qualcosa che non ho mai detto.”
Ebbene sì, Ivar sa tenergli testa e rileva un particolare non da poco. Aethelred lo mette in discussione, non lo difende a prescindere. Ma questo è giusto e bello, perché il vero amore è alla pari e perché i due ragazzi sono cresciuti entrambi. Ed è ancora una volta Ivar, il ribelle, il “cattivo”, a capire tutto in anticipo e a dire le parole definitive: “Sarebbe la prima volta per me, portare la pace invece del caos, ma sarebbe una novità interessante, non ti pare?”
“L’amore avrebbe dovuto essere più forte di tutto il resto, l’amore avrebbe dovuto sciogliere le rivalità e le guerre come il sole con la neve, ma… come sarebbe andata a finire stavolta?”
Dubbi e batticuori che rendono questa storia sempre fresca e interessante. Dubbi e batticuori che travolgono anche il povero Tiago. Come previsto, come mi avevi annunciato, Erik si rivela un piccolo uomo. E perciò per Tiago il disincanto sarà molto più amaro e definitivo.
“Cerco di stare dalla parte di tutti” Tiago è cresciuto. E, come dice Nissa, non merita un simile trattamento: “Va bene, te lo prometto, abbiamo un accordo” concluse. “Ma, seriamente, Tiago, vuoi davvero continuare a servire in ogni modo quest’uomo? Non merita niente da te, per lui tu non sei niente”
Sono davvero ammirata dalla sua reazione, e sono fiera di lui: “Tiago non voleva piangere ma, anche se il suo viso non rivelava niente, la sua anima e il suo cuore gemevano di dolore.”
Ma non è il suo silenzio a colpirmi, bensì il modo dignitoso e composto in cui parla: fornendo le giuste spiegazioni. Con coraggio, senza ambiguità. Lui sì, piccolo grande uomo che merita un compagno migliore.
Un capitolo interessantissimo, e tu, Abby, bravissima come sempre!
Un abbraccio, alla prossima <3 |