Recensioni per
Five languages
di ferao

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/01/24, ore 12:18

Ciao ferao, arrivo dagli Oscar della penna!
Ho trovato la tua storia molto profonda per le tematiche che affronta: le conseguenze della guerra, il lutto, il senso di colpa di chi è ancora vivo.
La cenere ricorre molte volte nel testo per descrivere l’atmosfera del Ministero nel post-guerra, ed è stata molto potente nel farmi immaginare il senso di desolazione, grigiore e macerie (fisiche ma soprattutto emotive) che caratterizzano la scena e lo stato d’animo dei protagonisti.
Hai analizzato bene i pensieri di Kingsley da neo Primo Ministro, ma soprattutto mi è piaciuto scoprire questo suo lato paterno con Percy.
Ho amato il rapporto che hai creato tra i due, entrambi uniti dal fortissimo desiderio di sentirsi utili in qualche modo e dediti al lavoro per superare il dolore del lutto.
Mi ha spezzato il cuore Percy che viene rifiutato da George, vedere la famiglia Weasley dilaniata in questo modo è un colpo atroce, però la dinamica che hai descritto è anche terribilmente realistica, purtroppo.
Ho provato tanta pena per Percy, sia nei libri che in questa tua storia, e credo che il suo percorso per ricucire i rapporti nel dopo guerra sia uno dei più faticosi.
Fortuna che gli hai affiancato un personaggio meraviglioso come Kingsley.
Complimenti davvero per questo insolito scorcio nel mondo di Harry Potter, è stata una lettura molto intensa e commovente *-*
In bocca al lupo per gli Oscar e a presto!

Recensore Master
19/11/23, ore 20:48

oh, Percy, il mio ragazzo incompreso. mi fa molto piacere leggere su di lui, e vederlo in un rapporto positivo con Kingsley. Percy è sempre stato caratterizzato come il figlio in disavanzo, quello che non piace particolarmente a nessuno, il più piccolo dei grandi (e quindi lasciato indietro), e il più grande dei piccoli (che quindi lo vedono più come una spia dei genitori)
e abbiamo Kingsley, che si trova invece in un posto che non sente suo, solo per dovere. cosa può comportare la responsabilità di tenere sotto la sua ala un ragazzo traumatizzato dalla guerra
si sono trovati, Percy che sa organizzare e navigare la burocrazia e Kingsley che può garantire la stabilità di cui il mondo magico (e Percy) ha bisogno
hai gestito benissimo le loro interazioni, e mostrato le plausibili basi per una futura relazione
ottimo lavoro

Ollie
(saint oleander sul forum, arrivo anche io dagli oscar della penna)

Recensore Master
30/12/22, ore 00:04

Io sto piangendo come un bambino.
O meglio, mi sto trattenendo per non far preoccupare chi ha la sfortuna di vivere accanto a me, ma sappi che avrei solamente voglia di singhiozzare.
Di singhiozzare, e di ringraziari, perché tutta questa storia è bellissima, ma questo capitolo è qualcosa di più.
L'ho amato in un modo che non ti so dire, e ha fatto malissimo, ma è stato meraviglioso.
Sarà che prendi due fra i miei personaggi preferiti, li metti in uno dei contesti più dolorosi e al tempo stesso interessanti, e ne tiri fuori un'introspezione spettacolare, ma questo capitolo è davvero una piccola perla.
È stato meraviglioso vedere Percy attraverso gli occhi di Kingsley: avendo ormai letto almeno un pochino del tuo universo narrativo, già potevo intuire la tua caratterizzazione di Kingsley, e di certo ci hai dato degli spunti interessanti sul suo personaggio e sul passato che ha condiviso con Percy. Però non eravamo mai entrati nel suo punto di vista, ed è stato interessantissimo. Non solo per il modo che ha di comprendere Percy e di riuscire a vederlo davvero per tutto quello che è (un uomo coraggiosissimo che ogni giorno ha fatto e continua a fare il suo dovere, salvando la vita ad innumerevoli persone e tenendo in piedi mezzo ministero, non solo dal punto di vista lavorativo ,– che già non è poco – ma anche e soprattutto da quello umano), ma anche perché vediamo cosa lo ha portato a occupare il posto da ministro, e quanto tutto ciò gli costi.
Ecco, io adoro questo modo di dipingere perfettamente quanto lui sia l'uomo perfetto per ricoprire un ruolo di potere proprio perché lui il potere non lo ha mai cercato: non vuole essere Ministro, ma è un ottimo Ministro perché sa che è necessario per lui occupare questa carica e fare tutto il possibile per non deludere chi ha bisogno di lui, cercando di mandare avanti un Paese ridotto in cocci anche attraverso la burocrazia, nonostante lui vorrebbe solo buttarsi nella mischia e cacciare Mangiamorte. È un concetto che credo risulterebbe estremamente caro a Silente, e adoro il modo in cui lo hai mostrato.
E adoro, ovviamente, come tutto questo si rifletta nel suo rapporto con Percy. Un Percy che qui riesce a mantenersi intero per miracolo, spezzato com'è dal suo tentativo di tenersi sempre costantemente impegnato per non avere il tempo di riflettere su tutto il resto.
Il suo dolore è evidente e tangibile, è qualcosa di assolutamente straziante, ma l'ho apprezzato davvero tanto. Perché io vorrei davvero che le cose per lui siano andate diversamente, ma temo proprio che le parole di George siano una reazione più che realistica.
Insomma, ti faccio davvero i miei complimenti: questa storia è meravigliosa.

Recensore Veterano
16/12/22, ore 13:07

Ferao🥺🥺🥺
Questa storia è davvero potente (e straziante). L’introspezione di Kingsley, Percy che crolla, George… Hai scritto un ritratto davvero crudo e realistico di una possibile realtà post guerra, un ritratto che spezza il cuore, ma che col finale dà anche un po’ di speranza. Ho davvero sentito questa storia nel profondo, me la sono vista davanti agli occhi mentre leggevo e, insomma, credo che tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro perché sei riuscita a colpirmi moltissimo.
Anche l’idea che tiene insieme la raccolta mi sembra molto interessante, infatti sono curiosa di recuperare i capitoli precedenti e vedere come ci sorprenderai in futuro.
Complimenti e grazie per aver partecipato alla challenge♡

Recensore Master
16/12/22, ore 08:56

Allora, premessa: questo capitolo lo avevo già letto subito dopo gli altri due, quindi quando mi sono arrivate le tue risposte l'altro giorno dove mi avvisavi di non leggerlo se non volevo piangere era già troppo tardi :°D
Ma io sono una persona assai strana e ho pianto meno con questo che con gli altri, sebbene sia comunque qualcosa che spezza il cuore questo Perce post guerra che cerca in tutti i modi di non pensare, di espiare quelle colpe che sente di avere e di cui invece magari è responsabile solo un minima parte.
Come dicevo, mi somiglia.
Ho letteralmente amato vederlo a confronto con King: fra i tre personaggi di fronte a cui lo hai posto finora è forse il mio preferito (anche se è difficile scalzare Arthur dal mio cuore.)
Bellissima tutta l'introspezione iniziale: King è talmente pieno (non saprei che altro termine usare) e l'atmosfera che sa di cenere è talmente lugubre che mi è venuto quasi difficile credere che la storia fosse ambientata dopo la guerra. Ma proprio per questo ho amato il contesto, perché è realistico: perché la pace non mette a posto magicamente (LOL che ironia) le cose. Perché la guerra si lascia dietro sfasci, macerie, traumi che a volte non verranno mai elaborati. King è stanco ancora prima di cominciare la giornata ma è meraviglioso che quella stessa giornata venga svoltata completamente in positivo da un ragazzo in difficoltà. E' meraviglioso come King si scopra padre all'improvviso. E... oh damn it. Niente, alla fine sto piangendo di nuovo.
Grazie davvero, sono proprio felice di avere la possibilità di leggerti ♥
un abbraccio,

Benni

ps: il titolo è perfetto, inizialmente non ci avevo fatto caso, ma rileggendo il capitolo si nota il significato.

Recensore Master
16/12/22, ore 00:38
Cap. 2:

Sono giusto un pochino commossa.
Percy che infrange le regole e va in Infermeria a dibattere con Madama Chips se i pietrificati possano rendersi conto o meno di chi c'è intorno a loro 🥺
Dedicare il proprio tempo a qualcuno è decisamente un segno d'amore, e ho amato la scelta di far leggere a Percy un libro che piace a Penny, e poi... Sherlock Holmes? Amo a prescindere, ma in particolare ho amato i divertentissimi commenti di Percy, perfetti per spezzare un po' la malinconia del momento. Al suo allarme nel leggere di un medico militare ho sorriso proprio tanto.
Complimenti anche per questo capitolo, a presto 💙
Mari

Recensore Master
16/12/22, ore 00:28

Ma che tenero questo piccolo Percy *-*
Ciao! Ho deciso di recuperare per bene questa raccolta (fingerò di non aver iniziato dal terzo capitoloXD sempre detto che l'ordine cronologico è sopravvalutato!)
Da dove iniziare? Percy vuole bene ai suoi fratelli ha tutto il mio sopporto, e ho amato vederlo qui responsabile (cucciolo) e premuroso verso Ron, che voleva anche lui un animaletto e allora può avere Crosta, se Percy ottiene il gufo di cui si è innamorato al primo sguardo. Aw. E ho amato Arthur, che è bravo a leggere suo figlio e per una volta si impone, perché è importante e non può permettere che Percy si sacrifichi sempre.
Bellissimo capitolo, non vedo l'ora di leggere il prossimo!

Recensore Master
14/12/22, ore 11:32
Cap. 2:

Sto piangendo di nuovo.
Mi sto arrendendo al fatto che non arriverò viva alla fine della raccolta, e che sarà davvero complicato recuperare il resto delle tue storie su Percy ma che ne varrà la pena.
La relazione tra Perce e Penny la trovo una delle cose più tenere di tutti e sette i libri, mi sarebbe piaciuto davvero leggerne di più e ti ringrazio di cuore, quindi, di aver inserito questo missing moment.
Lui ha una sensibilità meravigliosa ed è un peccato che la tenga nascosta ai suoi fratelli, o che loro comunque pur essendo cresciuti con lui, non se ne siano mai accorti. Dio, quanto lo sento affine.
Lo scambio di battute con Poppy l'ho trovato meraviglioso: lei è splendida, super IC, ho adorato il suo punto di vista di medimaga navigata, ormai super abituata ai drammi adolescenziali, e con uno sguardo materno sui generis ma comunque affettuoso. Le voglio tanto bene!
Sono quasi certa che la prossima volta gli concederà almeno mezzora, sempre che l'antidoto non venga pronto prima xD
MADO' QUANTO AMO CONAN DOYLE, Perce vedrai che ti ricrederai ♥

Grazie per averla scritta **
un bacio!

Leila

Posso dirti una cosa strana, che spero non ti faccia creepare (coniugazione dell'aggettivo creepy che mi diverto a usare uahahah)?
Mi piacerebbe un sacco abitare vicina a te per poter prendere una birra insieme e chiacchierare di Percy ♥

Recensore Master
14/12/22, ore 11:00

Io ho gli occhi lucidi, no, c4zzata, sto proprio piangendo, perché già di base sono debolissima per Percy, se poi lo vediamo in versione premurosa e attenta al risparmio/bene della famiglia, ciao, parto proprio. Perché mi ricorda tantissimo me stessa. Quanto amo questo ragazzo e il suo senso di responsabilità verso il bene della propria famiglia. Non sarà mai apprezzato a sufficienza, e non hai idea di quanto sia grata per il modo in cui lo caratterizzi e gli dai sempre giustizia. Arthur è parimenti perfetto in questa storia, sembra uscito davvero dai libri: padre amorevole, a tratti bonaccione, ma anche super sveglio e attento ai propri figli, tanto da non lasciarsi sfuggire nulla. E' uno dei miei personaggi preferiti proprio per il modo in cui appare quasi troppo buono in alcuni momenti, e saggio e irremovibile nella scena successiva. Ecco, questo mix di caratteristiche secondo me tu lo hai reso benissimo. Quindi grazie.
LOL, ho riso un sacco per il momento in cui Crosta viene passato a Ron, ma voleva essere una risata isterica :°D
a presto ♥
baci,

Benni

Recensore Master
13/12/22, ore 09:17

Ciao :)
Non sono ancora riuscita a recuperare Edax Rerum, anche se è in lista, ma non ho avuto comunque problemi a leggere. Kingsley è un personaggio con molto potenziale, soprattutto nel suo ruolo di neo-Ministro, ma in effetti non mi capita mai di leggerne.
Ho trovato strainteressante immergermi qui nei suoi pensieri, nel suo sentirsi inadeguato in un ruolo che non ha mai voluto – lui è un Auror, dovrebbe andare a caccia di Mangiamorte, non star qui a gestire segretari e burocrazia! – e che porta a termine per senso del dovere. Ho sorriso alla sua invettiva contro Malocchio e Silente che hanno avuto il buonsenso di morire prima della fine, ma non posso che concordare con Silente qui: il potere sta meglio a chi non lo desidera, e non ho dubbi che Kingsley possa svolgere un ottimo lavoro nel rimettere in piedi il Mondo Magico. Lavoro che non fa da solo, però, e ho amato come hai dipinto il ruolo di Percy in tutto questo.
Percy che cerca di rendersi utile a ogni costo per non perdersi nel suo dolore, e ci riesce: in ufficio è fondamentale. Ce li vedo tanto gli atti di servizio a essere il suo linguaggio dell'amore. Le parole di George mi hanno spezzato il cuore, e così la disperazione di Percy che finalmente si spezza ma supplica Kingsley di non mandarlo via, ché no, a casa proprio non ci può andare. (Lo capisco.)
Il finale mi è piaciuto tanto! Non è una soluzione, non può essercene una, ma un tè con un amico è intanto un passo nell'unica direzione possibile, cioè avanti.
E io a un'amicizia tra Percy e Kingsley non avevo mai pensato prima, ma da adesso li amo. Mi è piaciuto tantissimo come li hai caratterizzati, se non si fosse capito!
Grazie per la storia!
Mari

Recensore Veterano
11/12/22, ore 14:19

Prometto che dopo questo commento smetto di importunarti! anche se prima o poi passerò di sicuro a leggere Edax Rerum.
Mi si è tanto stretto il cuore, leggendo questa fic, perché il rapporto fra Percy e i suoi fratelli post-guerra è-- sì, una delle miei cose preferite da leggere al mondo, in effetti. Questo perché l’angst è il sale della vita, ecco tutto.
Complimenti – di nuovo – per la disinvoltura con cui cambi “voce” e “occhi” e… e mi sa che non te l’ho ancora detto, quindi lo dico qui: complimenti per l’idea della raccolta, perché la teoria dei cinque linguaggi dell’amore è una di quelle cose che ho letto, ad un certo punto della mia vita, e poi è rimasta a grattarmi nel fondo del cervelletto, in attesa di spuntare a tradimento in momenti random della mia esistenza, e l’idea di usarli come spinta per raccontare delle diverse sfumature di amore che prova un personaggio per dare forma ad un’introspezione sfaccettata e completa è molto riuscita, davvero, grazie mille di aver pubblicato questa raccolta! :)
Povero Percy e povero George, gli acts of service sono uno dei linguaggi dell’amore più sottovalutati e spesso fraintesi e GNNNN. Per fortuna Kingsley è un grand’uomo e riconosce la frenesia con cui Percy si occupa di tutto per quello che è.
Ho trovato molto giusto, molto delicato, che la storia si chiuda con la promessa di una tazza di tè: capisco perché Kingsley volesse mandarlo a casa, all’inizio, ma non sarebbe stato di grande aiuto per l’umore di Percy, come invece stare lì, al Ministero, a rendersi utile, di certo farà.
E, per citare Tennant in un ruolo lievemente diverso da quello che interpreta nella saga: “Tè! Mi serviva solo una tazza di tè. Una calda infusione di radicali liberi e tannino” XD
In effetti, il tè rende tutto migliore. Vado a farmene anch’io una tazza, perché me n’è venuta voglia, ne vuoi un po’ anche tu?

Alla prossima, 
Delì.

Recensore Veterano
11/12/22, ore 14:01
Cap. 2:

La Penelope/Penny è stata a lungo una mia grande passione, perciò: che bellobellobello, leggere di loro due.
Mi è piaciuta molto la scelta dell’ambientazione temporale della storia – e dare a Poppy il compito di osservare le “interazioni” fra i due – o meglio, il blaterare super-Weasley di Percy.
E i dettagli, per Merlino! Il modo che hai di muovere i personaggi – i tic nervosi di Percy, i pensieri da infermiera-veterana-che-ha-a-che-fare-con-gli-adolescenti-da-tutta-la-vita di Poppy. Sembra di leggere una scena tagliata della saga, che gioia.
Il modo che ha di commentare Uno studio in rosso Percy, poi, mi ha fatto davvero ridere – ed è un’ulteriore prova di quanto bene tu sappia maneggiare la materia prima dei libri, sul serio.
Plus, come ho già detto all’inizio, perché La camera dei segreti non è necessariamente il mio libro preferito, fra quelli di HP, ma è di certo è una delle mie “plance” preferite, quando si tratta di fanfiction!

Alla prossima, 
Delì.

Recensore Veterano
11/12/22, ore 13:43

Percy ama totalmente i suoi fratelli e chi dice di no è un seguace di Voldemort u.u 
anche se magari non è proprio the best a dimostrarlo, ma, ehi!, nessuno è perfetto.
Questa storia mi ha un po’ sciolto il cuore – sarà che ormai sono completamente sotto con le festività natalizie, sarà che Hogwarts è sempre casa, non importa con quale cadenza ci si torni a leggere dei Maghi e delle Streghe dell'Inghilterra, non importa quante opinioni io possa avere sull’autrice, percorrere Diagon Alley sarà per sempre come deviare per passare sotto la mia casa d’infanzia. Meglio, se posso farlo in compagnia di Arthur e Percy <3
Percy, che è un personaggio così complicato e che esprime  suoi sentimenti attraverso atti pratici.
E QUESTO È CANON. DEL TUTTO CANON. Nessuno potrà convincermi del contrario, perché ormai nella mia testa Crosta è passato da Percy a Ron così, ne sono più che certa <3<3<3
(Plus per Arthur che è una patata meravigliosa, e molto IC, e sa riconoscere gli innamoramenti dagli sguardi, e non si intende di rapaci, forse, ma di amore sì! Adorabile.)
Grazie per esserti iscritta alla 72 prompt in attesa di Natale, perché è così che ho scoperto questa tua mini-long!
E ora passo a leggere gli altri due capitoli. Alla prossima,
Delì :)

Recensore Master
25/09/22, ore 18:05
Cap. 2:

Io sono sciolta.
Ma proprio sciolta: ormai il mio corpo ha la consistenza di un purè, sappilo.
Questa raccolta è bellissima, e questo capitolo è di una tenerezza disarmante. Sarà che Percy e Penny sono una delle mie coppie preferite (sì, ok, di lei non si sa praticamente niente, ma anche solo per il fatto di essersi innamorata del Percy adolescente io non posso che volerle un bene infinito, e loro due mi fanno davvero tanta tenerezza), sarà che qui riesci davvero a rendere giustizia al personaggio di Percy (come fai in qualsiasi storia su di lui, in realtà) mostrandolo per quello che è, al di là dei suoi difetti, pur mantenendolo sempre estremamente coerente con il canon e senza edulcorare niente. Insomma, è una storia bellissima, che va a descrivere quello che secondo me è uno dei passaggi che spesso i lettori non considerano più di tanto, quando c’è da lamentarsi di Percy: quell’anno per lui dev’essere stato tremendo, perché insomma, vedere la propria fidanzata ridotta a una statua di marmo da una qualche creatura misteriosa di cui neppure Silente sembra conoscere l’identità è un’esperienza che sarebbe difficilissima per chiunque, ma lui per di più aveva mantenuto semi-segreta questa relazione, a questo punto del racconto, quindi si ritrova a non avere nemmeno il supporto della sua famiglia in questo momento difficile. Non lo so, mi ha sempre straziato immaginare il carico di solitudine e senso di colpa che dev’essersi portato dietro durante quell’anno. Oltretutto, sottolinei un’altra cosa secondo me molto importante e che dà molto bene la misura del suo essere un bravo fratello: qui è anche Madama Chips a sottolineare che lui non solo si è accorto del malessere di Ginny, ma ha anche cercato a modo suo di attivarsi per risolvere la cosa.

Ho trovato assolutamente esilarante la prospettiva di Poppy: lei è un personaggio che mi piace tanto, è sempre molto divertente da leggere, ma ha anche una dedizione al lavoro fantastica, e pur essendo spesso brusca sa leggere molto bene i suoi pazienti.
Insomma, il suo battibecco con Percy mi ha fatto impazzire (e comunque, davvero, qualcuno ha fatto degli studi sulle persone pietrificate? Siamo sicuri che non mantengano comunque un minimo stato di coscienza? Anche i loro neuroni sono pietrificati? Eh, Poppy?), ma io mi sono sciolta vedendo Percy che si siede accanto a Penny per leggere insieme a lei un libro babbano. Perché per Percy il tempo è qualcosa di davvero importantissimo, e quindi il gesto è ancor più significativo. È adorabile nel suo essere goffo e impacciato quando cerca di parlarle, e, ti giuro, io leggerei una long di duecento capitoli fatta solo di Percy che commenta la letteratura babbana, perché credo sia una delle cose più divertenti del mondo.

Insomma, complimenti davvero: questa raccolta è bellissima e non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
A presto!

Nuovo recensore
21/09/22, ore 22:25
Cap. 2:

Ciao!
Premetto che sono stata una lettrice silenziosa di molte storie che hai scritto – lasciati dire che l’Harry che sai rappresentare tu non ha rivali – poi, oggi, dopo essermi imbattuta in questa raccolta non ho più resistito e ho deciso di lasciarti un piccolo commento. Ignoravo l’esistenza della teoria alla base della raccolta, eppure nel giro di poco avevo fatto fuori entrambi i capitoli. Mi sono piaciuti molto tutti e due, ma quest’ultimo è davvero bello; un concentrato perfettamente riuscito di dolcezza e tenerezza. Niente di troppo smielato o zuccherino, ovvio, solo ripieno di quella delicatezza di sentimenti che ti fa sorridere, congiungere le mani sotto al mento e prorompere in un “Awww” lungo dieci minuti.
Ho trovato molto carino il fatto che la narrazione fosse in gran parte filtrata dall’interiorità di Poppy e come, alla fine, il lettore si ritrovi ad accordare i propri pensieri su quelli di lei: dal “Percy, le persone pietrificate non ti possono sentire. Avanti, lo so anche io che sono una Babbana!” al “Oh, ma che caruccio, è innamorato perso!” fino al “Ok, è un bravo ragazzo e pure divertente, lasciamolo dentro altri venti minuti.”
Ho sempre trovato Poppy uno dei personaggi meglio riusciti di HP. O meglio, uno dei più carini. È un personaggio super secondario che rimane sullo sfondo e non ha chissà che crescita a livello psicologico, eppure…non so, mi è sempre piaciuto parecchio. Sarà che aveva tutta la mia compassione, dovendo combattere ogni giorno con decine di studenti in piena crisi ormonale. Comunque, tutto questo per dirti che la Poppy di questo capitolo mi ha ricordato tantissimo l’originale.
Tornando alla teoria alla base della storia, trovo che sia carinissimo il fatto che Percy scelga di donare un po’ del suo tempo a Penelope. Come le dice anche lui, ha un sacco di cose da fare tra i compiti di Prefetto (Diggory…con lui arrivano sempre e solo guai!) e le lezioni, ma riesce lo stesso a passare in Infermeria per starle accanto, nonostante non ci siano dimostrazioni sul fatto che le persone pietrificate riescano davvero a percepire il mondo esterno. Se non è amore questo…
È stato piacevolissimo leggere di un Percy così giovane e impacciato. Infatti, nonostante quella facciata da “Prefetto perfetto”, rivela una timidezza unica. (Tra l’altro, non ho mai capito tutto l’astio nei confronti del povero Percy. Cioè, si può forse condannare qualcuno perché ambizioso? Si può forse condannare un ragazzo che, appena maggiorenne, sopraffatto dalla guerra, fa una scelta sbagliata? Gente molto più matura e importante di lui si è comportata in modo ben peggiore durante l’ascesa di Voldemort, se non erro. E poi, come si può condannare Percy dopo che è corso ad Hogwarts a combattere con tutto quel rimorso stampato in faccia? Peccato che si ricordi sempre la morte di Fred, invece del desiderio di vendetta con cui Percy, stravolto dal dolore, si getta sul Mangiamorte che ha appena ucciso il fratello. E poi, qualcuno pensa sul serio che lui possa essere stato d’accordo con il regime del Ministero di dare la caccia ai Nati Babbani?)
Tenerissimo il modo in cui continua ad aggiustarsi gli occhiali, rivelando un certo turbamento interiore, quando parla con Poppy. Gonfia il petto con orgoglio e fa vedere la sua spilla da Prefetto, ma alla fine è solo un sedicenne spaventato e innamorato.
Mi è piaciuto anche che Percy esponga le sue teorie sulle persone pietrificate, rivelando così la sua spiccata intelligenza e sete di sapere che emergono già dalla saga di HP.
Ok, senza farla troppo lunga, il tuo Percy mi ha conquistata all’istante.
La scelta di Sherlock Holmes è azzeccatissima. In primo luogo, mi piace sempre quando i dettagli della vita Babbana si scontrano con quella magica e poi, quale libro poteva essere migliore di quello, stando al mistero che aleggiava sulla scuola in quei momenti?
Frase preferita del capitolo, sicuramente questa: “Tutti i Babbani hanno due professioni? Questa cosa non me l’avevi detta, sarà difficile incontrare gli standard dei tuoi genitori.”
 
Spero che si sia capito come io abbia apprezzato moltissimo questa storia. A partire dallo stile, così accurato e attento anche ai più piccoli dettagli in grado di fare la differenza, fino alla caratterizzazione dei singoli personaggi in scena.
Lo so che non hai alcun bisogno di sentirlo dire da me, ma hai fatto un ottimo lavoro.
Non vedo l’ora di continuare a leggerti.
A presto!

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