Recensioni per
Rentrée
di epices

Questa storia ha ottenuto 575 recensioni.
Positive : 574
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
20/02/24, ore 20:18
Cap. 30:

Una storia meravigliosa ❤️❤️❤️❤️

Recensore Junior
11/08/23, ore 23:03
Cap. 30:

Io arrivo a cose concluse, conclusissime… ma ci sono, e con un nodo in gola e tante (tantissime) lacrime di commozione ti ringrazio per aver condiviso con noi il tuo mondo… la Loro vita. È stato un viaggio bellissimo; io di solito preferisco i finali chiusi ma qui la felicità è troppa per non amare l’immaginazione che ci lasci, che ci affidi; è davvero immensa, e sa solo di gioia. E continuo a piangere scrivendo. Grazie, davvero.

Recensore Master
01/05/23, ore 22:07
Cap. 30:

Dai campi di battaglia fangosi della Vallonia, giungo a leggere la fine di questa storia che ci lascia nella primavera del 1788, curiosamente proprio quando inizia la Leonessa.
Il salvataggio di Oscar, il viaggio concitato, l’intervento del medico ricordano la terzultima puntata, quella del ferimento di André, conclusa, purtroppo, in modo infausto. Qui, invece, sono riusciti a trovare quella chiesetta e a cavalcare sulla spiaggia, al tramonto, come nei tristi fotogrammi successivi alla morte di André.
Vivono a Parigi, nel palazzo di André e militano entrambi nella Guardia Metropolitana. La condizione posta a Bouillé ha a che fare con una gravidanza? Purtroppo, però, fra un anno, inizieranno gli orrori. Per loro, un posto oltre oceano ci sarà sempre, diversamente dai reali che finiranno malissimo e da Fersen che trascinerà il resto della vita nella disperazione fino a essere raggiunto da un altrettanto atroce destino.
Mi congedo da questa storia e me ne torno in Vallonia, a occuparmi della mia. A presto, quindi!

Recensore Veterano
24/04/23, ore 14:00
Cap. 30:

Cara epices, dopo tanti commenti sicuramente mi ripeterò ma in definitiva perché non farlo!
questo finale è stato in gran parte in bilico tra il dolore più grande e la gioia più bella. Ma dopo tutto quello che i Nostri hanno passato, la giusta conclusione doveva solo che essere questa. Oscar ce l’ha fatta e si sono giurati amore eterno da soli in una chiesetta come avrebbero dovuto fare nella storia originale.
La tua storia ha restituito giustizia ad un amore infinito e indissolubile.
Un capitolo commovente, delicato e intimo.
È vero, il finale è aperto. Ma quello che vedo io è un finale totalmente diverso… dietro a quella porta che si chiude c’è già una famiglia. Una giovane coppia che aspetta una nuova vita e che aprirà ancora un nuovo capitolo.
Un capitolo di futuro, amore e speranze.
Grazie ❤️

Recensore Master
23/04/23, ore 18:05
Cap. 30:

Ciao Epices. Un capitolo finale dove é importante il personaggio di Fersen. Oscar e André sono insieme qualunque cosa succederà e il lettore puó immaginare il tutto in base alla propria fantasia, sensibilità. Poetico il finale con il cielo e il tramonto. Che meraviglia che questo tuo scritto sia terminato con un disegno, davvero bello. Quegli occhi chiusi immersi in un mondo d'amore sono commoventi. Grazie per ringraziare chi ti ha seguita. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 23/04/2023 - 06:07 pm)

Recensore Veterano
21/04/23, ore 14:37
Cap. 30:

Bellissimo finale! Mi è piaciuto tantissimo il fatto che tu abbia conservato icaratteri originali dando ai nostri più tempo per amarsi e chissà... Anche cambiare la fine nota. Spero di leggere altro di tuo.

Recensore Junior
20/04/23, ore 12:50
Cap. 30:

Cara Epices, sinceramente ho già nostalgia di questa storia al solo pensiero che è finita. Ma la rileggerò senz'altro. Ci hai tenuto compagnia e fatto sognare, emozionare, per tanto tempo. Questo capitolo è il degno finale di tutta la storia. Oscar e André visti dal di fuori, da Fersen che desidera per quella intimità di coppia con la sua amata che non potrà mai avere e poi i pensieri di Alain "Di Alain che, dagli scogli, aveva visto come la morte può abbattere un uomo senza nemmeno sfiorarlo ed era accorso in fretta, imprecando tra i denti, maledicendo quei due stupidi ché ad un amore così non si sopravvive da soli e asciugando con la manica gli occhi resi umidi dal vento del mattino e dalla certezza che se una cosa grande finisce, ha il potere di tagliare in due anche l'anima di chi ha creduto possa esistere ancora qualcosa per cui valga la pena vivere, vivere davvero." In queste parole c'è racchiuso un mondo. Mi ha fatto piacere partecipare con le mie fanart, spero di leggere presto qualche altro tuo racconto. Un abbraccio e ancora complimenti!! Alessandra

Nuovo recensore
18/04/23, ore 20:29
Cap. 30:

Cara epices, io sono lettore da pochi mesi, sono di quelli arrivati strada facendo ma è stato un piacere recuperare in fretta (per quanto possibile ai "diversamente giovani" presi tra mille impegni) le tappe di questo viaggio avvincente, avventuroso, romantico, passionale e intimo, nel senso che mi sono fermato diverse volte a pensare, questa è una storia che fa anche pensare. Sei stata un condottiero (non mi viene parola migliore né diversa) mirabile, deciso e sensibile e non mi resta che ringraziarti per le emozioni e il tempo (mi sembra di capire non sia molto, quindi doppiamente prezioso) che hai dedicato ai lettori.
Confido che quelle idee prima o poi troveranno il modo di arrivare anche a noi. Spero veramente di rileggerti.
Mille complimenti e ancora grazie

Recensore Junior
18/04/23, ore 08:51
Cap. 30:

Sono riemerse ancora insieme le due linee e questa volta si sono intrecciate in maniera così inestricabile che nessuno potrà più separarle.

È stato lungo l’incubo, tanto da lasciare senza fiato, ma ci hai accompagnato in un meraviglioso risveglio, dove il sogno di due corde unite in un cerchio che sa d’infinito è diventato realtà.
Infinito come due piccoli cerchi brillanti accostati da dita intrecciate e strette ad afferrare un futuro insieme, che era tutto tranne che scontato.
Infinito come un vecchio nastro blu intrecciato tra biondi capelli a mostrare una femminilità unica, donata a lui nel silenzio di una piccola chiesetta di fronte l’oceano.
Infinito come le stesse briglie intrecciate tra le loro mani, per sentire insieme il calore dei loro corpi vicini e la frescura del vento sulla pelle.

Non c’era nessuno ad assistere a quel matrimonio così unico tra un uomo e una donna che, davanti all’altare, indossavano vestiti uguali come i loro due cuori intrecciati da sempre.
Non c’era nessuno ma noi sì. Noi eravamo lì, guidati da parole che hanno saputo emozionare e stupire e catturare.

Ora, come Fersen, guardo con un nodo alla gola quel portone che si chiude e che custodisce un segreto da rivelare sottovoce e che magari spalanca la possibilità di cavalcare finalmente insieme nel tramonto infuocato delle verdi praterie americane.

È stato un viaggio indimenticabile Epices e di questo ti ringrazio.
Perché due anni di parole ed emozioni sono stati un dono inestimabile per il cuore.
Perché ritrovarli vivi e perfetti nei disegni di chi ha impreziosito la tua storia è stato un dono inestimabile per gli occhi.

Perché nonostante tutto fosse nuovo, erano sempre loro.

Veri, intensi, puri.

Semplicemente infiniti.

Recensore Junior
17/04/23, ore 20:49
Cap. 30:

Ed io che sono stata uno di quei lettori silenziosi volevo solo dirti brava e grazie .. torna presto

Recensore Veterano
17/04/23, ore 18:33
Cap. 30:

Vorrei dirti, mia carissima Epices, che cosa è stato per me leggere il finale di Rentrée. Ma poi penso che non è interessante quello che ho provato io. Allora provo a dirti che cosa c’è di straordinariamente bello e commovente in questo capitolo che è degna conclusione di una storia che hai scritto con una abilità e un amore veri.

C’è la prospettiva di Fersen, davvero nobile della sola nobiltà che conta, che sa tante cose, eppure non potrà mai sapere quella più importante: che cosa significhi coronare un sogno d’amore.

C’è il pudore della felicità, profondamente tipico di Oscar e di André, quel proteggere l’amore, l’intimità. Un pudore che non è mai negazione o tentativo di nascondere, ma è gelosia di un sentimento purissimo e allo stesso tempo riservatezza elegante e allo stesso tempo desiderio di non ferire chi quell’amore non ce l’ha.

C’è la passione, che non ha limiti, che non si può contenere, che unisce due anime e due corpi, ed è giusto che sia così.

C’è il flashback che riporta alla sparatoria, al rischio e al pericolo che la morte porti via tutto, che l’amore si ritrovi sconfitto proprio quando manca solo un passo alla felicità.

C’è uno sprazzo di futuro che mostra una Francia sull’orlo della Rivoluzione ma che allude anche a una galoppata in riva al mare e a un segreto su cui anche i generali devono alzare le mani.

Ci sono due anelli che brillano su mani che si intrecciano.

Ci sono tuffi al cuore che nascono dalla paura e tuffi al cuore che nascono da una felicità troppo grande.

C’è una sposa in abiti maschili con un nastro tra i capelli.

C’è una casa con le ante blu, perché a volte il cielo si può toccare con tutte le dita.

Il finale di Rentrée è arrivato e tu hai stretto in mano la penna e scritto una delle storie più commoventi che io abbia mai letto qui. È stato un viaggio bellissimo, grazie per averlo pensato, per averlo guidato, per averci condotto in questo porto di felicità e di amore. Grazie di cuore.

E, Galla, in quell’abbraccio ad occhi chiusi hai racchiuso un sentimento così forte e vero che pare di sentirlo. Continua sempre a coltivare il tuo talento.

Recensore Master
17/04/23, ore 11:21
Cap. 30:

Epices cara, alfine l’epilogo è giunto: devo ammettere di averlo atteso con un misto di curiosità, per sapere come sarebbero evolute le situazioni tutte, di trepidazione, visto ciò che era accaduto nel precedente passaggio con il ferimento inaspettato di Oscar, ed infine, di malinconia, perché la storia stava per giungere al termine, dopo aver fatto fare ai Nostri protagonisti, e a ogni personaggio, come anche a noi lettori, un fantastico viaggio.
E’ stato davvero un viaggio, immersi nei sentimenti con cui hai condito ogni pagina del tuo romanzo, che ha parlato di vita, di amore, di difficoltà e di mistero, a cui tutti i convenuti si sono magistralmente piegati diretti dalla tua penna e dalla tua scrittura così ben calibrata in ogni passaggio, capace di intessere una struttura complessa, la quale si è però dispiegata con maestria autentica da consumata Scrittrice.
Leggere questo ultimo capitolo è stata una corsa con il fiato in gola, proprio come quella fatta dal Conte di Fersen, mentre si stava dirigendo dai Nostri, ma con l’incognita di cosa avrebbe trovato una volta giunto alla meta. Con apprensione abbiamo seguito i suoi pensieri e le sue sensazioni, equamente divisi fra passato e presente, tra ricordi e attualità, con accenti e accenni riferiti alla grande Storia che stava iniziando a presentare il suo conto e che ancora non dava la contezza di ciò che sarebbe successo, fino a farci tirare un sospiro di sollievo quando i Nostri si sono affacciati alla casa dove avevano proseguito la loro vita, sani e salvi, dopo aver superato un autentico calvario in quei momenti drammatici in cui ognuno ha dato il suo contributo, proprio tutti nessuno escluso, a cominciare da André che non si è perso d’animo e ha mantenuto intatto il filo delle loro esistenze con l’aiuto provvidenziale di Tim Simmons, nonché di Alain e di tutti coloro che si erano trovati in quel frangente. Ora sono sposi felici, di quella felicità che viene apprezzata maggiormente perché a lungo sospirata e accarezzata, ma della quale si era certi esistesse, perché il filo che li legava da sempre mai si era interrotto, nonostante la distanza, il distacco, le incomprensioni, i silenzi e tutti quei dialoghi muti che ognuno di loro aveva fatto nelle profondità dei rispettivi animi.
Con la tua abilità, insieme ad una sensibilità attenta, sei stata in grado di raccordare ogni più piccola tessera del mosaico che, con estrema cura, hai creato per ambientare una storia diversa, dandoci una prospettiva differente, ma quanto mai attinente ai caratteri di ogni personaggio, senza mai snaturarli o facendogli compiere azioni che non sarebbero state “in carattere” con ciò che erano e per come li abbiamo conosciuti.
Ho amato moltissimo questa storia, che mi ha coinvolta dalla prima pagina, ricamata su un telaio che si è composto di fili e righe indimenticabili, con le tue descrizioni soffuse e piene di atmosfera, con la poesia con cui hai fatto parlare ora l’uno ora l’altro, con un concerto di emozioni incalzanti e che non potevano non colpire diritto al cuore anche il lettore.
Sarà difficile, ora che tutto si è concluso, rimanere, praticamente, orfani delle tue parole che ci hanno tenuto compagnia per un bel lasso di tempo, regalandoci una magia impossibile da dimenticare, perché in quelle parole c’era anche il cuore dell’Autrice che vi ha profuso impegno, utilizzando il suo tempo libero, e una cura ad ogni particolare, affinché ciascun passaggio giungesse nella esatta maniera in cui era stato concepito con il suo carico di empatia.
Ora, anche il nostro animo è più leggero perché siamo certi che, a differenza della storia canonica, i Nostri potranno vivere ciò che non era stato concesso loro nella pienezza di un sentimento finalmente mostrato con orgoglio e complicità alla luce del sole, davanti agli uomini, a dimostrazione che nulla sia impossibile a patto che sia corroborato da qualcosa di potente che scaturisce da dentro.
Li immaginerò ancora, con la memoria, in quella casa dalle imposte azzurre come il cielo, che vivono pienamente, anche se i tempi saranno forieri di tempeste, ma che saranno affrontate rigorosamente insieme e, forse, potranno addirittura modificare quello che sarà il loro futuro prossimo, forti dei sentimenti che li legano indissolubilmente da sempre.
Grazie, grazie ancora e sempre, per tutto quello che questa storia ci ha donato trovando, sicuramente, un posticino d’elezione nei cuori e nelle menti dei tanti lettori.
Complimenti anche a Galla che, con i suoi disegni, ha dato forma alla magia che la penna dell’Autrice creava di volta in volta, trasformando dei personaggi di fantasia in persone vere in carne e ossa.
Grazie ancora per la stupenda e stupefacente lettura, cara Epices, e dopo esserti presa il doveroso riposo, non abbandonare la scrittura e torna dai tuoi lettori che, avidamente, ti attenderanno per leggerti e per vivere nuovamente una meravigliosa avventura.
Da una conclamata rentree-dipendente pienamente soddisfatta, ti giunga un augurio di cuore per un ottimo proseguimento dei tuoi progetti futuri e, più in generale, per tutto ciò che avrai in animo di fare.
Un caro saluto con affetto e commossa ammirazione. Elena

Nuovo recensore
17/04/23, ore 11:20
Cap. 30:

Cara epices,
la sola parola che mi viene in mente è "Grazie". Grazie per aver condiviso con noi questa long fic che, partendo da un assunto rischiosissimo (l'allontanamento semi-volontario di André da Oscar per un lasso di tempo piuttosto lungo), è riuscita a raccontarci con eleganza, poeticità e delicatezza l'intimità fisica e spirituale dei Nostri all'interno di un intreccio assolutamente credibile e rispettoso dei personaggi originali. E che regala a noi nostri beniamini un quanto mai meritato finale radioso.
Un caro saluto,

Aaeru

Recensore Veterano
17/04/23, ore 08:03
Cap. 30:

Carissima Epices,
sono qui ancora tutta scombussolata per le montagne russe di emozioni che hai saputo regalarci con questo strabiliante finale che può solo definirsi “grande”: la corsa trafelata di Fersen per raggiungere gli amici è stata anche la nostra - ho avuto le palpitazioni! -: e che sollievo e che gioia scoprire che Madame le General non era altri che la nostra Oscar, riuscita a scampare a una ferita quasi mortale grazie al pronto intervento di Andre’ e alla provvidenziale vicinanza di Tim Simmons.
E che bello leggere di Loro che finalmente riescono a condividere appieno la vita che è stata negata loro per anni per colpa della distanza e delle incomprensioni, in questa casa dalle imposte azzurre, il loro nido d’amore, il loro rifugio dal mondo è da Parigi, come era nei sogni ad occhi aperti di Andre’ (insieme, anche, al giovane Pierre: galeotta fu la Dama!).
E ritengo che in questa storia tu ci abbia regalato anche uno splendido ritratto di Fersen, di Alain e del Generale, che brillano con tutte le loro doti e la loro nobiltà intrinseca. 
Sei stata semplicemente magnifica, dall’inizio alla fine, davvero. La vita non sarà più la stessa senza questa storia; ma, in fondo, è giusto che i cerchi si chiudano così come è doveroso celebrare i propri successi: e tu gli scrosci di applausi te li meriti tutti, dal primo all’ultimo. Sono onorata e riconoscente di avere avuto la possibilità ed il privilegio di accompagnarti  in questo magnifico viaggio: il piacere è stato tutto mio.
Con infiniti affetto, ammirazione e riconoscenza, ti auguro il meglio di tutto. 
Una commossa ed emozionata G.,
#persempreRentreedipendente
(Recensione modificata il 17/04/2023 - 08:05 am)

Recensore Veterano
16/04/23, ore 23:35
Cap. 30:

I motivi per cui ho amato questa storia sono talmente tanti che è difficile richiamarli tutti alla mente. Tuttavia voglio provarci.
L'ho amata per la delicatezza e la felicità con cui ci restituisce i personaggi della storia originale. Nella loro più autentica essenza. Oscar e André, in questa storia si trovano ad affrontare situazioni certamente inedite, in relazione alla storia originale, ma il modo in cui si relazionano tra loro, nel loro essere l'uno per l'altra, incanta, perché è il loro e di nessun altro. E questo vale anche per gli altri personaggi. Alain o Marie Grandier sono, in questa storia, davvero splendidi. E anche Fersen è straordinario. Una speciale menzione va, però, tra i personaggi secondari, al Generale Jarjayes, qui spesso mostrato in scorcio, ma, a mio giudizio, il più grande di sempre.
L'ho amata per la perfezione di un meccanismo narrativo che intreccia e scioglie i diversi fili narrativi, mantenendo sempre viva la tensione e sempre desta l'attenzione.
L'ho amata per il suo modo davvero geniale di reinterpretare alcuni dei momenti dell'anime, dalla scena del ritorno di Fersen in Francia, che apre la storia, al ballo per il quale Oscar inizia qui a vestirsi, rinunciando però alla sua iniziale intenzione - grandissima!- prima che la vestizione sia completata.
L'ho amata per la poesia di alcuni dei passaggi che ci regala. Per i colori e le immagini sempre suggestive e mai banali.
L'ho amata perché è una storia ispirata ed ispirante, che ci offre diversi livelli di lettura, dando spazio ai silenzi, agli sguardi, a tutto ciò che si può leggere tra le righe, ai sottintesi e ai non detti, al significato implicito delle cose, che è il più importante ed il più persistente.
L'ho amata perché è una storia capace di regalarci vere emozioni, quasi sempre cogliendoci di sorpresa ed impreparati. Come è giusto che sia.
Grazie, dunque, Epices, per questa storia, di cui difficilmente potremo dimenticarci.
A presto.
Octave
Complimenti a Galla per la fanart!

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