Recensioni per
Spezzare l'uroboro
di mvrs

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
18/10/23, ore 19:15
Cap. 10:

Mi è veramente piaciuto un capitolo così dark; che posso farci, datemi un mare di angst e io ci nuoto dentro più che volentieri!
Aspettavo con impazienza l’arrivo di Theodore, e devo ammettere che il ragazzo fa davvero paura; qui siamo ben oltre la determinata freddezza di Annie, e l’astuzia di Armin: lui ha una vena di crudeltà che lo distingue dai suoi genitori, e lo fa assomigliare ad un generale marleyano della vecchia guardia. Però, allo stesso tempo, l’affetto che prova per Diana, insieme alla preoccupazione per lei, scaldano il cuore e fanno emergere il suo lato più umano. Ed è normale che sia così perché sua sorella è stata torturata, e lui ha smosso le forze armate per andare ad aiutarla.
Credo che, tra tutto quello che Theo ha fatto, ciò che mi ha colpito di più sia stato il modo freddo e calcolatore in cui si è rapportato con Alek durante l’interrogatorio.

Mi è piaciuto molto il riavvicinamento tra Armin e Diana, i discorsi seri che sfumano in chiacchiere più leggere mescolate ai ricordi del passato, e infine la resa di Armin, che permette alla figlia di seguire la sua strada e di partecipare al salvataggio di Ymir.

La frase con cui hai chiuso il capitolo: “Levi portò lo sguardo davanti a sé. Per un attimo aveva cercato la compagnia di una persona occhialuta al suo fianco, e la sicurezza statuaria negli occhi di un altro. Ma i giganti non c’erano più, e neanche loro.” è davvero bellissima e triste, un pugno nello stomaco. Mi piace tantissimo.

Una domanda (sempre se vorrai rispondere; altrimenti, sentiti libera di ignorarla): quanto siamo vicini alla fine della storia?


Non vedo l’ora di scoprire il seguito, alla prossima!

Nuovo recensore
23/09/23, ore 10:55
Cap. 9:

Ok, questo capitolo ha seriamente messo alla prova i miei nervi: è stato davvero un rollercoaster di emozioni, meno male che ero seduta sennò sarei caduta per terra più volte!

Primo: ok, non avevo capito niente riguardo alla Vogel. Ma proprio zero! (ora ti faccio fare una risata: la mia teoria era che lei fosse Annie sotto copertura!). Inizio dalla scena centrale del capitolo perché credo fosse l’ultima cosa che mi aspettassi… Armin, wtf?!
Ti faccio anche i miei complimenti per come hai descritto la scena smut, perché oltre ad essere molto erotica e tutto, sei riuscita a rendere molto bene sia i sentimenti e pensieri sia di Armin, sia di Ernestine.

Devo ammettere che assistere al lento crollo di Armin è piacevole in modo quasi diabolico; se negli scorsi capitoli sembrava avere tutto sotto controllo, ora gli sfugge tutto dalle mani. Non riesce a controllare Diana, cade vittima di un colpo di stato, è sopraffatto dalla stanchezza fisica e mentale al punto da non riuscire più nemmeno ad affidarsi alla sua mente brillante… che dire, sono davvero curiosa di vedere come si evolveranno le cose per questo povero uomo!

Ci tengo anche a sottolineare che il modo in cui stai raccontando il rapporto tra Diana e Mikasa, e tra Alek e Levi mi piace davvero moltissimo. Da una parte, abbiamo due adolescenti che sono nella tipica fase di “i miei genitori non mi capiscono!” (normale e comprensibilissima), ma allo stesso tempo hanno bisogno dell’aiuto e della rassicurazione degli adulti; e quindi, in un momento difficile e molto traumatico, si rivolgono ai loro due zii, che sono il loro porto sicuro. La dolcezza e sensibilità con cui Mikasa si occupa delle ferite di Diana è stata davvero commovente, e molto in character. Allo stesso modo, adoro la complicità tra Alek e Levi, e il modo in cui il Capitano riesce a comprenderlo senza sforzo; anche perché è ciò di cui il giovane ragazzo ha bisogno in questo momento.

Vorrei spendere due parole anche su Diana: finalmente ha tirato fuori le unghie, e la sua disperata determinazione nel fare tutto ciò che può per salvare Ymir mi lascia allo stesso tempo piena di speranza, e seccata nei confronti di Armin che tenta di fermarla. È normale e giusto che la tensione tra padre e figlia arrivi al limite, ed è difficile schierarsi con l'una o con l’altro perché scrivi così bene che riesci a farmi empatizzare con entrambi. Sono felice e sollevata che tu non abbia trascurato il trauma del rapimento e delle torture che Diana ha subito (trauma che si porterà dietro per un bel po’ di tempo, povera ragazza).

Il finale del capitolo con i dirigibili di Marley che solcano il cielo di Paradis mi lascia (di nuovo) con il fiato sospeso! Non vedo l’ora di scoprire le mosse di Theo!

Che dire, un capitolo davvero molto bello e ben scritto! Alla prossima!

ps: in bocca al lupo per la sessione!

Nuovo recensore
02/09/23, ore 11:37
Cap. 8:

Drea Maritch, con la voce rotta dall’ansia: “Ufficiale Springer, aiuto! C’è un colpo di stato, sono tutti rinchiusi nei sotterranei, siamo scappati per miracolo, stiamo pensando a liberare qualcuno, ma…”


Connie, mani in faccia mentre pensa ‘ah shit, here we go again’: “Si si, lo so, ai miei tempi si faceva un colpo di stato all’anno e si saltavano i fossi per la lunga. Mi raccomando, la cosa più importante è che Jean mi paghi i fottuti cinquanta dollari della scommessa!”

Giuro, mi ha fatto morire dal ridere il suo approccio quasi scazzato e il suo aplomb! Trovo anche molto divertente che, tra tutti gli ex veterani che ormai hanno messo su casa, famiglia, ecc, lui sia l’unico ad essere rimasto Pericoloso e non molto abbiente; un bottino non propriamente allettante per dei ladruncoli (aggiungerei anche “alto un metro e un tappo e pelato", ma non voglio infierire sul povero Connie).

Tornando seri, l’interrogatorio di Armin è stato davvero… raggelante. La sua calma inquietante, le sue minacce, i suoi sguardi ghiaccio mi hanno messo davvero ansia. D’altronde, non sarebbe da lui cadere nella violenza; riesce a premere i tasti giusti, e gli basta davvero poco, solo un po’ di astuzia e fermezza per far crollare Byron. Pover’uomo, ho quasi provato pena per lui.

Ora capisco perché, nel commento precedente, hai detto di tenere gli occhi aperti sulla Vogel. Dopo questo capitolo mi restano più dubbi che altro, e di certo tutte quelle occhiatine, sorrisini e mani sfiorate tra lei e Armin non aiutano! Ho una teoria su chi possa essere davvero la Vogel, ma aspetterò i prossimi capitoli per capire se ci ho preso oppure no!

La frase finale (“sono a casa”) mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Sono felice che Diana sia stata salvata, anche se non posso fare a meno di preoccuparmi per Ymir.

Un capitolo davvero ben reso, complimenti!
(Recensione modificata il 02/09/2023 - 11:38 am)
(Recensione modificata il 02/09/2023 - 11:39 am)

Recensore Veterano
01/09/23, ore 19:31
Cap. 8:

Questo capitolo è un Inno Ad Armin, ce lo meritavamo :,)
Impeccabile come al solito, solo tu riesci a mescolare così bene l'opera originale con dinamiche nuove e contesti insoliti per i nostri amati personaggi. Ho visto nascere questa storia e non vedo l'ora di assaporarne la fine, ergo, SBRIGATI, STO ASPETTANDO UN SACCO DI COSE.
Lov iu <3
Nana

Nuovo recensore
12/08/23, ore 11:35
Cap. 7:

Ho letto i capitoli dal 4 al 7 tutti di fila; e devo ammettere che tutti i vari sviluppi mi hanno davvero tenuta incollata e con il fiato sospeso!

Innanzitutto, mi piace moltissimo come gestisci la “vecchia generazione” (Jean, Armin, Mikasa, Levi, ecc). Provo a spiegarmi meglio: hanno il loro spazio, azioni e dialoghi, ecc; però, allo stesso tempo, fanno un passo indietro per lasciare che i loro figli agiscano come ritengono giusto.
È una cosa che mi piace tantissimo, e che immagino sia emotivamente difficile per loro: hanno combattuto tutta la vita, quindi il primo istinto è quello di proteggere i ragazzi (della serie: “lascia, qui faccio io”); invece, fanno tutti lo sforzo di lasciare che Diana, Alek e Ymir compiano le loro scelte, i loro errori e facciano il loro percorso. Per questo, mi ha commosso il momento in cui Jean e Mikasa lasciano andare Alek, anche se con il cuore pesante, ricordando com’era da neonato.

Riguardo al bacio tra Diana e Alek, ho avuto panico e sudori freddi per un momento (proprio come Diana, poveraccia!), non capivo. Poi, arriva la spiegazione di Alek, i suoi dubbi riguardo all’Ackerbond, e tutto ha senso. Trovo che aggiunga profondità al loro rapporto e anche al personaggio di Alek. Insomma, è un momento che stavo aspettando, e mi è piaciuto tanto come si è svolto! (e la scena in cui Jean fa la “lezioncina” sul sesso, e le risposte super imbarazzate di Alek, mi hanno fatto morire dal ridere!).

Mi ha colpita molto anche tutta la parte di Levi (essendo uno dei mie pg preferiti, come credo lo sia per tutti). Apprezzo l’originalità di descrivere un Levi in un momento della sua vita di cui raramente si legge nelle fanfic. Mi piace come lo tieni sempre in character, sempre con i suoi soliti modi bruschi, ma con un’umanità di fondo. La nuova speranza data dalla protesi di Diana, il rapporto di affetto con Alek e poi, quando il colpo di stato prende atto, la sua resa. È una scelta che non è da lui, ma allo stesso tempo è comprensibile e umana: si sente vecchio, stanco, martoriato nel corpo e nell’anima, e getta la spugna. Mi piacerebbe un approfondimento sul perché si arrende, su cosa prova a riguardo di questa decisione (oppure, magari è qualcosa che svelerai nei prossimi capitoli).

Il colpo di scena su Helene Krause e sul suo piano è stato ben gestito, io avevo sospetti anche sulla Vogel (mi sembrava un po’ troppo accomodante nei confronti di Armin, pensavo tramasse qualcosa). Ho una domanda (ma sentiti libera di non rispondere, se non vuoi/se hai intenzione di svelarlo nei prossimi capitoli): Helene è un pg Original o è Luise Krause/Klaus sotto falso nome? Perché ho avuto questa sensazione, ma potrei aver frainteso la situazione.

Mi soffermo su questo capitolo (7) in particolare, perché siamo al punto di svolta. Hai reso molto bene le scene di tortura e la sofferenza di Diana, la sua paura, la sua impotenza (no, non sono una sadica; ma penso che, quando si arriva all’escalation della violenza, vada raccontata come merita). Tutta la parte sui Sentieri mi ha lasciato un senso di nostalgia, mi è piaciuta moltissimo la presenza di Erwin e Hange (scusa, ma Erwin che non riesce a staccare gli occhi di dosso ad Alek perché assomiglia tantissimo a Levi? Il mio cuoricino si è sbriciolato).
Mi ha lasciato anche un po’ di dubbi, immagino che ci sarà un’evoluzione, una spiegazione e non vedo l’ora di scoprire il resto!

E ora, aspettiamo la mossa di Theodore!

Forse commentare 4 capitoli tutti insieme non è stata un’idea geniale, dato che ha prodotto questa lunghissima recensione; scusami per essermi dilungata, ma la tua storia è davvero originale, unica, e nel complesso mi appassiona e mi sta piacendo tanto!

Alla prossima, e buone vacanze!

Nuovo recensore
27/07/23, ore 12:23
Cap. 3:

Questo capitolo mi è piaciuto davvero molto, anche perché ho la sensazione che tu abbia davvero trovato il ritmo della narrazione. Pian piano, sto recuperando tutto, e conto di mettermi in pari presto con il resto; ma non potevo non commentarlo.

La prima parte dedicata a Levi e Alek, mi ha scaldato il cuore. Levi nei panni dello zio protettivo era un qualcosa che mi mancava davvero, e il rapporto tra i due, è così bello e intimo. Mi piace che Alek abbia una figura di riferimento così importante al di fuori dei suoi genitori; anche perché non credo possa parlare dell’Ackerbond con sua madre Mikasa. Anche se lei lo ha vissuto sulla sua pelle, ho la sensazione che non lo abbia mai compreso allo stesso livello di Levi, e in ogni caso non riesca a spiegarlo o a parlarne nello stesso modo in cui riesce a farlo il (ormai ex) Capitano.

Il mio cuoricino è andato in mille pezzi quando Armin ha mostrato a Diana l’antico laboratorio dei suoi genitori. Anche se sembra non volerlo mostrare alla figlia, il dolore della loro perdita è ancora vivo e bruciante nel suo cuore, e ciò è molto triste e potente allo stesso tempo.
Armin è un padre protettivo e dolce, incoraggiante nei confronti della figlia, mai giudicante. Anzi, il modo in cui le indica una “via di fuga” dalle pesantezze della vita di palazzo è quasi commovente. Mi piace come le dia i mezzi per trovare il suo percorso, senza mai imporle nulla, allo stesso tempo restando sempre al suo fianco e trasmettendole tutto il suo amore di padre. Anche perché lui, avendo perso i genitori da bambino (il nonno nell'anime), non ha mai avuto nulla di tutto ciò. (Sì, Armin è uno dei miei pg preferiti, se non si fosse capito)

La scena del banchetto e dell’”attentato” a Diana mi è piaciuta proprio tanto. Sono appassionata delle sotto-trame politiche in generale, e il modo in cui stai raccontando ciò che sta succedendo a Paradis così tanti anni dopo il Rumbling è davvero appassionante. Inoltre, ci stai mettendo una gran cura, una grande attenzione ai dettagli, e si vede.

adesso solo a pensare a Surma era come ascoltare i rebbi di una forchetta che stridevano sulla ceramica di un piatto - ah, mi sono venuti i brividi e la pelle d’oca; anch’io detesto quel suono!! (E sto odiando anche quel viscidone di Surma, btw)

Per concludere, Diana e Alek sono davvero dolcissimi ❤️ e trovo che, in soli tre capitoli, tu li abbia davvero descritti e delineati molto bene. La "resa" di Diana alla fine del capitolo, il suo voler tornare a Marley perché non si sente accettata in quella che considera casa, è un momento molto intenso e triste e la rende così umana.

Un capitolo davvero ben reso e interessante, complimenti!

Nuovo recensore
13/07/23, ore 15:34
Cap. 1:

Ciao! Ho letto tutto il primo capitolo con grande curiosità perché mi piace molto l’idea originale alla base della tua storia; inoltre ho un debole per l’ambientazione post-war (di cui sappiamo quasi nulla, quindi lascia spazio alla fantasia!)

Mi scalda il cuore trovare i nostri “vecchi” protagonisti ormai adulti e con una vita normale, per quanto possibile nonostante tutto (e con una prole super numerosa - ma d’altronde c’è un mondo da ripopolare, no?)

Mi sono piaciuti molto tutti i nuovi personaggi originali che hai introdotto (Jean e Mikasa che chiamano la figlia Sasha, e Historia che chiama la figlia Ymir - sarò onesta, mi è scesa una lacrimuccia).

Inoltre, nonostante il capitolo sia molto affollato di personaggi, li hai gestiti e presentati tutti molto bene, dando il giusto spazio a ciascuno di loro! In particolare, ho trovato molto bello il momento tra Diana e il nonno all’officina, mi ha scaldato il cuore immaginare Hugo Leonhart come un dolce nonnino e sapere che, anche lui, ha trovato il suo angolo di pace e normalità.

È davvero interessante la premessa su Diana e la sua ricerca di un posto nel mondo, di una strada, un futuro. Anche perché deve convivere con genitori e parenti piuttosto “ingombranti” (in senso metaforico) che hanno fatto la storia e in un certo senso, anche la rivoluzione. Non è un fardello facile da sopportare.

Leggerò i prossimi capitoli con interesse. Grazie per aver condiviso la tua storia!

Nuovo recensore
08/07/23, ore 00:29
Cap. 3:

Il fatto che sia una storia "fuori dal comune" penso sia il suo punto di forza.
Davvero ben scritta e con rimandi puntuali all'opera originale.
Spero la pubblicherai interamente :))