Recensioni per
Le memorie di Rosalie
di Ninfea Blu

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/06/16, ore 17:28

Splendida la tua storia, il tuo modo di narrare e di trattare il personaggio di Rosalie. Attraverso i suoi occhi, le sue memorie e le sue emozioni, hai descritto con bravura, scorci inediti di vita tra Oscar e André; la loro sintonia, affinità, amicizia... amore, ma non solo. Ottima ricostruzione della vita della stessa protagonista, la povertà vissuta, il suo affetto per Oscar, la storia di Jeanne. Molto toccanti e profonde le parole che Rosalie rivolge al figlio. Mi hanno commossa e fatto riflettere, arrivano al cuore. Ho apprezzato davvero molto. Ti faccio i miei complimenti, sei bravissima.

Recensore Veterano
05/10/14, ore 14:35

...eccomi..moltooo in ritardo, ma io arrivo.
Sai che ho scoperto questo sito grazie a questo racconto circa un anno e mezzo fa?
Stavo organizzando per partire alla volta di Parigi ( un mio grande desiderio), mossa anche dalla passione per quest'anime, e vagando per vari siti ecco che vedo questo tuo racconto ed inizio a leggerlo, e ti dirò' di più, io rispetto a tante persone amo il personaggio di Rosalie, dunque ti lascio immaginare la bellissima sorpresa, lessi tutto d'un fiato e da allora sono una lettrice dipendente di questa fic...
E stamani mi capita di rileggere questa tua storia, che dire.....semplicemente meravigliosa, commuovente con un' intensità di sentimenti come poche persone sanno trasmettere, una sensibilità unica e vedere i sentimenti attraverso gli occhi di Rosalie, che anche lei a modo suo ha amato immensamente Oscar trasmette dolore e gioia, cose che solo l'amore puro sa fare.
Sei bravissima e spero che tu legga seppur in ritardassimo la mia recensione, ti meriti un abbraccio virtuale è un grazie per ciò che hai saputo donarci!
Roberta
(Recensione modificata il 07/10/2014 - 12:31 pm)

Recensore Master
27/05/14, ore 16:32

Non c'è niente da fare, cara Ninfea. Ho imparato che se ho voglia di leggere qualcosa di bello, emozionante, dolce, struggente ecc.. devo scegliere tra le tue storie. Ci hai presentato una Rosalie indubbiamente diversa da quella che conosciamo, perché più matura, più donna, segnata dagli eventi della vita, dalla perdita delle persone care, dalla rivoluzione, dalle difficoltà di un futuro che forse immaginava più roseo. Bella l'idea del diario attraverso il quale racconta la sua vita e quella parte che condivise con Oscar e Andre. Particolareggiata la descrizione degli eventi, come del resto accade in tutte le tue storie. Stupendi i ricordi legati alla Normandia; romanticamente struggente quella carezza di Andre' alla sua Amata, in quella piazza. Inoltre ti ringrazio per quella piccola morale che ci trasmetti attraverso le parole di Rosalie per il figlio: non dobbiamo sprecare il tempo prezioso, non dobbiamo rimpiangere un abbraccio non dato, uno sguardo ignorato, un ti amo o un ti voglio bene non detto. dobbiamo vivere e cercare di non avere rimpianti. Ebbene, la piagnona stavolta ha avuto giustizia dal tuo raccontarla e anche stavolta mi ha rubato qualche lacrimuccia. Che sia io troppo sensibile? No, sei tu troppo brava. Complimenti, eccezionale come sempre. 
emerald77
 

Recensore Master
01/08/12, ore 14:02

ho appena finito di leggere questa storia e ti giuro che tra poco scoppi a piangere, ho già le lacrime agli occhi. Hai fatto bene a usare Rosalie, perché è stata testimone della vita di Oscar e André, compimenti

Recensore Master
19/06/12, ore 15:20

Ok, ho letto tutti e tre i capitoli e ne sono rimasta piacevolmente colpita.
Insomma, a me non sarebbe mai venuto in mente di utilizzare Rosalie: troppo frignona per i miei gusti.

Recensore Veterano
29/07/10, ore 12:11

Ciao, ho letto la tua storia, questa è la prima volta che commento una fan fiction, anche se ne ho letto più di quante ne ricordi. Ho voluto scriverti perché la tua storia mi è piaciuta, anche per la scelta di usare Rosalie come sguardo esterno attraverso cui guardare al loro amore, ma soprattutto perché amo molto berubara che conosco bene dopo anni di vera e propria infatuazione, e la tua storia non snatura né modifica i personaggi come spesso mi è capitato di leggere in altre storie. La tua Rosalie non la trovo diversa dalla “vera” Rosalie se facciamo riferimento all’anime ed è coerente con la maturità degli anni che deve avere al tuo punto della storia, era soprattutto il manga a presentarla come una ragazzina dalla lacrima facile. Nell’anime invece è più determinata come la presenti tu. Solo una cosa volevo precisare da quello che ho letto alle tue risposte ai commenti: l’interpretazione che Oscar potesse sapere in cuor suo dei sentimenti di Andrè e che non li ammettesse perché temesse le barriere sociali che li avrebbero ostacolati. Non la vedo così, Oscar non aveva mai capito l’amore di Andrè prima che glielo confessasse, forse al livello inconscio magari, ma non in modo cosciente perché per capirli avrebbe dovuto analizzare anche i suoi di sentimenti, cosa che ha cercato di rimandare fino all’ultimo, cioè fino all’episodio di S.Antoine. La complessità del comportamento di Oscar che spesso induce a fraintenderla è di ordine psicologico, cioè la ricerca di un’identità diversa dalla propria. E’ questo che la blocca, non le convenzioni sociali che non ha mai tenuto in considerazione vista l’intensa amicizia col suo Andrè. Per capire questo fatto è necessario considerare infatti una figura non menzionata ma necessaria: Fersen. Oscar vive un conflitto interiore non tanto perché è una donna, ma perché lei è una donna sensibile, che desidera essere amata sopra ogni altra cosa, è una sognatrice che desidera conoscere l’amore, la passione che probabilmente avrà conosciuto attraverso i libri in un primo tempo. Questo è inconciliabile con l’educazione e il modello di persona che vorrebbe essere (vorrebbe somigliare a suo padre per averne l’affetto), questo lato del suo carattere lo identifica come una debolezza femminile che cerca di nascondere a tutti i costi, fino ad ostentare un’eccesiva freddezza che non fanno parte di lei ma che usa come maschera per proteggersi dal mondo. Questo suo lato nascosto dolce e passionale è nascosto a tutti ma non ad Andrè, che la conosce tanto bene da vederlo oltre l’apparenza e che lo fa innamorare. La prima volta che Oscar ritrova l’amore romantico nella realtà è nella passione fra Fersen e la regina a cui assiste dall’esterno e che risveglia in lei le sue fantasie romantiche e la sua voglia d’amore. Per questo motivo poi Oscar svilupperà un’infatuazione per Fersen, perché ai suoi occhi è l’incarnazione dell’uomo ideale, dell’uomo pronto a tutto per l’amore della donna che ama, l’uomo capace di un amore che Oscar vorrebbe per sé. Vorrebbe quest’amore e per questo si convince di amarlo, nonostante lei ami già Andrè senza saperlo. Quando una persona non è pronta ad amare si innamora spesso di qualcuno che non può ricambiarla, per non dover fare i conti con l’amore reale che fa paura, perché potrebbe farci perdere il controllo su noi stessi. E’ questo che accade ad Oscar, la quale metterà molto tempo a capire qual è il vero amore della sua vita, amore che ha potuto trovare solo dopo aver trovato sé stessa, ed essersi finalmente accettata. Infatti a S. Antoine quando rischia di perdere Andrè, realizza davanti all’uomo che credeva di amare che in realtà non è lui il suo amore, ma l’amico al quale si era sempre appoggiata nel più rassicurante sentimento dell’amicizia. Scusa la lunga parentesi ma volevo specificare perché Oscar non era frenata dal semplice fatto di essersi innamorata di un suo servo, visto che ai suoi occhi lui non lo è mai stato. Il problema per lei non sussiste, la complessità del suo personaggio sta nel travaglio psicologico, in lei particolarmente accentuato, che porta alla costruzione dell’identità. Chiusa la parentesi penso che la loro storia fosse coerente con ciò che hai scritto, cioè che fra loro ci fosse un’intesa speciale, magica che escludeva il resto del mondo, un affetto tanto intenso da non lasciar libero Andrè di innamorarsi di un’altra, cosa forse più sensata ma per lui impossibile, perché sa che l’amore con qualunque altra donna non sarebbe mai come con lei. Perciò la aspetta, perché sa in cuor suo che anche lei lo ama ma ancora deve scoprirlo. Hai reso tutto questo molto bene e con molta delicatezza, spero di non averti annoiata ma in questa prima recensione si vede che avevo molta voglia di scrivere. Spero scriverai ancora. Ciao

Recensore Junior
07/07/10, ore 21:23

Nooooo storia finita! L'avevi detto che sarebbe durata pochi capitoli, e quindi siamo arrivati. Complimenti per come hai descritto l'evolversi ed il precipitare degli eventi, intervallando dialoghi e narrazione. Alcune immagini spiccato nel racconto, Oscar che si unisce ai ribelli e si sottopone rischiando tutto al giudizio del popolo, Andrè e Oscar finalmente vicini, le due lapidi affiancate per sempre... mi è rimasta una gran malinconia, ma la storia è stata davvero appassionante. Aspetterò il tuo prossimo lavoro!

Recensore Junior
06/07/10, ore 15:40

Mamma mia....che dire? Altre, prima di me, hanno già recensito la tua storia sotto vari aspetti che ho trovato tutti estremamente interessanti....a me non resta che dirti che questa storia ti muove qualcosa dentro, e lascia il segno. Bravissima, complimenti.

Recensore Veterano
05/07/10, ore 21:15

Ciao! Se mi piace il finale? Certo! Ho sempre creduto Rosalie una coraggiosa (nonostante il frignare), perché si è ritrovata a fare scelte non da poco nella sua vita.
E tante tue frasi confermano il mio punto di vista: “il coraggio di andare avanti e sopravvivere”, nonostante sia rimasta sola, nonostante il periodo pericoloso, nonostante gli orrori di una rivoluzione sfuggita di mano; il fatto che Oscar le abbia dato la cosa più importante: “essere libera nelle idee e nelle azioni” , qualcosa che nemmeno Oscar aveva avuto il coraggio di fare totalmente, se non all’ultimo, quando la scelta, senza più sfumature tra giusto e sbagliato, si imponeva; “trovai il coraggio di fare la scelta giusta”, nonostante ciò comportasse che “Avrei ricominciato da zero”, trovandosi “Resa molle dalla vita agiata e troppo comoda”. E non è semplice rinunciare alle stelle per tornare alle stalle!
Poi ci sono dei momenti che mi hanno segnata, nell’anime, e che tu hai ricordato: quando dici che Andrè aveva messo una “buona parola” per il Cavaliere Nero (Oscar disse che riteneva molto più uomo Andrè del Cavaliere Nero, molto più coraggioso con la sua bontà, la ragione, la generosità). E quest’altra: “a dispetto delle mie idee, il mio dovere più importante è un altro” (Andrè sarebbe andato contro tutti i suoi principi per difenderla!)
Rosalie si accorge che Oscar è malata, che è stanca, da tanti piccoli particolari che sembra neanche Andrè riesca a notare (o non voglia notare perché preferirebbe fosse lei ad aprirsi, secondo me); ma si accorge anche che, se qualcosa si sta spegnendo, qualcos’altro comincia a brillare.
“svegliata di colpo”: io collocherei il risveglio la notte in cui il generale voleva punire la figlia ribelle ed Andrè ha ammesso tranquillamente di volerla sposare… E’ questo?
O è quello classico di Saint Antoine? O quello dello strappo della camicia? … no … voto per Saint Antoine. E’ più di colpo!
“il loro abbraccio puramente fatto di sguardi era intimo e riservato,… delicato ma quasi possessivo”: questo, secondo me, riassume l’amore di Andrè, anzi, Andrè stesso: delicato, ma deciso.
“Lui c’è sempre stato, Rosalie… solo e sempre lui, nonostante tutto… ho fatto l’unica cosa giusta… ma forse è troppo tardi anche per questo…”: riassume invece tutta la tristezza della storia di Oscar ed Andrè. La notte delle lucciole, Oscar aveva ammesso di aver sempre saputo che Andrè l’amava e, dopo la sua morte, si disperò dicendo di non essersene resa conto, se non troppo tardi. Sembra una contraddizione, invece sapere e rendersene conto sono sensazioni davvero distanti! Sapeva, ma non voleva rischiare di perdere quel che già aveva; e quando ha avuto tutto, ha fino in fondo capito cosa aveva perso.
E condivido anche la visione generale sulla vita: “il dolore anche il più grande è comunque prezioso, quando è legato ad altrettanto amore” ; “E tutto serve “; “Perché qualcosa rimane sempre”; “ non si accorgono di quello che hanno già”; “qualcosa ho dovuto perdere” ; “E la morte ridimensiona tutto”. Una volta ho sentito dire ad un noto e venerato giornalista che “non gli risultava esserci donne filosofo”. Beh, non sapeva di te, l’imbecillone!
Mi piace come scrivi anche nella forma, per esempio come agganci il racconto al ciondolo o il pennino del primo capitolo: macchine del tempo!. I ricordi che ti assalgono quando meno te lo aspetti, anche tramite un oggetto quotidiano.
Ho già un tuo scritto tra i miei preferiti e questo… va a tenergli compagnia!
PS Sì, ho letto il manga, anche se solo purtroppo la versione troncata. Nel tuo racconto mi è piaciuto che Oscar provi a scuotere Andrè, a provocarlo, ma che lui non reagisca… Paura per le conseguenze su di lei? Lui si preoccupa sempre …
(scusa il ritardo ... Ogni tanto, mi perdo via!)

Recensore Veterano
04/07/10, ore 20:14

Qualcosa rimane sempre. La morte ridimensiona tutto.
Sono queste le due frasi che più mi hanno colpito di questa storia, per la loro semplicità e per la loro cruda verità e profondissima giustezza. E quando Rosalie parla della vita dei due amanti e di quello che la loro storia ci insegna, bè ho l'impressione che non sia lei a parlare a suo figlio, ma che sia tu a parlare a noi. Quante volte ne abbiamo parlato del perchè questa storia ci affascina così tanto...e ancora una volta tu hai saputo spiegarmelo con una chiarezza ed una lucidità disarmanti. Tu con la tua profondissima sensibilità, con la tua capacità di vedere dentro le cose e oltre le cose.
Questa storia è bellissima.
Tu sei bravissima.
Come sempre.
Un abbraccio.
E grazie...

Recensore Veterano
02/07/10, ore 18:54

questo capitolo è davvero molto bello. sai il segreto è non pensare alla voc lagnosa di Rosalie e godermi la tua scrittura fluida e stupenda. le scene tra Oscar e Andrè sono dolcissime e ricche di particolari che le rendono uniche, come quella carezza di lei dopo la rissa...davvero bellissimo, complimenti!

Recensore Veterano
02/07/10, ore 18:39
Cap. 1:

carissima, eccomi qua finalmente ho trovato il tempo di leggermi con calma la tua storia. come tu sai il personaggio di Rosalie proprio lo detesto, la trovo piagnona e insopportabile (non è certo aiutata dalla doppiactice italiana che è un vero ed autentico disastro) quindi l'idea di una storia raccontata da lei non mi convinceva particolarmente. certo tucome sempre sai dare una nuova voce ed una nuova personalità ai personaggi, che dalla tua penna prendono quasi una vita propria e caratteri ben definiti, diversi in questo caso, ma come tali molto più piacevoli. del resto far parlare una persona che è stata così vicina a Oscar e Andrè e succesivamente alla Regina mi pare particolarmente azzeccato. il tuo stile è sempre piacevole e curato nei minimi dettagli, si vede che metti il cuore in tutto ciò che scrivi. andrò avanti a leggere per farmi un'idea di dove ci porterà la storia. un abbraccio!

Recensore Veterano
30/06/10, ore 21:44

Mi è piaciuto molto questo tuo ultimo capitolo, bellissimo e triste al tempo stesso, ma di una tristezza che fa quasi piacere al cuore, perchè nonostante il dolore della perdita di due persone amate, la tua Rosalie, e tutti noi, sappiamo che in qualche modo i nostri "eroi" hanno conosciuto la felicità.
Ma andiamo con ordine, ho apprezzato molto che tu abbia evitato di raccontare della morte di André e di Oscar, scelta che è ovviamente legata al fatto che, il diario che scrive Rosalie, è destinato a suo figlio... ma se la tua scelta di non scrivere di quelle morti fosse dipesa da altre convinzioni sappi che sono pienamente concorde con te, perchè penso che avrebbe stonato con lo stile di questo capitolo e di tutta la tua storia.
Ho trovato di una dolcezza infinita quel piccolo particolare che hai deciso di regalarci, un immagine che nell'anime non esiste, una immagine che tutte noi avremmo voluto vedere, o spiare, nella puntata del 12 luglio... Ma anche se non ci è stato concesso di vederlo, sono certa che quel breve momento di intimità tra Oscar e André sarebbe stato esattamente come lo hai descritto tu... uno scambio di affettuosità pubblico eppure riservato nel medesimo istante, un gesto che poteva essere sotto gli occhi di tutti, oppure rimanere nascosto, in mezzo agli altri eppure da soli, in qualche modo.
Una semplice carezza, la mano di Oscar che copre quella di André, un semplice gesto che vale più di mille parole, più di mille altri gesti pù audaci.
Passione, amore, possessione, tra dita che sfiorano una guancia, come ti ho già scritto, amo questi dettagli che all'apparenza sembrano insignificanti, banali, ma che invece nascondono una moltitudine di sensazioni, e che spesso sono più sensuali di descrizioni più esplicite.
Poi sarà che se penso a quegli anni, al 1700, associo certe azioni ad una sorta di seduzione, di gioco... allora, a quei tempi (o almeno è quello che immagino io, è ciò che ho sempre creduto) lo sfiorare la mano di una dama in pubblico, avvicinare le labbra e sussurrare ad un orecchio, posare le dita su una spalla nuda, erano dei gesti di una sensualità assoluta, il piacere dell'attesa, il gioco di seduzione o semplicemente il marcare, in pubblico eppure di nascosto, la possessione di quella donna, marcare il possesso del suo cuore, o magari semplicemente del suo corpo... gesti che ora, forse, sono sottovalutati, ma che invece dovrebbero essere rivalutati, perchè l'amore, il sesso, la passione, non sono cose da prendere subito (almeno non sempre), ma lentamente, passando attraverso un percorso lento, che non fa altro che accendere di più il desiderio, bisognerebbe riscoprire il piacere di certe cose... non so se mi sono spiegata, con questo caldo potrei anche scrivere delle cavolate!!!
Ma sto divagando, tornando al tuo scritto...
Mi è piaciuto molto quando Rosalie chiede ad Oscar se la sua decisione ha a che fare con André e lei risponde che lui c'è sempre stato, solo lui nonostante tutto, ed è così, lui è stato presente nella vita di Oscar dal primo giorno, in modi diversi col passare del tempo, ma c'è sempre stato, ed anche lei, in qualche modo, è sempre stata li per lui.
C'è stato da subito amore tra loro due, un amore che è mutato negli anni, perchè anche nell'amicizia ci sono venature d'amore... amore che è stato immediamente chiaro nella mente e nel cuore di André, per Oscar invece l'amore ha faticato per farle aprire gli occhi, ma che, alla fine, è arrivato.
La riflessione di Rosalie sul fatto di non sprecare la propria vita, le occasioni, mi è piaciuta molto, e mi trovo ancora una volta concorde con lei (con te), Oscar e André hanno vissuto bene, sono stati felici insieme, certo, ma hanno perso qualcosa lungo il cammino, qualcosa che poteva essere più intenso, qualcosa che poteva triplicare la felicità che hanno avuto da "amici".
Hai "animato" (non so in che altro modo dirlo) in modo eccellente il figlio di Rosalie, nelle sue parole ho rivisto un ragazzotto ingenuo, seppur intelligente, ma con quel pizzico di superficialità che spesso i giovani hanno, l'ho visto nella frase "“Scusa, ci sono cose che mi sfuggono di Oscar François… Anche il suo rapporto con Andrè… forse erano amanti e tu non te ne sei mai accorta… erano cose che accadevano in quella società corrotta…”
Lui, forse come sua madre alla sua età, vedeva nella società nobile qualcosa di corrotto di immmorale, persone pronte a commettere le azioni più spregevoli, persone che ai suoi occhi vivevano nel torbido, quel torbido che accettava i rapporti, puramente fisici, tra nobili e servi, ma non l'amore.
Era più semplice accettare che un nobile avesse come divertimento una servetta, o una nobile un servo, che pensare che ci potesse essere amore tra persone cresciute in realtà differenti, come se uno fosse superiore all'altro, come se uno non fosse degno dell'altro, indegno di conversare, di comprendere, di amare l'anima, ma libera di fare di un corpo ciò che si credeva giusto... anche qui non so se sono riuscita a spiegarmi, mi spiego coi piedi stasera! :D
In conclusione che dire, mi è piaciuta tantissimo questa storia, l'ho trovata di una sensibilità e di una raffinatezza eccezionale.
Hai mostrato episodi che nell'anime non ci sono stati concessi, e li hai descritti in modo stupendo, hai mostrato una Rosalie matura ed estremamente riflessiva, molto molto sensibile.
Ci hai regalato delle magnifiche sfumature che, almeno a me, hanno riempito il cuore di affetto, si affetto, l'ho percepito chiaramente nella tua storia... il bene, l'amore, era presente in ogni riga, in ogni parola, ma in modo delicato, come fossero delle carezze.
Non posso che farti ancora tantissimi complimenti, sei davvero bravissima, e spero di leggere presto altre tue storie.

Recensore Master
30/06/10, ore 15:24

Mi sono ripromessa di essere breve, ora vediamo se ci riesco veramente, perchè quello che i tuoi scritti mi lasciano è sempre tanto che non so se mi sarà possibile ridurre il tutto a poche parole.
Allora, ti dico subito che questo capitolo mi è piaciuto immensamente, a partire dal titolo, azzeccato e profondamente significativo, ma se devo essere sincera mi sono piaciuti tutti e tre i capitoli. Questo scritto è molto più di una semplice fic; ci sono dei passaggi che hanno un peso di un certo rilievo, parole che quando giungono al lettore fanno inevitabilmente riflettere.
E, poi cosa non da poco, la tua scrittura è capace di far vedere! Certe immagini sono così vive che sembra di vederle.
Riesci a vedere il sentiero alberato e Rosalie sulla carrozza nel momento che lascia palazzo Jarjayes; Rosalie al mercato e il via vai della gente disillusa tra i banchi; Rosalie e Bernard alle prese con un nuovo articolo e un'espressione di speranza sul volto; Andrè con gli stivali infangati dalla neve mentre tiene una tazzina da caffé tra le mani... fino ad arrivare all'immagine che più ho amato: l'immagine di quella carezza che tutte noi avremmo voluto vedere nell'anime; un'immagine così nitida che la mia mente riesce a vedere e fondere all'interno di quell'episodio.
Ho condiviso la tua scelta di far interrompere il diario, nel momento in cui i ricordi si sarebbero fatti troppo dolorosi, ed ho apprezzato tantissimo l'ultima parte con Rosalie ed il figlio François sulle tombe di Oscar e Andrè ad Arras: l'ho trovata giusta, commovente, perfetta come conclusione di questa storia.
Bellissimo e struggente l'ultimo affresco dedicato ai nostri beniamini.
Nessuno muore mai completamente, qualcosa rimane sempre, vivo dentro a chi resta...
Mi è piaciuta davvero molto questa storia e questa tua Rosalie, una Rosalie non solo di buon cuore, ma anche di mente sveglia (per usare le parole di wikipedia); una Rosalie trasformata dalla vita!
Sei proprio brava, hai saputo mescolare perfettamente la narrazione degli eventi sottoforma di ricordi al pensiero interiore della protagonista, regalandoci qualcosa di meravigliosamente bello ed intenso.
Complimenti più che meritati!!!
(Recensione modificata il 30/06/2010 - 03:31 pm)

Recensore Master
29/06/10, ore 20:51

Bellissima, ho apsettato che finisse per leggerla di seguito e ho fatto bene perchè me la sono gustata fino in fondo
Mi piace come hai reso il rapporto tra Oscar e Andrè, un rapporto cmq strettissimo, simbiotico meglio, e i loro (rari) momenti di tenerezza

alla prossima

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