Recensioni per
Le memorie di Rosalie
di Ninfea Blu
Splendida la tua storia, il tuo modo di narrare e di trattare il personaggio di Rosalie. Attraverso i suoi occhi, le sue memorie e le sue emozioni, hai descritto con bravura, scorci inediti di vita tra Oscar e André; la loro sintonia, affinità, amicizia... amore, ma non solo. Ottima ricostruzione della vita della stessa protagonista, la povertà vissuta, il suo affetto per Oscar, la storia di Jeanne. Molto toccanti e profonde le parole che Rosalie rivolge al figlio. Mi hanno commossa e fatto riflettere, arrivano al cuore. Ho apprezzato davvero molto. Ti faccio i miei complimenti, sei bravissima. |
...eccomi..moltooo in ritardo, ma io arrivo. |
Non c'è niente da fare, cara Ninfea. Ho imparato che se ho voglia di leggere qualcosa di bello, emozionante, dolce, struggente ecc.. devo scegliere tra le tue storie. Ci hai presentato una Rosalie indubbiamente diversa da quella che conosciamo, perché più matura, più donna, segnata dagli eventi della vita, dalla perdita delle persone care, dalla rivoluzione, dalle difficoltà di un futuro che forse immaginava più roseo. Bella l'idea del diario attraverso il quale racconta la sua vita e quella parte che condivise con Oscar e Andre. Particolareggiata la descrizione degli eventi, come del resto accade in tutte le tue storie. Stupendi i ricordi legati alla Normandia; romanticamente struggente quella carezza di Andre' alla sua Amata, in quella piazza. Inoltre ti ringrazio per quella piccola morale che ci trasmetti attraverso le parole di Rosalie per il figlio: non dobbiamo sprecare il tempo prezioso, non dobbiamo rimpiangere un abbraccio non dato, uno sguardo ignorato, un ti amo o un ti voglio bene non detto. dobbiamo vivere e cercare di non avere rimpianti. Ebbene, la piagnona stavolta ha avuto giustizia dal tuo raccontarla e anche stavolta mi ha rubato qualche lacrimuccia. Che sia io troppo sensibile? No, sei tu troppo brava. Complimenti, eccezionale come sempre. |
ho appena finito di leggere questa storia e ti giuro che tra poco scoppi a piangere, ho già le lacrime agli occhi. Hai fatto bene a usare Rosalie, perché è stata testimone della vita di Oscar e André, compimenti |
Ok, ho letto tutti e tre i capitoli e ne sono rimasta piacevolmente colpita. |
Ciao, ho letto la tua storia, questa è la prima volta che commento una fan fiction, anche se ne ho letto più di quante ne ricordi. Ho voluto scriverti perché la tua storia mi è piaciuta, anche per la scelta di usare Rosalie come sguardo esterno attraverso cui guardare al loro amore, ma soprattutto perché amo molto berubara che conosco bene dopo anni di vera e propria infatuazione, e la tua storia non snatura né modifica i personaggi come spesso mi è capitato di leggere in altre storie. La tua Rosalie non la trovo diversa dalla “vera” Rosalie se facciamo riferimento all’anime ed è coerente con la maturità degli anni che deve avere al tuo punto della storia, era soprattutto il manga a presentarla come una ragazzina dalla lacrima facile. Nell’anime invece è più determinata come la presenti tu. Solo una cosa volevo precisare da quello che ho letto alle tue risposte ai commenti: l’interpretazione che Oscar potesse sapere in cuor suo dei sentimenti di Andrè e che non li ammettesse perché temesse le barriere sociali che li avrebbero ostacolati. Non la vedo così, Oscar non aveva mai capito l’amore di Andrè prima che glielo confessasse, forse al livello inconscio magari, ma non in modo cosciente perché per capirli avrebbe dovuto analizzare anche i suoi di sentimenti, cosa che ha cercato di rimandare fino all’ultimo, cioè fino all’episodio di S.Antoine. La complessità del comportamento di Oscar che spesso induce a fraintenderla è di ordine psicologico, cioè la ricerca di un’identità diversa dalla propria. E’ questo che la blocca, non le convenzioni sociali che non ha mai tenuto in considerazione vista l’intensa amicizia col suo Andrè. Per capire questo fatto è necessario considerare infatti una figura non menzionata ma necessaria: Fersen. Oscar vive un conflitto interiore non tanto perché è una donna, ma perché lei è una donna sensibile, che desidera essere amata sopra ogni altra cosa, è una sognatrice che desidera conoscere l’amore, la passione che probabilmente avrà conosciuto attraverso i libri in un primo tempo. Questo è inconciliabile con l’educazione e il modello di persona che vorrebbe essere (vorrebbe somigliare a suo padre per averne l’affetto), questo lato del suo carattere lo identifica come una debolezza femminile che cerca di nascondere a tutti i costi, fino ad ostentare un’eccesiva freddezza che non fanno parte di lei ma che usa come maschera per proteggersi dal mondo. Questo suo lato nascosto dolce e passionale è nascosto a tutti ma non ad Andrè, che la conosce tanto bene da vederlo oltre l’apparenza e che lo fa innamorare. La prima volta che Oscar ritrova l’amore romantico nella realtà è nella passione fra Fersen e la regina a cui assiste dall’esterno e che risveglia in lei le sue fantasie romantiche e la sua voglia d’amore. Per questo motivo poi Oscar svilupperà un’infatuazione per Fersen, perché ai suoi occhi è l’incarnazione dell’uomo ideale, dell’uomo pronto a tutto per l’amore della donna che ama, l’uomo capace di un amore che Oscar vorrebbe per sé. Vorrebbe quest’amore e per questo si convince di amarlo, nonostante lei ami già Andrè senza saperlo. Quando una persona non è pronta ad amare si innamora spesso di qualcuno che non può ricambiarla, per non dover fare i conti con l’amore reale che fa paura, perché potrebbe farci perdere il controllo su noi stessi. E’ questo che accade ad Oscar, la quale metterà molto tempo a capire qual è il vero amore della sua vita, amore che ha potuto trovare solo dopo aver trovato sé stessa, ed essersi finalmente accettata. Infatti a S. Antoine quando rischia di perdere Andrè, realizza davanti all’uomo che credeva di amare che in realtà non è lui il suo amore, ma l’amico al quale si era sempre appoggiata nel più rassicurante sentimento dell’amicizia. Scusa la lunga parentesi ma volevo specificare perché Oscar non era frenata dal semplice fatto di essersi innamorata di un suo servo, visto che ai suoi occhi lui non lo è mai stato. Il problema per lei non sussiste, la complessità del suo personaggio sta nel travaglio psicologico, in lei particolarmente accentuato, che porta alla costruzione dell’identità. Chiusa la parentesi penso che la loro storia fosse coerente con ciò che hai scritto, cioè che fra loro ci fosse un’intesa speciale, magica che escludeva il resto del mondo, un affetto tanto intenso da non lasciar libero Andrè di innamorarsi di un’altra, cosa forse più sensata ma per lui impossibile, perché sa che l’amore con qualunque altra donna non sarebbe mai come con lei. Perciò la aspetta, perché sa in cuor suo che anche lei lo ama ma ancora deve scoprirlo. Hai reso tutto questo molto bene e con molta delicatezza, spero di non averti annoiata ma in questa prima recensione si vede che avevo molta voglia di scrivere. Spero scriverai ancora. Ciao |
Nooooo storia finita! L'avevi detto che sarebbe durata pochi capitoli, e quindi siamo arrivati. Complimenti per come hai descritto l'evolversi ed il precipitare degli eventi, intervallando dialoghi e narrazione. Alcune immagini spiccato nel racconto, Oscar che si unisce ai ribelli e si sottopone rischiando tutto al giudizio del popolo, Andrè e Oscar finalmente vicini, le due lapidi affiancate per sempre... mi è rimasta una gran malinconia, ma la storia è stata davvero appassionante. Aspetterò il tuo prossimo lavoro! |
Mamma mia....che dire? Altre, prima di me, hanno già recensito la tua storia sotto vari aspetti che ho trovato tutti estremamente interessanti....a me non resta che dirti che questa storia ti muove qualcosa dentro, e lascia il segno. Bravissima, complimenti. |
Ciao! Se mi piace il finale? Certo! Ho sempre creduto Rosalie una coraggiosa (nonostante il frignare), perché si è ritrovata a fare scelte non da poco nella sua vita. |
Qualcosa rimane sempre. La morte ridimensiona tutto. |
questo capitolo è davvero molto bello. sai il segreto è non pensare alla voc lagnosa di Rosalie e godermi la tua scrittura fluida e stupenda. le scene tra Oscar e Andrè sono dolcissime e ricche di particolari che le rendono uniche, come quella carezza di lei dopo la rissa...davvero bellissimo, complimenti! |
carissima, eccomi qua finalmente ho trovato il tempo di leggermi con calma la tua storia. come tu sai il personaggio di Rosalie proprio lo detesto, la trovo piagnona e insopportabile (non è certo aiutata dalla doppiactice italiana che è un vero ed autentico disastro) quindi l'idea di una storia raccontata da lei non mi convinceva particolarmente. certo tucome sempre sai dare una nuova voce ed una nuova personalità ai personaggi, che dalla tua penna prendono quasi una vita propria e caratteri ben definiti, diversi in questo caso, ma come tali molto più piacevoli. del resto far parlare una persona che è stata così vicina a Oscar e Andrè e succesivamente alla Regina mi pare particolarmente azzeccato. il tuo stile è sempre piacevole e curato nei minimi dettagli, si vede che metti il cuore in tutto ciò che scrivi. andrò avanti a leggere per farmi un'idea di dove ci porterà la storia. un abbraccio! |
Mi è piaciuto molto questo tuo ultimo capitolo, bellissimo e triste al tempo stesso, ma di una tristezza che fa quasi piacere al cuore, perchè nonostante il dolore della perdita di due persone amate, la tua Rosalie, e tutti noi, sappiamo che in qualche modo i nostri "eroi" hanno conosciuto la felicità. |
Mi sono ripromessa di essere breve, ora vediamo se ci riesco veramente, perchè quello che i tuoi scritti mi lasciano è sempre tanto che non so se mi sarà possibile ridurre il tutto a poche parole. |
Bellissima, ho apsettato che finisse per leggerla di seguito e ho fatto bene perchè me la sono gustata fino in fondo |