Qui tutto aveva un significato.
La minima azione, il minimo cenno, uno sguardo di troppo. Erano i gesti che contavano, non le parole.
E Ashton, Ashton lo sapeva bene.
[..]
Ero sempre felice, quando veniva Ashton. Ed Ashton non veniva quasi mai.
[...]
«Allora... Addio?»
«No. Non dire mai addio, perché addio significa andare via, e andare via significa dimenticare.»
[...]
«Lui. Voglio sapere dov'è lui.»
«Rebs...»
«No.
Non... No.
Cazzo, Ashton, me lo avevi promesso! Dovevi restare... Dovevi restare solo una notte. Una notte in più. Sei un fottuto egoista, non dovevi andartene. Non dovevi morire.»

Tutti hanno un segreto, pure lui.
Lui voleva nascondere la verità per proteggerla ma con la bestia dentro di lui non c’è posto per nascondersi.
Lei doveva nascondersi da lui, dalla sua anima dove si rifugiano i suoi demoni.

[ Vol. X, Rinkitink in Oz ]
« Vieni con me. »
Zella lo guardò. Il Principe sorrideva, accucciato due gradini sotto di lei, ed era lo stesso sorriso pieno di promesse di quando le aveva proposto lo scambio delle scarpe.
[ Inga/Zella ]

4- Come una volta.
“Non puoi soffiarmi via come un foglia, Subaru kun…” no, non era certo così semplice “… e non puoi tenermi lontano con un sospiro”.
“Io non voglio tenerti lontano”.
(Attenzione Lemon)
Raccolta di one shots Seishiro x Subaru.
Da X, Tokyo Babylon, TRC... e anche AU se mi gira XD

Questa storia parla dello hiatus dei blink-182 dal punto di vista di Tom.
L’uomo sospirò, alla fine il rospo – il nome del suo ex migliore amico e fratello non di sangue – era uscito nonostante tutti i suoi tentativi di ignorare che data fosse e cosa aveva comportato per lui.
Proprio in quel momento sullo schermo vide sé stesso pronunciare la seguente frase con uno sguardo triste e perso, quello tipico del primo periodo post rottura con i blink.
“Avevo toccato il fondo. È stata la cosa più pesante che sia mai capitata nella mia vita, è stato come divorziarsi tre volte in una settimana. È stata una cosa fottutamente folle, pazzesca, un insieme di emozioni: tristezza, incazzatura…. “
Era un caso?

Circa dieci minuti dopo l'ora di matematica terminò(il vantaggio di arrivare con 54 minuti di ritardo...) e il professore restituì a Pam il suo compito...
-4?-
-Sì, lo so, sono stato fin troppo buono...-
-Ma veramente...-
-Non occorre ringraziarmi! Il 3 della volta scorsa non lo recuperi comunque!-
-Come se io volessi ringraziarla...-
-McCartney!- strepitò il prof. Sventolando un test pieno di segni rossi e correzioni.
-5 e mezzo. Ti sei superato-
Il ragazzo guardò con aria sconsolata il test-che non si può dire fosse un gioiello di perfezione- dopodichè si diresse verso la porta.
-Paul? Tutto bene?- gli chiese Pam avvicinandosi.
-Un'altra insufficenza...-
-Anche per me...-
-Questo significa che dovremmo metterci a studiare?- -Io non credo. Se così fosse ci farebbero una segnalazione...o magari uscirebbe un articolo sul giornale...- -Già, il ragionamento non fa una grinza! Sei un genio, Pam!- E così, chiaccherando e ridendo, i due ragazzi si avviarono verso l'aula di scienze...dove un altro prof. Furioso e alquanto psicopatico li aspettava...e forse, chi lo sa, anche un'altra insufficenza...

Una fitta lancinante la travolse in pieno addome, ma non capiva se quello che stava provando fosse dolore. Forse non provava semplicemente più nulla.
Si inumidì le labbra un ultima volta, come per assaporare l’essenza di colui a cui erano appartenute.
Si sentì improvvisamente leggera. Poi tutto si fece buio.

Asciughi le tue lacrime, le ennesime, abituate a fare capolino ai lati dei tuoi occhi ogni volta che si nomina quel nome.
Ti importa davvero il giudizio della gente, Angelina?
No, di questo nei sei certa.
***
ATTENZIONE! La storia l'ho pubblicata ieri, ma per problemi tecnici l'ho ripostata oggi.
Non è il massimo dell'originalità, ma recensite lo stesso!^^

Quando lo guardo accucciarsi sulla tomba di uno dei suoi amici, è come se conoscessi il vero Remus, un uomo lontano dalla realtà più di quanto lui stesso riesca ad immaginare, un uomo quasi sconfitto dalla vita che con coraggio si erge ad ostacolare chi gli ha portato via tutto.
[ Tonks POV | Remus/Tonks | accenni a James e Sirius ]

Un Demone non sorrideva nello stesso modo in cui faceva suo fratello Mephisto.
Un Demone non si concedeva il lusso di provare dei sentimenti...
Rincorreva solo il proprio piacere personale.

E ormai, pensare a quel sorriso è l’unico modo per far sorridere anche me.

''Mentre sto richiudendo il diario, un vento forte, tipico di Londra, fa volare le foto.
Mi abbasso per prenderle, ma una mano si intreccia con la mia.
Imbarazzata, alzo la testa e due occhi color miele mi fissano e due labbra sottili mi sorridono.
Non può essere davvero lui, no.''

"Il sorriso dei matti è troppo sincero, quello degli assennati è troppo falso."
Russia è matto, forse, ma tra frasi più o meno insensate e sorrisi infantili, riesce a scorgere negli occhi di Lituania uno dei suoi più grandi segreti.

Wendy, diciannove anni, innamorata del migliore amico del fratello. E' italiana ma si è trasferita a Londra da qualche anno. La sua migliore amica, Alice, è innamorata del fratello che però non ricambia il sentimento.
Per scoprire di più leggete.

Ciao....sono Hope ho 17 anni e oggi inizierò una nuova vita!Da quando sono nata sono in questo collegio....non ho mai
conosciuto i miei genitori mi hanno abbandonato....non so se sono ancora vivi se sono morti e al dire la verità non mi interessa!
Adesso sto per andare in una nuova casa....con una vera famiglia e con una sorella....ha la mia stessa età e si chiama Sofy
spero andremo d'accordo.....non so spiegare la sensazione che provo in questo momento...sono felice perchè finalmente
avrò una famiglia....lo sempre desiderata....ho sempre voluto qualcuno che mi ami sul serio...qualcuno su cui contare....ma
sono anche un pò triste perchè qui lascierò la mia migliore amica Federica ....anche lei desiderava tanto una famiglia e ci eravamo
promesse che non ci saremo mai lasciate....e invece ora i me ne vado e lei rimarrò qui.........