-Hotel Mercurio, sono Stivy posso aiutarla?- chiesi come al solito
-si grazie, vorrei prenotare tre signole se possibile- mi disse una voce al telefono
-certo, potrei sapere il cognome di chi prenota la stanza?- chiesi
-due a nome Leto e una Milicevic- rispose quella voce, il moi cuore iniziò a battere all'impazzata, potevano essere loro? Impossibile pensai tra me e me, di tutti gli alberghi a New York proprio in quello dove lavoravo io?!

Santana vorrebbe solo allontanarsi da quello che rimane della sua vita. Vorrebbe semplicemente passare qualche giorno tranquillo in un hotel di provincia.
Invece scoprirà cosa significa trovarsi nel posto giusto ma al momento sbagliato.

Invito i lettori ad osservare attentamente l'immagine e leggere la mia piccola interpretazione. Chiedo ai lettori di immergersi completamente nel dipinto e fantasticare, come ho fatto io stessa. Ecco a voi, "Hotel room" di Edward Hopper.

"Non vedo l'ora di vederti, spero ti piacerà. Sii certo che nessuno ti segua, e fa attenzione, Jimin-ah.
Ah, dimenticavo, sei bellissimo."
E' curioso come spesso, per nascondere una cosa grande come un amore proibito, basti una stanza d'Hotel.
Jimin e Jungkook sono l'esempio perfetto, due persone con un fardello più grande della loro popolarità, ma con un amore troppo forte per essere sconfitto.
E cosa si fa quando non si può portare il proprio amato in un costoso ristorante o in giro per la città?

Erika è una ragazza di ventidue anni. E' stata mandata dei genitori a vivere in un Hotel per responsabilizzarsi.
Questo Hotel è diverso dagli altri: ogni piano, è un abitazione. Ovvero ogni inquilino ha un piano tutto per se. Questo Hotel, ha anche una chat tipo Facebook dove i ragazzi che vivono lì possono tranquillamente usare per comunicare tra loro.
Erika non ha idea di che cosa le succederà in questa sua nuova vita. Imparerà a cavarsela senza l'aiuto dei genitori?

10 fortunati ragazzi sono stati scelti per trascorrere una vacanza in un hotel. Amicizie, rivalità, antipatie e amore sono gli ingredienti per ottenere questa storia!

[Johnny Depp, Tim Burton, varia bella gente]
In tempi molto vicini a noi, non si sa bene dove e quando, una famiglia ereditò una casa enorme al limitare di un bosco con un che di fiabesco, ai piedi di un monte che ricorda vagamente quello di Heidi.
Una normale famiglia media che non si lamentava di quello che aveva, ma con il nuovo immobile in possesso mise in vendita quella che era la loro attuale dimora per trasferirsi.
Data la quantità di stanze a loro disposizione, dopo un po’ decisero di aprire un hotel, per far fronte alle spese che richiedeva l’abitazione.
La ragazza, Victoria detta Vicky, aveva un’innata passione per Tim Burton, i suoi film, i suoi personaggi, e naturalmente i suoi attori, Johnny Depp sopra tutti, suo idolo incondizionato.
I genitori le fecero scegliere il nome da dare all’hotel, e lei, da brava Burtoniana, scelse “Wonderland”. Ma dal giorno in cui attaccarono l’insegna accanto al cancello d’ingresso, le cose cambiarono radicalmente.
Non aspettatevi niente di troppo serio mi raccomando!

I genitori le fecero scegliere da dare all’hotel, e lei, da brava Burtoniana, scelse “Wonderland”. Ma dal giorno in cui attaccarono l’insegna accanto alla porta d’ingresso, le cose cambiarono radicalmente. Il bello doveva ancora venire...

'Prendo un profondo respiro… E apro la portiera… Scendo e dei piccoli lampi di luce mi inondano… per fortuna porto gli occhiali da sole o altrimenti rimarrei accecata… I flash si fanno più prepotenti mentre scendo e mi dirigo verso l’entrata… I flash che mi hanno fatto tanto soffrire…'

“Chiudi gli occhi per entrare nel mondo di HotGame.”
Un nuovo gioco virtuale è ormai sul commercio di tutto il mondo: HotGame. Esso permette di sperimentare le sensazioni di un incontro fisico con un partner generato da un computer, senza quindi che esso avvenga realmente con una persona in carne ed ossa. HotGame ha una larghissima diffusione e sono in molti ad utilizzarlo, compresi i due protagonisti. Molti aspetti di questo gioco, però, sono ancora poco chiari e un avvenimento potrebbe svelare alcune verità.

Giocai distrattamente con il cellulare, attendendo un nuovo messaggio da parte del mio compagno e, quando vibrò lo aprii senza neanche pensarci.
" Sono a letto."
Ridacchiai e risposi ancora.
" Beh, anche io ma guardo la tv. Tu? Guardi le tue foto?"
" Scopiamo?"
Non feci quasi in tempo ad inviare il mio messaggio che, ricevetti quella semplice proposta che mi fece ovviamente scoppiare a ridere.
" Vieni, ti aspetto."

Mello era sempre stato un tipo competitivo. Sia da piccolo, quando frequentava la Wammy’s House, sia adesso che era adulto (o così sembrava), il suo unico scopo era diventare il numero uno e, soprattutto, successore di L. Non sembrava proprio tipo da innamorarsi, e invece si era innamorato proprio di Matt, che aspettava quel momento da molto tempo.

No ma, davvero. Come gli era venuta in mente la storia di voler lavorare per “essere libero ed indipendente”?
Come?!
Però adesso era lì, al chiosco, i capelli biondi spettinati dal leggero vento fresco che gli regalava il ventilatore acceso al massimo.
Faceva caldo comunque, perché ovviamente solo lui poteva aver trovato un capo che avesse i capelli rosa e che fosse fissato con le divise.
Insomma, gli aveva affibbiato quella maledetta divisa per portare i gelati ai tavoli. Non bastava, che so, un grembiulino?!

Il maggiore passò a baciargli il collo, facendolo sospirare di piacere, poi gli incominciò a slacciare, bottone per bottone, la camicia del pigiama di quel fottuto ospedale.
I discorsi alle nove di sera con la MaceH, non fanno bene. Soprattutto se lei dice "Yuuichi sta sopra."
Prima fanfiction spinta. Prima Taiichi.
Sto sperimentando troppo, ultimamente.

Forse non se ne era accorta neanche lui dell'amore che provava per il suo migliore amico,ma al tempo stesso gli sembrava assurdo.
I suoi fan se ne erano accorti prima di lui.