Derek sorprese Stiles un venerdì pomeriggio un mese dopo che lui era rientrato a Palo Alto, aspettandolo di fronte all'edificio dove si teneva la sua ultima lezione della giornata (grazie, Scott). Si appoggiò alla fiancata della Camaro illegalmente parcheggiata, le mani nelle tasche della giacca di pelle, con addosso gli occhiali da sole nonostante il cielo fosse nuvoloso e quasi buio. Derek era venuto a prenderlo al lavoro così un paio di volte quell'estate – dopo che avevano smesso di fare gli idioti e si erano finalmente confessati i loro sentimenti – e nonostante avesse preso in giro Derek senza pietà per essere un cliché vivente Stiles aveva ammesso che aveva un debole per il look da cattivo ragazzo.

Parlavano molto, stesi sul ridicolmente grande e comodo divano di Derek e, certo, spesso Stiles passava la notte lì, ma sempre perché era troppo fatto per guidare fino a casa. Ed il mese scordo, quando suo padre era andato fuori città per una conferenza della polizia, Stiles non aveva lasciato Derek per cinque giorni interi eccezion fatta per andare al lavoro in biblioteca, tornando sempre con cibo d'asporto o del gelato. Aveva indossato i vestiti di Derek praticamente per tutto il tempo che era stato lì, quando era vestito, si intende.
E sapeva che Derek non andava a letto con nessun altro.
Ma non era che loro si frequentassero, o che stessero insieme o simili.
Quello avrebbe richiesto che uscissero effettivamente insieme, e che Stiles dicesse finalmente a suo padre con chi stava spendendo tutto il suo tempo quell'estate, finendola con le risposte evasive sul tono di "solo un tipo che sto frequentando casualmente, no non stiamo davvero uscendo insieme, non c'è ragione che tu lo incontri."

Stiles comparve un pomeriggio mentre Derek stava lavorando alla casa, indossando un paio di Carhartts* attillati ed una maglia strappata senza maniche e stava segando qualcosa o martellando qualcos'altro ed era la personificazione vivente di ogni sogno erotico che lui avesse mai fatto, tutto muscoloso e sudato e così fottutamente virile che Stiles era praticamente in estasi ma non gliene fregava un cazzo perché sudoremuscolitatuaggibarba ed il modo in cui quei pantaloni da lavoro gli abbracciavano quel suo stupendo fondoschiena.
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Flashfic di intermezzo tra Sour Kush parti 1 e 2
Godetevela

Stiles maledì mentalmente Erica perché, fra tutti gli avvertimenti su quanto brusco potesse essere questo tizio, si era dimenticata di menzionare che era anche più bollente del fottuto sole. Se Stiles avesse avuto ancora dubbi sulla propria sessualità si sarebbero completamente dissolti visto l'effetto che gli faceva questo tipo. Infatti, era probabile che lui non fosse nemmeno più gay. Probabilmente adesso si trovava nel bel mezzo del passaggio ad una ancora-non-etichettabile-sessualità che era tutta rivolta ad una barba scura ed ispida e ad allarmanti occhi verdi e a muscoli e tatuaggi e alla totale totalità di questo tipo.
Si chiama Derek, gli rammentò distantemente il suo cervello annebbiato dalla lussuria.
Beh, questo risolveva la cosa allora. Stiles era Dereksessuale.