Capitolo
4
Uscii
dall’ospedale senza dire una parola. Ero sconvolta, non in
senso negativo,
anzi…
Cosa
diavolo
era successo?
Deglutii
mentre Draco mi prendeva la mano.
-Adesso
siete
amici?- Sussurrai. Sorrise.
-Quasi…
-COSA???
-Dai,
tesoro!
– Gli lasciai la mano. Mi faceva infuriare.
-Mi
chiami tesoro
e poi non mi vuoi dire come mai tu ed il mio ex siete amici?!-
Non
stavo
urlando…nooo…ok, forse un po’. Si mise
a ridere. Dovevo sembrare una pazza
scatenata.
-Abbiamo
scoperto di avere molti hobby dei Babbani in comune.- Si
limitò a dire.
Era
surreale.
Impossibile. Non volevo sapere altro.
Mi
incamminai
senza meta.
Mi
accovacciai
sul divano dopo che se ne furono tutti andati. Guardavo la Tv, anzi,
facevo
zapping.
Era
possibile
che per un mio sbaglio fosse tutto cambiato?
Non
era per
nulla un problema ma mi sentivo di troppo, come se loro fossero tutti
amici ed
io fossi la ragazza che crea casini.
Loro
sapevano
tutto ed io niente.
Ero
di
troppo.
-Herm…ehm…vado
al lavoro.- Mi disse Ginny. La salutai e sentii la porta sbattere.
C’era
qualcosa dentro me che mi spingeva a farlo.
Per il bene di tutti. Senza di me avrebbero avuto una vita
più felice.
Mi
alzai e
spensi la tv. Mi diressi in camera da letto e aprii
l’armadio. Fissai i vestiti
per qualche eterno istante pensando alla mia vecchia vita.
Li
presi e li
buttai sul letto, tolsi le stampelle e li infilai in delle valige.
Presi il
telefono e chiamai un taxi.
Vidi
un lampo
seguito da un boato che mi fece sussultare. Udii la pioggia che cadeva
e si
posava sui vetri.
Uscii
di
fuori con due valige, una pochette e la borsa in spalla.
L’acqua
mi bagnava
capelli e gli abiti. Sentivo freddo ma volevo rimanere là
fuori a fissare il
nulla che venne sostituito da un’auto.
Suonò
un
clacson.
Scesi
quei
pochi scalini e mi diressi verso il bagagliaio.
Il
tassista
scese a darmi la mano. Osservò per un secondo la mia pancia
e poi aprì bocca.
-Non
si deve
sforzare. Lascia che l’aiuti.- Disse.
Incrociai
i
suoi occhi verdi trasparenti e sorrisi.
-Ok.-
Gli
lasciai i bagagli ed entrai nel taxi. Mi morsi il labbro.
Era così carino.
Biondo, occhi
chiari e, diciamolo, si vedeva che frequentava la palestra.
Salve a tutti!
Ho deciso dopo svariati mesi (credo) di postare questo capitolo.
Si, lo so, sono una che cambia spesso idea e forse questa non sarà più solo una Dramione.
Scusate ma mi è venuta così, all’improvviso.
Potete passare a leggere le mie storie su Pretty Little Liars e Once Upon a Time?
Thanks.
A.
Il Tassista