Sei
sola davanti allo specchio. Sei nuda.
Guardati
(guardati). La tua faccia. Gli occhi.
La bocca gonfia.
Sei
tutta rossa. Ma non perché ti vergogni,
non perché hai paura, non perché hai caldo. Sei
rossa… e basta. Rossa sulle
guance, sulla bocca.
Sei
rossa di schiaffi, rossa di schiaffi
che t’hanno dato, rossa di botte che… (rossa di
schiaffi che ti ha dato…)
Basta,
stai zitta.
ZITTA!
…
Hai
un mano un libercolo nero, sottile
sottile, che ti piace tanto...
Sta
arrivando, sei ancora nuda, ti aveva
detto di…
Le
tue pallide mani bianche dalle dita
sottili e lunghe con la punta vagamente rosata… via, via
dallo specchio, via
verso il letto, via verso…
Oh,
e smettila di coprirti il viso! Mica tutte le
volte.
…
Mica
tutte le volte…
Il
tuo corpo tutto rigido sul letto fresco
di bucato - la sua imponente virile mascolinità su di
te– molto dolore – (molti
schiaffi)- calore-poi è il silenzio, finalmente.
…
Sei
di nuovo sola –nuda - sei stanca - ti
fa male la faccia - sei rossa - ma sei sola, finalmente. Resti immobile
a
lungo, molto, molto a lungo, con le mani ancora tremanti sul tuo viso
percosso,
suoi tuoi occhi gonfi – ma non saranno lacrime? –
mica piangerai…?
Non
piangere, no, non ce n’è bisogno.
Ti
fa male? Passa anche il male. Passa tutto:
passano gli schiaffi, passerà il rossore sulle guance, il
gonfiore della bocca
degli occhi del volto. Passa tutto, andrà tutto bene. Stai
tranquilla…
Ti
ama.
Dov’è
il tuo libriccino? Dev’essere…ah,
eccolo. È caduto – si è aperto.
Leggi
una frase
“Io
sarò tutto amore e tu sarai tutta tenerezza.”
Ecco
qua, qualcosa di strano che non saprei
definire. Non è il mio stile, non lo è
più da mesi, eppure oggi ho voluto
scrivere qualcosa del genere per esorcizzare certi brutti pensieri che
mi
frullano in testa da un po’. Sono disponibile per qualche
spiegazione a chi
dovesse chiedere. Fatemi sapere cosa ne pensate. La frase che conchiude
il
brano è tratta da I quaderni di André Walter di
André Gide.
Un
bacio, e soprattutto una dedica: a tutte
quelle ragazze che, per un motivo o per un altro, hanno subito anche
solo uno
schiaffo. Con la speranza che sappiano ribellarsi e urlare al mondo che
quello
schiaffo non lo vogliono mai più subire.
Afaneia