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Autore: Laila    29/10/2006    6 recensioni
"- Ehi secchiona! Riesci a leggere cosa c’è scritto? – vi punta il suo fascio di luce sopra e scoppia a ridere.
Scorro con gli occhi sopra quel pezzetto di carta logoro.
E' il Morsmorde…
Brividi in serie si ramificano per tutto il corpo atterrendomi.
Un iniziazione…soffoco quasi sul nascere un - Cosa? -
Quella folle punta dritta la bacchetta su di noi, il compagno si sposta dalla sua traiettoria.
- Imperius! - "
Salve! questa storia è ispirata al mio paring preferito, la coppia Draco ed Hermione. Buona lettura! Laila
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Bugie

 

Riuscii ad estorcere una promessa alle mie compagne; quella di non parlare a nessuno del caos che c’era nella nostra stanza, gli anni passati insieme erano serviti a qualcosa infondo.

Di pessimo umore le aiutai a riordinare con un colpo di bacchetta e qualche accorgimento manuale, poi le ragazze si vestirono e scesero di corsa al pian terreno.

Anch’io mi cambio per indossare la tuta, avevo dimenticato della prima ora.

Debbo sbrigarmi o sarò costretta a bigiare la lezione della Bumb!

Stavolta sono furiosa. Il controrumund mi trasporta in un corridoio dell’ala riservata ai serpeverde, alla mia destra le finestre sono aperte per il cambio dell’aria.

Tiger e Goyle passeggiano fianco a fianco, ignorando il pericolo alle loro spalle.

Ci metto meno di niente ad immobilizzarli.

Controllo prima nelle tasche dell’uno poi dell’altro, non mi sembra vero di averla ritrovata! Sospiro avvertendo solo ora la sudorazione presentarsi sulle tempie.

- Granger! Sei davvero un insopportabile scocciatrice… -

- Faccio quello che posso – rispondo a Malfoy con un alzata di spalle.

- Sapevo che quei due si sarebbero fatti scoprire, avrei dovuto chiederlo a Blaise! -Mette mano alla bacchetta.

- Expelliarmus! – Almeno adesso è disarmato.

- Perché t’interessa così tanto? –

Si inchina fin quasi a raggiungere la bacchetta. - Cosa? –

- Accio bacchetta! –

Mi volge il mento con disprezzo – Questo non dovevi farlo… –

Deglutisco soffermandomi sul posto.

Mister mistero Malfoy non depisterà ancora Hermione Jane Granger, no, io di certo non lo permetterò.

Inizia a girarmi attorno come uno squalo su un pesce piccolo, di tanto in tanto mi sfiora i calzoncini, forse per saggiare la mia reazione, stringo le bacchette da un lato, il giratempo dall’altra e resto pronta.

- Granger, cara Granger… Vuoi che ti racconti la storia? Quando l’ho trovato, dopo il nostro fortunato scontro in corridoio, il mio scopo era di rivenderlo o barattarlo, poi però ho fatto delle ricerche in merito ed ho scoperto che è un oggetto interessante… ma questo immagino tu lo sappia già… -

Penso a Lucius e al male che gli ha fatto e lo ritrovo nei sui lineamenti impassibili.

Pupille fredde e calcolatrici mi osservano annebbiate d’indignazione.

Non è sempre così quando mi rivolge lo sguardo, alle volte mi ha fatto sentire speciale, ma adesso è in uno di quei momenti in cui vuole farmi cedere.

Ogni coppia è formata da un partner forte e da uno debole, hanno ruoli assegnati, ed in un certo senso è così che sopravvive la relazione, imbottendosi di compromessi.

Ho lasciato a lui la parte del duro seppur con cognizione di causa, ma adesso se crede di averla vinta sbaglia miseramente.

- Che vuoi farci? – sibilo colpendolo di gomito su un fianco, si ferma dirimpetto a me.

- Non sai quanto è divertente tenerti sulle spine, voglio dire, è persino più eccitante del sesso… sei così coriacea e fastidiosa quanto vuoi sprecare il fiato!  –

- Aggettivi di cui hai tutto il merito, in questi anni mi hai incautamente addestrato, ora parla o non rispondo delle mie azioni, mi hai usato per questa? Che vuoi farci? – sbatto un piede a terra.

- Niente d’importante –

E’ sconcertante ma è proprio quando ci si ritrova vulnerabili di fronte alle battute di una persona, che si capisce di aver messo l’anima in un rapporto.

- Ah sì? Proteggi Nott e i tuoi amichetti purosangue quando vuoi, ma a me non dici mai niente di personale, come puoi escludermi così! Non conto niente per te? –

- Pensala come ti pare. Non ti devo di certo delle spiegazioni.– ringhia serrando la mascella in moto imperativo. Schivo il suo braccio decisa a non farmi sottrarre la refurtiva ed arretro di un passo.

Sospiro cercando d’ignorare il groppo che va’ formandosi alla gola.

- Deficiente! Ma lo sai che se il tuo clone passato ti vedesse potresti impazzire nel tuo imminente futuro, o che se alteri lo stato delle cose vai incontro a conseguenze che, possono cambiare la tua vita e quella delle persone che ti stanno… intorno? –

Scrolla quella sua testa bionda e cocciuta negando persino l’evidenza, dissuaderlo mi sembra un’impresa titanica.

- Solo io posso occuparmene, sono affari miei, miei e basta, sei in grado di afferrare il concetto? -

- Usando uno dei tuoi termini – ripeto – io sono una specie di socia, perciò sono anche affari miei Malfoy – Gli ispiro un mezzo sorriso d’incredulità.

- Definiamo bene le cose, se l’idea che hai del sottoscritto non mi assomiglia, sappi che io non cambierò per rassomigliarle, in linea di principio perché lo trovo stupido, sarebbe un torto alla mia incantevole persona mutare il mio carattere per te, in secondo luogo non mi lascio raggirare come i tuoi amichetti grifondoro, di ragazze ne trovo a milioni e senza nemmeno sprecarmi nella ricerca… sono loro a venire da me e del resto tu cominci ad asfissiarmi! -

- Comincio a capire perché hai cambiato così tante ragazze Malfoy! Sei incapace di lasciarti andare, hai paura di provare ad essere felice una volta tanto per smettere di rovinarti con le tue stesse mani! Bravo sì! Continua a non fidarti mai del prossimo! Crollerai un giorno e nessuno si preoccuperà più per te perché avrai sapientemente allontanato tutti, tutti quelli che contavano veramente qualcosa, perché è così che sai fare! - rispondo per le rime.

Espone un bieco sorriso.

Dio quanto odio quando si comporta come se vivesse in terza persona, come se non fosse fatto di carne, ossa e viscere deteriorabili. Trattengo il fiato e lo schiaffeggio.

E’ rimasto paralizzato dalla mia reazione, ne approfitto, mi avvicino alla parete e scaglio con tutta la rabbia che mi resta in corpo la sua bacchetta fuori dalla finestra, per smaterializzarmi da lì uso la formula originaria.

So perfettamente di aver fatto una scenata isterica, ma ero arrivata al limite oltre il cui è necessario sfogarsi o impazzire, a voi la scelta.

Del resto non ebbi tempo per rimuginare su di lui.

La “vacanza” a Torreporetta era giunta al termine, eppure mi sembra ieri che ammiravamo estasiati la vallata con le valige in mano.

Prima di salutare Lisel Germoun, le riconsegnai la sfera strapparicordi in una scatoletta sigillata, ringraziandola per tutto quello che aveva fatto per me.

I motori della nave si accesero e lasciammo il porto.

Per tutta la durata del viaggio mi accodai a Lavanda e Calì.

- Non vedo l’ora che arrivi la finale - manifesta Lavanda.

Sembrano aver completamente dimenticato della disavventura con Tiger e Goyle.

- La Cooman mi ha detto che sarà una partita sofferta! –

- Come ogni finale – insinuo io.- E’ strano piuttosto che non t’abbia detto o sottointeso che moriranno un sacco di giocatori… -

Calì sedutami accanto mi passa un braccio sulle spalle - Mione per chi hai intenzione di tifare? voglio dire sei una di noi, ma il tuo ragazzo… –

Sbuffo incrociando le braccia al petto.

L’indiana attualmente sta con uno di serpeverde più piccolo di un anno e credo che guarderà la partita dal suo spalto senza poter tifare, se lo facesse rischierebbe il linciaggio…

- Uscite ancora assieme, no? –

- Abbiamo litigato e comunque sono di grifondoro fino in fondo – mi redimo da eventuali dubbi in proposito. Lei resta della sua idea anche se non me lo rinfaccia.

- E’ un bel ragazzo però – bisbiglia ritornando sul discorso - Insopportabile quanto affascinante –

- E’ complicato – approvo passivamente.

- Coraggio Mione – è il consiglio generale.

Lavanda sbadiglia – Raga, ho voglia di stiracchiarmi un po’ le gambe! – e così usciamo dal coperto  per vedere l’orizzonte, l’andatura stabile convoglia una leggera brezza marina.

La scia di schiuma frizzante dell’imbarcazione sembra una ferita ossigenata che si scioglie adagio sopra al pelo dell’acqua.

Nott seduto a gambe incrociate vicino all’uscita carezza un gatto dagli occhi madreperlacei, il pelo corto. Li considero a malapena pensando che Grattastinchi è al sicuro in compagnia di Ginny.

- Dobbiamo assolutamente mantenere i contatti dopo la scuola. – incita Lavanda abbottonandosi con impegno la giacca della divisa svolazzante.

Annuisco aggrappandomi alla balaustrata, devo comprarmi anch’io un gufo, oramai non posso più rimandare.

- Potremmo aiutarci a vicenda nella ricerca del lavoro – rincara Calì – Hermione non avrà problemi in nessun campo comunque. Magistrato o Auror per te non sono un sogno! – mi sorride.

- Non è detto, nella vita non si può mai dire mai –

Lavanda contempla nella sua mente questa frase. – Come non si può mai dire per sempre –

Sorrido di rimando. – In ogni caso voglio ricevere tante lettere, potrei sentire la mancanza dei vostri ultimi scottanti pettegolezzi... –

 

E’ bello ritornare alle origini.

L’odore del legno e della polvere, i segni delle punte delle dita sulle mensole pluricentenarie.

La biblioteca è meravigliosa ed è piena di studenti dell’ultimo corso, che sfogliano esausti i libri che hanno snobbato per troppe lune spinti dalla paura di non farcela, di non superare gli scrutini finali.

E’ triste se penso che tra un paio di giorni, dopo la partita di quidditch, Ginevra ci lascerà, certo non può restare qui fino a metà agosto solo per colpa nostra!

Come la invidio! vorrei non dover mai lasciare Hogwarts, anche se dall’altro lato desidero l’indipendenza che dà il lavoro.

- Ron! Che! – vengo riportata alla realtà e trascinata via.

- Ti devo parlare… qui c’è troppa gente! –

Mi trascina nella camera delle necessità, non l’ho mai visto tanto serio.

La stanza è arredata a salotto e finalmente riesco a divincolarmi da lui.

- Che c’è? -

- Stai con Malfoy eh? Da quanto di grazia? -

Sposto la coda di capelli da un lato massaggiandomi la nuca.

Forvio la verità che ben ricordo - Un po’… non ho tenuto il conto –

Ron sgrana gli occhi, ma sta volta non lascia spazio al silenzio.

- E ti piace? -

- Te l’avevo gia detto, lui non è come sembra… è complicato spiegartelo! –

Il rossino si mette le mani fra i capelli – Malfoy è un vigliacco arrogante e presuntuoso… non mi sembra si sia mai smentito in questo! – il suo interloquire affettato mi spaventa.

- Lo è sì, però ha un sacco di problemi e non fa che nasconderli… -

- Forse ha solo bisogno del tuo aiuto per il momento… Guarda che è lampante che si sta prendendo gioco di te! – mi offende!

Quelle noti dolenti già sentite, ora ripetute dal mio migliore amico mi colpiscono duramente.

Stringo i denti - Se fosse vorrei appurarmene da sola, ci sono molte cose che devo ancora capire… -

Weasley preoccupato si avvicina accarezzandomi la guancia.

- Lo difendi adesso! Questa non sei tu, cosa ne hai fatto della donna che amavo? -

Replico incerta - Guarda che è ancora qui davanti a te, sei tu che la vedi diversa… –

Il suo sguardo trabocca di tenerezza mentre cerca le mie labbra.

Arretro di un passo, uno solo che mi permetta di sfuggirlo.

- Torniamo ad essere una coppia – In passato queste parole mi sarebbero servita a dargli una seconda possibilità, ma all’epoca non me l’aveva chiesto.

- E torniamo anche ad essere quel trio… – Ho la gola serrata dalla rabbia.

- Come? Vuoi che ritorni ad essere la tua fidanzata solo perché così il trio non si sciolga? -

Arrossisce, incapace di mentirmi, lo conosco troppo bene.

- E ti credi tanto meglio di Malfoy? – con veemenza lo spingo all’indietro, finisce per rimbalzare sullo sportello di un grosso armadio svizzero.

Indolenzito dal colpo abbozza una smorfia ma non demorde.

- Se può servire a farti rinsavire certo che non mi dispiace – bisbiglia sulla difensiva.- Anche Harry è d’accordo - sento il sangue salirmi alla testa.

- Siete due pazzi! Non ho mai detto che volevo abbandonare il gruppo! Io sono sempre la stessa Hermione, devo sillabartelo? –

- Allora smettila di frequentare Malfoy è…è un controsenso! –

Chiudo i pugni per trattenermi…

- Accidenti! Andate al diavolo tutti quanti! – borbotto lasciandolo da solo.

 

Spazio per l'autrice:

Ancora alcuni capitoli e questa storia sarà conclusa... ho già un po' di malinconia^^ma tanti commenti come i vostri me la fanno passare! Rinnovo un gigantesco grazie a tutti i lettori e alle commentatrici, ogni vostro parere, complimento o critica è sempre ben accetto, anche perché l'unico commento che mi metterebbe davvero in difficoltà è "non c'ho capito niente" XD!!!

Fly Irma: Sì i The Calling sono mitici per me! Adoro "Things Will go My Way" e "Could It Be Any Harder"... Un giorno mi piacerebbe andare ad un loro concerto, quello di Bologna me lo sono perso, si sposava mia sorella, mannaggia!^^;;;

Synnovea: Come vedi oggi mi sono avvantaggiata di un paio di giorni per postare il capitolo, sono contenta che trovi la trama interessante!

Valemione: Grazie anche perché tu continui a seguirmi da un po' con la stessa frizzante partecipazione^^vedrai che di qui alla fine ogni incongruenza verrà spiegata.

Grazie ancora ad: Anfimissi, Hermione 09, Julia91, lunachan62, miss malfoy (grazie!), Claheaven (grazie per il complimento sulla scrittura, veramente gentile perché non sono un mai stata un genio in grammatica!) ody, baby 92, mc21, BlackPower, farfallina, Chiaras, Ginevra89, Wonderful, sakura_kimonoto, Willow Malfoy, Andromenda89, Gemellina, Pretty_Princess e Nina. Spero di non aver scordato nessuno.

Al prossimo cap!

Laila84

 

 

   
 
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