Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: micia95    03/04/2012    2 recensioni
Hayami Li ha quattordici anni e vive con il padre perché la madre, Sakura Kinomoto, è sparita dopo un viaggio all’estero quando la figlia aveva solo due anni. Ma un compito di scuola cambierà la vita di Hayami e dei suoi amici che la seguiranno in questa pazzesca storia.
Questa fan fiction riprende un po’ l’altra che ho fatto (Card Captor Sakura), ma non ne è il continuo e può essere letta senza che aver letto quest’ultima. Spero che anche questa piaccia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Nuovo personaggio, Sakura Kinomoto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Card Captor Sakura, la storia non è finita'
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LA CARTA DELLA PIOGGIA
La mia vita ha preso una piega piena di mistero e magia un pomeriggio di marzo.
C’è finalmente un po’ di sole e le ragazze della squadra di ginnastica, di cui io faccio parte, hanno deciso di portare fuori gli attrezzi e di allenarsi in giardino. Io sono sulla trave quando vedo una ragazza bionda che passeggia in giardino affiancata da…Makoto?! Che ci fa con quella?! Per poco non cado dalla trave. Fortunatamente le mie compagne sono andate a rinfrescarsi, mentre io ho preferito continuare con i mie esercizi, e perciò non possono vedere la mia reazione di gelosia. Vedo quella smorfiosa che tiene a braccetto il MIO Makoto, come si permette? Inoltre il MIO fidanzato non sembra troppo felice di quella situazione perché sorride nervosamente, ma la sua accompagnatrice (sgradita!!) non sembra accorgersene.
“Hai cinque secondi per staccarti da lui e dileguarti” penso furiosa. Sono molto gelosa.
Cinque…
Scendo dalla trave e inizio a dirigermi verso di loro senza che mi notino.
Quattro...
Noto che la ragazza aveva una messa impiega piuttosto elaborata, sicuramente creata per far colpo sul MIO ragazzo. Che sfortuna che non ci siano le nuvole, almeno se piovesse la vedrei bagnata come un pulcino.
Tre…
Lei non sa che a Makoto piacciono le trecce. Le trecce con i miei capelli color dell’autunno.
Due…
Sono molto vicina, ho attraversato quasi tutto il prato di corsa.
Uno…
Non si è ancora staccata da lui. Ha decisamente esagerato.
“Togligli immediatamente le mani di dosso!” uralo fuori di me dalla rabbia in direzione dei due. Si girano e lei mi guarda intensamente come se volesse capire le mie intenzioni. Anche Makoto mi sta osservando, credo, perché io sono occupata a guardare con sguardo omicida quella ragazza che ha messo le sue grinfie smaltate sul MIO ragazzo. Desidero intensamente che si metta a piovere sulla sua testa di gallina e, come per magia, succede davvero. Una pioggerella non tanto fine, scende da una nuvoletta azzurra posizionata esattamente sulla testa di quella. Sulla nuvoletta siede uno spiritello tutto azzurro che ride divertito. La ragazza lancia un urlo e scappa via spaventata. Io sono terrorizzata e mi porto le mani alla bocca con gli occhi spalancati.
“La magia non esiste…la magia non esiste…sei solo stanca…stanca…” continuo a ripetermi cercando di convincere il mio cervello che quello che ho appena visto con gli occhi era frutto della mia fantasia. Quando la ragazza è scappata, anche lo spiritello e la nuvola scompaiono. Io guardo Makoto ancora spaventata. Mi sorprendo quando lo vedo e per un attimo dimenticai il mio spavento. Guarda tranquillo il punto in cui è scomparso lo spiritello, ha una mano su un fianco e lo sento sbuffare prima di girarsi verso di me con sguardo divertito. Non sembra turbato.
“Vieni qui” mi chiama tendendomi una mano. Io mi avvicino e la prendo, lui mi stringe a sé per rassicurarmi, credo.
“Vieni andiamo a casa” mi dice poi. Un attimo dopo mi sto dirigendo mano nella mano con lui verso casa mia. Non ho detto ancora una parola, turbata come sono da quello che ho appena visto; Makoto, dal canto suo, non ne ha fatto ancora fatto parola e di questo lo ringrazio in silenzio.
Davanti a casa mia mi chiede “Tuo padre c’è? Posso parlargli?” io lo guardo cercando di capire: che voglia parlargli di ciò che è successo poco fa?
“Sì, dovrebbe essere in casa” gli rispondo a bassa voce. Da quando stiamo insieme è la prima volta che entra in casa mia, sono un po’ nervosa. Non che non ci sia mai venuto, ma era un amico, adesso è il mio fidanzato!
“Papà!” chiamo sulla soglia di casa. Lui scende dalle scale e ci saluta con un sorriso “Ciao Hayami! Vedo che c’è anche Makoto! Accomodati!”
“Grazie, ma sono venuto per parlare con lei” dice gentilmente Makoto. Io sono ancora sulla soglia imbarazzata perché non so come comportarmi. Credo che mio padre lo noti e perciò mi dice “Hayami, perché non vai a cambiarti mentre noi due parliamo?”
Io annuisco meccanicamente e fuggo letteralmente in camera mia che si trova al piano superiore. Prima di andare a cambiarmi però, mi fermo un attimo sulle scale per capire di che voglia parlare Makoto con mio padre. Sento queste strane parole “E’ successo, con la Carta della Pioggia” è Makoto che parla, ma che diavolo sta dicendo?
“Lo sapevo che sarebbe successo prima o poi, avrei voluto che ci fosse anche Sakura, lei sicuramente saprebbe come dirglielo” sento mio padre sospirare.
“Non puoi cambiare la sua natura. E’ vostra figlia non dimenticarlo” sento un’altra voce che risponde. Non l’ho mai sentita.
“In più sei un discendente del Maestro, è logico che vostra figlia sia così dotata” aggiunge un’altra voce a me sconosciuta.
“Non è più una bambina Shaoran, voi avevate le Carte quando a malapena eravate undicenni” riprende la prima voce sconosciuta.
“Hai ragione Kerberos, ma questo non rende certo le cose più facili. Dobbiamo chiamare i tuoi genitori e mia cugina, Makoto. Loro ci aiuteranno a dirglielo” dice mio padre, capisco che si sono alzati perché sento le sedie muoversi.
Non ho capito che stanno parlando o che cosa dicono, ma non sono stupida ho compreso benissimo che io in qualche modo c’entro con tutta questa strana faccenda.
Scendo le scale e intercetto Makoto e mio padre che escono dalla cucina seguiti da…un leone con le ali e un angelo?! Sono diventata pazza? Mi domando, ma non lascio trasparire la mia sorpresa quando chiedo a bruciapelo ai presenti

Cosa dovete dirmi?”



Ecco! Sono in ritardissimo, purtroppo ci sono troppi impegni. Mi scuso con tutti queli chemi aspettavano. Spero di avervi sorpreso e lascito col fiato sospeso. Ovviamente, credo, tutti noi sappiamo cosa scoprirà Hayami, ma lei come la prenderà? Tutto questo e altro nel prossimo capitolo! (Mi sembra di essere la pubblicità di qualche giornalino in edicola!)
Vorrei ringraziare:
Caskett96
FedericaWesley
Guadalupe Son
Ren92
Sakurahime949
ScheggiaRossa
@ Sakurahime949: no, no avevo ancora parlato di Toyua, Fujitaka, Kero-chan e tutti gli altri, non fino adesso. Spero che la tua pazienza sia stata premiata.
@ Guadalupe Son: Sono contenta che ti stia simpatica Hayami. Per quanto riguarda la "Signora"... tutto a tempo debito!
@ ScheggiaRossa: Che dire... sono commossa per averti fatto piangere! Sì, concordo, sorridere in una situazione del genere è indice di una persona forte. Il dolore per la perdita della madre finirà presto, dici? Vedremo.. (sono sadica, lo so, ma è divertente...XD)

  
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