Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno seguito fino in fondo questa storia e che hanno lasciato una recensione. Grazie!



CAPITOLO 27: PERFETTI E IMPERFETTI

Da quel giorno erano passate due settimane. L’Ordine aveva trovato un nuovo luogo di ritrovo, non posso dirvi dove perché è un segreto. Non aveva nulla a che vedere con quello vecchio, niente ritratti strillanti, doxi o portaombrelli scomodi. L’unica cosa che c’era anche nella casa nuova come in quella vecchia: i tappeti. Si poteva dire che ormai Tonks gli avesse sperimentati tutti… non da tutti i lati, ma almeno una volta su ognuno era inciampata.
Tutto era tornato alla normalità. Adesso la guerra era entrata nel vivo, tutto il mondo magico viveva nel terrore, ma c’era anche chi con il terrore aveva imparato a conviverci o quasi.
Ormai erano le dieci di sera di un tranquillo Mercoledì.
Sirius era impegnato a scrivere delle lettere, Molly mentre aspettava Arthur di ritorno da un turno di guardia lavorava a maglia, Lupin leggeva un libro, e Tonks accoccolata al suo fianco era crollata. Anche lui era molto stanco ma una frase sul libro che stava leggendo attirò la sua attenzione:

Noi tutti abbiamo i piedi d’argilla, le donne come gli uomini. Ma quando noi uomini amiamo le donne, le amiamo ben consapevoli delle loro debolezze, delle loro stranezze e dei loro difetti: anzi può essere che proprio per questo le amiamo di più. Non è il perfetto, ma l’imperfetto ad aver bisogno d’amore.
Wilde.

Credo non valga solo per gli uomini.
Guardò sorridendo alla ragazza che aveva al suo fianco e ripensò a quell’anno appena trascorso.
Benché fosse sbadata e pasticciona non era di certo lei quella imperfetta della coppia. Almeno Tonks era riuscita a combattere le sue paure, sapeva esattamente quello che voleva e se lo era preso combattendo e stringendo i denti.
E io invece? Che ho fatto? Sono scappato, alla minima difficoltà ho preferito lasciar perdere, andarmene, senza rendermi conto che stavo abbandonando la cosa più bella che mi sia mai capitata. In fondo questo scrittore non ha poi tutti i torti… è l’imperfetto ad aver bisogno d’amore e in questo caso tra i due quello più imperfetto sono io, e io ho bisogno di lei.
La scosse leggermente e insieme salirono in camera. Tonks finì sotto alle coperte in un baleno, era troppo stanca quella sera, Remus la raggiunse poco dopo. Si girò verso di lui senza aprire gli occhi per dargli il bacio della buona notte, poi si accoccolò al suo fianco. Lui l’abbracciò, ma non riuscì a prendere sonno… riusciva solo a pensare a quella frase.
Rimase incerto sul da farsi per alcuni minuti, infine decise di svegliare la ragazza che già dormiva. La scosse leggermente.
“Che c’è?” Mugugnò.
Esitò un secondo sorridendo nell’oscurità.
“Lo sai che ti amo? Non voglio che mi lasci, io ho bisogno di te!”
Al suono di quelle parole spalancò gli occhi. Cosa ha detto?
Si girò in modo da poterlo fissare negli occhi e sorrise.
“Ti amo!” Gli disse accarezzandogli il viso con una mano, poi scosse la testa. “Sono qui con te e non voglio lasciarti!” Posò un leggero bacio sulle sue labbra e scese appoggiando la testa sul petto dell’uomo, senza chiudere gli occhi, semplicemente lasciandosi coccolare dalle sue carezze. Dal canto suo lei faceva scorrere le sue dita sul suo torace. Dopo qualche minuto sentì che Remus si era addormentato. Si avvicinò un po’ di più all’uomo e sempre con la testa sul suo petto chiuse gli occhi.
Sorrise.
Chissà cosa gli è preso poco fa… però se leggere gli fa questo effetto domani credo che gli andrò a comperare un libro dello stesso autore…