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Autore: tre 88    06/04/2012    3 recensioni
Questa storia è ambientata dopo i due anni dalla fine della guerra a Marineford. Ace è vivo ma tutti pensano che sia morto, l'unico a sapere che è ancora vivo è l'ammiraglio Akainu...
TRATTO DAL 2° CAPITOLO:
"Era pomeriggio inoltrato e il sole stava per tramontare, Ace se ne stava sdraiato a letto e fissava il soffitto:-“Incomincio a credere che Akainu mi abbia mentito su tutto.”- era da un po’ che aveva questo pensiero fisso ma non riusciva a convincersi che l’ammiraglio mentisse:-“Devo smetterla di avere questo dubbio. Come posso dubitare dell’uomo che mi ha salvato la vita?”- ..."
E' sotto spoiler solo per chi segue l'anime in italiano. ^^
Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'In Viaggio verso il Passato'
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9° CAPITOLO:
PASSATO QUARTA PARTE:UNA PROMESSA SOTTO LA NEVE



 
A bordo della “Kaen” tutta la ciurma era riunita nella sala da pranzo a cenare e ogni tanto si voltavano verso la porta per vedere se il loro capitano arrivasse, ad un tratto la porta si spalancò cadendo a terra:-Maledizione, Ace! L’avevo appena aggiusta quella porta!- il capitano rise:-Scusami Hanzo, non l’ho fatto apposta.- il carpentiere sbuffò:-Dove eri finito?- Pugno di Fuoco si girò verso il suo vice e gli sorrise:-Ho scoperto una cosa interessante, domani partiamo per l’isola di Yuki.- tutti lo fissarono come se fosse impazzito, Kevin finì il rum e fissò Ace:-E si può sapere che c’è di interessante su quell’isola?- il capitano non aveva molta voglia di parlare ma sapeva che se non avesse dato delle spiegazioni la sua ciurma si sarebbe rifiutata di partire:-Niente, è un’isola disabitata ricoperta di neve.- Momo sbatté un pugno sul tavolo e si alzò:-Baka Hono-chan, sei impazzito del tutto?! Tu vuoi farci andare su un’isola fredda e piena di neve e per giunta disabitata! Io odio il freddo e mi rifiuto di andarci!- in quel momento Ace era certo che la ragazza lo avrebbe ucciso se non fosse stato più chiaro:-Stai calma. Qualcosa o meglio qualcuno c’è su quell’isola. Ho saputo che Shanks il Rosso dovrebbe trovarsi lì.- tutti sta volta erano convinti che il loro capitano era impazzito, Kevin si avvicinò a lui e lo fissò dritto negli occhi:-Ascolta, siamo tutti pronti ad affrontare un giorno Barbabianca dato che il tuo obbiettivo è sconfiggerlo ma non ci hai mai detto di voler affrontare altri imperatori, quindi scordatelo che noi ti seguiamo in questa impresa folle.- Ace si fece stranamente serio, cosa che capitava raramente:-Non voglio combattere con lui ma voglio parlarci.- nessuno sapeva più che dire tranne ovviamente Momo che si era arrabbiata ancora di più:-Ma bene, non solo vuoi andare su un’isola innevata ma ci vuoi andare solo per parlare con uno che non sei certo che si trova lì.- il capitano sbuffò:-Fate come volete ma io domani parto per andare da Shanks. Quando ho lasciato la mia isola mi sono ripromesso che lo avrei trovato e ringraziato.- i pirati erano più tosto confusi, Sakura rimasta in silenzio fino adesso si girò verso l’amico:-Perché vuoi ringraziare quel pirata?- Ace si voltò verso di lei, a volte si dimenticava della sua presenza talmente era tranquilla:-Semplice, perché Shanks ha salvato mio fratello.- la ciurma rimase senza parole solo in quel momento si resero conto di non sapere nulla sul loro capitano:-Se la metti così Baka Hono-chan sono con te.- il capitano si stupì delle parole di Momo:-Perché hai cambiato idea?- la ragazza sorrise:-Perché farei la stessa cosa. Infondo quando ci siamo conosciuti ti ho ringraziato per aver salvato mia sorella e quindi sono d’accordo con te. Se vuoi andare dal Rosso per ringraziarlo io ti seguo anche se odio il freddo.- Ace sorrise, Kevin ritornò a sedersi:-Bene, ora che abbiamo deciso ci basta sapere dove è l’isola.- Paul si fece sentire:-Non è molto lontano da qui. Se partiamo domani all’alba ci arriveremo in mattinata.- Pugno di Fuoco rise:-Partiremo all’alba, allora.- fece per uscire quando Dave lo chiamò:-Ma dove diavolo vai? E’ pronta la cena.- Ace si voltò verso il cuoco e sorrise:-Non ho fame.- tutti rimasero a bocca aperta, Manny si preoccupò:-Stai forse male? Non è da te saltare i pasti.- il capitano rise divertito:-Capita anche a me di non avere fame.- poi uscì senza aggiungere altro, la ciurma decise di lasciarlo perdere e ripresero a cenare non accorgendosi che qualcun altro era uscito.


Ace salito sul ponte si appoggiò al parapetto e si mise ad osservare il cielo stellato:-Sta sera sei più strano del solito.- era certo che sarebbe venuta a cercarlo, Momo si appoggiò accanto a lui e prese ad osservare anche lei il cielo:-Che hai?- il capitano abbassò lo sguardo fissando il mare:-E’ solo che non credevo di trovare Shanks così presto.- la ragazza lo fissò e sorrise:-Meglio, no? Comunque non sapevo che avessi un fratello, non so il perché ma ho sempre pensato che non avessi una famiglia.- Ace rise:-In effetti hai ragione, io non ho una famiglia.- Momo si sorprese:-Ma come? Se hai un fratello una famiglia ce l’hai per forza.- l’amico si fece serio:-Non siamo realmente fratelli. I miei veri genitori non li ho mai conosciuti, l’uomo che dovrei chiamare padre è morto prima che io nascessi mentre mia madre è morta dandomi alla luce.- la ragazza abbassò lo sguardo:-Mi dispiace per te, ti sarai sentito solo.- Ace scosse la testa:-Avrei voluto conoscere mia madre ma non mi sono mai sentito solo.- Momo tornò a fissarlo:-E tuo padre non lo avresti voluto conoscere?- si sorprese di vedere lo sguardo di Ace, sembrava arrabbiato:-Io odio quell’uomo.- l’amica rise:-Lo odi come odi il Re dei pirati, vero?- lui annuì, non se la sentiva di dirgli che suo padre e il Re dei pirati erano la stessa persona:-Comunque mi spieghi come hai fatto a non sentirti solo se non hai mai conosciuto i tuoi genitori?- Ace sorrise:-Perché sono cresciuto in una bizzarra famiglia.- Momo si fece curiosa:-Dai racconta.- fissò l’amica per la prima volta da quando avevano iniziato questa conversazione:-Appena sono nato mi ha preso con se un vice ammiraglio della marina che mi portò sulla sua isola.- la ragazza lo fissò sorpresa dalle sue parole:-Un vice ammiraglio? E chi era?- Ace rise divertito dall’espressione dell’amica:-Si chiama Garp e per me è come un nonno anche se a volte sa essere molto spaventoso.- per poco Momo non cadde per terra dalla sorpresa:-Tuo nonno adottivo è l’eroe della marina?- il ragazzo annuì:-Comunque il nonno mi ha affidato ad una donna di nome Dadan che è a capo di una banda di briganti, lei per me è stata la madre che non ho mai conosciuto, sono stati loro due a crescermi.- Momo sorrise:-Cresciuto da un marine e da un brigante.- Ace ricambiò il sorriso:-Quando avevo sette anni conobbi Sabo, era un bambino che aveva la mia stessa età. Lui ha differenza di me aveva una famiglia ed era persino una famiglia molto ricca della città di Goa ma lui si sentiva soffocare in quella città e non andava per niente d’accordo con i suoi genitori e così scappò di casa.- si voltò di nuovo verso il mare e sorrise, un sorriso nostalgico:-Siamo subito diventati grandi amici e da quel giorno abbiamo iniziato a procurarci il denaro sufficiente per poter comprare una nave e diventare pirati. Un giorno poi il nonno portò da Dadan suo nipote Rufy che ha tre anni meno di me, all’inizio io e Sabo non lo volevamo tra i piedi ma alla fine lui si è unito a noi e non ci è voluto molto per considerarci fratelli, poi anche Sabo venne a vivere dai briganti insieme a me e Rufy.- Momo sorrise, aveva capito subito che il legame tra Ace e i suoi fratelli era forte quanto il suo con Sakura:-Quindi hai due fratelli adottivi?- il capitano annuì:-Purtroppo anche se avevamo deciso di diventare pirati insieme le nostre strade si divisero. Sabo fu costretto a tornare a casa ma come ti ho detto prima lui lì non era felice e così decise di prendere il mare e di aspettarci nel Grande Blu ma scelse il giorno sbagliato perché quel giorno nella città di Goa arrivò un Nobile Mondiale che vedendo la barca di Sabo la fece saltare in aria.- Momo si rattristì a quelle parole:-Mi dispiace molto.- Ace scosse la testa:-Sono cose che capitano e poi io e Rufy ci siamo ripromessi di realizzare i nostri sogni anche per Sabo.- sorrise e aggiunse:-E’ Rufy che Shanks ha salvato, il mio fratellino ha promesso al Rosso che diventerà il prossimo Re dei pirati e io sono certo che ci riuscirà.- la ragazza sorrise, tra i due calò il silenzio e ognuno si perse nei propri pensieri:-“Che diavolo mi prende. E’ la prima volta che racconto del mio passato a qualcuno, non ho mai detto nulla nemmeno agli altri. Con Momo non ho avuto nessun problema a raccontargli tutto anche se non sono riuscito a dirgli chi era mio padre.”- sbuffò e tornò a fissare l’amica:-E della tua famiglia che ne è stato?- la ragazza sorrise:-Mio padre era un pescatore ed è morto in mare a causa di una tempesta, mentre mia madre a causa dello shock si ammalò e poco tempo dopo morì.- Ace abbassò la testa:-Mi dispiace.- Momo gli sorrise:-Ho sempre mia sorella e ora ho persino degli amici.- il capitano ricambiò il sorriso:-Io me ne vado a dormire, ci vediamo domani mattina.- la rossa lo fissò fino a quando non sparì sottocoperta poi tornò a fissare il cielo stellato.

Ace una volta tornato nella sua cabina si buttò sul letto e sospirò:-“Ultimamente non capisco che mi succede. Se sono da solo con Momo mi sento a disagio mentre se ci sono anche gli altri mi sento più tranquillo e poi non faccio altro che pensare a lei e non capisco il perché.”- diede le spalle alla porta e chiuse gli occhi, in un attimo era già crollato nel mondo dei sogni.


La mattina successiva la porta della cabina del capitano si spalancò di botto:-Baka Hono-chan! Svegliati!- Ace continuò a dormire, Momo gli si avvicinò e gli mollò un pugno in testa svegliandolo:-Ma che razza di modi.- la ragazza rise:-E’ l’unico modo che mi è venuto in mente per svegliarti. Comunque siamo arrivati.- uscì senza aspettarlo mentre Ace vedendola uscire si accorse che lei indossava un cappotto e si ricordò dove erano diretti, si alzò e si precipitò sul ponte.

Una volta salito si arrampicò sul parapetto e osservò l’isola davanti a se, non era un’isola molto grande ed al centro di essa si trovava un’immessa montagna.

Ace si sentiva puntato addosso gli sguardi dei suoi amici e si girò verso di loro notando che tutti erano coperti dalla testa ai piedi mentre lui indossava come sempre dei pantaloni corti e una camicia a maniche corte completamente aperta:-Baka Hono-chan, sappiamo che grazie ai tuoi poteri non senti freddo nonostante sta nevicando ma vederti vestito così ci fai venir freddo.- gli lanciò addosso un giacca, Ace senza dire nulla se la infilò lasciandola aperta, ultimamente non aveva molta voglia di litigare con lei e anche gli altri si erano resi conto di questo e una volta alcuni di loro gli avevano chiesto se non si fosse innamorato della rossa e lui aveva subito negato.

Una volta gettata l’ancora tutti i pirati scesero a terra e si incamminarono verso la montagna.


Era da ormai un’ora che la ciurma dei pirati di “Picche” camminava sotto la neve, Sakura camminava al fianco di Ace e si guardava intorno:-Mi sembri molto felice.- la ragazza gli sorrise:-Da dove veniamo io e mia sorella non nevica mai e da quando siamo partite questa è la seconda volta che vedo la neve e mi piace molto.- il capitano sorrise:-Tua sorella non mi sembra della tua stessa opinione.- Sakura rise:-Mo-chan ha sempre odiato il freddo.- Kevin li oltrepassò sbuffando mentre il resto della ciurma era dietro di loro.

Altre due ore dopo non erano ancora a metà strada e Momo iniziò ad irritarsi:-Basta! Non ne posso più di tutta questa neve che continua a scendere e poi la montagna è ancora lontana!- Ace rise, sapeva che l’amica avrebbe iniziato a lamentarsi:-Momo, ormai siamo arrivati.- la rossa lo raggiunse e si mise davanti a lui fissandolo dritto negli occhi :-E’ da un’ora che dici così e a me mi sembra che siamo ancora lontani.- il capitano fissò la montagna poi tornò a fissare la ragazza:-Allora è colpa della montagna che si sposta ogni volta che ci avviciniamo.- annuì convinto di ciò che aveva appena detto:-Ah, certo. Ora le montagne camminano.- la ciurma osservò i due pronti ad assistere all’ennesima litigata:-Beh, comunque siamo quasi arrivati.- Momo sbuffò:-E va bene genio, lasciamo perdere la montagna ma dimmi come fai ad essere certo che Shanks sia qui?- Ace gli sorrise:-Il mio istinto mi dice che è qui.- a quelle parole la rossa esplose e gli lanciò contro una palla di neve che si sciolse subito appena lo sfiorò:-Il tuo istinto ci ha messo sempre in un mare di guai.- il capitano sbuffò:-Ormai siamo qui e continueremo a cercare.- Momo era ormai su tutte le furie e incominciò a lanciare palle di neve contro ad Ace che le schivava tutte; la ciurma li osservava divertiti:-Sakura, sta volta non li fermi.- la ragazza si girò verso Kevin e gli sorrise:-Lasciamoli sfogare un po’.- il vice capitano annuì e si appoggiò ad un albero osservando i due ragazzi che in quel momento si stavano comportando peggio di due bambini.

Dopo qualche minuto Ace si avvicinò alla ragazza e si tolse il cappello mettendoglielo in testa:-Ecco, così la neve non ti darà più fastidio.- Momo rimase sorpresa da quel gesto, sapeva perfettamente quanto il ragazzo era gentile ma non pensava che avrebbe fatto una cosa del genere anche perché sapeva quanto lui tenesse al suo cappello:-Grazie, ma sappi che se Shanks non è qui, io ti affogo.- Ace rise:-Dici sempre così e non mi hai ancora affogato.- si rimise in cammino seguito dagli altri, Momo si sistemò meglio il cappello e li seguì.


Nascosti sopra ad un albero qualcuno li stava osservando:-Ehi, Yasop. Secondo te perché quelli li sono venuti su quest’isola.- il cecchino sbuffò:-E io che ne so. Comunque il loro capitano è un volto noto.- Lucky Lou addentò il suo cosciotto e sorrise:-Già, è il novellino che gli hanno chiesto di unirsi alla flotta dei sette.- l’altro pirata annuì:-Andiamo ad avvertire il capitano che abbiamo ospiti.- i due pirati scesero dall’albero e si avviarono al nascondiglio.


Finalmente i pirati di “Picche” arrivarono ai piedi della montagna ed iniziarono a salire lungo il sentiero ghiacciato, Momo per non cadere camminava tenendosi aggrappata alla giacca di Ace:-Guarda che se cado non darmi la colpa.- la ragazza sorrise rafforzando la presa sulla giacca dell’amico:-Se cadiamo saremo morti e non potrò darti la colpa.- Kevin che era dietro di loro sbuffò:-Piantatela di parlare e accelerate il passo.- i due ragazzi borbottarono qualcosa e aumentarono il passo.

A metà della montagna il sentiero finì e sulla loro sinistra c’era l’ingresso di una grotta, i pirati entrarono e proseguirono, fino a quando il loro cammino non fu ostacolato da un uomo molto alto:-Io sono Ben. Se siete qui per incontrare il capitano seguitemi.- Ace e gli altri non capivano le sue intenzioni ma decisero di seguirlo.

Seguendo Ben giunsero al centro della grotta dove era riunita tutta la ciurma del rosso e infondo seduto su una cassa c’era Shanks ad attenderli:-Allora, a cosa devo la vostra visita?- Ace si avvicinò a lui:-Non sono qui per combattere ma per parlare con te.- il rosso lo osservò e sorrise:-E come mai vuoi parlarmi?- Pugno di Fuoco sorrise a sua volta:-Mio fratello più piccolo mi ha sempre parlato di te, l’uomo che gli salvò la vita e io mi sono ripromesso di incontrarti per ringraziarti.- a quelle parole Shanks si sorprese:-Tu sei suo…!? Quindi Rufy ha un fratello!?- rise e aggiunse:-Ti ringrazio per essere venuto qui! Dobbiamo far festa e mentre festeggiamo mi racconterai che ha combinato tuo fratello da quando sono partito.- Ace sorrise.

In poco tempo la festa era già nel vivo, la ciurma del rosso e i pirati di “Picche” andarono subito d’accordo, bevevano e si divertivano come se si conoscessero da sempre, Ace e Shanks mentre bevevano parlavano di Rufy e di altro, durante il caos della festa Momo uscì dalla grotta.


Era scesa la sera e Momo se ne stava sull’ingresso della grotta ad osservare la neve che non aveva ancora smesso di scendere:-Come mai te ne stai qui tutta sola?- la ragazza sorrise:-Avevo bisogno di una boccata d’aria.- in realtà aveva una strana sensazione e non si sentiva tranquilla, Ace si frugò nelle tasche e tirò fuori un pezzetto di carta:-Tieni, voglio che lo tieni tu.- Momo lo fissò confusa e prese il foglietto, una volta in mano capì cosa fosse:-Non capisco.- il ragazzo fissò la neve e sorrise:-Ti ricordi qualche giorno fa che abbiamo incontrato un mercante proveniente dal Nuovo Mondo?- la rossa annuì:-Certo, ricordo che siamo rimasti tutti sorpresi perché è strano vedere un mercante vendere la propria merce ai pirati.- Ace rise, al dire il vero lui era l’unico che non si era fatto problemi a parlare con quell’uomo:-Quel mercante mi ha parlato della vivre card che si trova solo nel Nuovo Mondo.- Momo annuì:-C’ero anch’io mentre ti parlava di quel foglio.- l’amico sorrise:-Beh, come sai ho comprato una vivre card e voglio che un pezzo la tieni tu.- la ragazza fissò il foglietto e poi tornò a fissare lui:-E perché?- Ace non sapeva come rispondergli e decise di dirgli la prima cosa che gli veniva in mente:-Quando scendiamo a terra siamo sempre insieme e con questa riuscirai a trovarmi in caso se mi perdessi.- tornò a fissarla e aggiunse:-E poi non sappiamo cosa ci riservi il destino, forse un giorno ci separiamo e con questa avremo l’opportunità di ritrovarci.- a quelle parole Momo si fece seria:-Ace, promettimi una cosa.- il ragazzo la fissò confuso ma non disse nulla:-Prometti che se un giorno, per qualche strano motivo ci separiamo, tu farai di tutto per rincontrarci. Io mi impegnerò al massimo per ritrovarti se dovessimo prendere strade diverse.- Ace la colse di sorpresa abbracciandola:-Te lo prometto ma sappi che farò di tutto per impedire che le nostre strade si dividano e se non dovessi riuscirci ti verrò a cercare.- Momo sorrise e appoggiò la testa contro il suo petto:-Grazie.- rimasero abbracciati dimenticandosi della festa o della neve che continuava a scendere:-“Ho sempre saputo che è grazie ai suoi poteri che Ace non sente mai freddo ma non credevo che fosse così caldo, mi sembra di abbracciare il fuoco…no, lui è il fuoco.”- sorrise, senza rendersene conto Ace era diventato molto importante per lei anche se non ne capiva il motivo.

Dopo qualche minuto Ace sciolse l’abbraccio e sorrise:-Che ne dici se torniamo dagli altri?- Momo si mise in tasca la vivre card e ricambiò il sorriso:-Tu vai, io arrivo tra poco.- il ragazzo fece per tornare dentro quando lei lo afferrò per il braccio:-Il tuo cappello.- Ace rise:-Me lo ridarai alla nave, infondo sta ancora nevicando.- si incamminò verso la grotta e sparì, Momo rimase a fissarlo fino a quando non lo vide più poi tornò a guardare la neve:-“Ma che cavolo mi prende!? Perché mi sento così strana quando Baka Hono-chan è tra i piedi!?”- sbuffò e decise di rientrare e bere del rum.


La festa durò tutta la note e il giorno seguente i pirati di “Picche” erano pronti a tornare sulla loro nave, prima di andare Shanks disse a loro di recarsi all’arcipelago Sabaody e di andare al bar di Shakky che lì avrebbero trovato il modo per raggiungere l’isola degli uomini pesce, Ace e la ciurma lo ringraziarono e poi salutarono tutti.


Shanks sorrise mentre li osservava allontanarsi:-Ti vedo di buon umore.- il rosso si girò verso il suo vice:-E’ solo che non credevo che un giorno avrei incontrato il figlio del capitano Roger.- Ben si accese la sigaretta:-Come lo hai riconosciuto?- Shanks rise:-Anche se di carattere non si assomigliano, fisicamente si assomigliano molto e poi ho conosciuto Rouge e quindi ho avuto la conferma nel leggere su i giornali il cognome di Ace.- il vice capitano fissò il cielo e per fortuna aveva smesso di nevicare:-Spero che la marina non lo scopra.- il capitano annuì:-Dai torniamo dentro.- i due ritornarono dal resto della ciurma e Shanks riprese a bere.


I pirati di “Picche” erano tornati alla nave e si prepararono a partire, Momo raggiunse Ace che si era già liberato dalla giacca:-Tieni e grazie.- il ragazzo si rimise il suo cappello in testa e gli sorrise:-Figuriti. Hai visto? Nemmeno sta volta il mio istinto ha sbagliato.- la ragazza rise:-Già, ho evitato di affogarti.- Ace sorrise poi si arrampicò sulla polena e si mise ad osservare l’oceano.

La “Kaen” levò l’ancora e salpò verso nuove avventure.
 
 


 

Continua…


 


 
          

 Ciao, eccomi qui.
 

Questo capitolo è quasi tutto dedicato a Momo ed Ace e i due si stanno accorgendo dei loro sentimenti (dovrete aspettare per sapere se si metteranno insieme ^^), spero che vi sia piaciuto. :)
Alcune delle frasi che si scambiano Ace e Shanks le ho prese dal capitolo 552 del manga anche se io poi le ho modificate un pochino. :P
Ultime due cose e poi me ne vado, dato che non si sa quando Ace ha preso la vivre card io ho deciso che l’abbia presa prima di andare nel Nuovo Mondo, mentre l’altra cosa che ho da dirvi è che so benissimo che nel manga quando Ace dice a Barbabianca di chi è figlio il vecchio gli dice che non gli assomiglia ma io penso che si riferisse al carattere perché fisicamente Ace assomiglia al padre e che quindi chi conosceva bene Roger avrebbe capito subito di chi è figlio (poi ognuno è libero di pensarla come vuole ^^).

Come sempre ringrazio chi a letto e recensito gli scorsi capitolo. ^^

A presto, ciao.

ps:il prossimo capitolo lo metterò venerdì sera o in giornata. ^^

 

 
 

  
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