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Autore: _Extraordinar    07/04/2012    0 recensioni
Si amarono ai tempi del liceo,il destino li separò per cinque anni. Ora si rincontrano,lui ormai ufficiale dell'esercito,lei ragazza madre. Funzionerà come all'epoca? E cosa li lega così tanto? Due anime,al secolo Alice e Matteo in una storia d'amore iniziata per caso che li segnerà a vita. Avranno il loro per sempre?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alice.
Il suo regalo,quell’anello da più di mille euro sembra improvvisamente pesare una decina di kg,avrei voglia di toglierlo e di lanciarlo da qualche parte lontana dagli sguardi delle persone. Forse sto solamente immaginando che tutta l’attenzione di quella stanza sia incentrata su di me,come se tutti i riflettori fossero sul mio anello.  O sul suo anello. Tre anni di amore nel buio,segreti su segreti,bugie,pianti ingiustificati e soprattutto un ruolo che mi sta stretto come quell’anello : il ruolo dell’amante. Ormai ho ventidue anni,Matteo ne ha ventitré e ha realizzato il suo sogno : sposarsi,avere un bambino e diventare ufficiale dell’esercito.   Io invece il mio sogno non l’ho ancora realizzato e non credo che lo realizzerò: avrei voluto diventare una grande ballerina,e mentre penso a questo sento un altro rumore improvviso in quello che ormai è un pancione a tutti gli effetti.  Forse dovrei essere contenta perché una parte del sogno di Matteo gliela sto aiutando a realizzare io. Chiudo gli occhi,ripensando al giorno in cui,tornato da una missione,mi disse che si era sposato. Mi vengono ancora i brividi ma per evitare di mettermi a piangere davanti a tutte quelle persone mi metto a fissare le coppiette davanti a me. In uno studio ginecologico è normale trovare tante persone che si amano e che metteranno presto al mondo una nuova vita,ma io sono sicura di fare un grande sbaglio.  Ricordo ancora al giorno in cui vidi le due linee su quel test di gravidanza,e Matteo fu subito contento,in dieci minuti venne a casa nostra,o mia, e mi disse che l’avevo reso l’uomo più felice del pianeta,in quanto Greta, non poteva avere figli. Era sterile,però poteva avere accanto ogni giorno l’uomo che amavo di più al mondo. Gli mando un sms,mi batte il cuore quando sento che è il mio turno,mi gira la testa,ho voglia di tornare a casa.

Matteo.
Sento l’ansia che cresce mentre Alice si trova da sola in uno studio medico a vedere nostro figlio e mi sento un coglione.  Mi volto e vedo Greta che si prepara per andare a lavoro, sorride. E’ felice. Non sa niente della vita. Non sa che il suo adorato marito la tradisce  mentre lei è al lavoro.  E’ una dottoressa e io mi sento ancora più stupido. Mi guardo allo specchio,mi do una sistemata,gli occhi sono gonfi a causa degli orari sballati,ho voglia di correre  da Alice…Alice…ancora Alice. Mi sento male. Greta si avvicina e mi bacia dolcemente per salutarmi prima di andare a lavoro.  La lascio andare ma non prima di averle ricambiato la sua dolcezza stringendola forte. Non merita tutto quello che le sto facendo passare.  Prende le chiavi e va a lavoro,io intanto mi sdraio sul pavimento e incomincio ad allenarmi. Ho voglia di diventare più forte e virile,perché così nessuno potrà fare del male alle persone che amo.

Greta.
Sto per mettere in moto l’auto per andare allo studio in cui lavoro di pediatria quando una mia collega,Mara,mi scrive di aver urgente bisogno di una sostituzione presso lo studio di ginecologia. Metto in moto,e in poco tempo arrivo in un ambiente nuovo per me.  Infilo il camice bianco e prima di entrare dalla paziente che mi sta già aspettando mi guardo davanti allo specchio provando una sensazione estremamente piacevole.  Gli occhi verdi e i capelli color carota sembrano ancora più brillanti oggi,e le labbra carnose si accoppiano perfettamente con le lentiggini. Mi raccolgo i capelli,e butto giù qualche bestemmia , dopo essermi laureata in pediatria e ginecologia ho scoperto di essere sterile. I casi della vita. Entro nello studio,e trovo davanti a me una delle donne più belle che abbia mai visto. Ha la carnagione chiara,i capelli neri e gli occhi azzurri. Un bel pancione di ….su per giù 6 mesi e un anello grande quanto un carciofo sull’anulare.  Saluto cordialmente mentre incomincio a guardare la sua cartella,scambio qualche parola con lei.  –Io sono la dottoressa Greta e oggi sostituisco la tua dottoressa- sono sempre cordiale con le pazienti,mi fa stare bene fare il mio lavoro. Sorrido mentre comincio a visitarla,scopro che non è sposata.  Si chiama Alice,è simpatica, e il suo ragazzo si chiama come mio marito,Matteo. Sono felice,finisco la visita,è tutto apposto,sistemo  i documenti e mi preparo per tornare a casa.

Alice
Ho appena fatto la visita,sto bene,stiamo bene.  Il bambino di Matteo,il nostro è sano e forte. Mi sento bene. Quante volte ho ripetuto la parola bene? Forse è perché non sto realmente bene.  Greta è bellissima,ha un sorriso d’angelo,è intelligente,ha un ottimo lavoro,e ha lui. Lei può amarlo ventiquattro ore su ventiquattro e io no. Mi infilo nel primo taxi e arrivo a casa mentre dal cielo inizia a scendere una timida pioggia. Scatto una foto dell’ecografia e la invio a Matteo.  Quando finalmente mi poggio sul divano una risposta brusca di Matteo mi fa piangere e mi fa stare male. Non ce la faccio ad andare avanti,la vita da amante mi sta stretta.

  
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