Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: elfin emrys    08/04/2012    1 recensioni
Dal Capitolo 30
Prende la spada che un tempo fu della ragazza e la lucida. Mentre il corpo freddo viene sotterrato e la tomba viene ornata con candele e fiori, Garret conficca la spada nel terreno, come ricordo che lì, dentro quella terra, c'è qualcuno che riposa in eterno.
[Grazie a tutti quanti, perchè, nonostante da 300 lettori sia passata a 35, c'è sempre qualcuno che recensisce e c'è sempre qualcuno di nuovo che aggiunge questa storia fra le preferite/seguite/da ricordare]
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Guida ai capitoli:

Il titolo significa “Veloce, rapido” e si riferisce a Mordred.

Dylan parla di un sonetto. Il sonetto è composto da due quartine (di rime ABAB ABAB) e due terzine (di rime CDE CDE). Tutti i versi devono essere endecasillabi.

Nella poesia, c'è il termine “asletto” che significa “eletto”.

 

CAPITOLO VENTUNO: ADUO



-Non ci posso credere!

-Non c'era alcuna notizia sul giornale!

Alessandro li guarda attentamente uno a uno.

-No, non c'era. Era stato tenuto segreto per paura che tutto andassero in panico. E' stato annunciato stamattina a tutti i telegiornali.

Elanor si siede, fissando pallida la cartina luminosa.

-E'... è stato così... veloce...

-L'Islanda... e l'Irlanda... e adesso sta in Scozia.

Garret scuote la testa, poggiando la fronte sul palmo della mano sinistra.

-Come è possibile che fino ad adesso non era trapelato nulla di tutto questo?

Arianna guarda dei punti rossi sulla cartina.

-Questi cosa sono?

-Sono i suoi piccoli eserciti. Ne ha uno nel nord della Francia. Uno in Irlanda. Uno in Scozia. E a quanto pare ne ha altri nell'ultimo posto dove dovrebbero essere.

-Cioè?

Il ragazzo muove la mappa con due dita, diminuendo lo zoom.

-Qua.

Richard si sporge un po', fissando la scritta che troneggiava in mezzo ai colori. Tira la stoffa della manica di Magor, facendo chinare sul tavolo anche lui.

-Lo sospettavamo. Non poteva essere altrimenti.

-E quindi, abbiamo scoperto che fine ha fatto Towenaar.

Niniel chiede ad Alessandro di spostarsi un po', facendosi posto e diminuendo ancora l'ingrandimento della cartina.

-Mordred sa che Avalon sta sul suolo inglese e quindi sta cercando di circondare questa zona. E' evidente che conquisterà anche la Francia. Tuttavia, noi abbiamo un vantaggio. Mordred sa che noi cerchiamo i Maghi del Tempo, ma non sa il vero motivo per cui li cerchiamo. Anche se conquistasse tutta la Gran Bretagna, non metterebbe nessuno intorno a Stonehenge e se lo facesse non avrebbe abbastanza soldati per ostacolarci. Elanor, tu non sei stata ancora avvertita, ma Garret ti ha mandato un messaggio durante il banchetto cui avevi partecipato. Le pietre che compongono il famoso Anello dei Giganti non sono altro che contenitori in cui il Grande Mago ha rinchiuso le anime dei cavalieri che hanno accompagnato Re Arthur nella sua ultima battaglia. Se riuscissimo a risvegliarli, avremmo più possibilità di vincere. Ci sarebbe qualche problema perchè loro sono rimasti al Medioevo, ma il loro compito è solo quello di aiutarci. Se fossero trafitti, non sentirebbero niente e semplicemente tornerebbero nel Mondo dei Morti. Ma per farli tornare ci servono tutti i Maghi del Tempo, Excalibur, e il discendente di Merlin. Garret ha già accettato, anzi, è lui che ha proposto di fare questo incantesimo. Non credo che tu ti rifiuti di farlo. Ma prima dobbiamo riportare Towenaar.

-Che facciamo quindi?

-La cosa migliore sarebbe che tutti noi andassimo a recuperare Towenaar. Probabilmente Mordred ha rapito proprio lui perchè è un grande veggente. E un veggente, si sa, fa sempre comodo. Tanto gli bastava rapirne uno solo. E lui era anche il più nascosto e il più difficile da raggiungere. Noi staremo in Africa con un esercito piccolo, ma abbastanza grande per sconfiggere quello nemico. Io starò con voi.

Garret apre le labbra, ma Niniel gliele chiude con una mano.

-Non parlare Garret. Io e tua madre e tuo zio abbiamo deciso che è la cosa migliore.

-Zio? Ho uno zio?

-Neanche tu lo sapevi quindi. In realtà è lo zio di tua madre: era il fratello di tua nonna. E' andato a recuperare Soledad...

Niniel vede Magor sussultare. La ragazza ride, stuzzicandolo.

-Sì. Sai, lei era tanto contenta alla proposta di combattere al tuo fianco! Era veramente molto felice: ha accettato subito di darci il suo aiuto, per amor tuo, caro Magor.

Il ragazzo abbassa la testa, diventando rosso in viso. Richard esulta, dandogli una pacca sulla spalla. Garret guarda Niniel dicendole qualcosa in labbiale. Lei annuisce. Il rosso zittisce tutti, mettendosi accanto all'amica.

-In ogni caso, chi resterà qui a controllare?

-Aaron e Dylan. Quei due, anche se hanno molti anni di differenza, sono una copia infallibile. E poi ci sarà anche tua madre e tuo zio. E anche Anna.

Elanor li guarda curiosa, chiendendo chi sono.

-Aaron è il discendente di Sir Bedivere e Dylan di Sir Agravaine. Riguardo ad Anna, diciamo che tu la conosci, ma sotto un altro nome. Quando saremo tornati te la faremo incontrare.

-Perchè non ora?

-Perchè non è ancora qui. Tra quattro giorni apriranno un portale apposta per farla passare. E' per sicurezza.

-Mh.

Il silenzio cala lentamente sul gruppo. Come se nessuno avesse più niente da dire, si guardano tutti. Improvvisamente, qualcuno apre la porta della stanza. E' un ragazzo molto giovane, sulla quattordicina o quindicina d'anni. E' biondo. I suoi occhi nocciola scrutano i presenti. Ha uno sguardo profondo, intenso, particolare. Il suo profilo è dolce e i suoi lineamente, nonostante non siano infantili, sono morbidi. Ha la pelle chiara, in contrasto netto con la maglia scura che indossa. Ha degli stivali neri e un apio di jeans. Porta una borsa a tracolla da cui spuntano penne e fogli.

-Garret!

-Ciao, Dyl.

Elanor guarda i due. Il biondo salta addosso al discendente di Merlin, esultando.

-Oh, Garret! Ci sei mancato tantissimo.

-Sono stato via pochi giorni.

-E' stato come anni. Sono successe così tante cose! Tu sai come vincere, vero? Vero?

-Ahahah!

Elanor li guarda. Negli occhi del nuovo arrivato brilla ammirazione e affetto. Garret sorride e lo presenta.

-Elanor, questo è Dylan, il discendente di Sir Agravaine. Non farti ingannare dal fatto che è solo un quattordicenne. E' un ottimo stratega. Possiamo anche dire che è un genio.

-Oh, lei è la Signora!

Il ragazzino si inchina a lei, diventando improvvisamente serio.

-Mia Signora, sarò ben felice di rendermi utile.

-Um... eh... Alzati, Dylan... non... non è necessario.

Il quattordicenne si rialza. A Elanor sembra impossibile che una persona cambi espressione in così poco tempo. Se all'inizio le era sembrato sicuro di sé, dopo gli era sembrato solo un fan di Garret. E in quel momento sembra un adulto. L'espressione del viso rende i suoi tratti più marcati e, sotto le lunghe ciglia nere, si intravede una profonda devozione e determinazione. Una lealtà senza pari.

-Siete molto bella, Signora.

Elanor lo guarda arrossendo. Ride nervosa: non le era mai successo che qualcuno le dicesse qualcosa di simile. Non un ragazzino, almeno, e non con quello sguardo così disinteressato. Un quattordicenne... eppure sembra dimostrarne di più e di meno contemporaneamente.

-Sai Elanor, Dyl è un grande poeta.

-Garret!

-Dai, su, leggile qualche tua poesia. Sono curioso di sapere cos'altro hai scritto mentre ero via!

-Lei gradisce, Signora?

-Ma certo.

Il biondo annuisce, aprendo la borsa e tirando fuori un pezzo di carta.

-Ho... provato a imitare la poesia del '200 italiana. Sapete... Giacomo da Lentini, Pier della Vigna... Volevo scrivere un sonetto, ma sono riuscito a scrivere solo la prima quartina. Non sono pratico di questo tipo di poesia...

-Fa niente, leggila.

-Onne giorno m'affanno a includer il cor

ch'ama el foco appreso en meo ardito petto

dilettato da un gentil vermiglio Amor,

Amor ch'appreso 'l vil omo asletto.

Elanor sorride, esprimendo la sua approvazione.

-Davvero è di suo gradimento? Ne sono contento.

La bionda sente Arianna applaudire, mentre Richard chiede se potrebbe usare quei versi per conquistare qualche ragazza. Magor si limita a sorridere. Alessandro gli dice il suo sonetto. Niniel, invece, guarda Garret, che sta approfittando della distrazione generale per scriverle qualcosa sulla mappa con l'indice.

250 dovrebbero bast...

-Cosa stai facendo, Garret?

Il ragazzo cancella la scritta, guardando dritto negli occhi l'amica per vedere se ha capito cosa intendeva. La ragazza annuisce convinta.

-Niente.

 

Elanor guarda la prima stella apparsa in cielo. Le sembra assurdo che sono arrivati a quella situazione. Forse si dovevano muovere prima. O forse tutti si erano mossi e lei non se n'era neanche accorta. E' nervosa. In fondo, l'unica a non sapere niente è lei. Nessuno si dà pena di dirle le cose, nessuno la avverte. Poi pretendono che vada sul trono. Ma quale trono? Ci sono troppe domande, alcune stupide altre meno, che le viaggiano nella testa. Troppi quesiti senza risposta. Come affrontare quella situazione? Neanche ha mai visto Mordred. Bel nemico, un rinato. Neanche Garret sembra volerle dire qualcosa in più. Come fa a sconfiggere un nemico di cui non sa niente? E poi, il loro viaggio in Africa. Ma che cos'è? Un safari? Sembrano tutti così tranquilli. Lei per prima si sforza di non far trapelare il suo nervosismo, la sua paura. E' strano. Nonostante sia a un passo da una battaglia, una guerra che la segnerà per sempre, la sente ancora lontana. Non teme la guerra. Teme la sconfitta. E' diverso, ben diverso. Conosce il perdere, ma non conosce quello cui sta andando incontro. Quella parola è così strana... è ancora ovattata nella sua testa. Improvvisamente vede un lampo squarciare il cielo. Strano. Non ci sono nuvole.

-Ahah, un fulmine a ciel sereno!

C'è poco da ridere. Sente un uomo sedersi vicino a lei.

-Antonio!

-Ciao.

Il Mago del Tempo le sorride, per poi continuare a guardare il cielo.

-Guarda, una seconda stella. Toh, anche una terza...

Elanor guarda i punti indicati dall'uomo, ma non riesce a ricambiargli il sorriso.

-Sentiamo, cosa c'è?

-Che?

Antonio le toglie il macchinario dall'orecchio.

-E' inutile tenerselo se siamo entrambi italiani, no? Ti stavo chiedendo cosa c'è che non va. Sembri pensierosa.

-Sì... lo sono.

-E allora, che stai pensando?

-...Non lo so neanche io.

L'uomo guarda un attimo a terra, per poi volgere lo sguardo verso la ragazza.

-Lo so, non ci capisci niente, vero? Fidati, non ci capisco niente neanche io. La realtà è che tutti sanno qualcosa, ma nessuno sa tutto. Pensi che io sappia perchè sono dovuto venire fin qui? No. Pierre ne ha un vago sentore (credo che Richard si sia lasciato sfuggire qualcosa). Nessuno vuole dirci niente, nessuno sembra sapere niente. Neanche Clio, la Dama, sa cosa sta succedendo.

-...

-Questa è una bolla, Elanor, una bolla fuori dal mondo. Possiamo stare qui per sempre. Ignorando il mondo esterno. Insomma, guarda Magor. Se lui fosse vissuto fuori da qui, non sarebbe così innocente. Sono le mancanze di questo mondo, Elanor. Sembra essere tutto perfetto, ma c'è acqua da tutte le parti. Ed è per questo che ci sei tu. Se tu vincessi, Avalon ritornerebbe in superficie.

-In superficie?

-Non sei entrata fin qui andando sott'acqua? In realtà non so neanch'io come funziona. Insomma, guarda. Quello è il cielo. Non ci sembra di stare sotto un lago. Eppure da come ci si entra sembra così. E' un posto pieno d'apparenza. Ogni cosa qua mi sembra una imitazione di quello che c'è dall'altra parte di questo cielo. Sopra queste stelle, forse ci sono persone che continuano a vivere fuori.

-...

-Non sei convinta?

La ragazza lo guarda. Intorno a loro si alza una leggera brezza. In cielo adesso troneggia una bella luna luminosa. Non sembra finta.

-Ti svelerò un segreto. Il Santo Graal... sai quante volte è stato rubato? Il punto è che portandolo sempre nascosto, se sotto il panno che usano ci fosse un altro calice, nessuno lo saprebbe. Nessuno se ne accorgerebbe. Quando la Dama era piccola, lo zio di Garret fu inviato a riprenderlo. Non ti dirò chi è lo zio di Garret, ma... sarà una bella sorpresa per lui. Rido al solo pensarlo.

-Visto? Anche tu nascondi le cose.

L'uomo le si avvicina, sussurrandole un nome all'orecchio.

-No!

-Sì!

-Non ci posso credere.

-Invece è così. E' lui il famigerato zio. Ma non dirglielo: voglio gustarmi la sua faccia quando lo saprà. Uh uh.

I due ridono, ma poi Elanor si fa seria.

-Ma questo è un segreto che non mi serve per rendermi utile...

-E cosa ti farebbe felice sentire.

-Tutta la vera storia del mio antenato, senza censure.

L'uomo si mette comodo, cominciando a raccontare. Intanto il cielo diventa scuro e le stelle cominciano a farsi sempre più numerose. Le luci di Avalon si accendono, le porte si chiudono. Preghiere silenziose si innalzano verso l'alto.

 

Piccione viaggiatore dell'autrice:

Innanzitutto vi ringrazio per aver letto ^^ se è simile ad altre storie già messe, mi dispiace tanto, non lo sapveo (è una storia che può venire in mente a tanti).

Vi piace la mia quartina? =D Guardate che mi ci sono impegnata: non ho mai scritto sonetti u_u E per di più impersonificandomi in un uomo O_O No, mai, mai scritti u_u Spero che il mio impegno abbia prodotto qualcosa di piacevole... dai, infondo non è poi così male (ma non è neanche bene -.-").

Beh, ma prima ancora di questo, BUONA PASQUA!!! Auguri a tutte voi ^-^ Lettrici silenziose e recensitrici (ormai dovrei parlare al singolare per entrambe le cose XD).

Ho notato, guardando le visite, che il capitolo con la prima apparsa di Pierre ha fatto più successo degli ultimi capitoli... Vi è piaciuto?

In ogni caso, dal prossimo capitolo inizia l'avventura. Per un po' sembrerà un po' uno shounen, ma ci sarà anche qualche evoluzione sentimentale... non anticipo nient'altro ;)

Invece del prossimo capitolo, ecco lo spoiler ^-^

"Le avevano detto di non bere e non mangiare se non il minimo necessario. Ma non aveva mai provato tanto desiderio di un buon pasto in vita sua. Elanor sa bene che non dovrebbe, ma non può far a meno di pensare per un attimo di prendere dell'acqua. Ma non sanno quanto tempo sarebbero dovuti restare lì... E fa così freddo... Le stelle luminose sembrano guardarla, mentre si avvicina lentamente alla borraccia. Sono tantissime: Elanor non ne ha mai viste tante in vita sua. Ed è piuttosto triste che sembrino accusarla di inganno, mentre stappa la borraccia. La allontana. No. No, non deve, assolutamente. Ma..."

Kiss

 

P.S. Si accettano scommesse: chi è lo zio di Garret?

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: elfin emrys