-Verità-
[...]
Sono troppo vicino per riuscire ad evitarla pensò il biondo ma prima
che potesse trovare una qualsiasi soluzione una voce lo distolse dai suoi
pensieri,
"Ni-saan"
"Al"
Edward si voltò vedendo quelli che in passato erano stati suoi colleghi,
"Acciaio!
Se muori in questo modo giuro che non te lo perdonerò!" gli urlò contro
Mustang, il biondo non aveva il tempo di rispondergli la trivella era troppo
vicina.
Lo scontro e
un esplosione... Il cuore di tutti i presenti perse un battito.[...]
"Edward!"
Winry si mise a correre per raggiungere il luogo dello scontro ma con una
prontezza di riflessi Mustang la fermò,
"Questo
non è un posto per i civili" disse, ma con lo sguardo esaminava il fumo
che man mano si stava diradando,
"Andiamo
a casa Winry, sicuramente Ed sarà riuscito a cavarsela" cercò di
tranquillizzarla la zia Pinako. Poi ad un tratto gli occhi neri come la notte
del comandante supremo si sgranarono,
"Ma
com'è possibile?" mormorò Havoc, Al cercò di capire a cosa si stessero
riferendo i militari e ad un tratto se ne accorse.
Un muro si
ergeva davanti a Edward e il ragazzo era inginocchiato con le mani sul terreno
circondato da delle scintille azzurre,
"Fratellone!"
tutto il drappello corse dal ragazzo, anche la giovane meccanica lo voleva fare
ma si ricordò di tutte le volte in cui era stata d'intralcio negli scontri dei
due fratelli e sorridendo malinconicamente si voltò e mormorò,
"Tornate
a casa" quindi insieme all'anziana donna si incamminarono verso casa
sperando con tutto il cuore di poter rivedere presto lo splendido sorriso dei
due Elric.
Nel momento
in cui i presenti raggiunsero il punto di conflitto il muro creato molto
probabilmente con l'alchimia svanì lasciando vedere chiaramente il nemico con
cui il biondo era stato costretto a scontrarsi,
"Ehi
ragazzi! Da quanto tempo" esordì alzandosi in piedi e fingendo una forza
che ormai era pressoché nulla,
"Acciaio!
Fammi subito rapporto!"
"Rapporto?
Io non sono più nell'esercito colonnello di merda, se non se ne fosse
accorto" a queste parole il giovane venne preso per il colletto,
"Ascolta
ragazzino, potevo capire che volessi lasciare la carica data l'impossibilità di
usare l'alchimia... Ma a quanto vedo hai mentito a tutti!"
"Signore!"
lo richiamò Riza che, insieme ad Armstrong, non aveva mai perso di vista l'uomo
tenendolo sotto tiro,
"Lo
osservi e poi mi dica se non pensa che sia il caso di fargliela dopo la
ramanzina" Roy la osservò trucemente ma poi fece come gli era stato
suggerito e notò che le guance del più giovane erano arrossate e che respirava
a fatica. Gocce di sudore gli imperlavano la fronte e gli occhi del color
dell'oro erano leggermente dilatate,
"Avvelenato!
Breda, hai con te la cassetta di pronto intervento?"
"Si
signore, ma non disponiamo di particolari antidoti" si fece avanti il
soldato con voce insicura,
"Lo so,
ma nel frattempo cerca di ripulirgli questa ferita" disse passandogli il
corpo esile di Edward nelle mani del sottoposto,
"Non
siate stupidi, non ho niente. Posso combattere!"
"Stai
zitto acciaio! Sono già abbastanza arrabbiato e non pensare di risparmiarti una
ramanzina appena ti sarai ripreso" gli urlò contro il moro ricevendo la
collaborazione di Alphonse,
"E io
mi unirò a lui stupido fratellone"
Finalmente
il drappello di soldati diede la sua più completa attenzione all'intruso che
fino a quel momento era stato ad osservarli con tranquillità. Come se
osservasse dei bellissimi uccellini che potrebbe annientare in qualsiasi
momento,
"Chi
sei?" chiese più per cortesia dato che le mani gli bruciavano dalla voglia
di carbonizzarlo,
"Chissà,
ma intanto so chi sei te 'eroe di Ishibal' " un lampo di ira balzò nelle
iridi scure,
"Mi hai
stufato" disse semplicemente prima di schioccare le dita e lanciare
una lingua di fuoco all'alieno che a sua volta sorrise,
"No!
Può respingerla" li informò Edward,
"Grazie
per il tempismo acciaio" infatti in quell'esatto momento come se fosse
stato comandato il fuoco si scontrò contrò qualcosa di indefinito e tornò
indietro,
"Comandante?"
chiese in panico Havoc vedendosi arrivare cotro quella massa di calore,
"Non mi
puoi sconfiggere con le mie stesse armi!" e detto questo schioccò
nuovamente le dita facendo scontrare due lingue di fuoco, ma quella del moro
venne facilmente annientata,
"Non è
possibile" si disse l'alchimista di fuoco, rapidamente si riprese per dare
ordini,
"Armstrong!"
"Certo
signore!Ora ti mostrerò l'arte tramandata nella famiglia Armstrong!" con
un poderoso pugno spedì contro la minaccia un pilastro a forma di freccia ma
venne evitato sia dal fuoco che dal nemico. Lo sconosciuto sorrise ironico,
"E'
tutto qui quello che sapete fare? Mi state deludendo" con un gesto della
mano il fuoco aumento di dismisura, probabilmente aveva aumentato la velocità
delle particelle al suo interno.
"Accidenti
a voi create solo problemi" disse con voce soffocata dal dolore Edward,
alzandosi poi in piedi,
"Fratellone!
Devi stare fermo altrimenti il veleno si espanderà più velocemente"
"Tanto
è già in circolo. Dobbiamo usare l'elemento opposto … Al?" il più piccolo scosse la testa,
"Non
riesco ad utilizzare l'alchimia d'acqua"
"E il
portale? Non ti ha insegnato niente?" chiese Havoc che si stava
leggermente allarmando per l'avanzata del fuoco. Il soldato venne fulminato da
tutti i presenti,
"Mi
dispiace fratellone, a quanto pare non ricordo tutte le informazioni date dal
portale della verità"
"Non ti
preoccupare Al" lo consolò Ed per poi unire le mani tremanti come se
stesse pregando, ma abbassando i due indici in una posizione che non gli
avevano mai visto fare. In uno scatto fulmineo appoggiò le mani per terra e in
un millisecondo si creò un muro d'acqua, quando i due elementi entrarono in
contatto una nube di vapore si formò nell'aria impedendo la visuale. Ma
fortunatamente l'avanzata del fuoco che il nemico gli aveva indirizzato contro
fu bloccata.
Dopo questo
ultimo sforzo il maggiore degli Elric cadde a terra, se ne resero conto solo
Fury e Breda che si trovavano vicino all'alchimista e quindi non lo avevano
perso di vista,
"Edward"
si chinarono su di lui e appurarono che fortunatamente respirava ancora,
"Cos'è
successo ad acciaio?" urlò Mustang colto da una strana ansia,
"Non si
preoccupi signore" rispose Fury,
"E'
solo stremato, ma bisognerà portarlo al più presto in ospedale" proseguì
Breda,
"Sentigli
le pulsazioni, quanto può resistere ancora?" chiese il moro ma non seguì
risposta,
"Ragazzi?"
li chiamò preoccupata Riza che si trovava vicino al comandante.
Il vapore
iniziò a dissolversi, Mustang e Riza si riunirono ad Armstrong ed ad Alphonse
ma non riuscivano ancora a trovare gli altri,
"Fratellone?!"
"Breda,
Fury, dove siete?" chiese Roy, ma in fondo sapeva che non avrebbe ricevuto
risposta.
Finalmente
riuscirono ad avere la vista completa del paesaggio e con orrore videro i corpi
dei due soldati feriti riversi per terra, probabilmente svenuti.
Lo sguardo corse
al corpo di Edward, l'alieno lo teneva sollevato da terra per i capelli e si
trovava ad un centimetro dal suo volto,
"Nii - san!"
"Lascialo
bastardo!" detto questo Mustang gli andò contro per cercare di liberare il
suo ex sottoposto ma prima che potesse fare qualsiasi cosa qualcosa lo rispedì
indietro facendolo cozzare contro il torace scolpito di Armstrong,
"Signore
sta bene?" chiese il Maggiore, Roy si tirò in piedi e prese la
pistola imitando i suoi colleghi. Al osservava allarmato la scena conscio
che non avrebbe potuto fare niente quindi insieme alla compagnia prestò
attenzione, restando comunque all'erta,
"Non lo
ucciderò se è questo che vi state chiedendo" disse con voce arrogante ed
esibendo un ghigno malvagio, poi si rivolse ad Edward che ormai era molto
debole a causa del veleno in circolo e faticava a non perdere i sensi,
"Ci
servi e presto torneremo a prenderti"
"Perchè
io?" chiese con molta fatica il biondo,
"Perchè
sei l'alchimista d'acciaio e le tue capacità sono conosciute addirittura nella
mia dimensione" tutti rimasero allibiti alle sue parole, ma disgustati da
quelle che ne seguirono,
"Inoltre
ho in mente tanti bei modi per farti passare il tempo nel mio mondo e tutti comprendono
me e te insieme" Edward non ribattè a causa del forte giramento di testa e
dell'acuto dolore al petto, ma anche Roy aveva sentito quelle parole e con
rabbia corse contro l'uomo che secondo lui si trovava troppo vicino al suo
fagiolino.
"Lascialo
andare bastardo depravato" caricò un pugno che venne evitato prontamente,
"Ve lo
lascio in custodia" detto questo sparì, tutti sapevano che non dovevano
perdere tempo e si avvicinarono velocemente al corpo di Edward che era stato
preso al volo dal comandante supremo.
Velocemente
si diressero verso il più vicino ospedale, pregando di riuscire a fare in
tempo.
A presto!!