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Autore: cescapadfoot    09/04/2012    19 recensioni
"And I will love you, baby, always!
And I'll be there forever and a day, always!
I'll be there 'till the stars don't shine,
'till the Heavens burst and the words don't rhyme
And I know when I die,
You'll be on my mind,
And I'll love you, always!"
[Jon Bon Jovi_ALWAYS]
Lily e James: i Malandrini, le amiche, la guerra, i primi veri amori...e l'inizio della storia d'amore tra i genitori di Harry Potter.
[personaggi e pairing: Lily Evans/James Potter, Sirius Black/Dorcas Meadowes, Remus Lupin/Marlene McKinnon, Frank Paciock/Alice Prewett, Mary MacDonald, Peter Minus, Lord Voldemort, Mangiamorte, Silente, l'Ordine della Fenice]
(storia modificata e corretta)
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Ordine della Fenice | Coppie: James/Lily
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We will live to fight another day [James Potter/Lily Evans]'
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Così tante recensioni all'ultimo capitolo?????
GRAZIE!!!!!





 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

“Non può essere…”pensò James, lottando disperato per liberarsi. “Non Lily!”
Lily era lì in quella stanza, sanguinante in alcuni punti, che stava cercando di ribellarsi alla stretta di Malfoy, che le puntò la bacchetta alla gola.
- Fa’ silenzio e sta’ ferma, Mezzosangue!- le disse freddamente.- O saranno guai…
Nella stanza calò il silenzio.
- Allora, Meadowes.- esordì Bellatrix, battendo la propria bacchetta nel palmo della mano.- Dove eravamo rimaste, io e te?
- Alla tua attività di puttana.- rispose Dorcas con voce affaticata.
Bellatrix la ferì con la bacchetta; Sirius le disse a voce alta e piena di rabbia:
- Brutta stronza, lasciala!
Ma la Mangiamorte non fece caso alle parole di Sirius e continuò a imperversare su Dorcas.
- Meadowes, forse non sono stata chiara.- continuò Bellatrix imperterrita.- Io voglio quelle informazioni, ora. Se ce le dai, vedrai che Rabastan sarà…più clemente.
A James si gelò il sangue nelle vene: Rabastan?
Voleva davvero violentare Dorcas dopo quella tortura?
Ma allora la signora Meadowes era stata...?
Il ragazzo gettò un’occhiata a Sirius, che era impallidito; Rabastan, invece, si stava leccando le labbra.
- Bellatrix, forse io non sono stata chiara.- sbottò Dorcas con voce flebile.- Io non parlo!
- Crucio!
Le grida di Dorcas risuonarono per la stanza, mentre Lily cercava di ribellarsi in ogni modo, dando calci a Malfoy e gomitate pur di liberarsi; ma il Mangiamorte la fece voltare verso di sé e le disse:
- Mezzosangue, forse non capisci il concetto; quindi te lo spiego meglio: stai ferma!
- Vaffanculo, stronzo!- urlò Lily.
Lo schiaffo fu coperto dalle grida di Dorcas.
- E tu saresti misericordioso?!- urlò James a Voldemort.
- Lasciale andare ora!- gridò Sirius, ribellandosi con forza.
- Bellatrix?- la chiamò Voldemort con calma.
Bellatrix alzò la bacchetta e Dorcas smise di contorcersi, respirando affannosamente.
- Sì, padrone?- fece Bellatrix in tono riverente.
- Puoi finire qui, tanto questa piccola traditrice non parlerà.- le disse Voldemort, spedendola violentemente con la bacchetta ai piedi dei ragazzi.
Appena fu davanti a loro, videro cosa c’era inciso nel suo braccio: Traditrice.
James guardò nuovamente Sirius e lo vide farsi ancora più pallido davanti a quella vista.
Bellatrix respirò a fondo, poi disse in tono eccitato:
- Beh, ora vedremo quanto facilmente riusciremo a piegare Miss Mezzosangue.
Lily la guardò con sfida, ma non potè ignorare la fitta allo stomaco.
Aveva paura.
Bellatrix era pazza e sapeva che lei avrebbe voluto giocare con il cibo prima di mangiarselo.
- No, Bellatrix.- disse Voldemort con decisione.- Ferma.
- Ma padrone…- obiettò Bellatrix, stupita, ma senza replicare oltre.
Nella stanza calò un breve silenzio, rotto poi dalla voce calma di Voldemort.
- Me ne occupo io.
James sbarrò gli occhi: cosa le avrebbe fatto Voldemort?
Il ragazzo volse il suo sguardo su Lily: anche se lo guardava con sfida, dal pallore che ora aleggiava sul suo volto poteva desumere che fosse spaventata a mille.
James provò a ribellarsi e gridò:
- Stalle alla larga!
Il Mangiamorte che lo tratteneva gli diede un altro pugno.
- James!- urlò Lily preoccupata, mentre Malfoy la trascinava di malagrazia verso il centro della stanza.

*.*


Stavano setacciando tutta la zona in lungo e largo per trovarli.
Gideon Prewett guardò suo fratello Fabian e gli disse:
- Proviamo da questa parte…
Fabian annuì ed entrambi s’incamminarono per qualche miglio, finchè non videro una casa abbandonata.
- Sembra disabitata…- constatò Fabian.
Da una delle finestre rotte uscì un urlo straziante, come se qualcuno fosse sotto tortura.
- Manda un Patronus a Silente.- disse subito Gideon.- Digli di venire qui con molti rinforzi; li abbiamo trovati.
Poco dopo il gabbiano argentato di Fabian baluginò nell’aria e sparì, mandando il messaggio al diretto interessato.

*.*


Malfoy la spinse al centro della stanza. Lily incespicò e si rimise subito in piedi; non sarebbe caduta subito ai piedi di quel mostro.
Voldemort le si fece vicino e le disse:
- Allora, Evans; che ne dici di una bella chiacchierata sull’Ordine?
- Direi che sai già abbastanza, no?- replicò lei in risposta.
- Avanti, Evans.- la blandì Voldemort.- Se mi riveli tutto…
- Cosa?- lo interruppe Lily, in tono di sfida.- So già che mi ammazzerai, sia che parli sia che me rimanga in silenzio.
- Intelligente, Evans, davvero.- ammise Voldemort.- Comunque, se mi riveli tutto ti risparmio un po’ di torture che abbiamo in mente per te.- continuò il Signore Oscuro.
Lily rimase in silenzio, guardandolo con odio nonostante dentro di sé covasse una paura enorme.
- Evans, non mettere a dura prova la mia pazienza.- la avvertì Voldemort.- Non ti conviene.
Lily inghiottì un po’ di saliva ma rimase in silenzio, sentendo il suo cuore battere a velocità supersonica.
- Evans, per l’ultima volta.- disse Voldemort con calma.- Dammi quelle informazioni.
Per tutta risposta, Lily gli sputò in faccia.
Tutti trattennero il respiro.
Voldemort le diede le spalle e James lo vide passarsi le lunghe dita sul viso, toccando il punto in cui lo sputo di Lily l’aveva raggiunto; anche se ammirava ciò che Lily aveva fatto, sentì che la ragazza avrebbe pagato per quel gesto.
Lily non fece in tempo a sorprendersi e a spaventarsi per la sua audacia avventata, che subito vide Voldemort voltarsi e darle un pugno nello stomaco; la ragazza si piegò su se stessa dal dolore e ricevette un altro pugno sulla schiena, finendo distesa sul pavimento.
Voldemort levò la bacchetta.
- NO!- urlò James, divincolandosi con forza.
- Crucio!
Lily trattenne a fatica i gemiti, annaspando appena: le sembrava che mille coltelli taglienti la stessero trafiggendo con violenza, così cercò di trattenere anche l’improvviso tremore che la percorse lungo tutto il corpo.
- Allora, Evans?- chiese Voldemort con calma, levando la bacchetta.
Gli spasmi finirono; Lily anismò e vide Voldemort chinarsi su di lei.
- Se vuoi che tutto questo finisca, devi soltanto dirmi ciò che voglio sapere.- le comunicò Voldemort con tranquillità.
- Va’ all’inferno.- sbottò Lily.
Voldemort si rialzò e diede a Lily un calcio nel ventre, che la fece gemere.
- Crucio!
Ancora altre coltellate; i gemiti furono trattenuti con maggiore fatica, così come il tremore.
- BASTA!- urlò James, arrabbiato e disperato.
La bacchetta si levò ancora e Lily ansimò e gemette con più dolore.
- Evans, quanto credi di resistere?- le chiese Voldemort.- Sei Babbana, sai benissimo che quelli della tua specie hanno una resistenza praticamente nulla.
- E tu credi davvero che io voglia parlare?- gli domandò Lily in tono di sfida, con voce flebile.- Io non parlo.
Un altro calcio al ventre; e la bacchetta di Voldemort fu di nuovo su di lei.
- Crucio!
Stavolta Lily non riuscì a trattenere le urla di dolore.
- SMETTILA!- urlò James.
Quelle urla gli facevano male; doveva esserci lui al posto di Lily. Ma sapeva anche che Lily non avrebbe mai implorato pietà. Mai.
La bacchettà si alzò da Lily, che respirò con ancora più fatica; i capelli le coprivano parte del volto e le stavano appiccicati a causa del sudore che le imperlava il viso; fu in quel momento che James notò sul braccio di Lily la scritta “Mezzosangue” incisa con il coltello sulla sua pelle.
- Abbiamo tutto il tempo, Evans.- la avvertì Voldemort.- E sappi che puoi urlare quanto vuoi, ma nessuno ti sentirà.
Lily sputò ai suoi piedi.
In quel momento, sembrò che il tempo rallentasse: James riuscì miracolosamente a staccarsi dal suo aguzzino e proprio mentre Voldemort stava scagliando un’altra volta la Maledizione Cruciatus su Lily, il ragazzo si frappose fra i due.
- Crucio!
James cadde a terra, contorcendosi e urlando dal dolore.
- James, NO!- urlò Lily, sentendolo urlare, mentre Sirius riceveva altri pugni dal suo aguzzino nel tentativo di ribellarsi e raggiungere James e Lily.- LASCIALO STARE!
Voldemort levò la bacchetta e James ansimò, inghiottendo saliva con fatica.
- E il vostro stupido capo dice che l’amore è la magia più potente.- rise malvagiamente Voldemort, guardando malignamente Lily e James ai suoi piedi e Sirius che ancora si ribellava per raggiungere Dorcas, ranicchiata ai suoi piedi.- A quanto pare, si è totalmente sbagliato; anche perché gli sciocchi che amano hanno nell’amore la loro debolezza.
Voldemort fece cenno a Malfoy e Rabastan, che presero Lily e Dorcas, tenendole per il collo; Rabastan fece scivolare lentamente una mano sul ventre di Dorcas.
A quella vista, James si rialzò con fatica e Sirius riuscì finalmente a liberarsi del suo aguzzino e a raggiungerli, cercando di afferrare Dorcas.
- Black, sta’ fermo!- gli intimò Rabastan, puntandogli la bacchetta.- O verificherò qui davanti a te se la Meadowes è ancora vergine!
- Bastardo!- urlò Sirius, sentendosi in trappola.
- Allora!- fece Voldemort, ghignando sadico.- Avete davanti a voi le vostre ragazze; ditemi quello che voglio sapere e sarò più clemente sulla loro e vostra sorte.
James si sentì sconfitto: sarebbero morte, ma con atroci sofferenze; e lui non voleva che Lily soffrisse tutto questo. Si notava all’angolo lo sguardo famelico di Greyback sulla figura di Lily.
- Allora?- fece Voldemort.
I due ragazzi erano impalliditi. Voldemort aveva promesso che le due ragazze non avrebbero sofferto; era vero?
- Tanto moriremo comunque tra atroci sofferenze.- biascicò Lily a fatica.- Non vedo dove stia la differenza, sia che parlino, sia che rimangano in silenzio.
Voldemort sembrò soppesare le parole della ragazza, poi disse:
- Molto bene; quindi potete pure andare incontro al…
- Aspetta!- urlò James.- Lasciale andare…e io dirò tutto.
- James, NO!- urlò Lily.- Non farlo! Piuttosto mi faccio ammazzare!
La replica di James fu coperta da un forte botto che risuonò per tutta la casa abbandonata.
- Che diamine…
Malfoy non riuscì a finire la frase che ci fu un’esplosione nella sala. I ragazzi ne approfittarono per riprendersi le bacchette e riuscire a prendere le ragazze, mentre si sentì nuovamente la voce di Malfoy urlare rabbiosa:
- PREWETT!
Si sentirono scoppi e urla, incantesimi che volavano ovunque insieme alle maledizioni.
Appena uscirono fuori, videro sei Mangiamorte venire loro incontro, ma Lily riuscì a Schiantarne due in un colpo solo; James e Sirius finirono gli altri.
Riuscirono ad allontanarsi con fatica, poi James disse:
- Sirius, voi tre andate a Hogwarts…
- Scordatelo!- gli disse Lily in tono duro.- Io resto.
- Sei impazzita, per caso?
- No. Io non ti lascio ad affrontarli da solo, capito?
Un altro scoppio si fece più vicino. Sirius disse:
- Porto Dorcas a scuola, poi vi raggiungo appena posso.
James annuì, sconfitto: voleva Lily al sicuro; purtroppo sapeva che la ragazza aveva una percentuale alta di cocciutaggine.
Sirius si Smaterializzò, mentre i due ragazzi corsero veloci. Lily cercò di non dare a vedere che aveva male mentre correva: era appena reduce dalla tortura di Voldemort e ogni respiro era come una coltellata.
I Mangiamorte scagliarono su di loro varie maledizioni, mentre gli altri membri dell’Ordine rispondevano.
I due ragazzi capirono subito il piano: attirare i Mangiamorte lontano dal villaggio e lontando dalla scuola per salvare più innocenti possibile; videro altri Mangiamorte nel centro del villaggio e altri studenti che combattevano con vigore contro di loro. I due sconfissero molti Mangiamorte, ma combattendo arrivarono fino all’inizio del viale che portava a scuola.
Voldemort raggiunse il campo di battaglia in quel momento, fronteggiando James, che lo guardò senza paura; il ragazzo lesse in quelle iridi rosse il desiderio di morte, ma a lui non interessava: se morire significava salvare Lily, ne sarebbe stato più che felice.
Sentì qualcuno accanto a lui e non aveva bisogno di capire chi era.
Lily squadrò Voldemort con rabbia.
“Chi se ne frega della mia vita, James non lo combatterà da solo!” pensò la ragazza con ostinazione.
Cominciarono a duellare, sempre pronti a parare e a rispondere; ma poco dopo i loro attacchi cominciarono a perdere efficacia, la loro difesa a infiacchirsi: erano entrambi feriti e stanchi; Voldemort, invece, ne approfittava per sfiancarli.
Non sapevano da quanto tempo combattevano contro di lui, il viso pallido coperto sempre più da un sadico e malvagio ghigno, né si erano accorti che retrocedendo erano arrivati a poca distanza dai cancelli di Hogwarts.
Ad un certo punto Lily inciampò e cadde all’indietro; il ghigno di Voldemort si fece ancora più gigantesco: avrebbe giocato un altro po’ con la sua vittima, prima di ucciderla.
Il Signore Oscuro agitò la bacchetta, ma James si frappose fra i due e fu colpito in pieno petto; il ragazzo cadde a terra, gemendo. Voldemort si rivolse a lui: Potter voleva morire per un’ignobile Mezzosangue? L’avrebbe accontentato, ma avrebbe sofferto parecchio.
- Crucio!
Stavolta a frapporsi fra i due fu Lily, che cadde sopra il corpo di James urlando e gemendo dal dolore.
- Due piccioni con una fava…- commentò Voldemort malvagiamente.- Devo dire che è la mia giornata fortunata.
In quel momento comparve Silente, calmo ma con gli occhi che brillavano d’ira.
- Tom…
- Silente…
I due cominciarono a combattere e stavolta fu Voldemort a retrocedere.
Lily cominciò a sentire le proprie forze svanire, ma si rivolse, tremante, verso James; il ragazzo aveva perso conoscenza.
- James, svegliati…- cominciò a singhiozzare Lily, le lacrime che cadevano sulle guance di James.- Ti prego, James…non morire!
- Lily!
- James!
- Che ha fatto quel bastardo a loro due?
- Sir, Pete, dobbiamo portarli in infermeria adesso!
- Mio Dio, Lily!
Lily non riconobbe le voci dei suoi amici, che le giungevano fioche e distanti.
- James…- mormorò flebilmente.
Poi vide tutto nero.














 
 
 
 
 
 
 
NOTE: vi chiedò pietà e imploro il vostro perdono!!! so che vi aspettavate una conclusione più positiva, ma sono praticamente appena tornata dal pranzo di pasquetta dove ho mangiato come non so cosa (Daphne91 può testimoniarlo...), quindi vi prego di non uccidermi perchè essendo piena come un pallone non ho la forza necessaria per andare in Argentina, anche se ho il passaporto falso!
bene, aspetto le vostre recensioni, sperando che siate clementi con me...
bye bye!!! :)
  
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